"È un sonno agitato il tuo, lo è sempre in effetti.
Hai la fronte aggrottata, le sopracciglia corrugate così tanto che quasi si toccano al centro, l’intero viso contratto in una smorfia di tensione.
Ansimi, ansimi ancora.
Ti muovi appena in quel letto di una delle tante locande in cui ti sei fermato a dormire nell’ultimo periodo.
Ti giri improvvisamente su un lato con un movimento fulmineo, che incredibilmente compi mentre ancora dormi.
Magari fosse bastato questo gesto brusco a svegliarti, eh?
L’orrore non è ancora finito, vero?"