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Autore: Seyenne    25/07/2004    2 recensioni
Una storia intrisa d’azione e con un pizzico di romanticismo che si svolge nel XXX secolo. Ora che Bunny è diventata regina chi difenderà l'universo? Nuovi personaggi, nuovi nemici, tanti problemi e battaglie! R&R!!! – COMPLETA -
Genere: Romantico, Triste, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Chibiusa, Helios/Pegasus, Altro Personaggio
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Ritorno a casa!!!

 

Doveva essere piuttosto tardi dato che Chibiusa, che riposava nel letto dell’infermeria, sentiva il sole scaldarle il corpo; era una sensazione che le era sempre piaciuta, sentirsi cullare dai caldi raggi del sole, anche se, siccome era pieno inverno, era un calore piuttosto debole, quasi morente…. Si rispecchiava nel sole, anche lei si sentiva esausta, stanca della battaglia del giorno prima, ma non era solo una stanchezza fisica quella che l’opprimeva, aveva accettato di ritornare a combattere per liberarsi della noiosissima vita che conduceva a palazzo, ma ora ne aveva nostalgia, le mancavano i suoi genitori e Ottavia, l’ultima volta che li aveva visti era stato a natale, e in quell’ occasione avevano fatto davvero di tutto per farle capire quanto bello era vivere al Crystal Palace, forse speravano che rimanesse per più tempo o per sempre…; l’unica cosa che avevano ottenuto da parte sua in questo modo era stato un mare di lacrime alla sua partenza e la promessa di ritornare presto… presto, erano gia passati tre mesi e non era tornata a casa neanche per un week end, nemmeno per sapere come stavano, se andava tutto bene, se gli mancava almeno un po’, questo era ovvio, doveva mancargli per forza… o forse no, forse la stavano dimenticando col passare del tempo, forse più questo scorreva più loro imparavano a vivere senza di lei, sarebbe diventata una cosa normale non averla li con loro, forse Ottavia l’aveva rimpiazzata, magari i suoi genitori stavano progettando di avere un altro figlio, forse d’ora in avanti ogni sua visita sarebbe diventata un peso, ogni volta avrebbero dovuto organizzare feste e fingere che gli era mancata quando magari pensavano che era una scocciatura, che avrebbe potuto rimanere a Stella Rossa, lei che li aveva abbandonati, perché anche se nessuno gliel’aveva mai detto in faccia lo sapeva che era questo che pensavano… che li avesse abbandonati, ma in fondo non avevano tutti i torti, perché è proprio quello che aveva fatto… e per cosa poi, per rischiare la vita, per restare con tre ragazze che per quanto simpatiche, per quanto gli volesse bene, non rimpiazzavano neanche lontanamente l’affetto che provava per chi la stava, forse, aspettando al Crystal Palace; poi cera lui, Alexander, nonostante stessero insieme lei non l’amava, ne era certa, ed era sicura che lui l’avesse capito, non sapeva neanche perché gli aveva detto di si quando le aveva chiesto di fare coppia fissa, forse perché Angel le aveva fatto il lavaggio del cervello, o forse… no, sicuramente, per dimenticare Helios, era strano quello che provava nei suoi confronti, odio allo stato puro perché la faceva soffrire come un cane ma allo stesso tempo… il più dolce dei sentimenti, amore puro e in corrodibile, nemmeno l’odio riusciva a scalfire quel suo sentimento, chissà cosa avrebbe detto Alexander se avesse  potuto vedere nel suo cuore… avrebbe sofferto, ne era sicura, forse come lei soffriva per il suo sentimento non corrisposto, così lui avrebbe sofferto se avesse saputo per chi batteva realmente il suo cuore, eppure era certa che lui si fosse accorto che non lo amava; adesso che ci pensava lei non gli aveva mai detto di amarlo, chissà se lui se n’era accorto… forse non era giusto quello che gli stava facendo, forse avrebbe fatto meglio a mettere in chiaro le cose con lui, o forse se ne sarebbe accorto lui stesso e avrebbe chiuso definitivamente la sua agonia…. L’amore era davvero crudele, erano veramente poche le persone che sapeva innamorate e felici…

TOC TOC

Se cera una cosa che odiava era essere interrotta mentre pensava, ma succedeva così spesso che ormai non se la prendeva neanche più. Si sistemò seduta sul letto con la schiena appoggiata alla spalliera e poi si sorprese sentendo quanto fosse roca la sua voce mentre pronunciava stancamente

- Avanti…

Sulla soglia c’era la primaria che constatando che era l’unica ad essere sveglia le chiese

- Tesoro stai meglio?

Chibiusa annuì quasi impercettibilmente.

- Loro dormiranno ancora per parecchio tempo, gli ho somministrato una dose di sonnifero piuttosto potente… se vuoi puoi tornare in camera tua.

- Grazie, sa per caso dov’ è la signorina Faye? Chiese educatamente Chibiusa mentre si alzava e cominciava a vestirsi.

- Credo che sia nel suo ufficio, ora scusami ma ho molto da fare… con permesso…. Dicendo questo uscì frettolosamente dalla stanza.

La principessa del Crystal Empire si vestì molto lentamente, a causa del atroce dolore alla spalla provocato da ogni movimento brusco, poi uscì diretta all’ufficio dell’aiutante di  Morpheus.

I suoi passi risuonavano come un dolce motivetto per i corridoi deserti del tempio; l’infermeria non distava molto dalla sua meta per cui in pochi minuti si ritrovò di fronte alla porta dell’ ufficio di Faye.

TOC TOC

- Avanti. Disse una voce dall’interno.

La ragazza aprì la porta e sorrise alla donna seduta dietro alla scrivania.

- Chibiusa, come stai? Ti senti meglio? Ho saputo di quello che è successo… sei stata bravissima…. Disse Faye sorpresa di vederla.

- Sto bene grazie… sono venuta a chiederle spiegazioni, avevate detto che non ci avrebbero attaccato prima di un anno e invece…

- Gia, ma cambiando il passato probabilmente abbiamo modificato anche le mosse del nemico, niente sarà più come avrebbe dovuto essere.

- … quindi il nemico è pronto per la guerra… noi non lo siamo…!

- Quelli che avete affrontato sono mostri piuttosto deboli, non avete avuto troppe difficoltà a batterli, questo vuol dire che anche il nemico non è ancora pronto, credo che abbia voluto testare la sua e la nostra forza, e ne è uscito perdente…

- Capisco, quindi da qui in poi dobbiamo aspettarci attacchi?

- Non necessariamente, ma non dobbiamo sottovalutarli, lo abbiamo già fatto e ci è costato caro…. C’è qual cos’altro che vuoi sapere?

- …no.

- Bene, ah aspetta, credo che gli allenamenti verranno sospesi per qualche settimana, almeno fin quando non vi sarete più o meno ripresi.

- …d’accordo.

- Magari potresti tornare a casa… è molto tempo che non vedi i tuoi genitori…

- No, potrebbero attaccarci, io sarei inutile laggiù.

- Non credo ci attaccheranno molto presto e comunque non ci metteresti più di qualche secondo a tornare di qua…

- Beh… va bene.

- Allora arrivederci, e buone vacanze! Disse Faye sorridendo a Chibiusa che ricambiò il sorriso e uscì.

*A casa… finalmente…*

pensò. Poi prese tra le dita affusolate il ciondolo e sparì.

 

°Crystal Palace - giardini°

 

La dolce figura della principessa comparve in un tripudio di luci rosa e oro in mezzo a un aiuola di rose nere, fiore rarissimo che cresceva solo nei giardini del palazzo anche d’inverno. La ragazza sorrise quando la fragranza del pregiatissimo fiore le esplose nelle narici.

Dopo essersi deliziata di quel bellissimo capolavoro di madre natura si avviò verso la scalinata che conduceva alla sala del trono, luogo in cui molto probabilmente i suoi genitori tenevano udienza.

Adesso che ci pensava non era nelle condizioni più adatte per fare il suo ritorno nell’alta società; indossava una maglietta gialla e un paio di jeans a vita bassa, per non parlare delle scarpe da ginnastica…. Decise che non le importava un gran che di quello che avrebbero pensato i nobili aristocratici, aveva voglia di rivedere sua madre, non le interessava neanche dover interrompere chissà quale noiosissima riunione….

Tra un pensiero e l’altro aveva ormai percorso tutta la scalinata, ora si trovava di fronte al pregiato portone in legno bianco che la separava dalla sala del trono; rimase indecisa sul da farsi per qualche secondo, poi in un impeto di impazienza spalancò le porte.

La gente che gremiva la sala si voltò di scatto per vedere chi aveva cercato di sfondare il portone; sui loro volti si dipinse un espressione di puro stupore quando videro la figura dell’erede al trono stagliata sulla soglia.

Chibiusa si rese conto di aver usato troppa forza e arrossi leggermente, alzò lo sguardo verso la sala, la stavano guardando tutti come se fosse un alieno, sorrise. Poi incrociò lo sguardo esterrefatto di sua madre, si dimenticò di chi era e di dov’era e si mise a correre in direzione della donna dai lunghi capelli dorati che in quel momento si stava alzando con le lacrime agli occhi. Salì i tre gradini che conducevano al rialzamento dov’erano posti i troni dei sovrani e si gettò tra le braccia di sua madre.

Dopo tre lunghi mesi si ritrovava finalmente in un caldo abbraccio materno… mentre affondava la testa nei capelli d’orati della regina si sentì stranamente felice, felice di essere di nuovo a casa, felice di riabbracciare sua madre, felice che non l’avessero dimenticata, felice di essere viva…. Sarebbe rimasta così in eterno, neanche il dolore alla ferita per la troppa pressione la persuase a spostarsi.

Dopo un bel po’ sua madre sciolse l’abbraccio e le rivolse un sorriso dolcissimo, alle sue spalle anche suo padre sorrideva. Lo sguardo raggiante della regina si mutò in uno d’orrore non appena vide le fasciature alla spalla della figlia.

- Cos’ è successo? Chiese preoccupata con la voce ancora alterata per la sorpresa.

- Ah, no niente… è un graffio. Fece la principessa in tono poco convincente toccandosi la spalla.

- Sei sicura? Chiamo un medico? Disse agitata la regina.

- No ma’ non è niente, mi hanno gia medicata…. È il motivo per cui sono qui: ci hanno attaccato e abbiamo riportato tutti ferite più o meno gravi, per cui abbiamo sospeso gli allenamenti a tempo indefinito… mi sono presa una vacanza!!! Disse Chibiusa sorridendo.

 

°Piuta – base nemica°

 

- Signore, abbiamo fallito, le sailor sono tutte vive…. Disse un uomo prostrato ai piedi di un trono in marmo nero sul quale stava seduta una creatura incappucciata.

- Mi avevi assicurato che non avresti avuto problemi a farle fuori….

- Io… io, mi dispiace non succederà più…

- Questo è certo…. Pronunciando queste parole abbassò il cappuccio, aveva gli occhi chiusi e l’espressione concentrata.

- NO! Mio signore… PIETÀ! Disse  l’uomo col terrore negli occhi.

- Non ho pietà per chi mi delude… addio…. La creatura sul trono aprì di scatto gli occhi, occhi malefici, rossi, pieni d’odio, occhi mortali per chi li incrociava.

L’urlo dell’uomo risuonò in tutta la sala, poi con un tonfo secco cadde a terra morto.

La creatura si ricoprì il volto col cappuccio poi chiamò un altro suo seguace

- Derrik….

- Ai vostri ordini. Disse un uomo comparendo ed inginocchiandosi davanti al trono.

- Affido a te il compito di distruggere le sailor, e non fallire, mi dispiacerebbe dover perdere un altro dei miei sottoposti….

- Si signore…. E per l’altra faccenda?

- … porta avanti anche quella, ma uccidi quelle dannate!

- Ai vostri ordini! E con un ultimo inchino sparì.

 

°Crystal Empire – Camera di Chibiusa°

 

La principessa era seduta davanti allo specchio, impugnava la spazzola, era più di un quarto d’ora che pettinava i suoi lunghi capelli rosa confetto mentre ripensava alla giornata che aveva trascorso assieme ai suoi genitori, come non succedeva da moltissimo tempo. Sua madre aveva annullato tutti gli impegni ufficiali e avevano passato tutto il giorno a parlare di lei, del Empire e di quello che era successo mentre non si erano visti. Suo padre le aveva chiesto se voleva che organizzassero una festa per il suo ritorno, ma lei aveva rifiutato dicendo che era troppo stanca. Ora si stava infilando una bellissima camicia da notte in raso bianco. Si diresse verso la finestra, era una notte singolare, ma molto bella. La luna piena era nascosta dalle nuvole ma le tingeva d’argento così ché il cielo era illuminato da una pallida luce.

Era tutto il giorno che era pervasa da una sensazione mista tra la felicità e l’euforia. Si decise ad andare a letto presto così che la mattina successiva sarebbe stata riposata per passare tutta la giornata a fare shopping con Ottavia.

La principessa del Crystal Empire si addormentò pacificamente tra le lenzuola calde, inconscia del fatto che non avrebbe dormito per molto e soprattutto che l’indomani non sarebbe stata una tranquilla giornata di shopping.

 

CONTINUA…                                                                                                  

 

 

 

NOTE DELL’AUTRICE: salve a tutti! Da domani parto per le vacanze ergo non potrò aggiornare per un paio di settimane… se nel frattempo volete lasciarmi qualche commentino mi fareste un sacco felice!!!  Ora scappo perché devo ancora fare le valige…

Baci Seyenne

                  

  
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