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Autore: Sarah Collins    18/01/2013    2 recensioni
I protagonisti? Non hanno bisogno di essere descritti per attirare la curiosità.
Ormai sono reali, loro, più che mai.
La felicità, questo è certo, non sarà per tutti.
Questa è la realtà di Carmen, Paolo e Luca e Stefania e...
La loro vita non può essere descritta in duecento parole.
Iniziate con: "Carmen" e "Carmen, il futuro da scegliere"
***
Tratto da 1x09
"Paolo, tu sei felice con lei, non è vero? E io, davvero non c'è bisogno di spiegazioni, è tua moglie. Avrete un bella bambina e pitturerete la stanza di rosa, ci saranno peluche a volontà.."
"Carmen smettila."
"I trucchi, migliaia di profumi e coroncine preziose."
"Basta, ti prego."
"... Perchè sarà la principessa di papà e.."
"Piantala, lo capisci? Quante volte devo dirtelo? Io non ti lascierò mai."

***
Tratto da 2x18
"Avete ucciso una donna AMABILE!! L'AVETE AMMAZZATA VOI! Con il vostro.. "amore" malato e perverso. Avete distrutto una potenziale famiglia felice. Un figlio che non nascerà più. Carmen! CARMEN GIRATI. Tu hai ucciso quel bambino." Pronunciò fatale, Stefania.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Carmen che.'
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Tensione nell'aria.
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Il fumo che evaporava dalle loro labbra andava a scaldare i loro nasi, rendendoli falsamente raffreddati.
Il Tom tom aveva fatto il suo lavoro ed arrivarono in pieno orario davanti al cancello di Luca.
Grazie ad interminabili minuti, stando fermi e silenziosi in macchina, si caricarono dell'adrenalina che per il resto della visita sarebbe servito loro.

"Che dici", iniziò Paolo guardando attraverso il finestrino appannato,"Entriamo correndo impugnando lancia e scudo o..?"
"Guarda, è tutto apposto, ma se c'è Stefania..." Fece intendere Carmen, guardandolo preoccupata, serrando la mascella.
Paolo le prese la mano e gliela strinse, mostrando un ghigno ridicolo e banale.
"Sei stupido."
"Eh?"

Fu Paolo a bussare alla porta, e fu Andrea ad aprire.
All'inizio non vide Carmen, data la mole di Paolo e la prospettiva, infatti era cordiale ma sorpresa.
Poi quando vide Carmen sbucare da dietro le spalle di Paolo, si irrigidì mostrando evidenti segni d'ansia.
"Qualche problema?" Chiese Paolo, entrando e spogliandosi del cappotto.
"Oh, no, no, nessuno." Riuscì a rispondere, la ragazza.
Paolo si dileguò alla ricerca di Luca, che dopotutto, ha amato la donna della loro vita.
"Che ci fai qui, Carmen?"
"C'è mia.."
"No, Stefania non è qui e nemmeno Luca." Terminò lei, guardandosi le spalle.
"Cosa stai guardando?", fece Carmen insospettita, sbirciando nelle stanze con la coda dell'occhio, "Stai dicendo davvero o mi prendi in giro?"
"Mannò! Che dici?! Che senso avrebbe mentirti se ti ho chiamata io... mi offendi."
"Scusa."

Paolo tornò a mani vuote e con l'espressione confusa, "Ma non c'è nessuno qui.."
"Sì Andrea me lo ha appena detto..", gli rispose rigirandosi subito verso Andrea, "Sai dove sono?
"No ma so che tornano fra mezz'ora. Non so se tua madre verrà o meno, Luca sicuramente."
"Vorrà dire che lo aspetteremo qui, no?" Propose Paolo dall'altro capo della stanza.
"Non è una buona idea.." Disse tremolante Andrea.
"Invece è un'ottima idea." Confermò Carmen, posando il cappotto ai bordi del divano.

Dopo alcuni minuti di silenzio, tra chi vagava e chi si sedeva senza stare mai fermo un attimo, Andrea si espose.
"Penso che non è un bene se Luca ti vede." Disse rivolgendosi a Carmen.
Paolo, che era di quelli irrequieti, alzò lo sguardo e vide la ragazza con le braccia incrociate.
"E' un uomo e di sicuro non crollerà se mi vede."
"Ma non vi siete lasciati bene! Potrebbe ricadere!" Cercò di spiegarle, invano.
"Non me ne vado, Andrea!", sbraitò Carmen fermando i suoi pensieri farneticanti con la mano a segno di Stop, "Smettila qua. E' ridicolo il tuo comportamento."
"Certo, il mio eh? Infatti sono io che l'ho lasciato come un sacco della spazzatura per un altro uomo." Disse acida, stanca e con il tono di chi voleva solo qualcuno su cui sfogarsi.
Paolo vide Carmen diventare di un colore più scuro e si alzò, "Che sono questi discorsi, Andrea? Non sai niente di questa storia, se non il punto di vista di Luca, perciò non prendere l'argomento, che non sei ben informata." Puntualizzò lui, mostrando grande maturità e fermezza nella voce.
Carmen si rilassò i nervi e si sedette sul divano, dando le spalle al tavolo dove ora Andrea si stava sedendo.
Paolo vagava ancora e osservava un fucile da caccia inchiodato di sbieco sopra una grande armatura in ferro, posta in un angolo semi nascosto.

Da lontano si sentivano auto rombanti e biciclette calpestare pozzanghere e trucioli.
Si sentivano voci di ragazzi che ritornavano da scuola e urla ultras.
Di Luca però, nessuna traccia.

"E' solo che non sai come è stato, in questo periodo." Continuò Andrea, riprendendo il discorso già difficilmente accantonato alcuni minuti prima.
"E basta.." Intervenne Paolo, scocciato.
"Sì infatti, non per essere cattiva o che, ma devi farti gli affari tuoi, e basta. Basta!" Rispose Carmen, stanca di quel discorso.
"Ma sono affari miei perché mi hai lasciato un uomo vuo-"
Andrea si bloccò a mezz'aria sentendo le urla di Luca provenire da fuori.
Carmen rimase ferma a fissare la porta e Paolo, percependo passi veloci e furiosi provenire da fuori, si spostò, mettendosi tra le ragazze e la porta.

Porta che in quel momento divideva un uomo furente, per chissà quale motivo, alla donna e all'uomo che gli avevano rovinato la vita.
Si sentivano tintinnare delle chiavi e Andrea, capendo il nervosismo di Luca, andò ad aprire la porta.
Luca quasi la sradicò colpendo Andrea al seno, graffiandole il petto.
Lei si ritirò indietro, sbattendo alla parete e si copriva con la mano il petto.
Luca si affrettò ad accertarsi se stesse bene e la accarezzò, chiedendo scusa con lo sguardo.
Carmen era rimasta indietro, ancora di più per colpa di un balzo per lo spavento.
Paolo invece era fermo e statuario, deciso a capire la situazione.

"Cosa ci fate voi qui." La voce di Luca rimbombò dal pavimento al soffitto, ricadendo e riempiendo di eco l'intera casa.
Nessuno rispose ma Paolo fece un passo verso di lui, cercando di avere più salivazione.
Non si aspettava un Luca così, lo credeva triste o attaccato a dei fili come una marionetta.
La marionetta di Stefania, s'intende.
"Luca.." Intervenne Andrea, sapendo di non poter assolutamente dire che li aveva avvisati lei.
"Non sto parlando con te." Rispose Luca, freddo.
"Siamo quì perché..."
"Siete?", chiese socchiudendo gli occhi alla ricerca di qualcun'altro, oltre Paolo, in quella stanza, "Tu e chi?"
Di Carmen, nemmeno l'ombra.

A.U.
Sono diventata inaffidabile per quanto riguarda le tempistiche.
Trovare idee e voglia di scrivere per una storia, è un casino.
Per tre poi..
Ma sono qui e non c'è stato giorno in cui non ho pensato a voi.
All'attesa inutile che infligge (??) l'attesa stessa.
Ma cosa ho detto?!
In questi giorni ho la mente e il cuore più leggeri e scrivere mi aiuta.
Speriamo di continuare così.. cioè, meglio!
Speriamo di fare MEGLIO di così..
Omg.
Un bacione.
Ora Paolo prende il fucile e picchietta Luca, che nel frattempo si è imbacuccato con l'armatura medievale.
Sisì.
Carmen ha avuto un attacco di dissenteria e Andrea è l'addetta all'apertura finestre.
Certo.
Non è così ovvio? -maledetti back stage.
Sarah :3

  
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