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Autore: HaileyJames    15/01/2013    0 recensioni
La storia introduce i personaggi del telefilm 'Teen Angels' e ruota attorno alla sconvolgente storia d'amore tra Lali Esposito e Peter Lanzani. Una storia tutta nuova, piena di colpi di scena, appassionante. Due ragazzi semplici, che un giorno si innamorano, si godono la vita e poi il destino di uno interferendo con l'altro decide di cambiare strada, distruggendo uno dei due ragazzi. Trionferà l'amore? O il destino cambierà le carte in tavola?
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
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Quella mattina, mi svegliai presto. Non so perché, ma sentivo frantumarmi lo stomaco da un vuoto peggiore da quello di tutti i giorni . Il letto era spazioso, quello da una piazza e mezza: troppo grande per una persona sola. Mi misi su di un fianco, e affondai la testa sotto il cuscino. Non mantenni quella posizione più di due minuti d’orologio, che mi voltai dalla parte destra della stanza, dove poggiata sul comodino alloggiava la sveglia. Rimasi con gli occhi sbarrati per un po’. Non perché fosse presto, le 7.15 di preciso. Ma la mia attenzione fu catturata dalla piccola scritta verde fosforescente appena poco più sotto della scritta oraria: ‘21.06’ ecco cosa c’era scritto. Quel giorno, era il ventuno giugno. Il ventuno giugno. Ecco perché quella mattina stavo male più del solito, ecco perché sentì gli occhi gonfiarsi lentamente, ecco perché sentivo i battiti del cuore accelerare. Era passato un anno, un anno esatto da quando io e Lali avevamo rotto. O meglio, da quando Lali aveva rotto con me. Era passato un anno, e a me sembrava non fossero passate neanche 24 ore. Continuavo a fissare la sveglia, non riuscivo a distogliere lo sguardo, o forse, semplicemente non volevo. Il dolore dell’assenza di Lali, per me era importante. Mi faceva capire che lei c’era stata, e cercavo di dare a quel dolore, il suo volto. Decisi di distogliere lo sguardo da quel punto fisso, e mi alzai dal letto. Con i soli boxer addosso mi avviai in bagno. Non c’era pericolo di incontrare nessuno. Nessuno che arrossisse appena mi avrebbe visto in quel modo, come successe a Lali la prima volta che la vidi.
 
___Flashback.
Ero appena uscito dalla mia camera, in boxer, come sempre d’altronde. Cande e Mary dicevano di aver freddo la notte, anche d’estate, così dovemmo comprare un condizionatore che emanava aria calda in tutte le camere, sfortunatamente, anche nella mia. Così, siccome io avevo caldo, dormivo in quel modo. Oramai, c’ero abituato. Stavo per avviarmi nella cucina, che stata al piano di sotto, quando dinanzi agli occhi, mi venne una ragazza: bassina, bruna e a primo impatto molto carina. Aveva il viso rivolto verso il basso e camminava a suon di punte, forse per non far rumore. Dopo poco, chiuse la porta da cui stava uscendo e alzò il viso. Era bella, Dio quant’era bella. Occhi grandi, castani. Labbra carnose, che accompagnavano un espressione come quella dei bambini, quando si accorgono di aver combinato un guaio. Aveva degli shorts azzurri, abbinati ad una maglietta bianca. I capelli erano tutti scompigliati, le davano un aria buffa. Appena mi vide, arrossì. Forse perché mi vedeva quasi ‘nudo’ ma comunque, era imbarazzata. Io cominciai a ridere, e in fine sorrisi, ma non aprì bocca, poiché lei mi precedette:
 
- Oh mio Dio –si tappò gli occhi con entrambe le mani- Scusami,scusami, scusami! Mary e Cande non mi avevano detto che dividevano l’appartamento con un ragazzo! Oh mio Dio, scusami! –cominciò a camminare sempre ad occhi chiusi, finché non arrivò alla porta del bagno e ci sbatte contro-
 
-Ehi! –corsi ad aiutarla e mi misi quasi a ridere- Ti sei fatta male?
Aveva ancora gli occhi tappati, non voleva riaprirli.
 
-Oh sisisi, sto bene sto bene! –si alzò e continuò a tenere le mani di fronte agli occhi mentre io continuavo a ridere-
 
-Aspetta un attimo, non ti muovere.
Corsi nella mia camera, e mi infilai i primi pantaloni che trovai sulla sedia, insieme alla maglietta che Cande mi aveva lavato e stirato il giorno prima. Dividere l’appartamento universitario con due sole ragazze, aveva i suoi lati positivi. Tornai nuovamente dalla ragazza, che, nonostante fossi andato un attimo in camera, non aveva levato le mani dagli occhi neanche per un nano secondo.
 
-Puoi aprire gli occhi adesso –risi-
-Sicuro?
-Certo, non sono un approfittatore, sta tranquilla –sorrisi.
-Veramente, in questo caso, l’approfittatrice dovrei essere io –rise e levò le mani dagli occhi-
 
Sorrise. Aveva un sorriso candido, bello. Come i suoi occhi, ed il suo volto, che dall'imbarazzo non aveva smesso di arrossarsi.
 
-Scusami, davvero, non sapevo che ci fosse un ragazzo in questa casa, scusami.
Sembrava dispiaciuta sul serio, anche se non capivo il perché.
Le porsi la mia mano, e mi presentai.
-Io sono Peter. –sorrisi-
Cominciò a guardarmi con un’aria strana, poi finalmente parlò.
-Ah sì. –si morse il labbro inferiore-
 
Adesso ero io a guardarla in un modo strano. Che razza di risposta era ‘ah si’? Mi aspettavo un ‘Ciao Peter, piacere di conoscerti io sono..’ ma niente. Cominciai a ridere, e dall’imbarazzo lei arrossì nuovamente.
 
-Che c’è? Perché ridi?
-Nulla, mi aspettavo ti presentassi anche tu. Ma se non vuoi dirmi il tuo nome..
-Oh, perdonami. Sarà la botta che ho preso in testa, sai –ridemmo insieme- Io sono Mariana, ma puoi chiamarmi Lali! –sorrise-
- E..non vorrei essere scortese –sorrisi- Ma che ci fai qui? Nel senso, sei ospite di Cande? Di Mary? Se mi avrebbero avvisato, non mi sarei fatto trovare in queste condizioni.
-Veramente, io sono un’amica di Cande –sorrise- Ci conosciamo da quando eravamo piccole, è sempre stata come una sorella maggiore per me. Ieri l’ho chiamata, per dirle che mi sarebbe piaciuto rivederla dopo così tanto tempo. Lei mi ha detto che non sarebbe potuta venire, perché era impegnata qui, con l’università, così mi sono offerta di venire io. Non ha avuto il tempo per avvisarti, la colpa è mia. Scusami.
-Di nuovo? Dai Lali, sta tranquilla. Non c’è nulla di cui tu debba scusarti, anzi –sorrisi- Ti fermerai molto?
-Oh no, stasera vado via, sto a Cordòba. Non è molto lontano da qui, lo so. –sorrise- Ma scappo appena posso. Sai, con la scuola sono anche all’ultimo anno e quindi è un po’ un casino. Sono venuta anche per invitare Cande per la festa del prossimo mese, sai? Compio diciotto anni. –sorrise nuovamente- Non immagini quanto io sia euforica!
 
Cominciò ad allargarsi in un sorriso meraviglioso, come pochi. Capivo da quel solo sorriso, quanto fosse contenta all’idea di compiere la maggiore età.
 
-Bhè, allora tanti auguri –sorrisi-
-Grazie Peter. –ricambiò il sorriso e abbassò lo sguardo-
Non so, ma ebbi come l’idea che volesse dirmi qualcosa. Così aspettai, finché non guardai l’orologio al mio polso, che segnava le 8.20. Avevo fatto tardi, avevo lezione di architettura quella mattina. Non potevo saltare anche quella lezione, anche se mi sarebbe piaciuto restare con quella creatura meravigliosa ancora un po’.
-Cavolo, ho fatto tardi! Scusami, devo sbrigarmi, ho lezione di architettura alle 8.30 in punto, e con gli orari dei pullman sarà un casino. –sorrisi-
 
Corsi in bagno a lavarmi i denti. Andai in camera e mi cambiai i pantaloni, indossando dei jeans semplici. Saltai la colazione, anche quella mattina, oramai il mio stomaco si era abituato. Notai che Lali mi stava seguendo da una parte all’altra. Le mie sensazioni erano giuste: cercava di dirmi qualcosa.
 
-Peter ecco, so che hai fatto tardi e che devi scappare ma..insomma.. –sorrise e fece un sospiro profondo- Vorresti venire alla mia festa? Mi farebbe piacere –arrossì nuovamente- Ci sarà anche Mary, ho detto a Cande di portare anche lei..quindi se vuoi venire, mi farebbe piacere.
Per un attimo, lasciai la giacca cadere sulla sedia, e la fissai. Stava aspettando una mia risposta, ed io non sapevo cosa dirle. La conoscevo solo da due minuti, e lei già mi aveva invitato ad una festa?
-Allora Peter? Ehi -sorrise- Se non vuoi fa niente, basta dirlo cioè..
Sorrisi e le andai vicino sussurrandole nell’orecchio destro qualcosa.
-Ci sarò, prendila come una promessa.
Lei mi sorrise , e guardandomi allontanare mi salutò con la mano.
-A presto, allora!
-Ciao Lali –ricambiai il sorriso-
 
Mi avviai verso la porta ed uscii fuori. Ero felice quel giorno. Lei, mi aveva reso felice. La cosa che più mi rendeva euforico, e che l’avrei rivista a distanza di un mese. Ero emozionato, e non capivo perché. L’avrei capito solo col passare del tempo, quando lei sarebbe diventata la parte fondamentale della mia vita, il volto del mio cuore.
Fine flashback___
 
 
 
 
 
 
*Spazio me*: Spero che la storia vi stia piacendo! Insomma, è vero, sono ancora all'inizio..ma spero vi piaccia e sia di vostro gradimento :) ci tengo tanto ad avere delle vostre opinioni, negative o positive che siano!
  
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