Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: jakerosatiswife    16/01/2013    16 recensioni
'Lesbica', ecco a voi l'etichetta che mi è stata assegnata fin da piccola. E' come se fossi diventata un pacco regalo dal giorno in cui si è sparsa la voce dei miei orientamenti sessuali, anche se al posto del solito bigliettino d'auguri ti ritrovi un pezzo di carta stracciato con su scritto una sola parola nera in maiuscolo: lesbica.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

'Lesbica', ecco a voi l'etichetta che mi è stata assegnata fin da piccola. E' come se fossi diventata un pacco regalo dal giorno in cui si è sparsa la voce dei miei orientamenti sessuali, anche se al posto del solito bigliettino d'auguri ti ritrovi un pezzo di carta stracciato con su scritto una sola parola nera in maiuscolo: lesbica. A prima vista questa parola può sembrare insignificante, è pur solo una parola, che sarà mai? Un'etichetta non può rivelare realmente come sei, significa solamente che preferisci le donne agli uomini, che male c'è? Eppure ogni giorno che cerco di socializzare con qualcuno sento il terrore nella gente che mi guarda, sento il disprezzo, sento l'amarezza con cui pronunciano il mio nome. E non solo, mi tocca anche subire le ragazze acide che, con tono altezzoso, mi fanno notare che sono io ad essere diversa e a dovermi adattare. Non posso farci nulla, non posso andare contro la mia 'natura', perchè quando vedo lei impazzisco. Non posso nascondere tutto ciò che provo per delle miserabili teste di cazzo che non sanno cosa significa l'amore, non sanno cosa provo guardandola negli occhi, e non lo capiranno mai.


[…]

 

Ed eccola che arriva, con il suo passo veloce senza curarsi di ciò che le sta intorno, con lo sguardo un po' da svitata e perso nel vuoto. La prima cosa che noto in lei sono i suoi occhi: grandi e di color grigio con toni sull'azzurro, da cui non trapela nessuna emozione, da cui non fa notare se è in ansia, se ha paura, se è contenta, ma fa notare che è sicura di se e sa quel che vuole. Oltre ad amare i suoi occhi, amo particolarmente le labbra e le gote del viso di Francesca, gote rosee che non hanno bisogno di essere valorizzate dal trucco per far capire quanto siano belle, senza neppure una imperfezione. E le sue labbra carnose, di un color rosa pallido, che si muovono velocemente mentre lei parla, fa un sorriso nervoso e si scosta i capelli. Ormai la conosco a memoria, so ogni movimento che fa, so dove va, so quel che pensa. Il suo viso è incorniciato dai capelli color biondo platino, ricci, che le ricadono sulle spalle. Continua a camminare rapidamente, senza accorgersi che il mio sguardo è posato su di lei, guardando dritto negli occhi chiunque passi senza timore. È una ragazza molto alta, slanciata con le gambe lunghe, persino troppo, e penso che questo sia l'unico difetto che io, o chiunque altro, possa trovare in lei. Oggi indossa una maglietta di Abercrombie and Fitch e dei jeans lunghi, con le sue solite scarpe: converse che ormai si sono rovinate a furia di essere utilizzate. In mano tiene la cartella e la felpa di colore azzurro. Sul retro dei pantaloni, nella tasca, si intravede il cellulare che sbuca, non sembra di chissà quale marca.

Ed eccola che raggiunge la sua classe: l'aula 13, corre precipitosamente verso il suo banco e posiziona i propri libri, senza salutare nessuno. Dopo averla osservata per un altro minuto mi avvio anche io in classe dopo aver sentito il suono della campana. Quanto mi rattrista non potermi avvicinare,ma se lo facessi penserebbe che sono strana e scomparirebbe dalla mia vita. Questo non deve accadere.
Imbocco il primo corridoio a sinistra, salgo le scale e mi ritrovo davanti alla mia aula: la numero trentadue. Mi dirigo verso il mio banco, ovviamente non ricordo quale sia, ma a occhio e croce credo che sia quello in fondo alla classe a sinistra, quello con su inciso una frase, una nuova dato che me ne hanno incise a migliaia. Mi volto per fissare i miei così detti amici, o meglio compagni, mentre sghignazzano tra di loro, incuranti della mia reazione.

Già, sono proprio stata impacchettata e spedita con un biglietto d'auguri scritto male, perchè invece di esserci scritta una frase carina o almeno i soliti auguri stampati a caratteri cubitali c'è solamente scritto, o meglio inciso: camryn ryan è lesbica.

 

 

Salve a tutti, sono la 'scrittrice' si fa per modo di dire lol Oggi a filosofia mi annoiavo e ho iniziato a scrivere questa fiction, e mi piacerebbe sapere come vi sembra e se volete che la continui c: accetto molto volentieri recensioni e ogni tipo di critica! Ah, comunque mi chiamo Isabella, ma voi chiamatemi pure Isa, a me piace di più c: Ciao, un bacio :)

-isa.

  
Leggi le 16 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: jakerosatiswife