Madhouse
Un posto enorme. Mi sento perso, spaesato eppure rimango immobile. Li sento,urlano. Urlano il mio nome e vogliono il mio sangue. Sono arrabbiati. Sono arrabbiati per la vita ingiusta che gli è stata destinata. Sono arrabbiati con me. Io. Io sono il male che li ha portati tutti qui. Io li ho rinchiusi in quelle gelide stanze senza colore. Io sono l’unico colpevole e ora devo pagare. Catene che si rompono, porte che sbattono. Li sento. Stanno correndo da me, per prendere me. Mi siedo a terra al centro della stanza aspettando la fine. Eccoli. Davanti a me. Sono tanti tutti con un camice bianco e testa rasata. Sono tutti uguali. Non hanno più un volto, una famiglia, un'identità. Io li ho strappati a tutto perché non capivano. Si avvicinano a me e mi trascinano in una stanza buia. Sento dei colpi al petto e alla testa. Dolore. Quello che gli ho fatto provare loro per anni. Chiudono la porta spegnendo la luce. Un bisturi mi apre il braccio in due facendo uscire del sangue. Il naso rotto. Il labbro spaccato. Una pozza di sangue. Rido sardonico. Mi guardano increduli. Stupidi, i pazzi non potranno mai capire.
Autrice: ok non ho niente contro le persone che sono nei..um..manicomi ecco. Questa è la prima storia "horror" che scrivo ^^ spero ti sia piaciuta, recensisci!
Un posto enorme. Mi sento perso, spaesato eppure rimango immobile. Li sento,urlano. Urlano il mio nome e vogliono il mio sangue. Sono arrabbiati. Sono arrabbiati per la vita ingiusta che gli è stata destinata. Sono arrabbiati con me. Io. Io sono il male che li ha portati tutti qui. Io li ho rinchiusi in quelle gelide stanze senza colore. Io sono l’unico colpevole e ora devo pagare. Catene che si rompono, porte che sbattono. Li sento. Stanno correndo da me, per prendere me. Mi siedo a terra al centro della stanza aspettando la fine. Eccoli. Davanti a me. Sono tanti tutti con un camice bianco e testa rasata. Sono tutti uguali. Non hanno più un volto, una famiglia, un'identità. Io li ho strappati a tutto perché non capivano. Si avvicinano a me e mi trascinano in una stanza buia. Sento dei colpi al petto e alla testa. Dolore. Quello che gli ho fatto provare loro per anni. Chiudono la porta spegnendo la luce. Un bisturi mi apre il braccio in due facendo uscire del sangue. Il naso rotto. Il labbro spaccato. Una pozza di sangue. Rido sardonico. Mi guardano increduli. Stupidi, i pazzi non potranno mai capire.
Autrice: ok non ho niente contro le persone che sono nei..um..manicomi ecco. Questa è la prima storia "horror" che scrivo ^^ spero ti sia piaciuta, recensisci!