Serie TV > Person of interest
Segui la storia  |       
Autore: Bale    16/01/2013    1 recensioni
Alla fine del decimo episodio della prima stagione, John si becca una pallottola allo stomaco.
Ancora una volta sarà Jessica a prendersi cura di lui, a salvargli la vita.
[Seguito della mia prima fic su Person of Interest - "E se Jessica non fosse morta?"]
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harold Finch, John Reese
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A


Jessica sobbalzò al suono del campanello.

Si era asciugata e rivestita in pochi minuti. Aveva indossato la sua tuta da ginnastica e aveva preparato il letto.

Aveva tolto tutte le coperte e vi aveva adagiato un vecchio asciugamano che assorbisse il sangue.

Poi aveva appoggiato sul comodino una confezione di guanti di lattice usa e getta e un flacone di disinfettante.

La sua camera da letto si era quasi trasformata in una Sala Operatoria.

Corse ad aprire la porta con il cuore in gola.

Jessica non conosceva esattamente la gravità della situazione, ma era sempre stata abituata al peggio.

Spalancò la porta impaziente.

Finch era appoggiato al muro, sul pianerottolo.

Il suo volto sembrava sofferente. Il suo piccolo corpicino era schiacciato dal peso di quello di John Reese.

Jessica aveva sempre avuto i riflessi pronti, così afferrò il suo braccio libero e se lo passò intorno al collo, aiutando Harold a trascinarlo dentro.

-Di là-   ordinò lei, indicando con la testa un punto imprecisato.

Finch la seguì in una delle camere, l’aiutò a girare intorno al letto ed, infine, ad adagiavi Reese.

Gli tolsero la giacca, poi la camicia.

Jessica, per un istante, si fermò a fissare inorridita il suo torace pieno di sangue.

Infine si chinò per sfilargli i pantaloni.

-Lei deve aiutarmi-   disse dopo aver ripreso fiato. Sembrava un ordine più che una richiesta.

Lui annuì spaventato.

-Bene-   approvò lei   -Il bagno è in fondo al corridoio. Deve recuperare tutti gli asciugamani che trova e portarli qui, ok?-

Finch annuì senza capire. Soltanto una volta giunto in bagno realizzò ciò che gli era stato chiesto di fare.

Tornò in un lampo con una serie di asciugamani tra le braccia.

Li appoggiò delicatamente sul letto, sul lato opposto a quello dove giaceva il corpo quasi inerme di John.

Harold lo fissò con fare quasi paterno. Aveva paura di chiedere se ce l’avrebbe fatta, aveva paura di una risposta negativa. Distolse, quindi, lo sguardo e lo riportò sulla dottoressa in attesa di altre istruzioni. Si fidava di lei.

-I proiettili sono ancora dentro-   disse lei analizzando la ferita   -Uno nel ventre, l’altro nella coscia-

Finch si sentì quasi venire meno.

Jessica alzò di nuovo lo sguardo su di lui.

-In bagno, sulla mensola sotto lo specchio c’è una pinzetta. Una di quelle che usiamo noi donne per le sopracciglia-

Harold annuì con aria leggermente confusa.

-Deve portarmela-   spiegò lei   -Devo estrarre i proiettili-

Lui eseguì, ancora una volta senza capire bene.

Tornò in un istante, poi gli fu ordinato di recuperare un bicchiere di vetro dalla cucina.

Lui obbedì, questa volta senza troppi problemi.

Tornò in camera da letto senza abbandonare la sua sensazione di sconforto.

“Devi farcela, signor Reese”   pensò tra sé, mentre guardava il viso di John leggermente contratto dal dolore.

-Bene-    esordì Jessica, riportandolo alla realtà   -Deve fare ancora una cosa per me-

Finch si avvicinò, obbediente come un cucciolo.

-Si sieda sul letto, su quel lato-   disse lei con la voce rotta dalla tensione   -Deve afferrarlo dalle spalle e tenerlo giù. Se si svegliasse potrebbe reagire-

Ancora una volta Finch fece ciò che gli era stato detto.

Appoggiò le mani sulle spalle nude di John Reese e non potette più evitare di guardarlo negli occhi.

Aveva creduto di morire e lo aveva ringraziato per tutto quello che aveva fatto per lui. Lo aveva quasi fatto commuovere.

Ma lui non lo aveva abbandonato, non lo aveva lasciato morire in un lugubre parcheggio di cemento.

Lo aveva portato da un medico, dal suo medico; dalla donna che aveva amato da sempre e che avrebbe amato per sempre.

-Devi dire a Jessica che l’amo…l’ho sempre amata…l’amerò sempre-   aveva farfugliato poco prima, in preda al dolore, subito dopo averlo ringraziato, ancora con la convinzione che non ce l’avrebbe fatta, che non ne sarebbe uscito vivo.

Harold riportò lo sguardo su Jessica.

Lei si stava infilando i guanti di lattice. Poi versò del disinfettante sugli asciugamani e prese a pulire la ferita.

Recuperò, infine, la pinzetta che Finch le aveva portato e si chinò su John.

Lui distolse lo sguardo e, guardando nuovamente Reese, pensò: “Lei è davvero il tuo angelo”


   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Person of interest / Vai alla pagina dell'autore: Bale