Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |       
Autore: Lou_    17/01/2013    5 recensioni
Due ragazzi.
Due mondi paralleli.
Scienziati che giocano a controllare il mondo.
Un amore destinato a finire come è cominciato.
Genere: Fantasy, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A






Prologue

 

Sunny Sunset non riusciva più a godersi la vita; passava il tempo in modo piatto, magari stesa sul letto di camera sua a guardare il soffitto e ascoltare musica. Gli amici, se così si potevano chiamare, non li vedeva più, non parlava più con nessuno se non a sè stessa per chiedersi come avesse potuto ridursi così.
E in effetti prima non era così: aveva un buon rapporto con sua madre, potevano quasi definirsi amiche. Di amici ne aveva a sufficienza per non sentire il rumore della solitudine, a scuola ci andava sempre col sorriso, solo perchè poteva rivedersi con Channing Cross di quarta, di cui era pazzamente innamorata.
Sapeva divertirsi, sapeva vivere la sua adolescenza.
Successe poi d'improvviso, quasi senza una ragione; Sunny iniziò a riflettere.
Iniziò a ragionare sulla sua vita, sul perchè della sua monotonia, su la realtà, ormai noiosa, che la circondava.
Iniziò a sentirsi insoddisfatta di ciò che era, e, dopo ciò, tutto fu una catena, come quando si fa scivolare una pallina lungo un piano inclinato, che man mano accelera, non fermandosi, imperterrita.
Sunny quindi si isolò dal mondo: iniziò a litigare con sua madre, gli amici, perse lo stimolo di alzarsi dal letto per affrontare la giornata.
Cloadette Sunset, la madre della ragazza, piuttosto preoccupata, si era rivolta a molti medici e psicologi, ottenendo sempre la stessa risposta: Sunny stava affrontando un periodo tutto suo adolescenziale, non era depressione, ma una forma meno complessa e meno grave.
Cloadette aveva annuito, provando a sorridere a quella gente fredda e distaccata, non potendo ribadire nulla; aveva quindi accettato la situazione, provando sempre nuovi approcci con la figlia, via via più schiva.
Ormai Sunny aveva diciotto anni.
Era una bella ragazza, alta, bionda, con un naso allinsù, ma chiunque, qualsiasi persona rimanesse ad osservarla, si sarebbe ricordato per sempre di lei, e non per l'aspetto, ma per lo sguardo.
Uno sguardo sofferente, che chiedeva aiuto, attenzioni; uno sguardo profondo, di chi ha vissuto tutto e niente della vita, blu come un mare in tempesta, triste come un fiore appassito.


Sunny sbuffò, facendo roteare gli occhi; fece quindi leva con le braccia e si alzò dal cuscino del suo letto, mettendosi a sedere. Si strofinò gli occhi, facendo saettare lo sguardo sulla radiosveglia che aveva sul comodino: era davvero presto, ma di questo Sunny non si sorprese, era abituata a svegliarsi nel cuore della notte. Ormai era quasi incapace di dormire.
Si mise in piedi, soffermandosi davanti la sua finestra spalancata: il cielo era terso, la luna era piena ed illuminava gran parte della cittadina.
Sunny storse il naso, stiracchiandosi un poco, cercando quindi le ciabatte e trascinandosi in bagno.
La porta della camera da letto di sua madre era chiusa, come al solito.
Sunny arrancò nel buio, iniziando a vedere il contorno degli oggetti attorno a sè.
Trovò il bagno; vi entrò.
Piastrelle rosee coprivano le pareti; diversi scaffali stracolmi di prodotti per il corpo, spazzole, trucchi.
Sunny non si truccava da molto; non si curava più del suo aspetto, non le importava l'impressione che dava agli altri. Si fermò davanti il lavandino a muro; un enorme specchio sovrastava la parete.
Rimase ad osservare il suo riflesso, scuotendo la testa più e più volte in senso di disapprovazione.
Fece qualche smorfia, passandosi poi una mano tra i capelli.
Spostò il suo sguardo per la stanza, decisa a riprovare a dormire.
Qualcosa, fu un attimo.
Sunny aveva visto un leggero movimento di fronte a sè.
Aprì e chiuse gli occhi, rimanendo quindi davanti lo specchio; nessun oggetto era caduto, tutto era immbile.
Si diede della stupida mentalmente; qualcosa si mosse di nuovo, facendo spaventare Sunny.
La ragazza strabuzzò gli occhi, sentendo il suo cuore accelerare nel petto, il respiro irregolare.
Corrucciò la fronte, iniziando ad avvicinare il viso allo specchio.
Lei era sicura di non aver sorriso, era ormai da molto che non sentiva tirare la pelle delle guance.
E allora perchè il suo riflesso le stava sorridendo a trentadue denti?




Buonasera belle, eccomi con una nuova storia! Come vi sembra? Intrigante? E siamo solo all'inizio care c:
L'idea mi è venuta di getto, e l'ho colta al volo! Fatemi sapere se l'apprezzate, potrei cancellarla :/
Coomunque, Sunny, parliamone. E' in una fase particolare, lo avrete capito.
Si sente sola, vive ormai solo tra quattro mura, il rapporto con la madre è una merda... ricordatevi che potrebbe anche migliorare col tempo, ma per adesso sta così. Chissà, forse quello che gli è appena successo le fa porre delle domande...
Beh, basta allungarmi, vi dico solo che me la sono immaginata come Elisha Cutberth ;)
Un bacione e buona serata,
Lou_

Twitter (seguimi e se chiedi ricambio) c:


 

  
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Lou_