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Autore: TheHardestPart    16/01/2013    3 recensioni
Mi catapulto sul ciglio della strada e fermo il primo taxi di passaggio. Anche se col traffico che c'è per la pioggia spenderò un capitale non mi va di arrivare in disordine e rischiare di fare una brutta impressione a prima vista. Dico l'indirizzo al tassista e quello scuote la testa e quasi mi sembra di sentirlo sbuffare, ma associo tutto al traffico e ad una distanza troppo lunga. Certo non avrei mai pensato che il taxi si fermasse proprio davanti alla sede principale della fabbrica di talenti. Scendo dal taxi e ricontrollo l'indirizzo: corrisponde. Sono così incredula e scossa che non ho nemmeno aperto l'ombrello, rischiando di bagnarmi. Mi avvio velocemente verso l'entrata. SM Entertainment è scritto proprio al di sopra della porta principale.
Non ci credo.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Eunhyuk, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 3




Alla fine mi sono lasciata convincere e mi sono seduta. Lui ha borbottato qualcosa riguardo il mio caratteraccio e si è accomodato al mio fianco. Non appena vedo il foglio che ha in mano sbuffo sonoramente. "Ma in che lingua te lo devo dire che non ho letto niente e che non mi interessa nemmeno leggerle?"

Lui mi guarda in cagnesco. "Ma che palle! Possibile che parli sempre?! Lascia parlare me!" Sospira.

"Allora..." Esordisce. Abbasso lo sguardo quando noto che mi sta guardando. "Quando le fans ci danno le lettere ci mettiamo sul divano e le leggiamo ad alta voce una alla volta."

Torno a guardarlo abbastanza perplessa. Non riesco a capire perché ci tenga a dirmi una cosa del genere. "Dopo averle lette ognuno di noi raccoglie quelle che gli erano dedicate e le conserva. Invece, quelle dedicate al gruppo in generale le ha sempre conservate il leader, mentre ora sono in camera mia."

Ok, forse con questa frase vuole spiegarmi perché c'erano tutte quelle lettere sparse per la sua stanza.

Abbassa lo sguardo sul foglio che ha in mano e lo apre. Rimane a fissarlo e passa un po' di tempo prima che rialzi lo sguardo su di me. "Quando ho detto che avevo qualcosa che ti apparteneva..." Sventola il foglio avanti ai miei occhi. Io ho la stessa espressione perplessa ed incredula di prima. Si sarà confuso, è impossibile: io non ho mai, ma proprio mai, mandato delle lettere ai Super Junior. Ma non gli dico nè chiedo nulla, preferisco non interromperlo.

"E in effetti dovrei chiederti scusa per come ti ho trattata prima, solo che volevo farti una sorpresa e mi sarebbe dispiaciuto se l'avessi già trovata." Ritorna a guardare il foglio. "In questi giorni, con Leeteuk hyung che è andato via... Sai, mi sentivo sotto pressione e in vena di malinconie varie, così ho ricacciato tutte le lettere delle elf e sono capitato per puro caso in questa"

"Ma io... Giuro che non vi ho mai mandato nessuna lettera. Non ci sarei mai riuscita, sarei morta per la vergogna anche solo nello scriverla."

"Infatti non l'hai scritta tu."

"E allora come fai a dire che mi appartiene?!"

EunHyuk ride. "Per via della foto che era allegata."

"Che?!"

Credo che la mia faccia lo stia divertendo non poco, tanto che è costretto a tapparsi la bocca per non rischiare di svegliare il resto della casa.

"No, non ridere!" Poggio una mano sulla sua spalla e, siccome non posso urlare, comincio a scuoterlo. "Parla! Che è questa storia? Che foto è?"

Lui non si riprende, ma, per evitare il peggio, mi indica la busta in cui era chiusa la lettera. La prendo al volo e caccio la foto. Sgrano gli occhi sorpresa, incredula e scioccata. Ricordo come se fosse ieri quel giorno, ricordo perfettamente il momento in cui quella foto era stata scattata, anzi posso tranquillamente dire che costrinsi la mia migliore amica a scattarmela. Ero contentissima quel giorno, infatti la foto immortala me con un sorriso così ampio che gli angoli della bocca potevano toccare le orecchie, col braccio steso per mettere in primo piano l'album dei Super Junior appena acquistato con la paghetta di due settimane e nell'altra mano stringevo il poster.

"Dai! Che ti costa?! Fammi la foto!"
"Qua?"
"Perché?"
"Ma ti vedono tutti!" JooKo parla a bassa voce e cerca di strattonarmi via.
"E che me ne frega!"
"Ah si, dimentico sempre che tu sei quella delle figuracce perenni."
Alzo un sopracciglio.
JooKo sospira rassegnata e mi strappa la macchina fotografica dalle mani. "Ne facciamo solo una, quindi cerca di venire bene al primo colpo! Non mi va di stare qua fuori al negozio... sembra che stiamo pubblicizzando il cd di questi SuJu."
"Beh? Potrei anche farlo."
"Oh io no. Ti ricordo che per me esistono solo i TVXQ e BoA."
Mi metto in posa e, come promesso, dopo aver scattato la foto, JooKo si avvia verso casa ed io le corro dietro ridendo. "Sei troppo drastica!"

Mi giro di scatto verso EunHyuk e vorrei dirgli qualcosa, ma non so cosa. Solo che mi sento travolta da una marea di ricordi e pensieri incoerenti e alla fine non riesco neanche ad aprire la bocca.

"Allora, piaciuta la sorpresa?"

No. Ho paura.

"E non è finita qua!" Sorridendo torna a sventolare la lettera avanti ai miei occhi. Da un colpetto di tosse per scaldare la voce e comincia a leggere.

"Oddio, non so come esordire... Ciao Super Junior(?)... Sono davvero in difficoltà.
E' la prima volta che faccio una cosa del genere e se penso che non siete nemmeno il gruppo preferito...
(???)?
Il mio nome è Kim JooKo e non scrivo per me, ma per una mia carissima amica, Lee HyuRi. E' una vostra nuova grandissima fan e giuro che è insopportabile. Prima o poi avrete una elf -si chiamano così le vostre fans, giusto?- sulla coscienza, perché giuro che la faccio fuori.
Ogni giorno c'è qualcosa di nuovo: un blog aggiornato, una partecipazione in un programma televisivo, la radio, le foto, il concerto. Non credo di poter resistere ancora.
Ho imparato i vostri nomi e conosco a malapena le vostre facce.
Quindi, vi prego, fate qualcosa. Non so cosa, ma fatelo!
Detto questo... Non ho cominciato a scrivere solo per lamentarmi, ma questo è un regalo che voglio fare a lei, anche se dubito che verrà mai a conoscenza di questa cosa.
La conosco troppo bene, non vi scriverebbe mai.
E se anche l'avesse fatto avrebbe gettato il foglio dopo due righe -come penso abbia già fatto. E non avrebbe vergogna di negarmelo fino alla fine dei suoi giorni.
Quindi sono qui per scrivere quello che lei scriverebbe.
Lei vi adora, vi idolatra.
Parla addirittura con i poster, è raccapricciante.
Comunque...Mi ripete continuamente che avete talento e che trapela in tutto ciò che fate, che in voi c'è passione, impegno; che lottate per dimostrare quanto valete e che lei non può fare altro che supportarvi e incoraggiarvi da lontano, e questo significa piangere e ridere con voi, soffrire e vincere.
Quando mi dice queste cose i suoi occhi brillano.
Per lei rappresentate la prova che i sogni si realizzano: non importa quanto si debba lottare, anche se si ha il destino contro, con il coraggio di non mollare, con la perseveranza, si può tutto.
E il suo sogno è salire su un palco e ballare, e ballare, e ballare. Dice che prima o poi farà il provino per diventare una ballerina della SM. Lei vorrebbe ballare al fianco di Eunhyuk -spero di aver scritto bene il nome xD- perché lo ammira dal profondo e adora vederlo sul palcoscenico.
Sono sicura che in fondo abbia una mezza cotta per lui, anche se continua a dire che il suo preferito è Donghae, anzi puntualmente si corregge e dice che vi ama tutti incondizionatamente. Io intanto rimango della mia idea e prima o poi glielo farò uscire anche dalle sue labbra.

Va bene, penso di aver scritto anche troppo.
Godetevi la foto in allegato: è stata scattata dopo che ha fatto la fame per due settimane per conservare i soldi.
Bye bye!"

Sono felice e vorrei piangere di gioia, non sapevo nulla di questa lettera e non avrei mai immaginato che JooKo avesse potuto fare una cosa del genere. Allo stesso tempo vorrei urlare e strappare quell'ulteriore prova che dimostra invece che tra le due lei era migliore di me. Una prova che aggiunge altro alle milioni di cose che lei ha fatto per me, mentre io cosa ho fatto per lei?!

Dove ero quando aveva bisogno di me?

"Allora? Piaciuta la sorpresa?" EunHyuk interrompe i miei pensieri -fortunatamente dovrei aggiungere.

Non so che rispondergli. Si, no. Mentirei in ogni caso.

E lui forse capisce qualcosa dal mio silenzio perché non insiste e cambia discorso. Sorride. "Scusami ma che razza di provino hai fatto alla SM per essere mandata qua a fare la nostra balia?"

Sorrido di rimando. "Le mie capacità sono così rinomate che non c'è stato nemmeno bisogno di fare un provino."

"Seriamente... Era una modo indiretto per chiederti se alla fine avessi fatto il provino."

"Ed io ti ho risposto in maniera indiretta che non l'ho fatto."

"E perché? Non volevi tanto diventare ballerina?"

Abbasso lo sguardo sul legno della tavola. "Ormai..." Scrollo le spalle. "Tanto non ballo più."

"Cosa?! Perché hai lasciato?" Non lo sto guardando, ma dal tono sembra molto contrariato.

Cade il silenzio. Cosa vuoi che ti risponda, HyukJae? Che la storia è lunga? Che ho abbandonato per attenuare i miei sensi di colpa? Per una promessa fatta in un momento di disperazione?

Mi esce un sospiro pesante. "Mi sono fatta male." Che non è nè una bugia ma nemmeno la pura verità.

"Ah... Io... Mi dispiace." Dalla faccia che ha fatto ho come l'impressione che si stia maledicendo per aver aperto bocca e fatto quella domanda. E mi dispiace avergli detto questa mezza bugia, ma cosa avrei potuto dirgli?!

Quando alzo lo sguardo e gli sorrido per rassicurarlo di non aver fatto nulla di sbagliato, lui ricambia il sorriso ancora un po' incerto.

"Senti, HyukJae... Potresti dirmi a quando risale la lettera?"

Annuisce e la riapre. I suoi occhi la percorrono nuovamente, finché a piè di pagina trova quello che cerca. "Settembre 2010."

"Mmhh"

"Comunque non vorrei intromettermi, ma penso sia successo qualcosa tra te e l'amica tua. L'ho notato dall'espressione che avevi mentre leggevo. Però credo che il ritrovamento di questa lettera potrebbe essere usato come modo per fare pace o per riavvicinarvi..."

Non so perché ma mi viene da ridere. "In verità ora come ora vorrei arrabbiarmi con lei, per aver scritto la lettera nel 2010 e messo una foto di molto tempo prima. Ma non posso fare nemmeno questo."

"In che senso?"

"E' morta."

Mi alzo e lo lascio lì a bocca aperta per tornarmene di nuovo in camera mia.



Eunhyuk ha riaperto una ferita che ho cercato di chiudere con tutta me stessa in questo ultimo anno, ma non gli faccio una colpa. Sapevo che prima o poi sarebbe successo qualcosa del genere: non l'ho mai superato veramente, ho solo cercato di tenerlo nascosto dentro me e di non farlo salire più in superficie. Dopo aver passato notti su notti ad avere incubi, a svegliarmi di soprassalto e a non avere più il coraggio di chiudere gli occhi nemmeno per un istante, se mi dovessero chiedere cosa mi faccia più paura la mia risposta sarebbe 'tornare nel limbo in cui mi trovavo nemmeno molto tempo fa'. In quel periodo penso di aver esaurito tutte le mie lacrime e rimanevo ferma, non vivevo, paralizzata dalla consapevolezza che, in parte, ciò che era successo era colpa mia. Di conseguenza pensare di uscire e relazionarmi mi bloccava, non ero stata una buona amica e non lo sarei mai stata.

E dopo tanto tempo, dopo tanta fatica nel riprendere le mia vita tra le mani, mi ritrovo qui a prendermi cura di questi ragazzi. E' vero ciò che si dice: non sai mai cosa ti riserva la vita.

Loro sono come quella mano che ti asciuga le lacrime, una sorta di riscatto.

Sono questi i pensieri che mi fanno alzare dal letto e raggiungere la cucina: è quasi ora della colazione.

Busso alle stanza dei ragazzi per svegliarli e poi, tramite un interfono, sveglio i ragazzi giù.

I primi a raggiungermi sono Ryeowook e DongHae. Stranamente Eunhyuk è qui dopo poco. Ha un'espressione davvero stanca, come se non avesse dormito per niente. Credo si senta in colpa per com'è andata a finire questa notte. Nei suoi piani probabilmente non era previsto un finale tragico, pensava solo a come sarei stata contenta. Lo sono stata, davvero, lo sono tuttora.

Mi giro verso i ragazzi con un ampio sorriso. "Buongiorno!" Trillo pimpante.

RyeoWook, però, nota i miei occhi gonfi e guarda truce il ragazzo che gli è di fianco: ovviamente pensa che Hyukkie non si sia scusato e che io abbia passato la notte a piangere per la discussione della sera precedente. Glielo lascio credere.

Cominciano a salire anche i ragazzi del piano inferiore. I primi sono KangIn, Yesung e Siwon. Arrivo subito da Kangin con una tazza piena di caffè. "Ma tu potevi dormire un altro un po'! Oggi non hai impegni..."

"Già." Sospira. "Dillo a JongWoon... Un elefante sarebbe stato meno rumoroso."

Il biondo per tutta risposta sbadiglia e poggia la testa sulla spalla di Siwon seduto accanto a lui. "Quante storie... Sono inciampato nelle tue scarpe."

"Ed hai buttato a terra la sedia." Continua l'altro che ha smesso di guardarlo per concentrarsi sul suo caffè.

Salgono poi KyuHyun e SungMin. "Donghee hyung sale dopo... ha fatto tardi ieri sera." Il maknae, anche se assonnato, accenna un ghigno. Si siede dove trova posto e, tempo due minuti, ognuno ha quello che vuole. Kyuhyun e Yesung il loro latte bollente con miele per riscaldare le corde vocali, anche se, a parer mio, per quanto è bollente se le bruciano. Sungmin macchia il latte freddo con una goccia di caffè, Siwon prende della spremuta e l'accompagna con i biscotti di Donghae ed Eunhyuk riempie la sua ciotola con tutto il caffè rimanente.

La mattina nessuno parla, si sente solo il rumore dei cucchiai sui bordi delle ciotole, il rumore del pacco di biscotti ogni volta che qualcuno mette la mano dentro per cacciarne uno e il rumore delle tazze ogni qual volta vengono poggiate sul tavolo. Ogni tanto qualcuno chiede a qualcun altro di passare qualcosa, ma nient'altro. Però, questa mattina io non voglio il silenzio, ho bisogno di parlare, che ci sia qualcosa da ascoltare.

"Allora..." Sorrido ai ragazzi. "Che avete da fare questa mattina?"

Yesung scrolla le spalle. "Io niente di particolare. Passo alla SM e poi vado al Mouse Rabbit e credo mi raggiunga anche DongHeessi dopo che ha registrato un programma in televisione."

Ryeowook si stiracchia e fa uno sbadiglio lunghissimo prima di parlare. "Noi, invece, andiamo a registrare."

Li guardo. Ryeowook, Donghae, Eunhyuk, Kyuhyun, Sungmin e Siwon. Perchè vanno solo loro?

Sbarro gli occhi. "I SuJu M! Oddio non mi dite che..."

"Ma è finito il caffè?" Siwon mi interrompe, porgendomi la sua tazza.

"Si... Comunque dicevo... ci sarà il comeback?"

Sungmin si alza e prende la sua tazza, quella di Siwon e quella di Kyuhyun per riporle sul mobile della cucina. "Il manager passa tra un'ora. Ce la facciamo ad essere pronti?"

"Si" Anche Kyuhyun si alza, seguito da Ryeowook e Siwon.

"Ragazzi, stavo parlando..." Ci ritento.

"Scusaci Hyuri, ma non abbiamo tempo." E se la svignano al piano di sotto, mentre Ryeowook si chiude in bagno.

Mi siedo accanto a Donghae e gli afferro il braccio. "Andiamo, perché non volete dirmi se ho torto o ragione?! Non lo dico a nessuno, però ditemelo."

Donghae mi guarda. "Ma cosa?"



Mi sto per liberare di loro. Tra cinque minuti saranno in auto diretti non so dove. Tra cinque minuti posso monopolizzare il bagno e saltare nuda per casa, cantare a squarcia gola con lo stereo al massimo, oppure stare senza vita sul divano a guardare programmi improbabili alla tv. Insomma posso fare ciò che voglio con la casa tutta per me!

Ho accompagnato Ryeowook, Donghae ed Eunhyuk alla porta e mi stanno facendo le raccomandazioni. Sono peggio di mia madre, soprattutto Ryeowook.
"Chiuditi dentro".
"Non mangiare sola".
"Se vai a fare la spesa abbiamo lasciato i soldi sulla libreria".
"Anzi perché non ti fai venire a prendere da Shindong quando ha finito la registrazione e te ne vai anche tu al MouseRabbit?"

Ed è così ogni volta che loro hanno qualche impegno e rimango sola a casa. Non serve a niente ripetere che non ce n'è bisogno, che so badare a me stessa, che non è la prima volta che rimango a casa da sola, che se succede qualcosa ho i loro numeri nelle chiamate rapide. Niente di niente. Sono costretta a dire "Si, va bene" altrimenti Wookie e Donghae non sono soddisfatti. E non lo so perché ma oggi c'è voluto più del solito prima che i due si convincessero e si avviassero a chiamare l'ascensore. Sull'uscio, però, rimane Eunhyuk che mi guarda incerto.

"Come stai? Va tutto bene?" Sussurra appena, in modo che possa sentirlo solo io. Con un impercettibile movimento della testa gli dico di si, poi gli sorrido e lo spingo via.

"Su, su, andate!" Li saluto con la mano mentre entrano in ascensore.



Dopo aver fatto i miei comodi, mi sono dedicata alla casa con i miei soliti compiti di routine: la cucina, i letti. Poi sono scesa giù con lo stesso intento. Il dormitorio è in penombra e sembra sia vuoto: Kangin sarà uscito. Vado per superare il divano ed aprire un po' la finestra, quella che da sul balcone, posta dietro la televisione e coperta da tende bianche quando mi accorgo di una sagoma sul divano. Non so cosa mi abbia trattenuto dal gridare, ma col cuore che batte all'impazzata mi giro piano. E' Kangin. Tiro un sospiro di sollievo e mi siedo vicino a lui con il cuore che ancora batte forte per lo spavento. "Mi hai fatto prendere un colpo! Potevi fare un cenno o un verso quando ho aperto la porta."

Non mi risponde. Neanche mi guarda. Anzi gira leggermente la faccia dall'altro lato per non farmi notare la sua espressione. Sembra pensieroso, ma ha qualcosa di triste negli occhi che tiene bassi a guardare il pavimento.

"C'è qualcosa che non va? Cosa è successo?"

Lui mi guarda con la coda dell'occhio. "Potrei farti la stessa domanda."

Sorrido. Lui almeno a differenza mia non ha gli occhi gonfi per l'estenuante pianto di questa notte. "Va bene, ti faccio un'altra domanda."

Lui annuisce. "Forse è meglio." Borbotta.

"Secondo te, se ad uno di voi succede una cosa automaticamente lo viene a sapere anche il resto del gruppo?"

"Parli di Eunhyuk?" Ribatte pronto.

Divento rossa in un niente. "N..No, che dici! Sto parlando in generale!"

Kangin trattiene una risata. "Sarà... Però anche se non conosco te, conosco abbastanza lui. Anzi io credo che un po' tutti si siano accorti della sua espressione sofferente. I tuoi occhi poi sono abbastanza palesi." Alza le mani. "Poi magari tu hai solo pianto tutta la notte perché hai litigato con lui, mentre lui avrà combinato qualcosa con qualche sua ragazza. E quindi ho sbagliato la deduzione..."

Faccio una smorfia contrariata e mi giro a guardare altrove. "Non ho pianto tutta la notte per Lee HyukJae."

Kangin annuisce. "L'avevo intuito."

"Comunque!" Quasi urlo. "Non perdiamo il filo del discorso. Non mi hai risposta."

Kangin sorride. "Beh se non vuoi che tutto il gruppo sappia, non presentatevi più a colazione con quelle facce. Così nessuno fa domande."

Sospiro. "Va bene. Io comunque so mantenere i segreti." Faccio così, tanto per dire. "Se vuoi parlarmi di qualsiasi cosa la mia porta è sempre aperta." Volendo lui ha anche le chiavi. Faccio per alzarmi e tornare a fare quello per cui ero scesa, ma nel momento in cui mi sto allontanando Kangin parla.

"Problemi di cuore."





Modifica dell'ultimo minuto: i ringraziamenti.
Ringrazio per questo capitolo la mia amica che mi ha consigliato di mettere un colpo di scena. Nella mia testa la storia non doveva prendere una piega drammatica, ma spronata da lei ecco qui quello che ho partorito.
Ah xD il fatto dell'interfono l'ho inventato di sana pianta!!
Poi ringrazio chi legge, chi recensisce e chi ha messo la storia tra i preferiti: per me è un onore!
Grazie ancora e alla prossima :*

   
 
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