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Autore: DK in a Madow    17/01/2013    5 recensioni
I piedi lo avevano portato fino alla ferrovia da soli; gli succedeva sempre quando gli girava qualche idea strana per la testa. Iniziava a camminare, i piedi decidevano dove fermarsi e il tempo si allargava in maniera esponenziale fino a cristallizzarsi.

Billie Joe sui binari dell'ispirazione ai tempi della composizione di Kerplunk! che oggi compie ventun'anni.
Buona lettura!
Genere: Introspettivo, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Billie J. Armstrong, Mike Dirnt, Tré Cool
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Soundtrack : Christie Road, Green Day
 
 
 
Oakland CA, 1991.
 
    Qualcosa nell’aria gli disse che era mezzanotte. Sarà stato il silenzio, interrotto solo dai suoi respiri, l’aria fresca di fine maggio che gli pizzicava la nuca scoperta. Si strinse piano nel suo giubbotto di pelle, infastidito da quella brezza che gli alzava i pori. Non ricordava da quanto tempo stesse lì; dieci minuti, forse mezz’ora anche se, effettivamente, non gliene fotteva un cazzo. Magari era ancora mezzanotte e il tempo si era fermato in quella strada di periferia in cui il profumo della pioggia si mescolava al puzzo di piscio, vomito e fogna. Forse il suo star fermo davanti a quella ferrovia aveva fatto si che il tempo corresse più velocemente sui binari o che si fermasse definitivamente in qualche stazione.
    Si trovava sempre a fare pensieri contorti in quel posto. Frugò con calma nelle tasche del giubbotto, in cerca di una sigaretta. La trovò, l’accese e subito l’aria fuori e dentro i suoi polmoni si riempì di nicotina. Staccò lo sguardo dai binari per seguire la scia del fumo, portandolo in alto. In quel posto, in cui nemmeno i lampioni funzionavano ormai, il cielo sembrava più luminoso, così carico di stelle che, ne era certo, una notte di quelle non avrebbe retto al peso e gli sarebbe crollato addosso vestendolo di luce.
    - Che fervida fantasia, signor Armstrong! – disse il ragazzo a se stesso, imitando alla perfezione il tono e l’accento del suo professore d’inglese. Sorrise, lo faceva sempre quando si ritrovava a parlare da solo.
Ad un tratto sentì un rumore di passi dietro di sé, lo stridio della ghiaia calpestata che si faceva sempre più vicino.
    - Hey! – esclamò Billie voltandosi e sorridendo ai nuovi arrivati.
    - Finalmente l’abbiamo trovato il ragazzo che scompare, eh Mike? – chiese Frank al suo accompagnatore, la cresta verde che svettava fiera verso il cielo.
    - Sì, ma io so dove trovarlo quando è in giro! –rispose il biondo con fare sarcastico.
    - Ah, smettetela di prendermi per il culo! – esclamò Billie fingendosi irritato, portandosi la sigaretta alla bocca.
    - Che fai, non offri? – disse Tré strappandogliela di mano. Billie lo guardò sconcertato, chiedendosi se ci fosse un limite alla pazzia di Frank.
    - Che stavi facendo? – chiese Mike portandosi una ciocca dei lunghi capelli dietro l’orecchio.
    - Ammazzavo il tempo. – disse Billie tornando a fissare i binari – Il che mi riesce difficile senza fare un cazzo. – aggiunse grattandosi la testa, i capelli ricci, che ormai arrivavano alle spalle, raccolti in una coda corvina.
    - Beh, il luogo è perfetto per nascondere il cadavere! – disse Tré buttando fuori una nuvola di fumo.
    - Che coglione! – disse Billie sorridendo. Ricordò che era lì dal tramonto e solo in quel momento se ne accorse. I piedi lo avevano portato fino alla ferrovia da soli; gli succedeva sempre quando gli girava qualche idea strana per la testa. Iniziava a camminare, i piedi decidevano dove fermarsi e il tempo si allargava in maniera esponenziale fino a cristallizzarsi.
    - Sento che il cervello stia per scoppiarmi! – disse improvvisamente.
    - Da quanto sei qui? –chiese Mike, mentre Frank stava ad ascoltarli continuando a fumare.
    - Dal tramonto. – rispose Billie, lo sguardo smarrito tra i binari.
    - Ma sei sc…
    - Shhh, Frank, aspetta, ci sono quasi! – disse Billie continuando a fissare il vuoto, mentre con una mano faceva segno a Tré di tacere.
 
…or my brains will explode!
 
    Pensò a quelle parole e subito volse lo sguardo nuovamente al cielo, come a voler afferrare le parole che vorticavano nell’aria.
    - Give me something to do to kill some time…- canticchiò, sotto gli sguardi perplessi e curiosi di Mike e Frank.
    - Take me to that place that I call home…- continuò – Oh, merda, ci sono quasi!
    - Vai avanti Billie, tengo io a mente le prime strofe. – disse Mike. Sapeva che l’amico era in piena fase creativa, ma senza un foglio davanti doveva aiutarlo. Billie si morse un’unghia, lo sguardo ancora perso nel vuoto, ma che cercava di seguire chissà quale percorso che si stava delineando nella sua mente.
    - Take away the strains of being lonely… ci sono quasi Mike! – disse felice Billie.
    - Continua! – disse Mike assecondandolo – Tanto siamo a Christie Road, è casa nostra, nessuno ci porta fretta!
    - Take me to the tracks at Christie Road! – cantò Billie chiudendo il motivetto con una specie d’acuto, prendendo tra le mani il volto di Mike – Sei un genio amico! Un fottuto genio!
    - E tu sei tutto matto! – rispose Mike abbracciandolo.
    - Hey, ma qui nessuno si è accorto che esisto? – disse Frank sconcertato buttando a terra ciò che rimaneva della sigaretta di Billie e calpestandola.
    - Oh, Frank! – disse Billie staccandosi da Mike e rivolgendosi al batterista – Dimentichi che tu sei la mia fonte d’ispirazione nonché mia musa ispiratrice! – disse con aria melodrammatica.
    - Adesso sì che ci siamo, paraculo figlio di una fottutissima puttana! – disse Frank tirando una pacca sulla spalla del cantante.
Billie sorrise sereno ai due, felice di aver trovato l’ispirazione per nuove canzoni.
    - Bene fratelli, domani si entra in studio di registrazione! – annunciò contento il cantante e così dicendo passò le braccia sulle spalle degli amici. I tre si avviarono verso il centro della città ridendo di gusto, progettando nuove idee per il giorno dopo.
In lontananza, l’orologio di un campanile, annunciò le due del mattino, riempiendo l’aria dei suoi rintocchi scacciandone la quiete.
    Il tempo aveva ripreso a scorrere a Christie Road.

 

end

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Angolo della pazza/demente.
 
Holà!
No, no, tranquilli, non sono la stessa che dovrebbe pubblicare il nuovo capitolo di Felisha’s Potraits, vi sbagliate!
Non vi ho convinti, eh?
Vabbè, si da il caso che oggi Kerplunk! compia 21 anni come me (sono nata dodici giorni dopo, a dirla tutta) e che volevo festeggiare con questa cacchetta di OS.
Spero recensirete o sputerete sullo schermo appena avrete finito di leggere.
Bene, ho detto le mie quattro stronzate. Addio! ^^
   
 
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