ATTENZIONE: è una più-o-meno-threesome
ROSSA. Se non vi piace il genere, non leggete.
QESTIONE DI PUNTI DI VISTA
Non c’era niente di strano
nel fatto che Harry si stesse spogliando. Era normale, lo faceva sempre. Non
c’era niente di strano neanche nel fatto che nella stanza, con lui, ci fosse Niall, che si era messo a ridere quando Harry aveva
rischiato di finire lungo disteso per terra nel tentativo di togliere i
pantaloni troppo velocemente. Non era strano, perché Harry si spogliava sempre
e comunque, senza preoccuparsi troppo di chi ci fosse a guardarlo. La cosa
aveva iniziato a diventare strana quando Harry aveva esclamato qualcosa di
molto simile ad un “ah, adesso ridi, biondino?”. Ed anche quello non sarebbe
sembrato poi così insolito se, nel dirlo, Harry non avesse spinto Niall contro il muro, facendo aderire i loro corpi.
« Si, rido perché sei ridicolo. E ora cosa pensi di
fare per punirmi? » aveva risposto Niall, con un sorriso sfacciatamente malizioso.
E questo, davvero, era
strano. Perché Niall non era quel tipo di ragazzo.
Non era uno di quelli maliziosi, che pensano sempre al sesso, come Harry o,
talvolta, Louis.
Per tutta risposta Harry lo
aveva baciato, mordendogli un labbro e sussurrandogli qualcosa all’orecchio. Io
ero quasi svenuto. Cosa diavolo stava succedendo in quella stanza? Mi ero perso
qualche passaggio delle vite dei miei migliori amici? E, soprattutto, perché
continuavo a stare dietro quella porta ad osservarli, senza avere la forza di
allontanarmi?
Niall era scoppiato a ridere di nuovo, per poi prendere
Harry per i fianchi e tirarlo ancora più contro di sé. La mani del più piccolo
erano scese lungo il suo torace, infilandosi sotto la maglietta e prendendo ad
accarezzare la sua pelle chiara, mentre con le labbra era sceso a lasciargli
una scia di baci umidi sul collo. Niall aveva
reclinato il capo all’indietro, mordendosi leggermente un labbro. E per la
prima volta in vita mia, non potei fare a meno di pensare che fosse
fottutamente sexy. Dopo qualche secondo si erano staccati leggermente. Lo
sguardo di Niall era vagato per la stanza e si era
posato su di me per un istante. Mi ero ritratto in fretta, sperando che non mi
avesse visto. Sarebbe stata una della cose più imbarazzanti della mia vita.
Dopo qualche secondo, visto che nessuno dei due aveva dato segno di essersi
accorto della mia presenza, ero tornato alla mia postazione originale, dietro
lo spiraglio della porta, ad osservarli. Adesso Niall,
rimasto anche lui senza maglietta, aveva sussurrato qualcosa all’orecchio di
Harry, che era scoppiato a ridere di gusto, buttando la testa all’indietro, poi
aveva sussurrato anche lui qualcosa in risposta, facendo sorridere divertito il
biondo.
Io ero rimasto a guardarli,
senza parole, senza più saliva e senza più sangue in zone che non fossero il
mio bassoventre.
Un bacio. Un morso. I jeans
di Niall volarono per terra. Rimasi anche senza
fiato. Harry lanciò un’occhiata di sbieco alla porta, poi tornò a guardare Niall, strofinando lentamente una coscia contro la sua
erezione. Niall mugolò leggermente, facendomi salire
il sangue al cervello.
Me ne sarei dovuto andare.
Avrei dovuto farlo, per il bene mio, del mio cervello, e della mia non più
tanto certa eterosessualità, ma non ce la facevo.
Quando Harry sostituì la sua
coscia con una mano, Niall gemette lascivamente, ed
io temetti di svenire per davvero. Durò solo qualche istante, poi Harry si
staccò con uno sbuffo, e Niall lo guardò divertito.
Senza che io potessi fare
niente per impedirlo, senza che potessi in alcun modo fuggire, entrambi si
voltarono e vennero verso di me. Spalancarono la porta e mi guardarono. Harry
aveva le sopracciglia inarcate, Niall sorrideva
maliziosamente.
Io volevo morire.
« Ciao Zayn. »
« Cia.. Ciao.. »
balbettai, arrossendo come un deficiente.
« Ecco, io e Harry.. »
cominciò Niall, ma Harry lo precedette.
« Ci stavamo chiedendo per quanto tempo ancora avessi
intenzione di rimanere lì dietro a guardarci. »
terminò la frase per lui, facendo scivolare lo sguardo su tutta la mia figura,
per poi soffermarsi sul cavallo dei miei pantaloni.
« Scusate. Io.. Me ne vado subito. Scusate. » mormorai, confuso, dandogli le spalle ed
avviandomi.
Una mano mi fermò,
afferrandomi per un polso. Mi voltai. Era Niall, che
mi sorrideva ancora nello stesso modo di prima. Un sorriso indecente, quasi
perverso. Un sorriso talmente in contrasto con la purezza dei suoi lineamenti
da far andare completamente in cortocircuito il mio cervello.
« Intendevamo dire, quanto tempo ancora avessi
intenzione di rimanere lì a guardarci, prima di entrare. » disse, ed Harry annuì, come per dare il
proprio appoggio a quella frase. Io spalancai gli occhi. Avevo davvero sentito
quello che mi sembrava di aver sentito? Aveva veramente detto quello che mi
sembrava avesse detto?
Non mi lasciarono il tempo di
stare a ragionarci più di tanto. Harry mi prese l’altra mano e mi strascinarono
all’interno della stanza, richiudendo la porta. A chiave, stavolta.
Mi fecero sedere su una
sedia, poi mi guardarono entrambi, leggermente divertiti.
« Allora, mio caro esempio di mascolina virilità -e
dicendo questo, lo sguardo di Harry cadde nuovamente sulla mia erezione, ancora
compressa nei jeans.- preferisci continuare a guardare, o vuoi partecipare? »
« G-guardare. »
mormorai, facendolo ridacchiare.
Non ero proprio sicuro di
voler solo guardare, ad essere sincero. Ma d’altra parte non avevo mai fatto una
cosa a tre. E non avevo mai neanche avuto un rapporto gay. Ergo, non ero
neanche tanto certo di essere pronto per un rapporto gay a tre.
Niall sorrise. Di un sorriso dolce, stavolta, e si abbassò
su di me, per poi baciarmi lievemente sulle labbra. Sgranai gli occhi.
« Andiamo Niall. Il ragazzo
non vuole partecipare. » lo interruppe Harry,
estremamente divertito, prendendolo per un braccio e tirandolo verso di sé.
« Uffa. Ma io volevo anche lui. »
brontolò piano Niall, prima che le sue labbra
venissero chiuse da quelle del più piccolo.
Il bacio non rimase casto e
puro nemmeno per un secondo. Si baciarono con foga, desiderio, passione. La
mani di Harry scorrevano frenetiche lungo tutto il corpo di Niall,
mentre le mani del biondo stringevano convulsamente i suoi fianchi.
Iniziarono ad indietreggiare
alla cieca, fino a quando la ginocchia di Harry non incontrarono il bordo del
letto e ci caddero sopra. Rimasi ad osservare la scena dalla mia postazione,
prendendo a respirare pesantemente, senza neanche accorgermene. Sesso. Quei
due, insieme, erano il Sesso. Ed io non me ne ero neanche mai accorto.
Non era semplicemente il modo in cui Niall si era
messo a cavalcioni su Harry, stringendo le cosce muscolose intorno ai suoi
fianchi. Non erano neanche le mani grandi di Harry che si aggrappavano al
sedere di Niall, facendo affondare le dita nella sua
carne. Non era il modo in cui muovevano in sincrono i fianchi, facendo
scontrare le loro erezioni, e non erano neanche i gemiti che continuavano a
lasciare le loro labbra, riempiendo la stanza. Non era quello che facevano, era
quello che erano. Le loro pelli chiare che si sfioravano, i loro
capelli, così diversi, che si mescolavano, quando si baciavano. Erano i loro
occhi, i loro sguardi. Il verde, screziato di grigio, e l’azzurro, macchiato di
verde. Lo sguardo malizioso, lascivo e perverso, su due visi dai tratti tanto
infantili.
Quando quei quattro occhi si
posarono su di me, trasalii.
« Sei proprio sicuro, di non voler partecipare neanche
un pochino? » mi chiese, ironico, Harry.
Mi accorsi che la mia mano,
senza che neanche il cervello le avesse ordinato di farlo, era scesa
all’inguine ed aveva iniziato a sfregare insistentemente contro la mia
fastidiosa erezione. La ritirai di scatto, arrossendo di botto. Era
maledettamente imbarazzante.
Harry scoppiò a ridere, ed
infilò una mano nei boxer di Niall, che sussultò,
chiudendo gli occhi per un secondo. « Dai, vieni qui! Il bambino vuole anche te.. » aggiunse, stringendo la presa.
Niall gemette rumorosamente, mordendosi un labbro, ed un
filo leggero di saliva gli scese lungo il mento. Harry lo raccolse con la
lingua. Deglutii rumorosamente, a quell’immagine, e irrigidii istintivamente
quasi tutti i muscoli del corpo.
Però scossi la testa, ancora
cocciutamente convinto di non voler partecipare alla cosa.
Harry scrollò le spalle e
tornò con la bocca su quella di Niall, decidendo che
era molto più interessante che continuare a parlare con me. Gli morse un
labbro, poi si tirò su a sedere e fece spostare Niall,
in modo da poter togliere anche l’ultimo indumento che li copriva. Quando
rimasero entrambi completamente nudi, uno seduto sull‘altro, la mia mano tornò
involontariamente alla postazione di prima, ed io non potei fare niente per
impedirlo. Era quasi doloroso.
« Niall, posso.. » iniziò Harry, con il fiato corto, fissando i
propri occhi in quelli dell’amico.
Niall scosse la testa. « No. Zayn è già abbastanza
sconvolto così. » ansimò, mordendosi un labbro e sfregando la propria
erezione contro gli addominali dell’amico.
Harry lo guardò facendo gli
occhioni da cucciolo. « Eddai.. Zayn è adulto e
vaccinato! E poi sono sicuro che non gli dispiacerebbe! »
Spalancai gli occhi,
arrossendo di nuovo. E la cosa che mi turbò più di tutte, fu il pensiero che,
probabilmente, Harry aveva ragione.
Ma Niall
non era della stessa idea. Scosse di nuovo la testa, continuando a muovere i
fianchi ritmicamente. « Ho detto di
no. E poi mi fa ancora male da stamattina. Te l‘avevo detto di fare piano! Se
proprio ci tieni a fargli vedere tutto tutto, stai tu
sotto. »
Harry sbuffò, affondando il
viso nell’incavo del collo di Niall. « Quanto sei antipatico.. »
Il ragazzo gli prese il viso
tra le mani, ritirandolo su, e lo baciò piano sulla bocca. « Sono sicuro che alla fine non sarai della stessa
opinione. » sussurrò poi, sulle sue labbra.
Harry sorrise. Niall sorrise. Avrei sorriso anch’io, se solo non fossi
stato così impegnato a cercare di alleviare il dolore della mia erezione nel
modo più pudico possibile. Ed era piuttosto idiota, quello che stavo facendo.
Rimanere lì, senza avere il coraggio di unirmi a loro, e neanche la forza di
andarmene. E neanche la sfacciataggine di farmi almeno una sega come si deve.
La scena davanti ai miei
occhi si stava facendo sempre più interessante ed assurda. Niall.
Il dolce, adorabile, folletto irlandese che tutti trattavamo come un esserino
da proteggere, aveva iniziato a passare la punta della propria lingua lungo
tutto il torace di Harry, definendo la linea degli addominali, soffermandosi
per qualche secondo sull’ombelico ed infine andando a perdersi tra i peli
pubici del ragazzo. Quando alla fine glielo prese in bocca, dovetti mordermi un
labbro a sangue e stringere la sedia con le mani fino a farmi sbiancare le
nocche, per non alzarmi, togliere Harry da lì e mettermi al suo posto. Anche
perché.. Dio, sembrava proprio che Niall ci sapesse
fare veramente alla grande, con quelle labbra e quella lingua. Alzai lo sguardo
su Harry. Aveva la bocca leggermente aperta, e dalle labbra rosse e umide
continuavano ad uscire una serie di ansiti e gemiti sommessi. I suoi occhi,
così maledettamente profondi, continuavano a fissarmi, ma tra i respiri
spezzati riuscivo a sentire che continuava a sussurrare il nome di Niall.
Non so quanto tempo fosse
passato, quando alla fine raggiunse l’orgasmo, con un urlo. Si riversò nella
bocca di Niall, che non si spostò minimamente, ed
ingoiò tutto senza fare un piega. Rimasi a guardarli incantato, mentre il mio
amico si tirava su da terra, gli dava un bacio veloce sulle labbra e poi si
sedeva tra le sue gambe, dandogli le spalle e lanciandomi un’occhiata
indecifrabile. Appoggiò la schiena al suo petto ed anche lui, mentre Harry lo
masturbava, non distolse i suoi occhi liquidi e velati dal piacere dai miei
neanche per un secondo. Per l’ennesima volta mia ritrovai a pensare che sarei
anche potuto morire lì. In quel momento. Annegare in quegli occhi che
ricordavano così tanto due pezzi di cielo. Dopo minuti interminabili -oppure
ore, non saprei.- anche Niall venne, in un gemito
strozzato, accasciandosi poi sul petto di Harry, stremato, buttando la testa
all’indietro.
« Zayn.. » mi chiamò Harry.
Sussultai, sentendo la sua
voce, ancora roca per l’orgasmo, pronunciare il mio nome. Anche Niall trasalì, spalancando gli occhi e tirandosi su come se
si fosse ricordato solo in quel momento che io ero ancora lì.
« 50 euro per lo spettacolo. »
disse poi, con un sorriso divertito dipinto in volto.
Per un secondo non potei fare
a meno di pensare distrattamente che se le nostre fan avessero saputo che uno
spettacolino del genere costava meno di un nostro concerto sarebbe stata la
fine per noi.
« Zitto, cretino. »
lo riprese Niall, tirandogli un pugno sul braccio.
Poi venne verso di me,
sorridendo malizioso.
« Si direbbe che tu abbia qualche problema in questo
momento.. » sussurrò, accostando la bocca al mio
orecchio ed accennando alla mia mano che giaceva inerme sul cavallo dei miei
pantaloni.
« Potrei aiutarti a risolverli.. » aggiunse, sfregando la coscia nuda contro la
mia troppo-ignorata-erezione.
Mi lasciai sfuggire un
gemito.
« Oppure potremmo aiutarti entrambi. » sussurrò la voce di Harry, contro l’altro
mio orecchio.
Poi la cosa divenne ancora
più folle ed indecente e terribilmente fuori controllo. Niall
mi prese per il mento con due dita, mi fece voltare il viso e mi baciò. A
fondo. Nel modo più sporco e osceno in cui si possa baciare una persona. E
quando ci staccammo, Harry fece lo stesso. E mentre ancora la lingua di Harry Styles si dilettava nel farmi impazzire, sentii quella di Niall prendere a tormentarmi quella piccola striscia di
pelle tra la fine della maglietta e l’iniziò dei boxer.
Ed era tutto così confuso che
non saprei neanche raccontarlo bene. Era tutto un turbinare di lingue, pelli
chiare e morbide, occhi verdi ed occhi azzurri che mi fissavano. Labbra rosse e
umide che mi esploravano, dandomi un piacere che non avevo mai provato.
Fu una follia. Semplicemente
questo. Una follia che mi fece raggiungere l’orgasmo piuttosto in fretta,
purtroppo per me.
Mi lasciai andare nella bocca
di Harry, mentre Niall ancora mi stava lasciando
segni visibili del suo passaggio sulle clavicole, e proprio come aveva fatto
lui prima, Neanche Harry si mosse, ma rimase immobile, ingoiando tutto.
Alla fine mi accasciai sulla
sedia stanco morto. Sia psicologicamente che fisicamente. Quei due pervertiti
neanche se ne rendevano conto, ma avevano appena stravolto il mio mondo.
« Ma quindi.. »
ebbi il coraggio di dire, quando il mio respiro si fu regolarizzato e i due
maniaci mi ebbero portato a stendermi sul letto. «
Quindi voi due cosa.. Cioè, state insieme, o.. »
Niall si sistemò alla mia sinistra, Harry alla mia destra,
ed entrambi appoggiarono la testa sul mio petto.
« Si che stiamo insieme. »
rispose Harry.
« No che non stiamo insieme. »
lo corresse Niall.
Cosa diavolo stavano dicendo?
Non erano capaci di mettersi d’accordo neanche su una cosa del genere?
« Io lo amo. »
disse poi Harry, con una semplicità disarmante.
« Anche io ti amo, Harry, lo sai.. Però amo anche Zayn. »
Trasalii, ed abbassai lo
sguardo sul viso di Niall, che mi stava guardando con
gli occhioni blu spalancati.
« Ehi, se è per quello anche io amo Zayn!
» esclamò Harry.
« E anche Louis! »
« Oh, si Louis, come dimenticarlo… »
« Già, e Liam. È così dolce..
»
Ed io iniziai a chiedermi
cosa diavolo significasse per quei due la parola amore.
« Scusate, ma come fate voi due a dire di essere
innamorati di una persona? »
« Amore.. È quando ogni volta che lo vedi senti le
farfalle nello stomaco, e sei felice anche solo di poterci parlare per cinque
minuti al giorno.. » rispose Niall, con sguardo sognante.
« Già, e quando vorresti baciarlo. Quando ti sorprendi
a pensare che potresti passare anche giornate intere a baciarlo. » aggiunse Harry.
Li guardai sconcertato. « E voi provate queste cose per quattro persone
contemporaneamente? »
« Si! » esclamò Harry.
« No! » esclamò Niall. « Io le provo per
cinque persone. Sono innamorato anche di Josh. »
Rimasi in silenzio un attimo,
senza sapere cosa dire. « Mio Dio, mi
avete ucciso la Larry.. Ed io che iniziavo a crederci veramente.. » sospirai alla fine, passandomi una mano sul viso.
« Beh, se vuoi la prossima volta chiamiamo anche Louis,
non c‘è problema. » ridacchiò Niall, dandomi un pizzicotto sul fianco.
« Già, almeno lui partecipa, invece che stare solo a
guardare. » aggiunse Harry, con un sorriso divertito.
« Che vuoi? »
esclamai, punto sul vivo. « Almeno io non urlo
come una puttanella, quando ho un orgasmo. E comunque vi ricordo che io ero
etero, fino ad un paio d‘ore fa. »
« Io non urlo come una puttanella! Il mio è, come già
ho detto, un maschio urlo di vittoria. »
« Maschio mi pare un aggettivo un po‘ eccessivo, usato
in riferimento a te. »
Continuammo a scherzare così
ancora un po’, poi cedemmo alla stanchezza e ci addormentammo tutt’e tre in
quella stessa posizione.
**Autrice**
Salve a tutti!
Chiedo umilmente perdono per
questa cazzata madornale che ho avuto il coraggio di postare… ;_; So che è
brutta, visto che non sono capace di descrivere le scene di sesso, e so
perfettamente che la parte finale è abbastanza nonsense (mi sono divertita a
scriverla ahahahah) però, se voleste lasciarmi una
recensioncina… mi fareste tanto felice **
Per favore <3
Un bacio
Ale