16/01/2013
2 recensioniThis Is Me
Spalancai di scatto la porta dell’aula di Trasfigurazione, e andai verso i banchi nelle ultime file, sentendo i miei passi rimbombare nel silenzio.
Cercai il mio libro, che dovevo aver dimenticato lì l’ora prima, e all’improvviso sobbalzai.
Una ragazza era seduta in un banco nella parte opposta dell’aula, con il viso fra le braccia, e si udivano appena i suoi singhiozzi.
Non doveva essersi accorta di me, per mia fortuna.
Mi guardai intorno imbarazzato, senza sapere cosa fare. Non ero il tipo capace di consolare le persone. Decisamente non ci sapevo fare, con i sentimenti.
Feci qualche passo incerto verso di lei, tanto per fare.
Mi dissi che non c’era nessuno, e comunque lei non avrebbe detto niente, chiunque fosse.
E poi, di che potevo avere paura, io?
Mi avvicinai lentamente, cercando di non fare troppo rumore, posandole una mano sulla spalla.
Lei si girò di scatto, sgranando gli occhi scuri, al momento rossi e gonfi. Non aveva l’aria di star molto bene.
-Tutto ok?- dissi, sarcastico.
Lei si alzò di scatto e iniziò a raccogliere i suoi libri, senza considerarmi, mentre io non le toglievo gli occhi di dosso.
Era abbastanza carina, aveva i capelli castano scuro con parecchie meches di un blu elettrico che di certo non passava inosservato.
Le labbra erano fini e sottili; aveva un nasino grazioso, all’insù, con qualche lentiggine che dava al suo viso un’aria dolce.
Ora che era in piedi notai che mi arrivava si e no al petto.
Era la tipica ragazza che certo non avrebbe resistito a me, pensai sogghignando.
L’avevo ancora vista in qualche corridoio, ma non sapevo di che casa fosse. Probabilmente Tassorosso o qualcosa di simile.
-Come ti chiami?-
-Andrea- mormorò dopo qualche secondo.
-Hai un bel nome- dissi, cercando di iniziare una conversazione, ma non rispose.
-Vuoi che ti porti i libri?-ritentai ancora, inutilmente.
Al momento stava cercando di asciugarsi le lacrime senza farsi vedere.
Sbuffai e alzai gli occhi al cielo.
Mi avrebbe notato, prima o poi, insomma. Bastava che avessi pazienza, continuai a ripetermi, anche quando si avviò verso la porta.
-Ehi! Aspetta!-
Si girò a guardarmi, con una faccia quasi esasperata, nonostante di tanto in tanto qualche lacrima le scendesse ancora lungo le guance.
-Cosa vuoi, Tomlinson?-
-Sai come mi chiamo!-mi finsi stupito. Chi non mi conosceva, a Hogwarts?
-Sei patetico, sai?-ribatté, fissandomi negli occhi, con la voce rotta.
-Credo che tu stia parlando della persona sbagliata-le strizzai l’occhio.
Prima che potesse rispondere, le sussurrai un -A presto!- e la superai velocemente, diretto al mio dormitorio.
Ormai era fatta.
Salut!:)
Giorno a tutti, gente. Questa è la quarta volta che cerco di postare, ma fa niente.
Riproviamo.
Fatemi sapere se siete sopravvissuti a leggere questo schifo. I capitoli dopo (traduzione:qualche capitolo sparso qua e là) sono già più leggibili.
Questo non mi piace proprio. E dubito piaccia a voi.
Vabbe.
Ditemi comunque che ne pensate. Recensioni negative più che accolte :)
Non so se e quando aggiornerò anche perchè sono piena di verifiche e interrogazioni che mi potrebbero salvare la media o... Nah, peggiorare mi sa che con i miei voti è impossibile D:
Vi piace il nome della ragazza (andrea)? A me è sempre piaciuto quel nome, sia da maschio che da femmina :)
Poi voglio rileggermi tutti i libri di Harry Potter. Mi sembra di essermi dimenticata parecchie cose. Però prima devo finire di rileggere Hunger Games. E devo iniziare il primo libro di quella serie... Avete presente che si chiama tipo "shadow...qualcosa?
Okay, non ce la farò mai, ma fa niente.
Perchè ho scritto questo poema?
Mah.
Ah, già che mi ricordo. Il titolo della fanfiction è preso da "This is me" di Demi Lovato. Amo quella canzone :')
Io devo andare.
So che vi mancherò LOL
Au revoir!
Baci :33
Giada