PROLOGO Ciao,mi chiamo Roxas ed abito in una citta chiamata metropolis,ho diciassette anni,sono alto 1.70 metri ed ho i capelli biondi e gli occhi celesti se tu non credi nei fatti assurdi ed alle strane coincidenze allora è meglio che tu smetta subito di leggere questo file di testo , libro o in qualsiasi altro modo tu stia leggendo questa storia. Anche se credi a cio che ti ho appena elencato non sono sicuro, che crederai a cio che sto per raccontarti .Perche devi sapere che sparsi per il mondo esistono sette cancelli detti"cancelli del male" che racciudono in loro tutti i mali di questo mondo ed ognuno di questi cancelli puo essere chiuso solo grazie ad un speciale pietra detta "pietra del potere",ognuna di queste pietre rappresenta uno degli elementi naturali:fuoco,acqua,aria,terra,pietra,ghiaccio e luce.Ognuna di quete pietre puo accrescere a dismisura il potere di una persona assumendo una forma specifica,ma se cade nelle mani sbagliate sarebbero guai,perche renderebbe praticamente invincibile chi le possiede, fortunatamente solo i prescelti possono sfruttarne il potere ,ma ogni persona puo avere per se un pietra alla volta,perche le pietre del potere si respingono a vicenda per via dell'immensita dei loro poteri.Ma sicuramente , a questo punto,ti chiederai come fccio a sapere tutte queste cose . Beh,allora sappi che io ho un mio caro amico,che me lo ha spiegato,il suo nome è Vector,non ti dice nulla ? non ti preoccupare prche non sei l'unico che non conosce l'identita dell'araldo della luce. Questa non te la saresti mai aspettata,vero?beh allora è tempo che ti racconti la mia storia. CAPITOLO 1-ASSALTO IN UNA NOTTE SENZA LUNA Era una fresca mattina di giugno, era il periodo delle vacanze estive,perciò mi svegliai tardi, ovviamente mia madre si arrabbiò con me,visto che lei era una di quelle madri il cui motto è : "prima il dovere e poi il piacere".Dato che mi ero svegliato tardi mia madre mi disse che mi avrebbe aspettato un punizione per la sera.Dopo cena mi andai a sdraiare sul letto sperando che mia madre si fosse dimenticata di cio che aveva detto ,vana speranza visto che mia madre ha una memoria di ferro per certe cose ,infatti mi sentii chiamare dalla cucina -ROXAS!!!VIENI QUI SUBITO!!!--che c'è mamma ?- dissi fingendo di non sapere di cosa stava parlando-ti aspetta la tua punizione- -ma,mamma ho solo dormito un po troppo--non lo sai che anche se sei nel periodo delle vacanze ti devi alzare tardi? chi lavora sodo sin dal primo mattino ha gia la vittoria in mano su tutto-disse mia madre che parla quasi sempre della vita come una enorme guerra contro un nemico indistinto-comunque ora per punizione andrai a prendere da Livon i miei palmari che dovrebbe aver riparato ormai--va bene -dissi io arrendendomi all'ineluttabile.Ero appena tornato da Livon che per via della sua insonnia teneva il negozio aperto 24 ore su 24.Stavo attraversando la via che mi avrebbe ricondotto a casa quando ad un tratto si spensero tutte le insegne,se non fosse stato per i lampioni mi sarei ritrovato nel buio piu totale, all'improvviso dall'ombra fuoriuscirono tre creature grige,le loro forme simili a quelle umane erano molto magri ed esili ed al posto delle mani avevano strane protuberanze che assomigliavano a punte,poi il mio sguardo si focalizzò sulle loro facce che assomigliavano a cilindri alti non piu di venti centimetri ma al centro della testa c'era una spaccatura che sembrava una cerniera lampo dentro al quale si stagliava la testa di un essere nero privo di occhi ma si distinguevano benissimo le sue fauci enormi ma contenute nella testa dell'essere.Uno di loro mi attaccò puntando su di me una delle sue braccia che subito si allungò verso di me con la sua punta,d'istinto alzai le braccia per difendermi ma era troppo tardi, ma accadde qualcosa che la creatura non aveva previsto. D'improvviso un fendente di spada si levo sul braccio del nemico tagliandolo.Alzai lo sguardo per vedere chi mi aveva salvato e vidi un ragazzo con i capelli corvini vestito con con un jeans abbastanza attillato che cadeva su di un paio di scarpe nere,sopra i jeans aveva un giacchetto dello stesso materiale con sotto una maglia nera, ma piu chiaro e su di esso vi era un fodero in pelle nera che era adibito ovviamente a contenere la spada che tenava nella mano destra, essa era di splendida fattura,nera la lama e viola elsa e manico,da essa riflessi neri della luce lampioni, ma la cosa che mi colpiva di piu della spada era la pietra bianca che era incastonata pochi centimetri dopo l'attaccatura della lama all'elsa dalla punta della quale partiva una scanalatura di color nero opaco che attraversava la lama fino a congiungersi con la pietra bianca a forma di diamante,dalla spada il mio sguardo si focalizzò alla mano del mio salvatore che,con mio sommo stupore era immacolata,senza la benche minima traccia di sangue,infatti il braccio, cosi come il mio aggressore,si era dissolto in una nuvola di fumo nero subito dopo gli altri esseri gli furono subito addosso e lui rispose tagliandoli entrambi di netto con un solo fendente facendoli dissolvere in una nuvola di fumo nero,-stai bene ?-mi chiese aiutandomi a rialzarmi e fu allora che mi accorsi che, a giudi care dall'aspetto doveva avere circa 17 anni come me e che aveva degli splendidi occhi di un marrone scuro,quasi nero -si ma tu chi sei ?-chiesi io in stato abbastanza confusionale-tu chiamami pure vector,ti ho visto in pericolo e sono corso in tuo aiuto-mi disse accompagnandomi a casa in caso di eventuali altri attacchi da quegli esseri,lasciandomi basito, stupito dal fatto che sembrasse conoscere molto bene quelle creature.Dopo che mi ebbe accompagnato a casa spari nell'ombra di quella notte priva di luna.