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Autore: M_Wonnie    16/01/2013    7 recensioni
Quindi eccomi qui all'aeroporto di Seoul, e se vedete una ragazza occidentale che sembra persa nel suo mondo fantastico pieno di unicorni... Sono io.
Il professore mi aveva assicurato che ci sarebbe stato qualcuno ad attendermi quando sarei atterrata, ma per il momento non vedevo nessuno anche se allungavo il collo a destra e a manca.
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daesung, G-Dragon, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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17-Falling apart...
per tutti i reclami rivolgetevi all'uffio della "Voce Interiore"
lei vi darà tutte le risposte alle vostre domande oppure raccoglierà le vostre minacce di morte :D
accettiamo solo quelle in busta chiusa non dimenticatevelo *w*
buona lettura
ci vediamo in fondo
M_Wonnie






She Know My Ego






17-Falling apart...



-Con TOP e la sua ragazza non successe tutto questo casino...-
Io avevo le mani nei capelli.
Il signor Yang si stropicciava gli occhi cercando di trovare una soluzione che evidentemente tardava ad arrivare.
JiYong sembrava il più calmo di tutti e la cosa mi faceva un po' arrabbiare.
"Perché siamo solo noi quelle preoccupate??"
Si lamentò la voce.
-Dobbiamo solo aspettare che si calmino un po' le acque-
Si degnò di dire ad un certo punto il leader.
Io e il presidente lo guardammo come per sputargli in un occhio.
-Non possiamo stare fermi, abbiamo lanciato il sasso e non siamo neanche più in tempo per nascondere la mano-
Dissi.
-La tua ragazza ha più buon senso di te JiYong-
Il diretto interessato sbuffò alle parole del suo CEO e io gli detti uno scappellotto dietro la testa.

-Dovresti prendere sul serio quello che sta succedendo alle vostre fan...-
Iniziai una volta fuori dall'ufficio del signor Yang.
-Sono preoccupato anch'io, ma non posso scegliere tra la ragazza che amo e tutte le fan che mi hanno supportato in tutti questi anni-
Sorrisi alle sue parole.
-Nessuno ti ha ancora imposto questa scelta...- sospirai e aggiunsi -E spero che non arrivi mai quel momento, ma è proprio per questo che dobbiamo trovare una soluzione adesso-
Si fermò guardandomi dritto negli occhi.
Non lo avrei mai ammesso davanti a lui, ma il suo sguardo mi aveva sempre messa un po' a disagio...
Sembrava fosse capace di leggermi l'anima e a me non piace essere troppo trasparente alle altre persone.
-Che c'è??-
Chiesi un po' sulla difensiva evitando di continuare a guardarlo nei suoi occhi scuri.
"Siamo ad una gara di sguardi e nessuno c'è l'ha detto per caso??"
Mi accarezzò gentilmente una guancia prima di baciarmi con passione e chiedere il permesso alla mia bocca con la sua lingua.
Quando tornai a respirare mi sentii stordita.
Senza dire una parola mi prese per mano e con la sua macchina mi riaccompagnò a casa di Rossella.
TOP era abbracciato alla sua ragazza distesi sul divano, quando entrammo ci chiesero subito cosa avevamo deciso.
-Non sappiamo quello che dobbiamo fare...-
Dissi stravaccandomi sulla prima sedia di cucina, JiYong mi seguì a ruota.
"Sei così leggiadra alle volte..."
Sbuffò la voce.
Già, come quanto tu sei intelligente.
"Siamo in vena di battute oggi..."
Non sai quanto...
Mi massaggiai le tempie cercando di trovare una qualche via d'uscita.
-Ci sono!!-
Saltò in piedi la mia migliore amica, facendo sussultare anche il suo ragazzo dalla paura.
-Venite in coppia alla presentazione della nostra linea stasera-
Rossella sprizzava gioia da tutti i pori della sua bella pelle per essere riuscita a formulare una proposta decente.
Mi guardò speranzosa e io rivolsi lo sguardo verso il mio Oppa.
-Io ci sto- rispose serio e subito -Dobbiamo farci vedere insieme, secondo me è la soluzione migliore-
-Allora va bene-
Accettai anch'io sorridendo.
Ma c'era qualcosa che mi turbava fin da quando erano state pubblicate le foto su internet...
Era la sensazione di non essere al sicuro, di quando qualcuno cerca in tutti i modi di portarti via qualcosa che per te è necessario come l'aria.
Appena quel pensiero mi si formulò in testa guardai nella direzione di JiYong, sembrava tranquillo, anche se guardando attentamente potevo vedere le piccole rughe che gli si erano formate attorno agli occhi per la concentrazione.
"Non voglio essere separata da lui ancora una volta, a questo giro faccio una strage di tutti quelli che si metteranno in mezzo sennò"
Ringhiò la voce e stavolta ero del tutto d'accordo con lei.

Prima di entrare alla presentazione della nuova linea ci furono le solite domande dei giornalisti, impiccione, fuori luogo e decisamente imbarazzanti.
Ma nonostante tutto la serata si svolse nel migliore dei modi, Rossella fu elogiata a destra e a manca per la nuova collezione e io dimenticai per un po' la questione delle fan quasi impazzite.
-È andato tutto bene hai visto??-
Mi fece l'occhiolino Rossella mentre tornavamo all'appartamento.
Avevo salutato il mio Oppa all'uscita della serata, mi aveva stretta e baciata con tanta passione che l'aria se ne era andata dai miei poveri polmoni.
Ma come ho già detto, la mia aria era lui quindi non avevo bisogno d'altro se non che continuasse a starmi accanto in quel modo.
-Sono convinta che il peggio è passato-
Aggiunse sempre sorridendo la mia migliore amica.
A quell'ennesimo commento lo stomaco mi si strinse in una morsa dolorosa, tanto da farmi gemere un po' per l'improvviso dolore.
"Non va mai detta una cosa del genere..."
Disse tetra la voce.
E chissà come mai anche quella volta ero d'accordo con la mia voce interiore, sperai con tutto il cuore che la Ross avesse ragione e che quei brutti presentimenti se ne andassero dalla mia testa.

"Odio avere sempre ragione..."
La mattina dopo con le chiavi in mano andai alla macchina e mi misi quasi a piangere.
Strinsi le mani a pugno così forte che le unghie mi graffiarono i palmi.
Il braccialetto di JiYong suonava la sua dolce melodia e solo in quel momento mi accorsi di stare tremando.
Continuavo a fissare il cofano della mia macchina.
"Siamo già arrivate a questo punto?? Hanno fatto presto..."
Non ero neanche in grado di formulare un pensiero concreto in quel momento, figuriamoci ribattere alla voce.
Digrignai i denti mentre qualche fottutissima lacrima incominciava a bagnarmi le guance.
Continuavo a leggere quella parola scritta con una bomboletta spray sulla mia bellissima macchina.
"Muori", scritto in italiano, il mio cervello riuscì a registrare anche la bella grafia della persona che ci aveva messo le mani.
Quando anche Rossella uscì di casa per andare a lavoro mi trovò in quella posizione.
-Cristo Santo!!-
Esclamò portandosi una mano alla bocca.
Dopo un attimo di indecisione mi prese per mano, allentando di poco la tensione che fino a quel momento mi aveva immobilizzata.
-Torniamo in casa...-
Mi disse dolcemente scompigliandomi i capelli.
Avevo gli occhi fissi nel vuoto, sapevo anche senza guardarmi allo specchio che il colore era diventato più scuro, dal verde dei prati in primavera a quello militare.
Quella scritta mi aveva sconvolta più di quanto credessi, forse per il fatto che era scritta in italiano, forse perché non avevo pensato sul serio che si arrivasse a questo punto...
Non andammo a lavorare quella mattina, quando i due agenti se ne andarono era già l'una e io mi ero chiusa in un mutismo ostinato che iniziava a fare perdere le staffe alla mia migliore amica.
-Piccola Jo!!-
La porta si spalancò facendo entrare il mio ragazzo e poi il resto del gruppo.
Corsi da lui lasciandomi abbracciare e cullare dalla sua dolce voce.
-Sshh... Stai tranquilla, risolveremo tutto, anche se dovessi...-
Lasciò la frase a metà come se si fosse accorto di avere detto troppo.
Tutto il gruppo fu d'accordo nel non farmi uscire per quel giorno.
-Resterò io a farti compagnia-
Ji mi sorrise facendo aderire il suo corpo al mio.
Gli altri BigBang e Rossella ci lasciarono in quella posizione dato che avevano del lavoro da sbrigare... Cioè, anch'io dovevo lavorare ma la mia migliore amica aveva convenuto nel non farmi vedere in giro almeno per quel giorno.
"Non possiamo nascondersi in eterno però..."
Credi che non lo sappia?!
Quasi urlai nella mia testa.
"Era solo per ricordartelo, smettila di essere aggressiva con me... Non sono io quella con cui ti devi arrabbiare"
Non le risposi più.
Incominciavo ad isolarmi dal mondo, anche i baci e gli abbracci che JiYong sembravano arrivare attraverso un vetro che ci separava.
Quando verso le cinque mi disse che se ne doveva andare quasi non reagii, vidi il suo sguardo preoccupato mentre cercava di capire quello che mi passava per la testa.
Ormai alla porta e sul punto di uscire, tornò sui suoi passi baciandomi come non aveva mai fatto.
Mi riportò alla realtà in un attimo.
Sbattei le palpebre più volte come se fossi stata accecata e con il sorriso sulle labbra, JiYong, se ne andò per tornare a lavoro.

Tornai a lavorare, passarono i giorni e poi le settimane, tra due giorni i BigBang avevano in programma un grande concerto a Seoul.
Era di sicuro una trovata per distogliere l'attenzione da quello che stava succedendo tra me e il leader.
La situazione non era ne migliorata ne peggiorata, almeno fino a quel giorno.
JiYong stava facendo un'intervista alla radio, io lo ascoltavo un po' si e un po' no, ma alla successiva domanda della speaker alzai gli orecchi.
-Metà delle VIP sono in rivolta, anche se i biglietti per il concerto sono esauriti, ma se dovessi scegliere tra la ragazza che ami e il tuo lavoro e le fan, cosa faresti??-
Diventai un blocco di marmo.
Questa era la domanda che mi aveva fatto più paura in assoluto.
Non volevo metterlo di fronte ad una tale scelta, non ne avevo il diritto, sono la sua ragazza, ma privarlo della sua carriera??
Non l'avrei mai fatto...
-Sceglierei la mia piccola Jo... Sempre-
Il suo tono era deciso e iniziai a piangere come una fontana.
Aveva lanciato una bomba che tutte le VIP avrebbero interpretato come un insulto nei loro confronti.
Dovetti sedermi perché le gambe incominciarono a tremare in maniera convulsa.
-Io amo le mie fan e non potrei mai ripagarle come vorrebbero per tutto il sostegno in questi anni- sospirò -Ma ho trovato una ragazza che ama JiYong e non GDragon il cantante famoso, non voglio che mi sia portata via...-
In quell'istante il mio cellulare squillò.
-Jolie, puoi venire all'YG, dovrei parlarti...-
Era il signor Yang.
"Il mondo sta girando troppo in fretta..."
Sospirò la voce.
È noi dobbiamo farci forza per rimanere al suo passo...
-Il tempo di arrivare alla macchina e sono da lei-
Avvertii Rossella che annuì soltanto intuendo forse la situazione.
Sicuramente il CEO voleva parlare di quello che stava succedendo, questa pubblicità non faceva bene a nessuno.
Ma questa era la mia guerra e sapevo già quale sarebbe stata la mia prossima mossa.

Bussai alla porta.
-Entra Jolie-
Ero rigida come TOP che cerca di ballare, quindi potete intuire in che condizioni mi trovavo...
"Finalmente torni a fare qualche battuta"
-Come mai mi ha fatta chiamare??-
Domanda inutile, sapevo, da quando ero entrata alla YG quel giorno non facevo altro che ricevere frecciatine.
-Intanto siedi...- eseguii -Vuoi un bicchiere d'acqua??-
Alzai gli occhi al cielo.
"'Fanculo 'ste stronzate!! Arriviamo al punto!"
Ripetei le parole della voce, naturalmente con qualche modifica.
Il CEO sospirò.
-Voglio sapere cosa hai intenzione di fare con JiYong... Lui ha già preso una posizione, hai sentito, è pronto a lasciare tutto per stare con te... Tu che vuoi fare??-
Fu il mio turno di sospirare.
Ripensai a come avevo incontrato quella banda di matti, come all'inizio DaeSung era riuscito a farmi battere forte il cuore ed emozionarmi.
Poi JiYong con prepotenza era entrato nella mia vita anche se prima di riuscire a capirci abbiamo dovuto sbattere la testa diverse volte.
Sorrisi senza neanche accorgermene.
Le lacrime cercarono di uscire in ogni mondo ma feci violenza su me stessa per evitare di piangere davanti al mio vecchio datore di lavoro.
-Sono disposta a lasciarlo-
Lo dissi tutto d'un fiato anche se la voce aveva già incominciato a tremare alla prima parola.
Strinsi le mani intorno alla stoffa dei pantaloni che indossavo in quel momento, dovevo stringere qualcosa perché il petto faceva fatica ad accogliere l'aria che inalavo.
Il signor Yang mi guardò un po' stupito ma non commentò in nessun modo la mia decisione, quindi non avendo una reazione significativa da parte sua mi inchinai e feci per uscire.
-Non lo ami abbastanza-
La voce del CEO mi arrivò alle spalle e sembrarono dei pugnali che mi si conficcavano nella schiena.
"Spera che non lo abbia detto sul serio, altrimenti lasci libero sfogo a me stavolta"
Mi voltai lentamente, come le bambine possedute nei film dell'orrore, avete presente??
-Può ripetere per favore??-
Piegai la testa di lato scrutandolo attentamente come farebbe un predatore.
-Non lo ami abbastanza, stai scappando e lo lasci da solo ad affrontare tutto questo-
"Adesso sta a me"
La voce fece vibrare il mio petto e dalla mia bocca uscì un mezzo ringhio di frustrazione.
Liberai quella parte di me che di solito rinchiudo con grosse catene per evitare che per sbaglio si liberi, ma in quel momento avevo bisogno di urlare e di incazzarmi come mai prima.
In due falcate raggiunsi la scrivania e sbattei un pugno su quella superficie liscia.
-Non si azzardi a dire una cosa del genere!! Crede che sia felice di lasciare la persona che amo perché un gruppo di fan psicopatiche mi vuole morta!!?-
Ripresi fiato.
-E non fraintenda, non me ne vado per colpa loro ma perché JiYong è disposto a lasciare la musica per me!! Non ho paura delle fan, ho paura di quello che possano chiedere al loro GDragon!! Una vera fan non dovrebbe mai arrivare al punto di far scegliere tra le persone che ama di più al mondo, e il mio Oppa adesso è stato costretto a scegliere!!!-
Le lacrime incominciarono a bagnarmi le guance e con rabbia ci passai una mano sopra per cancellarle.
Stavo ansimando, non sapevo neanche se quell'uomo davanti a me avesse capito quello che avevo cercato di dire.
Lasciare Ji mi lacerava ma che altro avrei potuto fare dannazione!!?
Non avrei mai potuto privarlo della musica, lui era disposto a privarsi di quel mondo per me, ma chi ero io per fargli fare una cosa del genere??
Che ne sarebbe stato dei BigBang??
Perché non pensava ai suo amici, i suoi fratelli??
Era impossibile che fossero d'accordo con lui...
-Mi vuoi lasciare??-
La sua voce alle spalle mi fece voltare di scatto.
-Vi lascio soli...-
Detto questo il signor Yang uscì e si chiuse la porta alle spalle.
-Ti prego...- tremai portandomi le mani alla faccia -Non rendere tutto più difficile-
Singhiozzai.
Mi si avvicinò senza che me ne accorgessi e mi strinse in un abbraccio soffocante che riuscì solo a farmi piangere e singhiozzare di più.
Sentivo il suo corpo tremare contro il mio.
-Avrei dovuto parlartene prima di dire tutto a quella stazione radio... Riesco sempre a farti piangere, cazzo!!-
Tolsi le mani dalla faccia e lo strinsi ancora di più a me, volevo imprimermi la forma del suo corpo sul mio prima che tutto si dissolvesse come in un sogno.
-Perché il ragazzo che amo mi viene strappato in questo modo??-
La voce non sembrava neanche più la mia.
-Perché ci hanno messo davanti a questa scelta?!-
L'ultima frase la urlai aggrappandomi al suo petto.
-Sssh... Piccola Jo, ti amo... Ti amo più di quanto possa riuscire a dire o a dimostrare in questo momento-
Mi baciò le palpebre.
-E la cosa che mi distrugge è il prezzo che devi pagare, io non riuscirei a lasciarti andare in questo modo, ti terrei stretta a me senza via di scampo, lo sai che sono egoista, egocentrico e tutto quanto-
Cercò di sorridere ma ci rinunciò subito.
Lo vedevo attraverso le lacrime e nonostante tutto riconoscevo ogni suo tratto.
-Quindi finisce qui...-
Cercai di riprendere un certo contegno.
-Non finirà mai piccola Jo... Come posso dimenticarti?? Sei stata nella mia vita quel tanto che bastava per sconvolgerla, adesso non mi puoi chiedere di dimenticare-
-Non di dimenticare, ma di andare avanti...-
Riuscire a guardarlo negli occhi diventava sempre più difficile.
-Per me è la stessa cosa... Ti tormenterò nei tuoi sogni, in ogni attimo della tua vita e non potrai mai è dico mai dimenticarmi fin quando non ci ritroveremo ancora-
-Che bastardo...-
Sogghignai mentre le lacrime continuavano a scendere copiose.
-Te l'ho detto che sono egoista-
Sorrise prendendomi il viso tra le mani, le nostre fronti si toccarono.
-Non mi dimenticare...-
Una preghiera.
-Contaci-
Una promessa.
Non ricordo neanche chi disse cosa...

Quando uscimmo da quell'ufficio tutti fecero finta di essere occupati in qualcosa.
JiYong andò a parlare subito con il CEO per convocare con urgenza una conferenza stampa e sistemare la faccenda una volta per tutte.
Mi inchinai per l'ultima volta al presidente dell'YG ma le mani mi prudevano per andare ad abbracciare il mio Oppa.
Anche se non avevo più nessun motivo per chiamarlo in quel modo...
Mentre uscivo incontrai il resto dei BigBang.
-Jo abbiamo sentito cos'ha detto il leader alla radio, non è stato romantico??-
Scherzò TOP.
Ma non appena vide i miei occhi gonfi si rabbuiò.
-Credo vi siate persi gli ultimi sviluppi...-
Ridacchiai a disagio cercando di ricacciare indietro le lacrime.
Vidi i loro sguardi confusi.
Sospirai.
-Ci siamo lasciati...-
A quel punto le loro voci sorprese e sconvolte mi circondarono.
-Vi prego, basta... Lasciatemi andare a casa... È stata una giornata lunghissima-
I miei occhi erano di nuovo umidi e le lacrime cominciarono di nuovo a scendere.
DaeSung sembrò voler dire qualcosa ma SeungHyun gli mise una mano sulla spalla facendolo desistere.
Li salutai e salii di nuovo in macchina per tornare a casa.

Rossella mi aprì prima che infilassi le chiavi nella serratura.
Le mani mi tremavano.
"Sembriamo ubriache..."
-JoJo...-
Mi abbracciò.
Sembrava avere già intuito tutto quello che era successo.
Certo che per tornare a casa in quelle condizioni poteva essere successa solo una cosa...
-Voglio tornare a casa... In Italia...-
Rossella mi guardò come se avesse visto un fantasma, e non riuscendo più a trattenersi incominciò a piangere anche lei.
In sottofondo sentii la televisione che trasmetteva la conferenza di JiYong.
Mi aggrappai disperatamente alla mia migliore amica come se fosse il mio ultimo scoglio per non impazzire.
Ci riprendemmo solo per vedere il leader alzarsi dalla sua postazione e mentre tornava dietro le quinte prendere quasi a cazzotti un giornalista.
Fortunatamente lo fermarono in tempo.
Era tutto il giorno che non mangiavo ma lo stomaco al solo pensarci si chiudeva in una morsa ferrea, così mi cambiai e andai a letto.
Questa volta però non sapevo se mi sarei alzata più forte di prima...









si bene...
allora come state?? passato bene il weekend??...
*mentre dice queste cose va via con il pony argentato che vomita arcoaleni*
fa freddo vero fuori hehehe?? *cerca di distrarre con discorsi inutili e insensati*
passiamo alle anticipazioni che è meglio... >.>

18-... YOU...

[...]
In quel mpmento dovevo solo pensare a correre.
"Secondo me riusciamo a battere anche Bolt stavolta"
[...]




e quindi che dire??  ^^"
ringrazio infinitamente chi continua a recensire e a seguire questa mia storia, che se tutto va bene *e nessuno mi uccide prima*
riuscirò a concludere XD
*si inchina*
alla prossima
ciauuuu

M_Wonnie













  
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