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Autore: NuttyFuzzy    06/08/2007    3 recensioni
La storia di Barbossa, chi era la sua famiglia e com'è diventato un pirata. Le amicizie, gli amori e i suoi incontri con i personaggi della trilogia.
Genere: Romantico, Malinconico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Edward aveva appena scoperto di stare aiutando un pirata –situazione interessante

History of Barbossa - -la Perla Nera- -

Edward aveva appena scoperto di stare aiutando un pirata –situazione interessante!-

-forse è meglio lasciarlo qui!- disse Hector rimettendolo a terra –se qualcuno ci scopre con un pirata ci farà fuori!-

-ma chi vuoi che ci scopra?! Non c’è nessuno qui!- disse caricandoselo in spalla –dai, lo portiamo velocemente alla fontana, lo svegliamo e poi lo lasciamo perdere, ok?-

-...ok- disse con poca sicurezza.

Appena arrivarono alla fontana gli schizzarono un po’ di acqua sul viso, in pochi istanti l’uomo aprì gli occhi. Sembrava abbastanza giovane, avrà avuto l’età di Edward. Aveva dei lunghi capelli castani, dei piccoli occhi castani profondi come pozzi e degli eleganti baffi e pizzetto; una cuffia blu scura gli copriva il capo.

-come va?- chiese Edward.

-sono stato meglio!- disse cercando di rimettersi in piedi –ah...grazie di avermi dato una mano!-

-figurati!- disse Hector cercando di portare via Edward per un braccio ma egli sembrava quasi affascinato.

-sei un pirata dunque?- chiese Edward.

-già...e vedo che non sei affatto spaventato!- notò l’uomo.

-mi affascina perchè il pirata fa quello che vuole e quando vuole! Vivere senza regole dev’essere stupendo!- disse Edward.

Hector capì che evidentemente Edward sentiva che quella era la sua grande occasione che aspettava da anni.

-anche i pirati hanno le loro regole! Ad esempio io ora dovrei uccidervi perchè potreste farmi catturare- disse sguainando spada e pistola e puntandogliele al collo, un luccichio comparve nei suoi occhi.

Entrambi alzarono le mani –grazie tante Eddy!- disse Hector a bassa voce.

-...tuttavia- aggiunse il pirata, il luccichio scomparve –è vero che però mi avete dato una mano e non mi avete lasciato al porto dove magari avrebbero potuto catturarmi, quindi credo che per questa volta potrei risparmiarvi...- detto questo salutò con un cenno del capo e si allontanò.

-ehi aspetta!- lo richiamò Edward –dove avete ormeggiato la nave?!- chiese di nuovo molto affascinato.

-cercaci, se ci riesci...ma non ve lo consiglio!- disse, poi scomparve nel buio.

I due rimasero immobili e in silenzio per alcuni istanti, poi Hector puntò un dito accusatore in faccia a Edward – TU-SEI-UN-PAZZO!-

-ma dai! Non ci ha fatto niente! Esageri troppo secondo me!-

-adesso non avrai mica intenzione di cercare la nave, vero?-

Edward rimase in silenzio.

-ok, questo significa che ne hai l’intenzione!- disse incrociando le braccia.

-pensaci Hec, i veri criminali sono quelli che per stare in viaggio tutta la nostra vita ci danno una miseria! Senza neanche poter incontrare la donna che amiamo!-

-non mi pare che tu ne abbia una!- commento Hector.

-ma potrei averla!- disse quasi offeso –i pirati sono meno criminali di molta gente che conosco! E poi non avrei nessuno che mi comanda, potrei avere un sacco di soldi e tanta libertà!-

Hector rimase in silenzio, lo capiva benissimo ma per una qualche oscura ragione continuava a contraddirlo, forse il pensiero di abbandonare tutto così lo spaventava un po’.

-sai che ho ragione!- poi lo guardò –anche tu hai desiderato poter cambiare vita un sacco di volte...questa potrebbe essere una buona occasione...non posso crederci che tu desideri marcire su quel mercantile!- detto questo se ne andò, Hector rimase immobile per qualche minuto, in silenzio, poi gli andò dietro.

Lungo la strada sentì degli strani rumori venire dal porto, incuriosito si avvicinò e intravide nel buio delle sagome con degli uomini che portavano via a forza una ragazza.

-ehi voi!- urlò Hector mettendosi in mezzo –lasciatela stare immediatamente!-

-se no che fai?!- dissero sguainando la spada.

Improvvisamente qualcosa lo colpì alle spalle e perse i sensi, Edward si accorse di aver perso di vista Hector, tornando indietro a cercarlo qualcosa colpì alle spalle pure lui, cadde a terra e tutto si fece buio.

Hector riaprì gli occhi, era legato all’albero maestro di una nave con le vele nere insieme a Edward, però lui non si era ancora svegliato.

Davanti a lui c’era il pirata che avevano incontrato la notte prima, un grosso cappello verde scuro con una piuma azzurra gli copriva il capo, gli dava un’aria molto autoritaria –chi si rivede! Ieri mi sentivo magnanimo e vi ho risparmiato e voi ci avete messo ugualmente i bastoni tra le ruote, avete tutta questa voglia di morire?!-

-dove avete messo la ragazza?- chiese Hector.

-è nelle prigioni di sotto...nel caso servisse un po’ di compagnia sappiamo dove trovarla!-

-sei un verme!- disse cercando di slegarsi.

-un po’ di rispetto, stai parlando col capitano della rispettabilissima Perla Nera, mi presento, sono William Turner...ma per tutti sono Sputafuoco!-

-il piacere è tutto tuo!- disse guardando altrove.

-la mia ciurma si è formata da poco e io ho bisogno di uomini, finchè nn capisco a cosa potete essermi utile starete nelle prigioni-

-perfetto Eddy, l’occasione che aspettavi da anni!- ribattè Hector dando una gomitata al suo amico che sembrava non aver voglia di risvegliarsi.

-portateli via...-

Degli uomini li afferrarono e li portarono sotto coperta, dove li schiaffarono in una cella buia.

Hector si alzò in piedi e provò a forzare la porta –mi spiace che sia andata così- disse una voce femminile alle sue spalle, il ragazzo si voltò di scatto e vide la ragazza, i suoi capelli castano chiari le arrivavano alle spalle, alcuni ciuffi le cadevano sul viso, notò immediatamente i suoi occhi verdi luccicare alla poca luce, come grandi smeraldi, non era molto alta ma abbastanza snella –non vi avevo vista!-

-scusate, non volevo spaventarvi...ma mi sento in colpa, è per causa mia se voi e il vostro amico vi trovate qui...-

-non sentitevi in colpa, avevate bisogno di aiuto...purtroppo ho combinato un pasticcio! Ma voi come state?- chiese avvicinandosi –vi hanno toccata?-

-no, per fortuna no, sto bene grazie- disse con un sorriso –il vostro amico invece?- chiese lei.

-non si è ancora ripreso- disse chinandosi per controllare che il suo amico non stesse male –tra un po’ dovrebbe risvegliarsi-

-qual’è il vostro nome?-

-Hector Barbossa, sono il timoniere del mercantile inglese Atlan...o almeno lo ero fino a ieri- disse grattandosi la testa –voi?-

-mi chiamo Alice Walken- disse con un sorriso –e... porto da mangiare e da bere alla locanda della città!- disse un po’ imbarazzata.

-bè? È un lavoro magnifico!-

-blah blah blah!- disse Edward facendo il verso –dove diavolo siamo finiti?- chiese confuso.

-siamo nella prigione della “rispettabilissima” Perla Nera! E questo grazie a te!-

-ehi non credo proprio! Non sono io che mi sono messo a fare l’eroe per salvare la ragazza, senza offesa!- disse rivolto alla ragazza –bè ha dimostrato più coraggio di te!- ribattè lei evidentemente seccata.

-si si...ok, non è proprio quello che ci vuole un bel litigio!- disse dividendo i due –ci vuole un’idea!-

-io so usare la spada!- disse Alice fiera –alla locanda ne arrivano di maniaci...-

-perfetto! Anche io e Eddy sappiamo usare magnificamente la spada! Sei con me?- disse guardando l’amico.

-no...io resto qui!- disse sicuro di se.

-aah, cavolo Edward!- disse incrociando le braccia –non è possibile, tu vuoi unirti a una ciurma che vuole ammazzarti?-

-ne abbiamo già parlato Hector, io voglio fare il pirata! E fidati, non cambio idea!-

Hector sbuffò –e vuoi lasciare che facciano del male ad Alice? Lei non centra niente...-

-per lei si può trovare qualche accordo...- disse guardandola –i pirati vivono di accordi!-

-prima hanno detto di aver bisogno di uomini...magari potremmo arruolarci in cambio di lasciare andare lei...- propose.

-Hector, davvero, se non è quello che vuoi l’accordo potrebbe anche riguardare solo me e tu e lei scendere a terra, non voglio costringerti...-

-Ehi, sull’Atlan mi hai detto che avremo solcato i mari in libertà per sempre, ti ho preso in parola amico!- disse dandogli una pacca sulla spalla.

-non voglio che per colpa mia ci andiate di mezzo voi, davvero...sono disposta a rimanere qui!- disse preoccupata.

-non vi preoccupate Alice- disse Hector con un sorriso –è una nostra scelta...- Edward sorrise, era felice che il suo amico volesse seguirlo.

Passò un giorno e il capitano William Turner fece salire i tre prigionieri sul ponte, era il momento di decidere che fare delle loro vite.

-bene bene...- commentò il capitano osservandoli –ci ho pensato sopra e sono arrivato alla conclusione...-

-arruolateci!- lo interruppe Edward.

-esatto, arruolateci!- ripetè Hector con meno sicurezza.

-in cambio del nostro servizio però vogliamo qualcosa...- riprese Edward.

Il capitano guardò un po’ per aria, come se ci stesse pensando sopra –mmh, si, sembrate due uomini forti...potreste certamente tornare utili...e cosa volete in cambio?-

-che lasci libera...-

-che arruoliate anche me!- intervenne Alice.

-come?!- dissero tutti e tre all’unisono.

-che diavolo state facendo? Non erano i piani questi!- disse Hector a bassa voce.

-questi maledetti sono capaci anche di scaricarmi in acqua...e poi posso riuscire a cavarmela!- disse lei.

-una donna a bordo porta sventura!- disse qualcuno della ciurma.

William Turner annuì –anche io non la voglio una donna a bordo...e poi a cosa sei utile?-

-so...so usare la spada! Mi serve un po’ di pratica ma comunque sono capace! E posso dare una mano a pulire...- disse lei sicura di sè.

-in ogni caso ormai siamo troppo lontani per tornare indietro...quindi resterai a bordo sino a quando non attraccheremo al prossimo porto-

-e dov’è il prossimo porto?- chiese Edward.

-Tortuga!- e poi li fece slegare.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Avevano gli stessi incarichi di quando stavano a bordo dell’Atlan, Hector era timoniere e Edward ammiraglio. Alice invece stava sotto coperta a pulire, ovviamente si era dovuta liberare del suo vestito e corsetto e li aveva dovuti sostituire con una camicia e dei pantaloni, così stava molto più comoda.

I tre avevano fatto abbastanza amicizia adesso.

Erano passati solo un paio di giorni da quando erano “diventati” pirati e sia Hector che Edward si sentivano abbastanza elettrizzati (nonostante il primo inizialmente non fosse molto convinto), per raggiungere tortuga ci sarebbero voluti parecchi giorni e loro non avevano mai viaggiato così a lungo senza attraccare.

L’unica che ovviamente non si trovava bene era Alice che, essendo una donna, veniva costantemente offesa e in soli due giorni anche più volte quasi violentata.

Quando questo succedeva correva da Hector in cerca di un po’ di difesa.

-...ancora qui?!- disse con un sorriso badando al suo timone.

-sotto coperta non mi lasciano in pace!- disse attaccandosi al suo braccio.

-dov’è finito tutto il coraggio di quando hai detto che volevi diventare piratessa? Troppe chiacchiere my little lady!- commentò.

-ehi ho solo un anno in meno di te! E poi non immaginavo fosse così complicato!- disse dandogli una gomitata –e potresti almeno far finta di essere più preoccupato, magari riesci a fargli paura e mi lasceranno in pace!-

-e tu usa la spada! Vedrai che capiranno...-

In quel momento Edward li raggiunse con un grosso sorriso stampato sul viso, i due lo guardarono curiosi –che succede?-

-il capitano ha detto che quando arriveremo a Tortuga potremo parlare della nostra prima...- rimase in silenzio per creare suspance -...ricerca di un tesoro nascosto!-

-wow!- commentarono all’unisono Hector e Alice, pieni di stupore, il ragazzo soprattutto.

-non ti emozionare tanto tu!- disse Edward ad Alice –visto che ci lascerai prima! Ci godremo il tesoro anche per te!-

-sei veramente antipatico!- commentò lei incrociando le braccia –torno sotto coperta...e sta volta con la spada!-

I due rimasero da soli.

-certo che potresti cercare di essere più gentile con lei!- commentò Hector con un sorriso.

-...e perchè? Ti da forse fastidio?- disse in tono malizioso.

-no...è che...insomma, già si trova da sola circondata da pirati...e continua a scappare da me perchè metà equipaggio ha provato a violentarla...dico solo che potresti non peggiorare la situazione...-

-aaah, allora ti interessa!- disse continuando con lo stesso tono.

-ma no che non mi interessa...non è neanche così carina! Provaci tu se proprio vuoi!-

-ah per me non c’è problema!- disse sorridendo e Hector lo guardò strano, non pensava che l’avrebbe preso sul serio –guarda che non parlavo sul serio!-

-troppo tardi amico!- disse sorridendo –una notte di queste sarà mia!- disse tornando ai suoi lavori. Hector lo guardò storto, forse un pochino gli importava.

- - - - - - - - - - - - - - - - - - - - -

Passarono un paio di giorni ancora e William Turner entrò sotto coperta velocemente ad avvertire il suo equipaggio –uomini, da adesso le cose si fanno più difficili, stiamo andando incontro a un grosso temporale, le onde si faranno molto alte e il vento molto forte, dovremo rallentare la marcia e dovremo impegnarci parecchio per cercare di arrivare sani e salvi e con la nave intatta alla fine della tempesta!-

Continua!!!

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Ed ecco a voi Hector ragazzo: http://img479.imageshack.us/img479/2072/hectorragazzoscrittebt4.jpg

Nota di Nutty: nuovo personaggio, Alice :) nei prossimi capitoli la conosceremo meglio! Ma soprattutto: William Turner!! Ho pensato che avrebbe potuto essere lui un ottimo capitano per la Perla Nera, prima di Hector e Jack Sparrow...in fondo quest’ultimo stesso dice a Will nel film che suo padre era uno dei pirati della peggior specie! Che ne dite? :) Stay Tuned!!!

Blackmoody: grazie per il consiglio, cercherò di migliorarmi ;) e grazie anche per i complimenti e del sostegno!

EriS_San e Giu91 grazissimo dei complimenti!

  
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