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Autore: Aries Pevensie    18/01/2013    3 recensioni
Da piccolo la sua mamma gli diceva che se strizzava gli occhi e pensava di essere invisibile, in meno di due secondi sarebbe arrivata un’astronave aliena che l’avrebbe portato dritto in camera sua.
E così Niall si affidò a quel consiglio.
Nouis
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Do you bet?'
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Questa OS è stata scritta in risposta alla sfida con Yvaine0 (sai che novità)
Pairing: Nouis
Prompt: tè al limone, astronave, sette e mezzo


Space craft

 
Niall stava facendo zapping ormai dalle sette e mezza. Erano le otto e un quarto, Louis era in ritardo. La festa di Harry era già iniziata da un’ora, ma del ventunenne nessuna traccia.
Il biondo sbuffò sonoramente e si alzò stizzito dal divano, entrò in cucina e si versò un bicchiere di tè rigorosamente al limone. Liam comprava solo quello.
Proprio quest’ultimo entrò nella stanza vestito di tutto punto
-Quanto ci mette quell’imbecille?-, sospirò e si sedette su una sedia, guardando Niall. Indossava i soliti jeans beige e una felpa rossa. Non si era vestito elegante, nonostante la festa di Harry lo richiedesse. Erano giorni che Niall era strano e il suo coinquilino non aveva mai osato chiedergli il motivo. Si comportava in maniera più matura, non si strafogava nel cibo, non straparlava, beveva relativamente poco e, cosa ancora più sconvolgente, rideva a bassa voce.
-Nialler…sei sicuro che vada tutto bene?-, provò a prenderla alla lontana. Non poteva insinuare che in suo amico cercasse in tutti i modi di essere più maturo per attirare l’attenzione di qualcuno.
L’irlandese rizzò la schiena e si irrigidì, voltato di spalle rispetto al suo interlocutore.
-Tutto bene!- balbettò. Sentiva la voce morirgli in gola, quindi non poté proseguire. Ma sapeva benissimo che a Liam non bastava. Liam sapeva. Liam se ne era accorto. L’aveva sgamato in pieno. Era fregato, doveva dirgli la verità. Non poteva andare avanti per molto ancora, fingendo indifferenza nei confronti del loro compagno di band.
Louis Tomlinson era diventato il centro del suo universo.
Liam si alzò e si diresse verso l’amico, consapevole del fatto che Niall fosse arrossito e non gli avesse detto la verità, ma il campanello frantumò i piani di Liam, che fu costretto a deviare verso la porta di ingresso.
-Ehilà, amico! Scusate il ritardo! Il traffico di Londra mi sconvolge sempre di più!-.
Niall avvertì una fitta allo stomaco. All’improvviso si pentì di essersi vestito così e di non aver scelto qualcosa di più elegante.
Sentì che i due ragazzi si dirigevano verso la cucina e Niall si guardò intorno in cerca di una via di fuga. Se Louis non l’avesse visto, probabilmente sarebbe stato meglio.
Scostò le tende della finestra e chiuse gli occhi. Quando li riaprì non era cambiato niente, anzi, Liam e Louis erano più vicini.
Da piccolo la sua mamma gli diceva che se strizzava gli occhi e pensava di essere invisibile, in meno di due secondi sarebbe arrivata un’astronave aliena che l’avrebbe portato dritto in camera sua.
E così Niall si affidò a quel consiglio.               
-Niall, che stai facendo?-, Liam era arrivato prima dell’astronave.
Il biondino aprì gli occhi e sorrise leggermente, poi il suo sguardo fu catturato dalla figura di Louis, fasciato in una perfetta camicia bianca. Arrossì e si costrinse a guardare altrove.
-Niente, sono pronto!-, oltrepassò i due ragazzi e si avviò verso l’uscita.
Louis Tomlinson era troppo per lui. La sua vista era troppo per lui. Il suo profumo lo inebriava e gli mandava in pappa il cervello.
Niall raggiunse la macchina e si fermò davanti ad essa, le mani strette a pugno e la testa bassa. Si sentiva un coglione con i fiocchi e i contro fiocchi.
-Tutto okay?-, la voce squillante di Louis faceva a cazzotti con il calore del suo fiato sul collo niveo di Niall.
-S…sì, c..certo! Che domande!- balbettò. Ma Louis non si lasciò incantare.
-Nialler, ti vedo strano! È da un po’che sei strano!- continuò il più grande.
-Ho detto che sto benissimo! Andiamo, siamo già in ritardo.-, detto ciò salì in macchina. Louis rimase stupito dal tono acido e piccato con cui Niall aveva parlato. Non era da lui. C’era qualcosa che non andava.
La festa era il solito tripudio di ragazze svestite, musica a tutto volume, vip, alcol e sesso. Harry era già sparito, Liam si era rifugiato in un angolo a chiacchierare amabilmente con una morettina molto poco vestita, Zayn era intento a spulciare tra i cd del dj e Niall era sul balcone, un bicchiere con un cocktail sconosciuto in mano e la mente altrove. Così altrove che non si accorse minimamente di Louis, finché questo non gli appoggiò una mano sulla schiena.
-Puoi dirmi cosa c’è che non va?- gli sussurrò all’orecchio. Niall rabbrividì.
-Ma perché siete tutti fissati con me? Va tutto bene, cazzo!- sbraitò. Louis inarcò un sopracciglio e fece schioccare la lingua contro il palato.
-Niall, dentro c’è la musica e l’alcol e tu sei sul balcone da solo.- disse semplicemente. Il biondo sospirò. Doveva vuotare il sacco. Oppure inventarsi qualcosa.
-Non mi va di entrare…è troppo caldo!-. Non aggiunse che il fattore di calore era presente anche sul terrazzo. Louis Tomlinson in persona era la sua fonte di calore.
-Mh, mh…-, il maggiore si fece più vicino e gli sfiorò il lobo dell’orecchio con un bacio.
Niall avrebbe voluto respingerlo, rendergli il tutto più difficile. I suoi piedi però non vollero rispondere al comando di allontanarsi e per questo lasciò che Louis gli si parasse davanti.
-Mi sto annoiando a morte…-, mise su il broncio e appoggiò la schiena al parapetto del terrazzo. Niall lo osservò incuriosito ma al tempo stesso restio.
-Divertiamoci un po’, che ne dici?- continuò Louis, maliziosamente afferrò il cappuccio della felpa di Niall e lo fece avvicinare a sé. Il biondo arrossì quando le loro ginocchia si scontrarono, i respiri si confusero e le mani di Tommo si intrecciarono nei suoi capelli biondi.
-Tommo, che stai facendo?- domandò confuso. Nonostante il caos, però, Niall avvicinò le labbra a quelle morbide di Louis e le sfiorò con un tocco leggero.
-Adesso mi dici cosa c’è che non va?- soffiò Louis a pochi millimetri dalle labbra dell’altro.
-Al diavolo!- sbottò il biondo, appoggiandosi con dolcezza alla bocca dell’amico, che sorrise nel bacio e gli cinse la vita con le braccia.
Niall chiuse gli occhi e sorrise a suo volta, ringraziando mentalmente sua madre, che da 10 anni continuava a sbagliarsi: niente astronavi a portarlo in salvo. Per fortuna.


Right around the corner
Hi everyone! Un pairing improponibile, dei prompt assurdi e pochissima ispirazione. Ecco cosa ha dato vita a questa Nouis davvero banale! 
Per questo orrore devo ringraziare Yvaine, grazie. 
Inutile dire che me la pagherà, eccome! Oh, sì mia cara! 
Sono indietrissimo con le altre ff e la cosa mi urta davvero! Uffi! Ho finito di copiare la prima metà della prossima ff sui ragazzi, ma nel frattempo ho iniziato a scriverne un'altra...che strazio! Questo fandom è una droga!
See you!
-M
   
 
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