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Autore: intersect    17/01/2013    2 recensioni
«Cab, Hollie è una diffile.»
«cazzo Zà, ma sei un demone! Un demone! Cosa non ti è chiaro che sei più eccitante rispetto ai marmocchietti che le gironzolano attorno a scuola?»
«Amico, devi dirmi qualcosa?» lo guardai di sottecchi, ghignando.
«guarda che ti leggo nel pensiero, cervellone. Ed è risaputo che Caleb Lewis è bisessuale.» ringhiò, passandomi una mano tra i capelli e scuotendola riducendo ad uno stato pietoso il mio povero ciuffo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per me si va ne la città dolente,
per me si va ne l’eterno dolore,
per me si va tra la perduta gente.

Giustizia mosse il mio alto fattore:
fecemi la divina podestate,
la somma sapienza e ’l primo amore.
Dinanzi a me non fuor cose create
se non eterne, e io eterno duro.
Lasciate ogne speranza, voi ch’intrate.

 

 

 

«Zayn» alzai di scatto il capo chino fino a quell'istante sul foglio bianco, dove un volto femminile ne aveva occupato gran parte della superficie.

«Caleb» puntai i miei occhi scuri, caldi in quelli freddi e chiari del mio compagno di una vita che velocemente si sedette di fianco a me, cercando di spiare il disegno che prontamente coprii con entrambe le braccia rischiando di sciuparlo.

«è inutile che lo copri – rise, con quella sua risata gutturale e roca – so già chi è. E mi chiedo come un dem-»

«mezzo demone» lo corressi subito, scoprendo lentamente l'opera su cui lavoravo da notti.

«Si insomma, quello che sei. Cazzo amico sei un gran bel pezzo di figo perché non ti fai avanti? Hai tutti i mezzi per farla cadere ai tuoi piedi, letteralmente »

Mantenni lo sguardo fisso nei suoi che ardevano, eccitati all'idea di potersi rendere utile.

«Cab, Hollie è una diffile.»

«cazzo Zà, ma sei un demone! Un demone! Cosa non ti è chiaro che sei più eccitante rispetto ai marmocchietti che le gironzolano attorno a scuola?»

«Amico, devi dirmi qualcosa?» lo guardai di sottecchi, ghignando.

«guarda che ti leggo nel pensiero, cervellone. Ed è risaputo che Caleb Lewis è bisessuale.» ringhiò, passandomi una mano tra i capelli e scuotendola riducendo ad uno stato pietoso il mio povero ciuffo.

«odioso» borbottai sistemandomi i capelli nel riflesso della finestra.

Fece strusciare la sedia sul pavimento giusto per farmi stizzire ancora di più e

«un demone vanitoso, questa si che è nuova» mugolò sotto voce dimenticandosi per un attimo il mio udito più sviluppato.

«sono un mezzo demone, Calibus»

«Non chiamarmi Calibus!» s'infuriò avvicinandosi di nuovo a me puntandomi un indice contro il naso, prima di scoppiare a ridere e lasciarmici un bacio giocoso sopra.

«vedi di non fartela scappare questa Hollie, Zayn.»

«E' complicato, troppo complicato.» scivolai lungo la parete, prendendomi la testa tra le mani e poggiandola sulle ginocchia, in preda ad un momento in cui i sentimenti da sciocco umano prendevano il sopravvento.

«non farmi diventare volgare adesso Malik, sei intelligente, bello, certo magari dobbiamo lavorare un po' sulla simpatia e socialità ma posso aiutarti io.. cosa ti serve per conquistarla?»

«Sono un mezzo demone, Caleb. Un mezzo demone! - strillai, tirandomi per la disperazione i capelli – sono un pericolo per lei.»

Lo vidi chinarsi davanti a me e prendermi il viso tra le mani fissandomi con quegli occhi glaciali che bruciavano di chissà cosa.

«Zayn, ascoltami. Tu non sei un pericolo per nessuno. Il fatto che tu sia un mezzo demone non è un problema. Sei abbastanza forte e addestrato per far sì che nessuno possa prendere possesso del tuo corpo. Non puoi lasciare che questa cosa ti blocchi. Mi hai capito?» lo guardai con sguardo disperato, appigliandomi alle sue parole come ancora in mezzo alla tempesta.

«S-sicuro?» non ero il tipo che andava nel panico ma quella situazione, l'esser innamorato – ero davvero innamorato di Hollie, io? - e gestire una doppia personalità, un lato di me forte e impulsivo che non sapevo come gestire se avesse preso il sopravvento.

«Ti dico di si, smettila di comportarti da sciocco! Adesso ti alzi ti fai bello e oggi la baci.»

Baciarla? Come baciarla?

«sisi, la baci.» mi lasciò un colpetto sulla testa prima di smaterializzarsi.

Esibizionista, pensai ridendo.

 

Il mio migliore amico al 100% umano era Harry Styles: un concentrato di 180 cm di bellezza, simpatia e intelligenza.

«oggi a mensa ho deciso che mi siedo vicino a lei, voglio iniziare a parlarle. Che ne dici, è una buona idea?» borbottai mentre mi stringevo nel mio misero cappottino. Harry si ravvivò i capelli con un gesto della mano e sistemandosi la sciarpa verde, mi lasciò una lunga occhiata.

«mi ripeti la stessa cosa da... - portò le lunga dita sul mento pallido, in uno di quegli stupidi modi da umano per imitare il pensiero – tre settimane più o meno. E non l'hai ancora fatto. Cosa mi assicura che anche quella di oggi non sia un'altra bugia?»

Cercai di incenerirlo con lo sguardo ma purtroppo ci voleva molto di più per intimidire il grande Styles.

«Harry, ti ringrazio sempre per i tuoi slanci di generosità e altruismo.» sbuffai, arrivando davanti al cortile della scuola e guardandomi intorno rapidamente, la individuai: indossava un maglione bianco largo che le arrivava a metà coscia e dei jeans chiari e stretti e un paio di converse celesti.

«Ma non ha freddo con quelle scarpe?» mi voltai verso Harry, guardandolo di sottecchi.

«Già, domanda stupida. Come minimo il tuo amore è talmente forte che i suoi piedi solo caldissimi» scoppiai a ridere poggiandomi con la testa alla sua spalla.

«Sei idiota? Per chi mi hai preso, Mago Merlino? Solo solamente un mezzo demone.» Fece un gesto con la mano e poi ci avvicinammo all'entrata e mentre passavamo davanti ad un'aula sentii la sua voce e utilizzando il mio udito la sentii parlare.

«Secondo te dovrei dirglielo? Andiamo Bonnie, non mi guarda neanche»

«Chissà di chi parla..»

«Eh?»

«No dicevo, chissà di chi parla Hollie.»

«Spii Hollie Zayn? - ridacchiò Harry voltandosi verso di me e iniziando a camminare all'indietro – e come fai?»

«Con le orecchie, Harry.»

«Non fare lo sbruffone con me! Hai il super udito non è vero?» ogni volta che scopriva una cosa nuova su di me, su qualche mio potere, si elettrizzava come un bambino di sette anni il giorno di Natale.

«Se ti piace chiamarlo così, si» ridacchiai mentre entravamo in classe e prendevamo posto.

«Che figo!» esclamò, prima di tirare fuori un quaderno e iniziare a scrivere la nuova lezione di matematica.

 

*

«Sei pronto?» scossi la testa, sfregandomi le mani una con l'altra. Non ero mai stato così in ansia in tutta la mia vita e avevo sicuramente affrontato cose molto peggiori che dovermi sedere al tavolino della ragazza che mi piaceva.

«Non si direbbe mai che tu sia un mezzo demone» mi prese in giro, mentre finita la coda per prendere da mangiare mi trascinava, letteralmente, al tavolino di Hollie.

«Haz no, non ce la posso fare.»

«Rammentami, cos'è che hai fatto tre sere fa?»

«Ho ucciso un demone, perchè?»

«Cosa stava per farti questo demone?»

«Consegnarmi alla Corte Oscura... Harry dove vuoi arrivare?!» m'irritai, in evidente imbarazzo sia per il discorso, sia per essere fermo immobile in mezzo alla mensa.

«Ecco, hai ucciso un demone che rischiava di farti morire e tu hai paura di sederti ad un fottuto tavolino? Malik tira fuori le palle! .. in senso letterale. » lo guardai truce e poi, piccato nell'orgoglio, lo sorpassai e mi avvicinai al tavolo pronto alla mia più grande e colossale figura di merda.

«Ciao ragazze, io ed Harry possiamo sederci qua?» Hollie e Bonnie ci guardarono e poi sorridendo, annuirono. Harry si sedette immediatamente vicino a Bonnie così rimase la sedia accanto ad Holllie.

«Avete studiato biologia?»

«Si, ma non mi ricordo assolutamente niente. E' troppo difficile per me.» brontolò Hollie, mentre mangiava la sua macedonia e feci per aprire la bocca quando Harry mi precedette:

«Zayn è un mito in materia vero? Sa ogni cosa!» spalancai gli occhi e scossi la testa, reprimendo un brivido d'orrore.

«I-io? Certo, come no!» mi grattai la nuca imbarazzato. Lanciai un'occhiata di fuoco ad Harry che stavolta, lo incenerì sul serio.

«Bonnie, mi accompagneresti dal professor White?»

«Perché io?»

«Perchè.. perché ti adora! Ti adora e quindi se dovrà dirmi che ho preso un brutto voto al compito davanti a te non perderà le staffe.»

La bionda alzò le spalle prima di alzarsi e sporgersi verso l'orecchio dell'amica sussurrando un «diglielo».

«e così sei bravo a biologia..» i suoi occhi verdi prato mi scavarono dentro con audacia e un sorriso spontaneo mi spuntò sul viso.

«Harry esagera sempre, non sono un genio in materia ma diciamo che mi piace.. o diciamo che ho una memoria di ferro.» Quando Caleb mi aveva elencato i pro dell'essere demone – o mezzo demone, che sia – il fatto di aver rafforzato la memoria era decisamente un punto a mio favore, smemorato com'ero.

«E quindi...»

«Hai bisogno di una mano?» Zayn, sei scemo?!

«Oh, ehm .. se non ti dispiace.»

«Ovvio che no! - non mostrare troppo entusiasmo, imbecille – cioè, certo che mi va.»

«Ah okay, benissimo! E Senti.. io..»

«Devo dirti una cosa» dicemmo all'unisono e sorrisi d'istinto, vedendola arrossire e cercare di nascondersi dietro ad una ciocca di capelli.

«Prima tu» mormorai dolcemente, facendo un passo avanti. Puntai i miei occhi dentro i suoi e la vidi strabuzzare un paio di secondi. Inarcai un sopracciglio confuso e lei aprì la bocca per spiegarmi.

«I.. i tuoi occhi. Sono diventati così chiari. Sembrano miele.» Neanche le tue emozioni sai controllare, stupido mezzo demone. Quante volte te lo devo dire che non sei completamente umano? Sei proprio scemo. M'inasprii immediatamente con .. me stesso? Stavo letteralmente impazzendo, era l'unica risposta plausibile.

«Ehm, il neon.»

«Non sei Edward Cullen, Zayn» rise, portandosi la mano all'orecchio e girando l'orecchino.

«peggio – sussurrai a bassa voce, - cosa volevi dirmi?» continuai poi, distraendola.

«Ecco, è complicato da dire. Cioè, non avrei mai immaginato che tu oggi.. e Harry»

«Hols, tranquilla.»

«Zayn, mi piaci.» Oh porcaputtana. Gli piaccio. Cazzo, gli piaccio. IO!

«Cosa?»

«Oddio, che figura - abbassò il capo, abbattuta – e magari tu sei innamorato di Bon»

«Io? Io sono innamorato di te.» il suo viso scattò di nuovo verso l'alto ed un sorriso dolce, dolcissimo prese posa sul suo viso.

«D-Davvero?»

«Certo – le accarezzai una guancia, cercando di mantenere la calma – era quello che volevo dirti io. Sai, è un po' di tempo che ci penso e in tanti mi hanno det-» Non riuscii a finire di parlare perché, alzandosi in punta di piedi, poggiò le labbra sulle mie.

Fu la cosa più delicata, dolce, e morbida che io avessi mai assaggiato in tutta la mia vita: un suo bacio.

Quando provò a staccarsi la trattenni stringendole il viso tra le mani, riavvicinandola a me.

«Ehm, quindi ci vediamo oggi?»

«Ovvio, vengo io da te.»

«Oh, io sto...»

«Lo so dove abiti, Hollie.» mi guardò confusa, prima di scoppiare a ridere.

«E come lo sai?» mi avvicinai piano al suo viso, ridendo malizioso e avvicinandomi al suo orecchio mormorai «superpoteri.»

«Che prima o poi svelerai anche a me?»

«Forse.» sorrise prima di riavvicinarsi alle mie labbra e baciarmi lentamente, mordendo piano il labbro inferiore.

«Andiamo a cercare i due fuggitivi, dai.» prese il suo zaino e si avviò lentamente, tenendomi per mano.

«Da quanto tempo ti piaccio?» le domandai, mentre avvolgevo le sue spalle con il braccio.

«Quattro mesi, venti giorni e 6 ore.»

«Uh, minchia.»

«E io?»

«Tre anni, otto mesi, sette ore e cinquantadue minuti.»

«Come fai ad esserne così sicuro?» mi sfidò guardandomi, puntandomi l'indice contro.

«Memoria di ferro.»

Scoppiò a ridere e si avvicinò ancora di più a me, stringendomi in un abbraccio.

«Quindi ti ricorderai sempre tutto?»

«Tutto.»

«Buono a sapersi.»

Poi mi baciò delicatamente e la strinsi forte a me, sorridendo.

 

«Che ti avevo detto, scemo?»

«Caleb, che ci fai nella mia testa?»

«Un giro, solo per dirti che devi fidarti di me se ti dico che ce la puoi fare.»

«Grazie amico.»

«A buon rendere Malik.»

   
 
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