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Autore: adocchispenti    16/01/2013    1 recensioni
Ormai dicembre era arrivato, e con esso si avvicinava anche il compleanno di Louis. Harry si era messo in testa di dovergli organizzare una festa di compleanno, così tornati dall'America non aveva avuto neanche un'attimo per risposarsi. Il riccio passava le giornate attaccato al telefono, chiamava gli invitati, parlava con il catering, cercava un luogo adatto. La festa si sarebbe tenuta a Doncaster, così da poter invitare famiglia e tutti gli amici di vecchia data del suo Louis.[ harry/louis esplicito ]
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Ormai dicembre era arrivato, e con esso si avvicinava anche il compleanno di Louis. Harry si era messo in testa di dovergli organizzare una festa di compleanno, così tornati dall'America non aveva avuto neanche un'attimo per risposarsi. Il riccio passava le giornate attaccato al telefono, chiamava gli invitati, parlava con il catering, cercava un luogo adatto. La festa si sarebbe tenuta a Doncaster, così da poter invitare famiglia e tutti gli amici di vecchia data del suo Louis.
Il giorno della festa era arrivato, Harry aveva deciso di organizzarla una settimana prima del compleanno di Louis. I due si trovavano in autostrada, l'uscita per Doncaster era la prossima quando Louis, per la prima volta in quella mattina, aprì bocca e “Sai Harreh, non capisco perché tu abbia organizzato tutto ciò.” disse in uno sbuffo. Il riccio sorrise, tenendo le mani strette sul volante e gli occhi sulla strada, e “Perché ci tengo a te e volevo rendere questa festa indimenticabile.” rispose allargando ancora di più il sorriso, se possibile. A quel punto Louis sbuffò ancora, si stiracchiò leggermente posando lo sguardo sul suo ragazzo e “Se davvero ci tenessi a me questa settimana mi avresti calcolato. Sembra che il tuo unico amore sia diventato il telefono.” disse acidamente chiudendo gli occhi. Harry a quel punto non poté fare a meno di ridere, davvero Louis era geloso di un cellulare? Così, proprio mentre stava imboccando l'uscita per Doncaster, il riccio lanciò un'occhiata divertita a Lou e “Come siamo scontrosi oggi Boo, giuro che questa sera mi farò perdonare. Passeremo pochissimo tempo con gli altri invitati.” disse con tono malizioso. Louis sentendo quella frase sgranò gli occhi e si lasciò scappare un sorriso complice e, quando Harry si accorse di questo, si leccò le labbra e “Ho pensato proprio a tutto Boo.” aggiunse facendogli un'occhiolino.
Louis ne era certo, Harry prima o poi l'avrebbe ucciso. Sicuramente non sarebbe riuscito ad aspettare la sera. E a peggiorare la situazione si metteva l'estenuante lentezza con cui il tempo aveva deciso di scorrere. Una cosa che Louis non avrebbe mai capito è perché, quando si aspetta tanto una cosa, il tempo scorre lentissimo e, invece, quando si sta bene, va velocissimo. Se l'è sempre chiesto, fin da bambino, ma nessuno è mai riuscito a dargli una spiegazione sufficientemente valida per i suoi gusti. Così ora Louis si trova ad osservare, più nervoso di prima, la macchina che lentamente svoltava a sinistra, per poi dirigersi ancora più lentamente verso l'hotel che Harry aveva scelto per la festa. E ancora guarda Harry che, sempre lentamente, scende dalla macchina e prende il loro borsone per poi dirigersi, se possibile, con ancora più lentezza verso la hall per poi ritirare la chiave della loro stanza. E Louis si trova a picchiettare nervosamente le dita contro la sua coscia quando nota che l'ascensore, per arrivare al settimo piano, ci stava mettendo veramente troppo tempo. Louis ne è più che certo: non sarebbe riuscito ad aspettare fino alla sera.
Autocontrollo, era quello che a Louis mancava, come gli piaceva dire “quando dio distribuiva l'autocontrollo io ero dentro uno sgabuzzino a scopare con Harreh”. Ma questa volta Louis ci si è impegnato davvero, si è sforzato con tutto se stesso di resistere e, per la prima volta in vita sua ce l'ha fatta. Ovviamente qualche volta ha dato segni di cedimento, sopratutto quando Harry ha iniziato a girare nudo per la loro stanza prima e dopo la doccia, oppure quando gli ha sussurrato all'orecchio “non vedo l'ora che arrivi questa sera, non credo che te ne scorderai facilmente.” con quella sua voce dolce e maliziosa allo stesso tempo.
Ormai sono le 8.00 pm, i due ragazzi sono vestiti di tutto punto e si trovano nella salta ricevimenti dell'hotel. Louis è più nervoso che mai, ancora non è arrivato nessuno se non la sua famiglia, Harry si trova al suo fianco con un bicchiere di prosecco in mano che chiacchiera con sua sorella Lottie. Ma Louis non riesce a staccare gli occhi dall'ingresso e proprio quando Liam e Danielle varcano la porta di ingresso il ragazzo scatta, come uscito da uno stato di trans e “Haz!” quasi strilla “sta arrivando gente! Possiamo andare?” lo supplica, Harry lancia un'occhiata a Lottie che si allontana per poi puntare il suo sguardo su Louis, sorridere e “Boo, tesoro, non vorrai essere maleducato” lo rimprovera “dobbiamo aspettare che la sala si riempa” continua con tono più dolce. Louis sbuffa, si sistema nervosamente il ciuffo e “sperando che si riempa velocemente” borbotta avvicinandosi ai nuovi arrivati per salutarli. In poco tempo arrivarono anche altri invitati, la sala si stava riempendo e Louis non ce la faceva più: aveva aspettato tutto il giorno questo momento, non aveva intenzione di aspettare un'attimo di più. Così bevuto l'ultimo sorso di un drink preso poco fa al bancone, sorride a Niall ed Ed e si addentra nella folla alla ricerca di Harry. Lo trova poco distante, intento a chiacchierare con Zayn. Gli tocca un braccio e “Haz” lo chiama. Il riccio si volta immediatamente e, vedendo la faccia implorante del suo ragazzo, sorride. Si volta verso Zayn e “scusa, ho promesso a Louis che avremmo scopato.” dice solamente. Louis lo guarda male arrossendo, Zayn ride mentre Harry trascina via Louis.
Arrivati in ascensore il riccio si fionda sulle labbra del maggiore che immediatamente ricambia il bacio. Il maggiore spinge il pulsante con le labbra ancora attaccare a quelle del ragazzo mentre “non ce la faccio più” sussurra slacciandogli il papillon. Le porte si aprovo e i due ragazzi si ricompongono velocemente, attraversano il corridoio quasi correndo fino ad arrivare davanti alla loro camera. Harry sfila dalla tasca la chiave magnetica e inizia a passarla freneticamente davanti alla porta. Louis, che non riusciva più a trattenersi, aveva ormai slacciato i pantaloni di Harry e gli aveva infilato una mano nei boxer mentre il riccio in un gemito “stupido aggeggio” aveva sussurrato. Louis aveva riso mentre con la mano avvolgeva il membro del ragazzo e gli baciava il collo, finalmente la porta si apre e con uno scatto i due si lanciano dentro la stanza richiudendola subito.
Si stendono sul letto uno sopra l'altro, le labbra ancora unite, i respiri affannati, si svestono freneticamente aiutandosi a vicenda. I bacini si scontrano, la stanza si riempe di gemiti, un'altra bottiglia di lubrificante sta per finire, e Louis, mentre viene, non può fare a meno di pensare che si, Harry aveva ragione: quella notte non se la sarebbe scordata e no, ne era più che certo: non avrebbe mai potuto smettere di amare Harry.

Hola! Sono tornata dopo un lungo periodo, questa volta però cimentandomi in qualcosa di meno spinto, tenendomi sempre sui rating caldi. Come d'obbligo a fine capitolo c'è sempre il mio noiosissimo spazio autore che, per vostra fortuna, questa volta sarà molto breve. Non ho riletto, se trovate errori ditemelo pure e sopratutto, lasciate una recensione per favore! Ci tengo. Con questo mi dileguo, baci baci. c: su twitter @larrytatoo
   
 
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