Nevicaaaaaaa! Ok, meglio evitare perché a meno che non abitiate in Costa d'Avorio penso che ne siate consci tutti.
Perché la vita deve darmi oggi tre ragioni per disperarmi?? Sono stata costretta a ri-ri-rileggermi il ventiseiesimo canto della Divina Commedia, perché il Povero Ulisse deve essere torturato in questo modo solo perché il belloccio di Ercole ha deciso di mettere lì i suoi plastrini di forma rotonda? Perché dovevo piastrarmi i capelli proprio ieri sera, per poi ritrovarmi un nido crespo un nanosecondo dopo essere uscita di casa? E perché deve essere arrivata la fine di questa raccolticina? ç_ç
Vabenevabene, scusatemi e soprattutto ignoratemi. Dicevo, è passata un'eternità dallo scorso capitolo, e mi meraviglio che nessuno mi abbia trucidato
Quindi... Beh, basta. ringrazio i tuttissimi che hanno commentato le cosette scorse e quelli che mi hanno sempre seguito. Siete adorabili, grazie <3
Bon, passo e chiudo. Oggi sono stata pucciosa, no? No.
Prompt#4. Cioccolatini
La donna era stesa sullo sdraio a godersi i raggi primaverili e la lettura della sua rivista preferita, quando ad un tratto alzò lo sguardo volgendo il naso all’insù. Dall’interno della casa proveniva uno strano aroma. Si sollevò così dalla seduta, e con una punta di curiosità si diresse nella cucina.
Fissava ora con la bocca leggermente socchiusa il marito, avvolto in una tenuta da pasticcere – con tanto grembiule e cappello – e con i capelli e il viso imbrattati di crema color marrone.
Questo le sorrise presentandole un vassoio pieno di piccoli e leggermente informi cioccolatini.
– Ehm… Sorpresa! –
Lo fissò stupefatta, per poi raddolcire lo sguardo e allungare una mano verso di essi.
Appena lo portò alla bocca, però, il viso le si curvò in una smorfia, accompagnata da un colpetto di tosse.
– Non… Non ti piacciono? – Chiese preoccupato lo scienziato.
La moglie scoppiò a ridere, circondandogli il collo con le braccia.
– Sono buonissimi – sussurrò al suo orecchio – Ma la prossima volta ricorda che, forse, lo zucchero sta meglio del sale. –