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Autore: letmerawr    15/01/2013    3 recensioni
Hayley è una comune ragazza del distretto 7. Occhi del colore del cielo in primavera, capelli rossi come il sangue. Ha 16 anni e ancora non sa di cosa può essere capace. Lotterà fino alla fine, per la sua vita, o per qualcosa di molto più importante.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
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Il mattino seguente Hayley si alzò presto. Le abitudini sono dure a morire, ma forse era meglio così, doveva essere pronta per l’arena. Andò nella sala dei pasti per fare colazione, dove trovò Robert seduto al tavolo che era intento ad addentare una fetta di pane imburrato.
-Buon giorno.
-Buon giorno Hayley. Sei pronta per l’allenamento?
-Credo di sì.
-Lascia che ti dia qualche semplice consiglio.
Hayley si sedette al tavolo e iniziò a prepararsi una tazza di thè caldo.
-Prima di tutto, ma questa è una cosa risaputa, cerca di non dare a vedere il tuo potenziale durante gli allenamenti. Sfrutta il tempo che hai per imparare nuove cose che potrebbero esserti utili nell’arena. Non sottovalutare le tecniche di sopravvivenza, le cure mediche di primo soccorso, la mimetizzazione e robe simili. Non sai mai quale può essere l’arena, ed inoltre è facile morire per cause naturali in ambienti ostili come quelli. A proposito, quali sono le tue capacità?
-So usare bene l’ascia e mio padre mi ha insegnato qualcosa sulla sopravvivenza di base. So piazzare trappole per piccoli animali e accendere un fuoco.
-Perfetto, hai famigliarità con gli alberi? Nel senso, sai arrampicarti bene?
-Sì, direi di sì. Da piccola mi arrampicavo sempre sul grande abete che abbiamo dietro casa.
-Okay, perché ci sono buone probabilità che quest’anno ci siano alberi nell’arena. Magari anche una foresta. E gli alberi di notte sono il nascondiglio migliore se si vuole stare lontani da animali, o tributi. Ricordati di non accendere mai fuochi di notte e di nascondere le braci del focolare dopo che hai finito, e ovviamente cerca un albero lontano da dove hai sostato. E cosa molto importante, assicurati di conoscere le piante da cui prendi i frutti prima di mangiarli. Molti tributi muoiono avvelenati.
-Capito.
La conversazione si chiuse lì, Hayley andò in camera a prepararsi. Incrociò Will nel corridoio che non la guardò nemmeno. Quel ragazzino era diventato più freddo di prima.


Una volta indossata la divisa Hayley prese l’ascensore per dirigersi al piano terra, dove c’era la sala allenamenti. In ascensore salirono altri tributi. Hayley non sapeva nemmeno un nome degli altri, però riconosceva qualche viso dalla parata della sera prima. Quelli che aveva individuato come i più “pericolosi” per adesso le parevano i due tributi del distretto 1, il ragazzo del 2, la ragazza del 3 e il ragazzo del 5, che pareva essere capace di lanciare mazze chiodate ad una velocità impressionante da quello che aveva sentito dire da Priscilla. Lei sapeva tutti i pettegolezzi sui tributi di quest’anno. Del ragazzo del distretto 4 non sapeva cosa pensare, era l’unico con cui avesse avuto una breve conversazione e l’unica cosa che aveva notato era la sua arroganza da Favorito.
Entrò nella sala e si avvicinò al gruppo degli altri tributi. Ascoltò il discorso di introduzione e poi si diresse, come le aveva consigliato Robert, verso le sezioni di base.
Passò gran parte della settimana fra le sezioni di Sopravvivenza, Mimetizzazione e Catalogazione, dove imparò nomi e aspetto di diversi nuovi esemplari di piante che non aveva mai nemmeno sentito nominare. Ogni tanto dava un’occhiata agli altri tributi, i Favoriti ovviamente erano sempre nel settore Tecniche di Combattimento a giocare con le loro armi. William lo vedeva sempre o nel settore Allenamento Fisico, dove cercava di allenare il suo corpicino da bambino senza raggiungere grandi risultati, oppure nel settore  Mimetizzazione, dove a quanto pare non se la cava niente male. Il ragazzo del distretto 4 si chiamava Evan Odair e Hayley aveva notato che era molto bravo con la spada, ma in generale con tutte le armi da taglio. Aveva i capelli biondo scuro e gli occhi grigi, aveva notato lei in seguito. Gli altri tributi bravi con le armi erano il ragazzo dell’1, Connor, che era molto abile con la balestra; la ragazza dell’1, Celine, brava con i coltelli e la catana; la ragazza del 3, di cui non ricordava il nome, tirava con l’arco e Brian, il ragazzo del 5, anche se non era un favorito. Lanciava davvero mazze chiodate che erano sicuramente letali. I tributi del 2, Alan e Laurel,  erano però quelli che le facevano più paura, perché sebbene non fossero particolarmente spiccanti in niente, avevano una buona padronanza di quasi ogni tipo di arma ed erano sicuramente quelli più feroci e spietati.
Gli altri tributi erano per lo più innoqui, o almeno se avevano qualche abilità particolare non la davano a vedere. Will era il più piccolo, gli altri avevano tutti la sua età circa, eccetto Brian, Connor e Evan che avevano 18 anni.
Quando non era nella sala allenamenti, passava il tempo con Coraline, che ancora non aveva imparato il suo nome, per imparare a comportarsi correttamente davanti al pubblico e per prepararsi per l’intervista.
Nella prova degli strateghi Hayley aveva preso un 10. Aveva mostrato tutto quello che sapeva fare con l’ascia, facendo fuori ben 8 manichini in meno di un minuto e aveva anche catalogato qualche pianta. Will aveva preso 5 ma molti tributi avevano ottenuto un punteggio basso, a parte i favoriti ovviamente, e Brian e Evan che avevano preso 11.


La sera dell’intervista Priscilla la convocò per mostrarle il suo vestito.
Hayley entrò nella stanza della stilista e rimase folgorata. Appeso al porta-vestiti c’era il più meraviglioso abito che avesse mai visto.
Era verde, dell’esatto colore delle chiome dei pini in estate. Diversi strati di tulle sopra il satin formavano una gonna lunga che arrivava sopra le caviglie, circa a metà polpaccio, soffice e liscia. La parte di sopra del vestito era un corsetto, coronato da decorazioni floreali di pizzo appena visibili e le maniche di satin si appoggiavano sulle braccia sotto le spalle. Ma la cosa più bella erano le scarpe, sandali dello stesso verde con un tacco ragionevole (che per Hayley era comunque sicuramente troppo alto) con dei piccoli germogli di pino come decorazioni.
-Aspetta di vedertelo indosso, tesoro!
Esclamò Priscilla appena vide la faccia di Hayley.
Quando si vide allo specchio non sembrava nemmeno più lei. I capelli raccolti in una crocchia con qualche ciocca lasciata uscire dall’acconciatura propositamente, gli occhi azzurri venivano risaltati da un trucco luccicante che le rendeva lo sguardo molto più vivace. Con quel vestito sembrava una principessa di antichi tempi, come quelle che aveva visto una volta su un vecchissimo libro di sua nonna.
-Sei pronta?
Le chiese la stilista che non riusciva a trattenere l’eccitazione.
-Sì, ora sono pronta.
Rispose Hayley.


L’intervista durava solo 3 minuti. Caesar Flickerman faceva qualche veloce domanda, giusto per presentare al pubblico i tributi prima di mandarli nell’arena ad uccidersi, così il popolo di Capitol City avrebbe avuto un eroe per cui tifare. Hayley aveva notato che di norma Caesar cercava di aiutare i tributi in difficoltà. La troppa pressione, l’ansia da palcoscenico, sono cose che capitano spesso quando sai che l’intera Panem ti sta guardando.
Hayley non ascoltò nemmeno le interviste degli altri tributi, era troppo agitata, aveva paura di non sapere cosa dire una volta su quel palco. Sentiva la gola che inziava a seccarsi e le sudavano le mani.
Quando Caesar chiamò il suo nome partirono gli applausi del pubblico e lei usci da dietro le quinte e andò a sedersi sulla sedia. Guardò verso la gente seduta davanti a lei, cercando di immaginarsi Josh, sua madre e suo padre, cercando di visualizzarli seduti nel loro soggiorno davanti alla minuscola tv. La stavano guardando in quel momento. Non doveva mostrare paura o insicurezza.
-Allora Hayley, sei davvero una meraviglia stasera, non ti dispiace se ti chiamo Hally?
Domandò Caesar mentre le baciava la mano.
-E’ lo stesso modo in cui mi chiama il mio fratellino.
-Ohh, che meraviglia. La tua famiglia a casa ti sta guardando. Pensi che siano orgogliosi di te?
Orgogliosi? E per cosa? Perché sono io la sfortunata? Perché sono io quella strisciolina di carta che è stata pescata alla mietitura? Pensare a quel giorno di neanche una settimana prima lo faceva sembrare lontano anni luce.
-Sicuramente. Sanno anche che gli voglio molto bene.
-Benissimo, benissimo. Dimmi, come speri di trovare l’arena quest’anno?
-Spero ci siano alberi. Come sicuramente sai nel mio distretto ce ne sono molti, è un ambiente sicuro e accogliente per me.
-Certo, sicuramente.
Caesar non smetteva di sorridere, probabilmente era così dall’inizio della trasmissione.
-Ma parliamo del tuo punteggio. 10! E’ un ottimo punteggio. Puoi dirci qualcosa di più?
-Sai che non posso Caesar…Posso dirvi che anche io ho le mie carte da giocare, e che nonostante quest’anno ci siano molti tributi validi e avversari agguerriti, io farò tutto ciò che sarà nelle mie capacità per vincere e tornare a casa dalla mia famiglia.
-Vuoi quindi dirci che sotto quel visino dolce si nasconde un’abile guerriera?
Il silenzio era calato nella sala. Hayley non sapeva bene cosa dire.
-Una guerriera..? Io direi più una vincitrice.



Salve a tutti, avevo promesso che avrei provato a postare presto, ed eccolo qui, 
il sesto capitolo. :)
Bene, sicuramente tutti avrete notato il tributo del distretto 4,
e sì, è un parente di Finnick (<3)
Iniziano a comparire i personaggi dei tributi, almeno in modo accennato...
secondo voi chi ha più possibilità di vincere? Chi morirà per primo?
Se vi piace recensite o mettete la mia FF tra le seguite!
Grazie mille di essere miei lettori, posterò presto.
tanto amore,
Ila.

  
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