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Autore: _Rebecca_    18/01/2013    0 recensioni
Una OS incentrata sul pairing Draco/Pansy.
Ha partecipato al concorso di kiraeteru94 classificandosi quarta e vincendo il premio "Miglior uso della frase".
"Una ragazza camminava nei corridoi della scuola di Hogwarts, sul viso aveva un'espressione nervosa e si mordicchiava il labbro insistentemente; era sola e il buio sembrava sovrastarla rendendola indifesa, aspetto che alla luce non emergeva.
Controllava che tutti gli studenti fossero nei loro dormitori e che tutto fosse in ordine; dall'inizio dell'anno, contrariamente a quello precedente, svolgeva i suoi compiti da prefetto senza il compagno che le era stato assegnato, che ultimamente, per cause che lei non conosceva, trascurava tutti i suoi doveri."
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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                 La solitudine di una coppia di numeri opposti
 

Era una fredda notte di metà novembre, il vento gelido animava gli alberi della Foresta Proibita, che si muovevano lentamente e sinuosamente, come se fosse una strana e macabra danza.
Una ragazza camminava nei corridoi della scuola di Hogwarts, sul viso aveva un'espressione nervosa e si mordicchiava il labbro insistentemente; era sola e il buio sembrava sovrastarla rendendola indifesa, aspetto che alla luce non emergeva.
Controllava che tutti gli studenti fossero nei loro dormitori e che tutto fosse in ordine; dall'inizio dell'anno, contrariamente a quello precedente, svolgeva i suoi compiti da prefetto senza il compagno che le era stato assegnato, che ultimamente, per cause che lei non conosceva, trascurava tutti i suoi doveri.
Mentre questi pensieri tormentavano la mente della ragazza, il rumore di passi veloci che si avvicinavano si fece sempre più forte, accompagnato da una figura nera che sbucò dall'angolo del corridoio.
-Draco! Che fine avevi fatto?- chiese lei con una voce sicura.
Il Serpeverde ci mise un po' per capire a chi appartenesse quella voce e, quando ci riuscì, notò il viso stanco e spento della compagna; i capelli corvini le scendevano liberi e sciolti fin sotto le spalle, gli occhi scuri sembravano quasi perquisirlo, il viso esprimeva ansia, cosìcome il corpo irrigidito sotto la divisa scolastica.
-Avevo di meglio da fare che ciondolare con te in questi corridoi, Pansy- disse lui freddamente.
Non avrebbe voluto essere cosìscorbutico, erano amici sin da quando erano piccoli e, anche se lui non l'avrebbe mai ammesso, a lei ci teneva molto più di quanto in realtà dimostrava.
Proprio per questo doveva proteggerla, non solo dal pericolo imminente di una guerra che rischiava di schiacciarli, ma anche e soprattutto da se stesso.
Vide il viso della ragazza assumere un'espressione sconcertata e meravigliata, oltre che fragile e indifesa, ma subito si ricompose e sorrise beffarda.
-Ah già, come ho potuto pensare che saresti venuto qui ad aiutarmi, l'egoismo è indiscutibilmente una caratteristica della famiglia Malfoy!- esclamò Pansy, mantenendo lo sguardo puntato negli occhi del ragazzo in un atteggiamento orgoglioso che raramente aveva mostrato.
-Sì, come la codardia dei Parkinson!-.
-Ti sembro codarda in questo momento?- chiese lei avvicinandosi a lui, in modo da trovarsi piùvicina di quanto avesse voluto, temeva che le sue guance avvampassero tradendo dei sentimenti che non voleva che emergessero.
Aveva sempre avuto un debole per Draco, sin da piccoli, quando nella tenuta estiva dei Parkinson, mentre le loro madri bevevano il solito té, Pansy lo costringeva a giocare con le bambole; ma i tempi erano cambiati.
-No, mi sembri solo diversa- mormorò lui stanco di discutere, aveva altri pensieri per la mente.
-Quello diverso sei tu, e la cosa più assurda è che non te ne rendi conto! Ti ricordi che fino all'anno scorso adoravi essere un prefetto per abusare del potere sugli altri studenti; avresti ucciso pur di giocare in tutte le partite di Quidditch! Mi dici cos'èsuccesso?- chiese lei mentre la sua voce diventava sempre più alta e stridula.
-Vuoi abbassare la voce? Non vorrei che qualcun altro partecipi alla nostra conversazione- sussurrò lui coprendole la bocca con la mano.
La schiena di Pansy era poggiata contro il muro freddo, ma il corpo di Draco la riscaldava; inevitabilmente le guance della ragazza avvamparono, e lui se ne accorse.
Non sapevano perché tra loro ci fosse quell'imbarazzo, erano già stati insieme, ma sembrava che ci fosse qualcosa di diverso, forse perché loro lo erano.
Rimasero in quella posizione per un po', finché Draco tolse la mano dalle labbra di Pansy per abbassarla e cingerle i fianchi, avvicinandola ancora di più a sé.
-Non credi che ora stiamo abusando del nostro potere?-.
-Forse, ma io, a differenza tua, non ho mai smesso di farlo- ammise lei sorridendo.
-Allora seguirò il tuo esempio- disse lui, abbassandosi e avvicinandosi ulteriormente per baciarla.
Fu un bacio diverso da quelli che precedentemente si erano scambiati: era passionale, ma al tempo stesso sembrava che Draco stesse cercando di fermarsi, come se volesse proteggerla da qualcosa.
Temeva che l'incarico che gravava sulle sue spalle quell'anno potesse ferirla, ma in quel momento non ci prestò tanta attenzione, perché il bacio che desiderava veramente non l'aveva ancora trovato nella bocca di nessuno, tranne che in quella della sua Pansy.






Ciao!
Grazie per aver letto questa storia :)
Draco e Pansy sono due personaggi che mi piacciono molto, spero di averli caratterizzati bene...
Non credo di essere sfociata eccessivamente nell'OOC, i personaggi possono sembrare un po' più dolci di come spesso li si immagina, ma credo che anche loro abbiano un cuore e almeno tra loro, a volte lo dimostrano.
Il titolo fa riferimento a "La solitudine dei numeri primi" (da cui ho preso anche l'ultima frase), perché ho pensato che Draco e Pansy siano una bellissima coppia, opposti e al tempo stesso molto, forse troppo simili, e proprio per questo non riescono a "trovarsi" facilmente, rimanendo soli. 
Alla prossima!

   
 
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