15/01/2013
3 recensioniPairing: Prussia/Bielorussia
Sottogenere: Generale
Parole: 298
Premessa: Ecco un'altra coppia het della raccolta! Completamente crack, ma het. Ultimamente li adoro insieme, quindi non potevo non scriverci un piccolo capitolo per la raccolta! Vi prometterei più het, ma sto passando un periodo molto 'slash, yuri e yaoi' e quindi ho poca ispirazione per il genere, anche se questa coppia fa l'eccezzione - perchè al crack non si dice mai no! (?).
È ambientata durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Prussia era sotto il controllo di Russia. Ho sempre pensato che in questo periodo, oltre che con Russia, Prussia abbia interagito anche con le altre nazioni dell'Unione Sovietica, tra cui appunto Bielorussia. E qua partono le seghe mentali. Beh, vi lascio alla lettura che è meglio...
Prussia/Bielorussia - Ferite
«Smettila di muoverti!» disse Bielorussia con tono autoritario.
«Ma mi fai male!» si lamentò Prussia.
Ignorando ciò che gli aveva detto, la bionda avvolse un'altra benda attorno al torace nudo del prussiano e strinse forte, il ragazzo fece un mugolio di dolore seguito da un'imprecazione, la bielorussa lo zittì con uno sguardo agghiacciante.
«Se non ti lasci curare, le tue ferite non guariranno mai!».
Dopo aver sentito quelle parole, Prussia si calmò un pochino e fissò le delicate mani che percorrevano tutto il suo corpo ricoperto di ferite, che gli erano state inflitte la sera prima dal fratello maggiore della ragazza. Non avrebbe mai immaginato che quelle mani, che brandivano sempre un coltellino pronto a ferire chiunque, potessero anche guarire.
Mentre questi pensieri percorrevano la sua mente, improvvisamente i loro sguardi si incontrarono. Si fissarono per qualche secondo che parve un eternità, poi improvvisamente, Prussia si chinò in avanti verso Bielorussia e la baciò. Fu un gesto dettato dal corpo, non pensò ai danni che avrebbe potuto arrecare quel gesto, si buttò e basta.
La ragazza lo allontanò quasi subito: «Non farmi pentire di essere venuta!»
Era furiosa, come aveva osato baciarla?
Prussia rise malizioso: «Sei davvero sexy quando ti arrabbi!»
La bionda, udito ciò, gli sferrò un calcio nello sterno che avrebbe potuto vanificare tutto il suo lavoro di bendaggio.
«Stai zitto, idiota!» sibilò andando verso la porta.
Quando fu in procinto di essere fuori dall'uscio della stanza spoglia, la voce del prussiano la fermò.
«Tornerai?»
Bielorussia rimase immobile per una manciata di secondi, dando le spalle al suo interlocutore, ma infine uscì senza dare risposta alcuna e chiudendosi la porta alle spalle, lasciando così Prussia da solo, come lo era prima che arrivasse.
Il ragazzo si toccò il petto coperto di bende.
Non l'aveva neanche ringraziata...
«Ma mi fai male!» si lamentò Prussia.
Ignorando ciò che gli aveva detto, la bionda avvolse un'altra benda attorno al torace nudo del prussiano e strinse forte, il ragazzo fece un mugolio di dolore seguito da un'imprecazione, la bielorussa lo zittì con uno sguardo agghiacciante.
«Se non ti lasci curare, le tue ferite non guariranno mai!».
Dopo aver sentito quelle parole, Prussia si calmò un pochino e fissò le delicate mani che percorrevano tutto il suo corpo ricoperto di ferite, che gli erano state inflitte la sera prima dal fratello maggiore della ragazza. Non avrebbe mai immaginato che quelle mani, che brandivano sempre un coltellino pronto a ferire chiunque, potessero anche guarire.
Mentre questi pensieri percorrevano la sua mente, improvvisamente i loro sguardi si incontrarono. Si fissarono per qualche secondo che parve un eternità, poi improvvisamente, Prussia si chinò in avanti verso Bielorussia e la baciò. Fu un gesto dettato dal corpo, non pensò ai danni che avrebbe potuto arrecare quel gesto, si buttò e basta.
La ragazza lo allontanò quasi subito: «Non farmi pentire di essere venuta!»
Era furiosa, come aveva osato baciarla?
Prussia rise malizioso: «Sei davvero sexy quando ti arrabbi!»
La bionda, udito ciò, gli sferrò un calcio nello sterno che avrebbe potuto vanificare tutto il suo lavoro di bendaggio.
«Stai zitto, idiota!» sibilò andando verso la porta.
Quando fu in procinto di essere fuori dall'uscio della stanza spoglia, la voce del prussiano la fermò.
«Tornerai?»
Bielorussia rimase immobile per una manciata di secondi, dando le spalle al suo interlocutore, ma infine uscì senza dare risposta alcuna e chiudendosi la porta alle spalle, lasciando così Prussia da solo, come lo era prima che arrivasse.
Il ragazzo si toccò il petto coperto di bende.
Non l'aveva neanche ringraziata...
Disclaimer: I personaggi appartengono a Hidekaz Himaruya.
Anche l'immagine a inizio capitolo non è mia, io l'ho solo modificata. Se volete l'originale basta chiedere, vi sarà dato~
Anche l'immagine a inizio capitolo non è mia, io l'ho solo modificata. Se volete l'originale basta chiedere, vi sarà dato~