La sveglia suonò ancora,segno evidente che dovevo alzarmi e che stava per cominciare un'altra monotona giornata.

Mi alzai dal letto e barcollando arrivai in cucina e mi preparai un cappuccino che mi avrebbe dato la forza di continuare la mia giornata.

Assonnata riuscì a vestirmi e ad indossare qualcosa di decente.

In compagnia del mio cappotto caldo che mi avvolgeva e proteggeva dal freddo mi incamminai per le strade della fredda Londra.

Arrivai vicino a quella casa.

La casa dove lavoravo,dove tutti i giorni andavo a lavorare.

Per me non era un semplice lavoro quello,quello era il lavoro con il quale avevo conosciuto delle persone molto importanti.

Una persona molto importante.

Bussai al campanello dorato della villa bianca e aspettai qualche secondo dopo aver sentito il suono squillante che emanava il campanello.

 

''Ciao Kristen''-Mi disse una voce dolce.

 

''Ciao Safaa''.

 

Con fare gentile si spostò e mi lasciò entrare.

Quando entrai in casa,fui avvolta dall'odore di pancakes che proveniva dalla cucina.

Avanzai verso la cucina seguita da Safaa.

 

''Buongiorno''-Dissi vedendo Trisha che versava dello sciroppo d'acero sui pancakes.

 

''Buongiorno Kristen...fai colazione con noi?''

 

''Certo''

 

Adoravo quella casa,trasmetteva calore,serenità e amore.

Ci accomodammo e iniziammo a mangiare.

 

''Sai Kristen,oggi torna Zayn''-Disse Safaa addentando un pancakes,ignara dell'effetto che quelle parole avevano su di me.                                                                                                                                              

 

''Ah,davvero?''-Cercai di dirlo con il tono più indifferente che la mia voce potesse dire,quando invece ero molto nervosa.

 

''Ah...Kristen,stasera esco con delle persone per una cena di lavoro,potresti dormire qui,così badi a Safaa?''

 

''Ma,certo''-Sorrisi leggermente.

 

Dopo la colazione,Safaa mi prese per mano per portarmi in camera sua,di sicuro avremmo giocato con le bambole.

Salimmo al piano superiore e ci avviammo per il corridoio dove alcune foto attirarono la mia attenzione.

Semplici foto,capaci di farmi sorridere,oppure,capaci di riaprire una voragine dentro di me che con il passare del tempo si era chiusa.

Safaa mi spinse,incitandomi a seguirla e staccai lo sguardo da quelle foto e con lei andai nella sua camera pronta a giocare.

Lavoravo in quella casa come babysitter da tre anni quindi ero di famiglia.

 

''Sei felice che torna Zayn?''-Mi chiese mentre prendeva il castello delle Barbie.

 

''Non si ricorderà neanche di me....''-Forse aveva notato una nota di tristezza nella mia voce.

 

''Forse,sai si dice che si sia fidanzato''-Disse pettinando una bambola.

 

Quella frase su di me ebbe l'effetto di un pugno allo stomaco.

 

 

''Ah.....mi fa piacere''-Ecco un'altra bugia aggiunta alla mia collezione.

 

Ritornammo a giocare a quel gioco,qualunque esso fosse.

Ogni volta che giocavo con Safaa,mi sembrava di ritornare ad essere bambina.

 

''E...quando torna Zayn?''-La curiosità mi divorava.

 

''Per pranzo..non vedo l'ora di vederlo''

Vedevo nei suoi occhi color nocciola la felicità per il ritorno del fratello.

 

 

*Flasback*

''Devo partire''-Disse accarezzandomi la guancia con il suo pollice.

 

''Cosa?''-Mi alzai e mi sedetti sul letto.

 

''Kristen...è per un tour...tornerò''

 

''Si come no''-Sapevo che sarebbe tornato dopo tanto tempo dimenticandosi di me.

 

''Non vuoi credermi?''-Disse prendendo il mio viso tra le sue mani.

 

''No Zayn,non è che non voglio,non posso''-Dichiarai dopo esserm alzata.

 

Infilai in fretta i vestiti,pronta ad andarmene.

 

''Aspetta...Kristen-Mi fermò afferrandomi per un braccio-io ti amo e credimi tornerò e quando tornerò ci metteremo insieme ufficialmente''

 

''Davvero?''

 

''Certo''

 

''E quando tornerò...ti porterò quello che hai sempre voluto''

 

''E cioè?''

 

''Un cagnolino tutto nostro''-Disse sorridendo come un bambino.

 

''E come lo chiameremo?''-Dissi convincendomi sempre di più delle sue parole.

 

Subito fece uno starnuto.

Lampo di genio.

 

''Lo chiameremo Hatchi''-Dissi infine,ottenendo un suo sorriso che stupidamente mi convinse.

 

Forse poteva essere una cosa banale,ma per me quella promessa,seppure banale,valeva.

Sorrisi a quelle parole e per la prima volta provai a fidarmi di qualcuno,sperando che quel qualcuno avrebbe mantenuto la sua promessa.

 

*Fine flashback*

 

Quella era stata la prima e ultima volta in cui avevo provato a fidarmi di qualcuno.

Non ci avrei provato mai più.

Fino a quel momento avevo solo affermato le mie tesi,fidarsi di qualcuno portava solo sofferenze per paura di rimanere delusi.

Delusi dagli altri,delusi dalle persone di cui ti eri fidata.

La prima volta in cui mi ero fidata di qualcuno,ero stata presa in giro.

Avrei potuto continuare a crederci a quella promessa,ma due anni mi sembravano troppi per far si che venisse mantenuta.

 

Spostai il mio sguardo dalle bambole all'orologio verde pistacchio appeso al muro della camera bianca e rosa di Safaa.

Mancava quasi mezz'ora alle due.

All'arrivo di Zayn,all'arrivo della persona di cui mi ero fidata.

Quella mattina mi ero svegliata col pensiero di vivere una giornata monotona,ma non era affatto così.

Quando l'orologio segnò un quarto d'ora alle due e Trisha ci chiamò,il mio cuore iniziò a battere all'impazzata.

 

''Scendiamo a mangiare?''-Mi chiese Safaa,posando le sue bambole nell'armadio.

''Si...che si mangia di buono?''

''Non ne ho idea..''

 

Scendemmo in cucina dove si sentiva già un ottimo profumo,Trisha era davvero una bravissima cuoca e ogni volta che mangiavo lì tornavo a casa con uno o due chili

in più.

 

''Mhh....che profumoo''-Dissi curiosando nella pentola.

 

''Ho preparato il piatto preferito di Zayn''

Vedevo che tutti erano contenti per il ritorno di Zayn,gli si leggeva negli occhi,invece,nei miei si leggeva solo tristezza.

 

''Che hai?''-Un dono di Trisha era capire le persone e mi capiva al volo.

 

''Non si ricorderà neanche di me''-Dissi abbassando la testa e torturando i lacci della mia felpa.

Con la sua mano morbida mi alzò la testa e dolcemente mi disse:''Kristen,nessuno può dimenticarti...tanto meno Zayn''

 

Annuì leggermente,per evitare che volesse approfondire il discorso,quindi mi limitai ad annuire.

 

Aiutai Safaa a preparare la tavola quando il campanello suonò.

 

Fottuta ansia.

 

Safaa prese la rincorsa,e io la seguì urlandole di chiedere prima chi fosse e poi aprire.

Presa dall'entusiasmo e dalla felicità però non mi ascoltò aprendo comunque subito la porta.

Ignorai la porta aperta e mi abbassai per ritrovarmi più o meno all'altezza di Safaa.

 

''Safaa..non devi aprire subito...devi prima chiedere chi è okay?''-Dissi con un lieve tono di rabbia.

''Vabbene...''-Mi sorrise dolcemente,prima di accogliermi tra le sue braccia esili.

 

Alzai lo sguardo accorgendomi che qualcuno aveva assistito a tutta la scena,mi alzai sistemendomi la maglia che era salita leggermente,lasciandomi una parte della mia pancia piatta,scoperta.

 

''Zaaaaaaaaaaayn''-Urlò Safaa abbracciando il fratello,che era intento a scrutare ogni parte del mio piccolo corpo.

 

''Ah...Zayn ti ricordi di Kristen vero?''-Gli disse Trisha avvicinandolo a me.

 

''S-si''-La sua volce era totalmente cambiata.

Lui era cambiato.

L'aria da ragazzino che aveva quando era partito era stata sostituita da un'aria da adulto,che mi piaceva da impazzire.

Lo guardai,scrutando ogni minimo dettaglio.

I suoi capelli,adesso aveva una cresta alta,resa particolare da una meche bionda,stile cagata di piccione.

Il braccio lasciato scoperto dalla camicia risvoltata,ricoperto di tatuaggi tra cui intravedevo uno con la scritta 'ZAP' e un microfono.

Le sue braccia adesso erano muscolose come il resto del corpo.

 

''Kristen....come stai?''-Mi chiese con la sua voce calda e trementamente sexy.

 

''Molto bene....tu?''-Gli chiesi scioccamente,erano una delle band più famose del mondo come poteva stare?

 

''Bene..''

 

''Andiamo a mangiare?''-Ci interruppe Trisha.

 

Annuimmo in silenzio,il silenzio più imbarazzante di tutta la mia vita.

 

''Oh...aspetta..ho una sorpresa per voi''-Ci disse prima di entrare in cucina.

 

Io,Trisha e Safaa ci girammo verso di lui vedendolo con una gabbia in mano.

La aprì e uscì un bellissimo cagnolino,peloso e a mio parere morbidissimo.

 

''Perchè hai preso un cane?''-Gli chiese Safaa.

 

Ci pensò qualche minuto,si avvicinò a me e mi prese la mano,ignaro che quello stupido contatto aveva fatto accellerare il mio cuore di numerosi battiti.

 

''Era una promessa...una promessa che ho mantenuto e che non ho mai dimenticato...come la persona a cui ho fatto questa promessa''-Disse guardandomi negli occhi.

 

Solo in quel momento capì di essermi sbagliata,che l'unica volta in cui mi ero fidata di qualcuno,quella promessa era stata mantenuta.

E non importava la lontananza o il tempo che passava senza vederci,o se saremmo cambiati,lui sarebbe sempre stato mio,come nessun altro e la distanza e il tempo

erano solo piccoli problemi,che mai e poi mai avrebbero potuto ostacolare il nostro amore.