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Autore: Valefor    17/01/2013    3 recensioni
La solitudine è all' ordine del giorno. Ma non tutti la affrontano allo stesso modo.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Flashfic scritta di getto in un momento di ispirazione.

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Il camion su cui ero trasportava tre kilogrammi di pura dinamite. Abbastanza da far saltare in aria l'intero complesso.
Non ci sarebbe stato nessun sopravissuto, solo cenere, in abbondanza.
 
Quando da piccolo vai a scuola, se hai la possibilità di andarci, fra tutte le materie che ci sono, storia, matematica, lingua, ce n'è sempre una che ti piace particolarmente. E pensi, 'Quando sarò grande, probabilmente farò un lavoro che avrá a che fare con questa materia" Esatto! 'Probabilmente'.
 
Succede poi che nell' adolescenza accumuli così tanto odio per i tuoi simili che ti dimentichi dei tuoi sogni e obiettivi.
Sei incapace di sorridere o sognare, nella tua mente c'è solo rabbia, rabbia e solamente rabbia.
I tuoi genitori pensano che sia un comportamento normale "È un adolescente" dicono "E' un po ribelle". No, è un futuro psicopatico, un nemico della società, un incompreso, un pazzo senza speranze.
 
Serate spese a parlare con te stesso, a piangere, a imprecare contro il tuo male più grande: la solitudine. 
Ti chiedi che hai fatto per meritare tutto ciò ed è lì che smetti di credere in Dio.
Intanto, i tuoi genitori se ne sbattono con la solita scusa dell' essere adolescenti. Pensano che ti sei innamorato e che la troietta non ti ricambia... ma che importa? Finchè vai bene a scuola, prendi bei voti e ti garantisci un lavoro per poter mantenere i loro futuri culi vecchi va tutto bene. No, non va tutto bene, anzi. Non c'è più marcia indietro: una volta che compi diciasette sei più calmo, ma il tuo odio è più intenso. I tuoi piani di vendetta, quelli che avevi pianificato le sere in cui ti chiudevi nella tua stanza solo con te stesso, prendono man mano forma, l'epoca più oscura e finita. Sei a prova di proiettile: non provi colpa, non provi affetto.
Ai venti, magicamente, non provi neanche più odio. Non provi niente. Sei vuoto. Sei pronto.
  
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