Sto guardando le foto che ho sul pc con aria annoiata, quando clicco su un’immagine e mi blocco. Il mio cane, Wiki. L’ho fatta modificare da mio fratello in modo da renderla un po’ più carina, i colori più accesi. Mi blocco, i ricordi cominciano a vorticare nella mia testa.
Mi ricordo quando faceva freddo e lo tenevamo in casa. Era piccolo, e non era riuscito a trattenersi, facendo la pipì sul pavimento. Papà si era arrabbiato, ma non gli aveva fatto niente, capiva che era davvero troppo piccolo per sapere cosa fare.
Mi ricordo di quando scappava. Mi ricordo quando c’era ancora la rete a recintare la casa, e lui, salto dopo salto, l’aveva curvata tanto da formare una U.
Mi ricordo come quando appena qualcuno citofonava, lui abbaiava.
Mi ricordo di come amava le coccole.
Mi ricordo di quella volta che ero andata dalla mia vicina con mio fratello e un’amica a vedere i coniglietti, e lui, geloso, era irrotto nel suo giardino. Noi, spaventati, eravamo andati a cercare aiuto, e quando siamo tornati, ne aveva ucciso uno. Quella volta papà gli fece capire che aveva fatto una cosa sbagliata.
Mi ricordo come voleva bene a Sabrina, la fidanzata di mio papà, da quando i miei si erano separati.
Mi ricordo di quando era scappato per l’ennesima volta, ma era tornato tutto sanguinante. Non capimmo mai se era stato messo sotto da una macchina o aveva litigato con un altro cane, o entrambi.
Mi ricordo la prima volta che gli mettemmo il cappottino. Si vergognava tanto che rimaneva immobile, e anche se lasciavamo il cancello spalancato non usciva.
Mi ricordo quando si separarono i miei, e lo tenni stretto accanto a me, mentre piangevo.
Mi ricordo quando eravamo nella casa in campagna e mi ero fatta male, facendomi un taglio alla testa. Avevo attorno mio papà e mia nonna, che cercavano di fermare l’emorragia, e Wiki arrivò lì, sentendo che qualcosa non andava.
Mi ricordo quando non mangiava più. Mi ricordo di quando la veterinaria disse a mio papà che era un tumore. Mi ricordo quando me lo riferì. Mi ricordo quando mi disse che lui e Sabrina avevano deciso di mettere fine alle sue sofferenze, a cose fatte. Mi ricordo il senso di colpa nel non averlo potuto salutare bene. Mi ricordo quando andavo a casa di mio papà e lui non era più lì a salutarmi. Ancora adesso, mi rattrista.
Gli rivolgo un pensiero… Mi manchi, Wiki.


Angolo dell'autrice
Eccomi qua! Partita da un compito di religione, ho deciso di pubblicare la mia prima storia. 
Le recensioni e critiche sono ben accette, ma abbiate un po' di tatto, per favore (?) lol
Alla prossima! e grazie a chi la leggerà...
Bacioni,
C.