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Autore: jasonhugsme    18/01/2013    2 recensioni
-Non che volessimo fare chissà che cosa, ma a me piaceva dormire insieme ad Howard.
Sentire il suo respiro, il suo profumo, il suo cuore battere mi rendeva immensamente
felice e poi quando mi avvolgeva con le sue potenti braccia mi sentivo al sicuro, al
sicuro da tutto e da tutti-.
*è la mia prima fanfiction, spero vi piaccia*.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Howard Donald, Jason Orange , Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quando cerchi di studiare diritto…

  



Sto studiando in camera mia, ci sto mettendo tutta la mia buona volontà ma, studiare diritto è una cosa che proprio non sopporto. Tutti quei termini strani e complicati che mi fanno solamente incasinare e ogni volta che ne incontro uno mi tocca sempre tornare indietro e vedere il suo significato. Lo trovo veramente snervante.  
E poi a complicarmi la vita, anzi lo studio, è quello stupido del mio coinquilino che ha invitato qui a casa alcuni amici e stanno facendo un casino della madonna.
Mi tappo le orecchie provando a concentrarmi di più. Leggo lentamente le prime frasi del paragrafo e le ripeto tra me e me: Il Parlamento è l’organo costituzionale al quale compete la funzione legislativa, che si realizza con l’emanazione di leggi”.
“Ok questo è facile” penso prima di continuare la lettura.
Chiudo gli occhi e ripeto nuovamente la funzione del parlamento e proseguo, le parole scorrono sotto i miei occhi, sto iniziando a capire qualcosa. Ma proprio quando stavo per rileggere la modalità in cui si emanano le leggi la maniglia della porta di camera mia gira facendo aprire la porta. Sulla soglia c’è un ragazzo che entra sorridendo.
-Sto studiando se non vedi- dico senza alzare gli occhi dal libro.
Le mie parole non lo fermano, avanza per la stanza fino al mio letto dove si siede appoggiando il suo braccio intorno alle mie spalle.
-Seriamente Howard, devo studiare! Se domani mi interroga sono spacciato- dico questa volta guardandolo negli occhi.
Lui continua a sorridere. Inclina la testa facendo penzolare i capelli ricci prima di baciarmi la guancia.
-E se tu non andassi a scuola domani?- chiede a un centimetro di distanza dal mio orecchio.
Il suo naso mi sfiora e io vengo percosso da un fremito lungo la spina dorsale.
-Howard!- mi libero dal suo braccio allontanandolo da me.
-Dai Jay!- dice guardandomi con quegli occhi azzurro cielo, nei quali mi perdo sempre. Sorride, e quel sorriso gli provoca delle fossette sotto gli occhi che lo fanno sembrare un bambino. Quando mi guarda così mi è difficile dire di no.
-Ci penso- rispondo indicandogli la porta e tornando a guardare il libro.
-No, tu domani non vai a scuola! Vieni con me, che ci divertiamo un po’. E’ da tanto che non stiamo solo noi due da soli- lo guardo, sul suo volto è ancora dipinto un sorriso, ma questa volta è più determinato.
“Forse una pausa non mi farà male” penso, ma sono preoccupato. Non sono ancora maggiorenne, e i miei genitori non vogliono che io stia a casa da scuola quando ci sono delle verifiche o delle interrogazioni.
-Ma chi mi fa la giustifica? I miei no di sicuro!- dico mentre Howard rimette il suo braccio intorno alle mie spalle.
-Io, dopotutto ho 20 anni- sorride mostrando i suoi denti perfetti.
Scuoto la testa –Tu non hai 20 anni Howard, ne hai 19-.
-Li compio tra un mese! E poi sono comunque maggiorenne!-dice passandosi una mano nei capelli per cambiargli posizione.
Lo guardo, ho un’altra preoccupazione –Ma Nigel, lui…sai che lui non vuole che saltiamo la scuola-.
-Oh, al diavolo Nigel e le sue regole!- sbuffa contrariato.
Andare contro Nigel è una cosa che mi ha sempre intrigato, ma non ho mai avuto il coraggio di farlo. Forse questa sarebbe stata una buona occasione per trasgredire le regole.
Chiudo il libro facendolo scivolare giù dal letto. Howard mi guarda sorpreso –E’ un si?- .
-Si- rispondo prima di baciarlo.
Mi prende il viso tra le mani e mi chiede –Ti va di venire di là a divertirti con noi?-
Annuisco, anche se guardare le partita di calcio non è mai stato uno dei miei passatempi preferiti. Scendiamo in salotto mano nella mano e, varcata la soglia vedo tre ragazzi seduti sul tappeto che seguono animatamente la partita. Robbie è arrabbiato, la sua squadra sta perdendo. Mark è più tranquillo, sorride e ogni tanto sposta una ciocca di capelli dietro l’orecchia. Gary invece non sta seguendo il match, è seduto vicino a Mark e ha la mano posata sulla gamba di quest’ultimo. Lo guarda mordendosi il labbro e annuisce ogni volta che dice qualcosa.
Io e Howard ci accoccoliamo sul divano sempre tenendoci la mano. Appoggio la testa sulla sua spalla di e guardo la partita alla televisione.
Il fischio dell’arbitro segna la fine del gioco. Robbie è arrabbiato, si siede sul divano lontano da tutti incrociando le braccia e facendo un piccolo broncio. Mark applaude la sua squadra sorridendo. Gary non smette un secondo di guardare il più basso, lo scruta, lo osserva in ogni suo centimetro rimanendo sempre più abbagliato dalla bellezza del suo amico.
-Hai studiato Jay?- chiede Mark inclinando la testa verso sinistra per guardarmi negli occhi.
Annuisco –Si, credo anche di aver capito-.
Howard ride –Crede solamente, non ne è sicuro!-
-Che ore sono ragazzi?- chiede Gary togliendo per un attimo gli occhi di dosso a Mark.
Guardo l’orologio sopra il televisore, segna le 22:43. Lo indico e Gary vista l’ora si alza e va a prendere la sua giacca e quelle di Howard e Robbie.
Gliele porge –Su ragazzi, è ora di andare a letto-.
Robbie afferra la sua giacca borbottando ancora qualcosa sulla partita, è ancora arrabbiato. Howard mi bacia la fronte e si alza dal divano.
Io e Mark accompagniamo i nostri ospiti alla porta e li salutiamo. Howard mi da un bacio e mi augura la buona notte facendomi l’occhiolino. Robbie ci saluta con un gesto del capo e Mark saluta Gary con un timido bacio sulla guancia, facendo diventare il biondo tutto rosso dalla vergogna.
Prima che Mark chiudesse la porta Howard mi mima con la bocca “a domani Jay” e poi scompare inghiottito dal buio della notte.


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Ciao a tutti, come ho già scritto nell’introduzione questa è la mia prima fan fiction.
L’ispirazione mi è venuta mentre stavo studiando diritto e subito mi è venuta la voglia di scriverla su un pezzo di carta.
Spero seriamente che vi piaccia e che non sia una schifezza.
Grazie a tutti quelli che leggeranno e commenteranno. Mi raccomando fatemi sapere che ne pensate :)
l’Orangee

 





  
  
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