History of Barbossa - -la Perla
Nera- -
Edward aveva appena scoperto
di stare aiutando un pirata –situazione interessante!-
-forse è meglio lasciarlo
qui!- disse Hector rimettendolo a terra –se qualcuno ci scopre con un pirata ci
farà fuori!-
-ma chi vuoi che ci scopra?!
Non c’è nessuno qui!- disse caricandoselo in spalla –dai, lo portiamo
velocemente alla fontana, lo svegliamo e poi lo lasciamo perdere, ok?-
-...ok- disse con poca
sicurezza.
Appena arrivarono alla
fontana gli schizzarono un po’ di acqua sul viso, in pochi istanti l’uomo aprì
gli occhi. Sembrava abbastanza giovane, avrà avuto l’età di Edward. Aveva dei
lunghi capelli castani, dei piccoli occhi castani profondi come pozzi e degli
eleganti baffi e pizzetto; una cuffia blu scura gli copriva il capo.
-come va?- chiese Edward.
-sono stato meglio!- disse
cercando di rimettersi in piedi –ah...grazie di avermi dato una mano!-
-figurati!- disse Hector
cercando di portare via Edward per un braccio ma egli sembrava quasi
affascinato.
-sei un pirata dunque?-
chiese Edward.
-già...e vedo che non sei
affatto spaventato!- notò l’uomo.
-mi affascina perchè il
pirata fa quello che vuole e quando vuole! Vivere senza regole dev’essere
stupendo!- disse Edward.
Hector capì che evidentemente
Edward sentiva che quella era la sua grande occasione che aspettava da anni.
-anche i pirati hanno le loro
regole! Ad esempio io ora dovrei uccidervi perchè potreste farmi catturare-
disse sguainando spada e pistola e puntandogliele al collo, un luccichio
comparve nei suoi occhi.
Entrambi alzarono le mani
–grazie tante Eddy!- disse Hector a bassa voce.
-...tuttavia- aggiunse il
pirata, il luccichio scomparve –è vero che però mi avete dato una mano e non mi
avete lasciato al porto dove magari avrebbero potuto catturarmi, quindi credo
che per questa volta potrei risparmiarvi...- detto questo salutò con un cenno
del capo e si allontanò.
-ehi aspetta!- lo richiamò
Edward –dove avete ormeggiato la nave?!-
chiese di nuovo molto affascinato.
-cercaci, se ci riesci...ma non
ve lo consiglio!- disse, poi scomparve nel buio.
I due rimasero immobili e in
silenzio per alcuni istanti, poi Hector puntò un dito accusatore in faccia a
Edward – TU-SEI-UN-PAZZO!-
-ma dai! Non ci ha fatto
niente! Esageri troppo secondo me!-
-adesso non avrai mica
intenzione di cercare la nave, vero?-
Edward rimase in silenzio.
-ok, questo significa che ne
hai l’intenzione!- disse incrociando le braccia.
-pensaci Hec, i veri
criminali sono quelli che per stare in viaggio tutta la nostra vita ci danno
una miseria! Senza neanche poter incontrare la donna che amiamo!-
-non mi pare che tu ne abbia
una!- commento Hector.
-ma potrei averla!- disse quasi
offeso –i pirati sono meno criminali di molta gente che conosco! E poi non
avrei nessuno che mi comanda, potrei avere un sacco di soldi e tanta libertà!-
Hector rimase in silenzio, lo
capiva benissimo ma per una qualche oscura ragione continuava a contraddirlo,
forse il pensiero di abbandonare tutto così lo spaventava un po’.
-sai che ho ragione!- poi lo
guardò –anche tu hai desiderato poter cambiare vita un sacco di volte...questa
potrebbe essere una buona occasione...non posso crederci che tu desideri
marcire su quel mercantile!- detto questo se ne andò, Hector rimase immobile
per qualche minuto, in silenzio, poi gli andò dietro.
Lungo la strada sentì degli
strani rumori venire dal porto, incuriosito si avvicinò e intravide nel buio
delle sagome con degli uomini che portavano via a forza una ragazza.
-ehi voi!- urlò Hector
mettendosi in mezzo –lasciatela stare immediatamente!-
-se no che fai?!- dissero
sguainando la spada.
Improvvisamente qualcosa lo
colpì alle spalle e perse i sensi, Edward si accorse di aver perso di vista
Hector, tornando indietro a cercarlo qualcosa colpì alle spalle pure lui, cadde
a terra e tutto si fece buio.
Hector riaprì gli occhi, era
legato all’albero maestro di una nave con le vele nere insieme a Edward, però
lui non si era ancora svegliato.
Davanti a lui c’era il pirata
che avevano incontrato la notte prima, un grosso cappello verde scuro con una
piuma azzurra gli copriva il capo, gli dava un’aria molto autoritaria –chi si
rivede! Ieri mi sentivo magnanimo e vi ho risparmiato e voi ci avete messo
ugualmente i bastoni tra le ruote, avete tutta questa voglia di morire?!-
-dove avete messo la
ragazza?- chiese Hector.
-è nelle prigioni di
sotto...nel caso servisse un po’ di compagnia sappiamo dove trovarla!-
-sei un verme!- disse
cercando di slegarsi.
-un po’ di rispetto, stai
parlando col capitano della rispettabilissima Perla Nera, mi presento, sono
William Turner...ma per tutti sono Sputafuoco!-
-il piacere è tutto tuo!-
disse guardando altrove.
-la mia ciurma si è formata
da poco e io ho bisogno di uomini, finchè nn capisco a cosa potete essermi
utile starete nelle prigioni-
-perfetto Eddy, l’occasione
che aspettavi da anni!- ribattè Hector dando una gomitata al suo amico che
sembrava non aver voglia di risvegliarsi.
-portateli via...-
Degli uomini li afferrarono e
li portarono sotto coperta, dove li schiaffarono in una cella buia.
Hector si alzò in piedi e
provò a forzare la porta –mi spiace che sia andata così- disse una voce
femminile alle sue spalle, il ragazzo si voltò di scatto e vide la ragazza, i
suoi capelli castano chiari le arrivavano alle spalle, alcuni ciuffi le
cadevano sul viso, notò immediatamente i suoi occhi verdi luccicare alla poca
luce, come grandi smeraldi, non era molto alta ma abbastanza snella –non vi
avevo vista!-
-scusate, non volevo
spaventarvi...ma mi sento in colpa, è per causa mia se voi e il vostro amico vi
trovate qui...-
-non sentitevi in colpa, avevate
bisogno di aiuto...purtroppo ho combinato un pasticcio! Ma voi come state?-
chiese avvicinandosi –vi hanno toccata?-
-no, per fortuna no, sto bene
grazie- disse con un sorriso –il vostro amico invece?- chiese lei.
-non si è ancora ripreso-
disse chinandosi per controllare che il suo amico non stesse male –tra un po’
dovrebbe risvegliarsi-
-qual’è il vostro nome?-
-Hector Barbossa, sono il
timoniere del mercantile inglese Atlan...o almeno lo ero fino a ieri- disse
grattandosi la testa –voi?-
-mi chiamo Alice Walken-
disse con un sorriso –e... porto da mangiare e da bere alla locanda della
città!- disse un po’ imbarazzata.
-bè? È un lavoro magnifico!-
-blah blah blah!- disse
Edward facendo il verso –dove diavolo siamo finiti?- chiese confuso.
-siamo nella prigione della
“rispettabilissima” Perla Nera! E questo grazie a te!-
-ehi non credo proprio! Non
sono io che mi sono messo a fare l’eroe per salvare la ragazza, senza offesa!-
disse rivolto alla ragazza –bè ha dimostrato più coraggio di te!- ribattè lei
evidentemente seccata.
-si si...ok, non è proprio
quello che ci vuole un bel litigio!- disse dividendo i due –ci vuole un’idea!-
-io so usare la spada!- disse
Alice fiera –alla locanda ne arrivano di maniaci...-
-perfetto! Anche io e Eddy
sappiamo usare magnificamente la spada! Sei con me?- disse guardando l’amico.
-no...io resto qui!- disse
sicuro di se.
-aah, cavolo Edward!- disse
incrociando le braccia –non è possibile, tu vuoi unirti a una ciurma che vuole
ammazzarti?-
-ne abbiamo già parlato
Hector, io voglio fare il pirata! E fidati, non cambio idea!-
Hector sbuffò –e vuoi
lasciare che facciano del male ad Alice? Lei non centra niente...-
-per lei si può trovare
qualche accordo...- disse guardandola –i pirati vivono di accordi!-
-prima hanno detto di aver
bisogno di uomini...magari potremmo arruolarci in cambio di lasciare andare
lei...- propose.
-Hector, davvero, se non è
quello che vuoi l’accordo potrebbe anche riguardare solo me e tu e lei scendere
a terra, non voglio costringerti...-
-Ehi, sull’Atlan mi hai detto
che avremo solcato i mari in libertà per sempre, ti ho preso in parola amico!-
disse dandogli una pacca sulla spalla.
-non voglio che per colpa mia
ci andiate di mezzo voi, davvero...sono disposta a rimanere qui!- disse preoccupata.
-non vi preoccupate Alice-
disse Hector con un sorriso –è una nostra scelta...- Edward sorrise, era felice
che il suo amico volesse seguirlo.
Passò un giorno e il capitano
William Turner fece salire i tre prigionieri sul ponte, era il momento di
decidere che fare delle loro vite.
-bene bene...- commentò il
capitano osservandoli –ci ho pensato sopra e sono arrivato alla conclusione...-
-arruolateci!- lo interruppe
Edward.
-esatto, arruolateci!- ripetè
Hector con meno sicurezza.
-in cambio del nostro
servizio però vogliamo qualcosa...- riprese Edward.
Il capitano guardò un po’ per
aria, come se ci stesse pensando sopra –mmh, si, sembrate due uomini
forti...potreste certamente tornare utili...e cosa volete in cambio?-
-che lasci libera...-
-che arruoliate anche me!-
intervenne Alice.
-come?!- dissero tutti e tre
all’unisono.
-che diavolo state facendo?
Non erano i piani questi!- disse Hector a bassa voce.
-questi maledetti sono capaci
anche di scaricarmi in acqua...e poi posso riuscire a cavarmela!- disse lei.
-una donna a bordo porta
sventura!- disse qualcuno della ciurma.
William Turner annuì –anche
io non la voglio una donna a bordo...e poi a cosa sei utile?-
-so...so usare la spada! Mi
serve un po’ di pratica ma comunque sono capace! E posso dare una mano a pulire...-
disse lei sicura di sè.
-in ogni caso ormai siamo
troppo lontani per tornare indietro...quindi resterai a bordo sino a quando non
attraccheremo al prossimo porto-
-e dov’è il prossimo porto?-
chiese Edward.
-Tortuga!- e poi li fece
slegare.
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Avevano gli stessi incarichi
di quando stavano a bordo dell’Atlan, Hector era timoniere e Edward ammiraglio.
Alice invece stava sotto coperta a pulire, ovviamente si era dovuta liberare
del suo vestito e corsetto e li aveva dovuti sostituire con una camicia e dei
pantaloni, così stava molto più comoda.
I tre avevano fatto
abbastanza amicizia adesso.
Erano passati solo un paio di
giorni da quando erano “diventati” pirati e sia Hector che Edward si sentivano
abbastanza elettrizzati (nonostante il primo inizialmente non fosse molto
convinto), per raggiungere tortuga ci sarebbero voluti parecchi giorni e loro
non avevano mai viaggiato così a lungo senza attraccare.
L’unica che ovviamente non si
trovava bene era Alice che, essendo una donna, veniva costantemente offesa e in
soli due giorni anche più volte quasi violentata.
Quando questo succedeva
correva da Hector in cerca di un po’ di difesa.
-...ancora qui?!- disse con
un sorriso badando al suo timone.
-sotto coperta non mi
lasciano in pace!- disse attaccandosi al suo braccio.
-dov’è finito tutto il
coraggio di quando hai detto che volevi diventare piratessa? Troppe chiacchiere
my little lady!- commentò.
-ehi ho solo un anno in meno
di te! E poi non immaginavo fosse così complicato!- disse dandogli una gomitata
–e potresti almeno far finta di essere più preoccupato, magari riesci a fargli
paura e mi lasceranno in pace!-
-e tu usa la spada! Vedrai
che capiranno...-
In quel momento Edward li
raggiunse con un grosso sorriso stampato sul viso, i due lo guardarono curiosi
–che succede?-
-il capitano ha detto che
quando arriveremo a Tortuga potremo parlare della nostra prima...- rimase in
silenzio per creare suspance -...ricerca di un tesoro nascosto!-
-wow!- commentarono
all’unisono Hector e Alice, pieni di stupore, il ragazzo soprattutto.
-non ti emozionare tanto tu!-
disse Edward ad Alice –visto che ci lascerai prima! Ci godremo il tesoro anche
per te!-
-sei veramente antipatico!-
commentò lei incrociando le braccia –torno sotto coperta...e sta volta con la
spada!-
I due rimasero da soli.
-certo che potresti cercare
di essere più gentile con lei!- commentò Hector con un sorriso.
-...e perchè? Ti da forse
fastidio?- disse in tono malizioso.
-no...è che...insomma, già si
trova da sola circondata da pirati...e continua a scappare da me perchè metà
equipaggio ha provato a violentarla...dico solo che potresti non peggiorare la
situazione...-
-aaah, allora ti interessa!-
disse continuando con lo stesso tono.
-ma no che non mi
interessa...non è neanche così carina! Provaci tu se proprio vuoi!-
-ah per me non c’è problema!-
disse sorridendo e Hector lo guardò strano, non pensava che l’avrebbe preso sul
serio –guarda che non parlavo sul serio!-
-troppo tardi amico!- disse
sorridendo –una notte di queste sarà mia!- disse tornando ai suoi lavori.
Hector lo guardò storto, forse un pochino gli importava.
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Passarono un paio di giorni
ancora e William Turner entrò sotto coperta velocemente ad avvertire il suo
equipaggio –uomini, da adesso le cose si fanno più difficili, stiamo andando
incontro a un grosso temporale, le onde si faranno molto alte e il vento molto
forte, dovremo rallentare la marcia e dovremo impegnarci parecchio per cercare
di arrivare sani e salvi e con la nave intatta alla fine della tempesta!-
Continua!!!
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Ed ecco a voi Hector ragazzo:
http://img479.imageshack.us/img479/2072/hectorragazzoscrittebt4.jpg
Nota di Nutty:
nuovo personaggio, Alice :) nei prossimi capitoli la conosceremo meglio! Ma
soprattutto: William Turner!! Ho pensato che avrebbe potuto essere lui un
ottimo capitano per la Perla Nera, prima di Hector e Jack Sparrow...in fondo
quest’ultimo stesso dice a Will nel film che suo padre era uno dei pirati della
peggior specie! Che ne dite? :) Stay Tuned!!!
Blackmoody: grazie per il consiglio, cercherò di
migliorarmi ;) e grazie anche per i complimenti e del sostegno!
EriS_San e Giu91 grazissimo dei complimenti!