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Autore: Miss Yuri    15/01/2013    7 recensioni
Ash, Misty, Drew, Vera, Paul, Lucinda e i loro Pokèmon si ritroveranno catapultati improvvisamente in una avventura più grande di loro, in una lotta per salvare il meraviglioso universo dei Pokèmon da una entità oscura e primordiale. Perchè si sa, a Lavandonia tutto può succedere, anche l'inizio del declino dell'intero mondo. Riusciranno a scongiurare questa nuova minaccia e a riportare la tanto agognata pace?
Se vi ho incuriositi, vi consiglio di leggere e se volete lasciate anche una piccola recensione.
Hope you like it!
Genere: Avventura, Dark, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Drew/Vera
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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 Capitolo 6. Tradimento
 

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“ Ma cosa succede?! ” esclamò Paul, spalancando gli occhi dalla sorpresa.
“ N-non lo so! Dobbiamo avvisare gli altri! ” disse Lucinda, urlando con la testa fra le mani.
“ Pi-piplup! ” si agitò il pinguino, strattonando la gamba della padrona.
Paul si girò di scatto verso di lei. L’espressione incredula che aveva attraversato il suo volto fino a qualche attimo prima era completamente scomparsa, lasciando il posto alla sua abituale faccia seriosa e frustata.
“ Ma hai visto cosa sta succedendo?! Quegli Aerodactyl non saranno venuti di certo a prendere il tè con noi! Lo capisci o no? ” sbraitò lui, dilatando gli occhi fino all’inverosimile.
“ I nostri amici hanno bisogno di aiuto! Non potranno farcela da soli! ” gli rispose la blu, disperata e con gli occhi che gli pizzicavano. Stava facendo del suo meglio per non piangere davanti a lui. Non se lo sarebbe mai permesso.
“ Hai almeno provato a contare quanti sono?! Saranno almeno una quarantina di grossi volatili contro sette umani ed altrettanti Pokèmon! ” riprese Paul, indicandoli uno ad uno. In effetti, non aveva tutti i torti. Come sempre, la sua parte più razionale metteva in secondo piano tutto il resto.
“ Sono nostri amici, Paul! Se non vorrai aiutarli, allora andrò da sola! ” dichiarò lei, stringendo i pugni e cominciando a correre spedita verso la grotta.
“ Pip! Piplup! Pi! ” aggiunse Piplup, aggrappandosi saldamente  alla spalla della coordinatrice.
Il lilla rimase a guardarli mentre, svelti, si allontanavano dallo spiazzo dove soltanto qualche secondo prima era avvenuto quel “ piccolo ” incidente che sarebbe rimasto nascosto al mondo intero, almeno fin quando aveva ancora aria nei polmoni.
Quelli che lei chiamava amici erano perfettamente sacrificabili, a differenza di lui. Ma il suo cervello elaborò immadiatamente che rimanere da soli non era la strategia migliore da adottare. Anche se ammetterlo gli costava una fatica immane, comprese appieno che in quel mondo di oscurità non sarebbe mai sopravvissuto contando solo sulle sue forze. Gli serviva aiuto, anche se la sola idea lo disgustava.
Sospirò pesantemente e cominciò a correre per raggiungere Lucinda. Non gli ci volle molto tempo e, presto, passò in testa rispetto a lei. La blu sorrise, contenta che si fosse convinto ad aiutarla. Forse, la loro conversazione di prima era servita a qualcosa. Il suo sguardo era deciso e caparbio. Lo aveva già visto altre volte in quello stato. Nei suoi occhi c’era la stessa determinazione che riusciva a scorgere quando lui si preparava a confrontarsi in una lotta contro Ash. Evidentemente, si sentiva motivato, anche se Lucinda era all’oscuro di quale fosse il motivo di tanto ardire.
 
 
Un lieve e sommesso battito d’ali, intenso come un cuore che batte, le riempiva le orecchie da qualche secondo. Girò la testa dall’altra parte, infastidita e assonnata. Cosa poteva succedere a quell’ora di notte? Non si riusciva neanche a dormire in pace?
Si decise ad aprire le palpebre e si sfregò gli occhi, grugnendo lievemente. Gettò lo sguardo sul suo Pokèmon, tirando un sospiro di sollievo. Per fortuna, Togetic era ancora di fianco a lei. Dormiva sereno e beato e questo rese felice Misty più di ogni altra cosa.
Si chinò a dargli un piccolo bacio sulla testolina, senza svegliarlo. Sembrava talmente innocente e indifeso, fragile e delicato come un fiore di orchidea.
La ragazza alzò il capo e si sedette sul giaciglio di paglia, cercando di guardare fuori nonostante il buio. Le sembrò di vedere qualcosa, ma non riusciva a mettere a fuoco l’immagine. Si impegnò, aguzzando la vista e, finalmente, riuscì a distinguere delle grosse sagome nel buio. Quante erano? Decine? Centinaia? E, soprattutto, cosa erano? E si stavano avvicinando sempre di più verso di loro.
Quando la distanza si accorciò, Misty riuscì a scorgere dei bagliori viola all’altezza degli occhi di quelle creature. C’era qualcosa che non andava.
Solo allora si accorse che Paul, Lucinda e Piplup non erano più nella grotta. C’era più di qualcosa che non andava!
“ Ragazzi! Professor Oak! Svegliatevi! ” gridò Misty, cercando di farsi sentire. Riprovò ancora una volta, alzando di più la voce.
“ Mhm… cosa c’è, Misty? ” le chiese una voce alquanto familiare alle sue spalle. La rossa si girò, vedendo che almeno Ash si era svegliato.
“ Pika pika? ” domandò il topino elettrico, strofinandosi gli occhi rotondi e neri.
“ Ash! Sveglia gli altri presto! ” gli ordinò, alzandosi repentinamente in piedi, facendo svegliare di soprassalto il suo Togetic che, spaventato, emise un breve gridolino. Ma il suo breve spavento si tramutò in puro terrore. Il suo piccolo corpo, di punto in bianco, ricominciò a tremare e, di certo, non era per l'aria gelata dell'esterno.
“ Togetic! Piccolo mio! Cos’hai?! ”esclamò la capopalestra, chinandosi alla sua altezza. Nessuna risposta arrivò dal Pokèmon.
Vera si svegliò subito dopo e con lei anche Drew, sciogliendo l’abbraccio che li aveva legati per tutta la notte.
“ Ma che cosa succede?! Perché ci avete svegliato? ” domandò, preoccupato, Drew.
“ E, soprattutto, perché a quest’ora della notte? ” aggiunse Vera, agitando le braccia come segno di frustrazione.
“ Lucinda, Paul e Piplup non ci sono più! E fuori qualcosa si sta avvicinando a noi! ” rispose ad entrambi la rossa, bloccandosi poi in un punto particolare della caverna. Il Prof.Oak non era più appostato all’ingresso della grotta dove lo aveva visto qualche secondo prima. Non c’era più!
“ Ma dov’è il professore, Misty? ” chiese Ash, notando anche lui la sua assenza.
“ N-non… non lo so! Era lì un attimo fa! ” gli rispose, abbozzando una smorfia di disappunto.
“ Forse è fuori! ” ipotizzò il ragazzo dai capelli verdi, correndo verso l’uscita della grotta, facendo attenzione a non sbattere contro il soffitto. Gli altri tre lo seguirono, senza indugiare oltre.
Lo spettacolo che li attese fuori era uno dei peggiori che avevano mai visto: un intero stormo di Aerodactyl, composto da forse decine di esemplari, si era appostato davanti all’entrata del loro rifugio. Le loro scaglie erano nere come l’ossidiana, i loro occhi viola, luminescenti e senza iridi, erano dello stesso colore della loro apertura alare. Le bocche erano spalancate a lasciar colare la saliva, luccicante come rugiada, lungo i denti appuntiti e bianchissimi.
In piedi davanti a loro, si ergeva la figura del Prof.Oak, intento forse a scrutarli, con il suo Bulbasaur in piedi di fianco a lui.
“ O mio dio! ” esclamò Vera, in preda ad una crisi di panico, quasi non riuscendo a reggersi in piedi per la paura.
“ Sono Aerodactyl! ” li identificò Ash, stringendo i pugni e digrignando i denti.
“ Pika pika! ” squittì Pikachu, mettendosi in posizione di attacco, con il pelo della schiena rizzato e le guance rosse che sprigionavano piccole scariche elettriche.
“ Cosa vogliono da noi? ” si chiese Drew, fissandoli uno per uno, senza il timore di incontrare i loro sguardi.
Proprio in quel momento, Paul, Lucinda e un alquanto frastornato Piplup fecero capolino dal fondo del sentiero montuoso.
“ Dove eravate finiti? ” gli chiesero i loro amici.
“ Non c’è tempo per spiegare! Fate uscire i vostri Pokèmon! ” disse Paul, cercando di cambiare argomento ed estraendo dal suo zaino la pokè ball di Electivire.
“ Perché volete combattere? ” gli chiese lo scienziato che, fino ad allora, era rimasto zitto.
“ Cosa?! Non pretenderà che gettiamo così la spugna?! ” esclamò Ash, determinato a non arrendersi ad una simile situazione.
“ Ormai non c’è più niente da fare. Siete nelle nostre mani. ” concluse, girandosi verso di loro. I suoi occhi da neri si erano tinti di rosso e sul viso era stampato un leggero ghigno derisorio. Li fissava in un modo decisamente inquietante.
“ Ma che cosa sta blaterando? ” disse Lucinda, leggermente intimorita dal suo sguardo.
“ Ci ha ingannato così per tutto questo tempo! ” urlò Misty, incredula. Eppure, sapeva sin dall’inizio che non era il vero Prof.Oak e tutto questo aveva dato conferma alla sua intuizione. Si girò verso il suo Togetic. Ora aveva capito il perché del suo malessere. Drew aveva detto che il suo Pokèmon possedeva la capacità innata di percepire il buono delle persone. E nello scienziato non c'era più niente di buono e questo Togetic lo aveva avvertito. Aveva pure tentato di avvertirla, ma lei non lo aveva ascoltato.
“ Lo sapevo che non avremmo dovuto fidarci! ” sbraitò Drew, serrando i pugni fino a far sbiancare le nocche. Come poteva essere stato così stupido!
Hai detto bene, ragazzino.
Il giovane coordinatore alzò lo sguardo, guardandosi attorno. Quella voce era solo nella sua testa? A chi apparteneva? Non gli sembrava di averla mai sentita prima. Si girò verso i suoi compagni. Anche loro sembravano irrequieti e non dalla presenza di quegli Aerodactyl. Anche loro avevano sentito quella voce? Allora, non aveva immaginato tutto!
Ottimo lavoro, Oak. Ci sei stato molto d’aiuto.
In tutta risposta, il ricercatore annuì. Sembrava molto soddisfatto del suo operato.
I sei ragazzi lo guardarono attentamente. Perché fissava un punto proprio dietro di loro? Si voltarono quasi tutti nello stesso istante, notando la presenza di un altro Pokèmon.
La sua pelle era nera come la fuliggine, le braccia esili e pendenti ai lati del corpo, con brandelli che gli penzolavano dalle spalle. Intorno al collo aveva una cresta rossa e spigolosa e una sostanza bianca copriva parzialmente uno dei suoi occhi azzurri come limpidi torrenti di montagna. Sfiorava leggermente il suolo con le lunghe appendici che usava come gambe.
“ Darkrai! ” urlarono in coro il suo nome Ash, Lucinda e Paul, avendolo già visto in precedenti occasioni.
“ Cosa? Quel Darkrai?! ” chiese, preoccupata, Vera, avendo già sentito parlare di quel leggendario della regione di Sinnoh. C'erano troppi nemici da combattere per i suoi gusti.
Esatto, sono proprio io. ” annuì, inclinando il capo. Solo allora capirono che per comunicare con loro usava la telepatia. Fluttuò fino a posizionarsi proprio davanti al professore, in modo che li potesse guardare in faccia uno per uno. Apparentemente, non sembrava riscontrare anomalie sul suo corpo come gli altri Pokèmon che avevano incontrato in precedenza.
Vi consiglio di non fare storie e di seguirmi. ” continuò lui, cercando di essere convincente.
“ No! Mai! ” risposero in coro i sei ragazzi.
Come volete. Siete stati voi a decidere il vostro destino. ” terminato il discorso, si rivolse agli Aerodactyl alle sue spalle. “ Attaccateli. Ma ricordate, Lord Zuriga li vuole vivi. ”
Sentendo quel nome, gli allenatori si irrigidirono. Il nemico, di cui avevano appena appreso l’esistenza, aveva mandato i suoi servitori a prelevarli. Capirono solo allora che in quel mondo di oscurità non si potevano fidare neanche delle persone a loro più care. Spaesati, ecco come si sentivano, in un mondo che non era più quello che ricordavano.
Gli Aerodactyl ruggirono tutti assieme e partirono all’attacco. I sei ragazzi tirarono fuori gli unici Pokèmon di cui ancora disponevano, intraprendendo una battaglia da cui, sicuramente, non sarebbero usciti vincitori.
Electivire si era posizionato al centro del gruppo, sfruttando l’attacco Protezione per proteggere i suoi compagni, allungando le mani verso il cielo. Il Roserade di Drew continuava a scagliare contro i volatili le migliaia di foglioline che formavano, nell’insieme, la mossa Fogliamagica. Togetic sbatteva contro le pareti di roccia gli Aerodactyl, usufruendo dei poteri telecinetici dell’attacco Psichico. Il Blaziken di Vera continuava a emettere dal suo corpo potenti fiammate, essendo l’unico attacco a distanza che conosceva, ma i suoi attacchi perdevano progressivamente potenza. La mossa Vampata continuava ad indebolirlo sempre di più. Pikachu indirizzava scariche elettriche a destra e a sinistra, mancando i bersagli un paio di volte mentre Piplup usufruiva dell’attacco più potente di tipo acqua di cui era a conoscenza: Idropompa. Rispetto al Fulmine del topo elettrico, sembrava avere molto più successo.
Si accorsero, molto presto, che qualsiasi tipo di resistenza era completamente inutile. I nemici da abbattere erano troppi. Ma i veri guai cominciarono quando Electivire non poté più garantire una barriera protettiva ai suoi compagni. L’utilizzo ripetuto e prolungato della mossa Protezione provocava il fallimento della mossa stessa.
Darkrai che, fino a quel momento, era divertito dai loro inutili attacchi, si sembrava spazientito e decise di intervenire nella lotta. Unì le mani fino a formare un raggio di energia negativa nera tendente al viola, raccolta nei suoi palmi. Alzò lo sguardo verso gli Aerodactyl. Incapaci. Non sapevano nemmeno approfittare della debolezza di quei ragazzini. Indirizzò il raggio verso la sporgenza su cui infuriava la battaglia. L’attacco partì dalle sue mani e andò a colpire la brulla roccia della montagna. In breve tempo, cominciò a franare tutto e massi sempre più grossi si staccavano dall'altura.
“ Oh no! Ci vogliono far cadere giù! ” esclamò Misty, appiattendosi disperatamente contro la parete insieme a Paul.
“ Aggrappatevi a me! ” urlò Lucinda, afferrando Ash e Drew per il braccio e tirandoli verso di sé. E Vera? Vera dov’era?
Un urlo disperato provenì, improvvisamente, dallo strapiombo. A Drew si tesero tutti i muscoli. No, non poteva permettersi che lei venisse rapita da quegli Aerodactyl e, tanto meno, che finisse sfracellata sul fondo della montagna. Non avrebbe mai sopportato il solo pensiero che le potesse accadere qualcosa di grave. Corse, velocemente, verso la fine della sporgenza e si buttò in avanti, un attimo prima che la castana precipitasse inesorabilmente giù. Le afferrò la mano, stringendola forte con le sue, cercando di sostenere il peso del suo corpo e quello di Vera. Tentava, in qualche modo, di rassicurarla sul fatto che non si sarebbero mai separati. Ma si rese conto molto presto che non poteva sostenere entrambi, ma non la avrebbe lasciata andare. Piuttosto, sarebbero precipitati entrambi.
Sentiva il corpo scivolare lentamente sul terreno. No, non poteva mollare così! Si sentì afferrare per la vita da qualcuno. Girò leggermente il capo e vide Misty che tentava di issare su entrambi, inutilmente. A lei si unirono presto tutti gli altri, fino a formare una catena di Pokèmon e umani.
Ma anche la sporgenza stava quasi per franare senza che loro se ne accorgessero.
Darkrai notò immediatamente le numerose crepe che si erano andate a formare. Doveva subito ordinare agli Aerodactyl di sospendere l’assalto. Non poteva assolutamente permettersi di fallire, altrimenti, nessuno lo avrebbe difeso dalla rabbia di Zuriga. Anche i suoi servitori più ingenui sapevano che mettersi in mezzo tra lui e il motivo della sua ira non era la scelta più saggia. Quel Pokèmon era davvero troppo potente per essere fronteggiato.
Era bastato solo un attimo di distrazione, un attimo di esitazione, per far si che tutto andasse a rotoli. Un Aerodactyl aveva lanciato il suo attacco proprio sotto la sporgenza. La parete di roccia franò sotto il peso dei sei ragazzi e dei loro Pokèmon, facendoli precipitare nel vuoto. Le loro urla si dispersero nella vallata, con un leggero eco di ritorno.
No, non poteva aver fallito l’incarico che gli era stato affidato. Si sentì invadere da una collera immensa e, senza neanche curarsene, scagliò un Neropulsar contro quell’Aerodactyl, colpendolo in pieno e ferendolo gravemente. Doveva sfogarsi con qualcosa, qualsiasi cosa! Non riusciva a controllarsi.
Dopo qualche secondo, recuperò un po’ lucidità a una flebile speranza inondò la sua mente. Forse, quei ragazzini non erano morti e, forse, lui non aveva ancora fallito la missione. Questo, bastò a motivarlo abbastanza.
Sparpagliatevi e cercateli dappertutto! Se non me li riportate qui entro tre ore a partire da ora saranno guai seri per tutti voi! ” ordinò, con un tono rabbioso e intimidatorio.
Subito, gli uccelli preistorici si dispersero e cominciarono a cercare a fondovalle, planando a pochi metri dalle fitte chiome violacee degli alberi.
 
 
Per fortuna, la notte aveva coperto completamente le loro tracce. Evidentemente, gli Aerodactyl non avevano una vista eccellente al buio. Il fogliame e i rami della foresta sottostante avevano attutito la loro caduta, anche se non ne erano usciti completamente illesi da quella traumatica esperienza, esattamente come i loro Pokèmon che erano ormai stremati dalla precedente battaglia. Dovevano trovare un luogo dove riposare e alla svelta. Un posto sicuro dove recuperare le forze, ecco di cosa avevano bisogno.
Scelsero, dopo qualche minuto di ricerca, il tronco cavo di un albero dove, bene o male, potevano entrare anche i Pokèmon più alti e grandi se ci si stringeva un po’. La sola cosa da fare, per il momento, era aspettare il mattino.
 
In realtà, anche il Professor Oak è un fedele servo di Zuriga che non ha tardato a tradire i nostri protagonisti. Fortunatamente, Darkrai non è riuscito a prelevarli come gli era stato ordinato, anche se la caccia non si è ancora conclusa. Riusciranno a nascondersi per il resto della notte? Darkrai dovrà affrontare l’ira di Zuriga per aver fallito la missione assegnatagli? Cosa faranno i nostri protagonisti ora che non hanno più nessuno di cui fidarsi?

 
 
 
Siiiiiiiiiiiii! * entra in scena ballando Gangnam Style *
Finalmente ho finito di scrivere il nuovo capitolo! Ok, ora mi calmo passiamo alle cose serie.
Scusate se mi faccio viva solo ora ma non preoccupatevi! io ritornerò sempre da voi a torturarvi anche nei sogni!
Come vedete, ho svelato subito l’identità del servitore di Zuriga.
Come sicuramente molti di voi avranno già intuito, da ora in poi le cose si faranno un po’ più movimentate. Da questo capitolo cominciamo ad entrare nel pieno della storia ( dopo cinque capitoli era ora! )
Ci terrei a puntualizzare una cosa: molti Pokèmon che inserirò nella mia storia come personaggi secondari o principali parleranno attraverso la telepatia. Mica posso sempre fargli ripetere il loro nome in continuazione, no?
Se ho commesso degli errori di battitura o grammaticali vi chiedo cortesemente di segnalarmeli.
Ringrazio le persone che hanno recensito lo scorso cappy quali:
- Alesaphi24
- CristalHika
- Soul Shining
- Kuroitsuki_
Spero di ricevere più pareri per questo capitolo anche dalle molte altre persone che mi seguono e che fanno girare il contatore delle visite. Ricordate, i commenti sono importanti per la sottoscritta.
Baci a tutti voi! * sparge Pichu e Pikachu a destra e a manca *
 

  
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