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Autore: PrideWrath_Rose    18/01/2013    3 recensioni
Salve a tutti! ^^
Premetto dicendo che a questa Fiction ci tengo particolarmente, e che è la prima che scrivo **
La storia è incentrata tutta su un mio OC, ma la trama non è stata modificata rispetto al manga, se non per qualche problema che ho avuto con i periodi temporali della storia, quindi in molti casi ho "allungato" le pause (se non capite andando avanti con i capitoli ve ne accorgerete). Spero di aver fatto un buon lavoro con l'immissione di un nuovo personaggio nella storia e accetterò qualunque critica! ^^
Ovviamente non voglio farla girare tutta su una pairing, ho cercato in tutti i modi di rendere le scene "sentimentali" una cosa piuttosto secondaria, spero vi piaccia, in futuro vorrò anche disegnarla ^^
Genere: Avventura, Azione, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio, Superbi Squalo, Tsunayoshi Sawada, Un po' tutti, Xanxus
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!
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Capitolo 7- Superbi Squalo

 
Come promesso il giorno dopo Reiko chiese a Dino il nome dello spadaccino dai capelli argentati.
‹‹Il suo nome è Superbi Squalo, anni fa frequentava la nostra scuola infatti molte volte passavamo del tempo insieme, con l’unico difetto che a lui non importava nient’altro che di Xanxus. Davvero non ricordi niente di tutto questo Reiko?››
‹‹…Xanxus?›› altri flashback inondarono la mente di Reiko: un ragazzo, quasi uomo fatto, indossava l’uniforme scolastica con l’aggiunta di una giacca elegante sulle spalle, la sua espressione era furente e chiunque incrociasse il suo sguardo lo abbassava quasi immediatamente per timore. Il ragazzo alla sua destra era Squalo, con i capelli molto più corti di quelli che portava adesso ma la sua espressione era la stessa, lei li osservava da lontano e desiderava tantissimo parlare con loro, ma era una ragazzina stupida e spaventata di tutto: durante il periodo scolastico non parlava con nessuno e tutti la consideravano un’ombra, che attraversava i corridoi senza che nessuno la notasse. L’unico suo conforto era Dino, un solare ragazzo gentile che la trattava come una sorella minore, aiutandola nei compiti e spronandola a fare nuove amicizie. Ricordò che alcune volte il suo amico scambiava qualche parola con i due ragazzi, ma lei era troppo timida per poter aprire bocca, e i due la guardavano con espressione disgustata…forse solo Squalo, aveva l’impressione che il ragazzo di nome Xanxus la guardasse in modo strano, quasi interessato, ma non poté pensarlo con sicurezza a causa del suo sguardo perennemente intimorente.
‹‹…-iko? Reiko mi senti?›› Dino riportò la ragazza alla realtà, lei sbatté le palpebre un paio di volte e poi annuì al Boss. Sapeva che avrebbe pensato a quei due misteriosi adolescenti tutto il giorno, ed è quello che fece: mentre assisteva all’allenamento dei i due suoi compagni cercò in tutti i modi di ricordare tutto quello che poteva su di loro, ma la sua memoria fu poco collaborativa.
Era una giornata perfetta, il sole era alto e la temperatura era tiepida. Dino e Hibari lottarono senza tregua, lei non poté partecipare a causa delle ferite riportate il giorno precedente ma soprattutto per la sua terribile e violenta reazione riportata in precedenza; rimase l’intera giornata in compagnia di Romario, il braccio destro del Boss della famiglia Cavallone, a discutere dell’esito della battaglia che stava avendo luogo in quel momento. Quando il sole fu calato i due si ritirarono e il suo compito fu soccorrere e medicare il membro del comitato disciplinare, cosa alquanto ardua dato il carattere scostante e seccato di quest’ultimo.
 
Passarono altri due giorni di continuo allenamento. Reiko fu felice di essere d’aiuto nonostante non potesse combattere, e sfruttò quel tempo per riflettere sul suo obiettivo, come aveva consigliato il ragazzo dai capelli corvini.
 
(Riferimento temporale della trama originale: KHR cap. 105/6)
 

‹‹Allora…in quanti pezzi dovrei tagliarvi?››
Reiko trasformò il suo anello in una spada senza curarsi della reazione che avrebbero avuto le persone che la circondavano. Hibari era al suo fianco e sfoggiava con orgoglio la sua posizione di combattimento e la sua migliore espressione di scherno. L’occhio destro le doleva in maniera sproporzionata perché si rendeva conto che la rabbia la stava già impadronendo, vampate di calore le attraversarono il corpo e iniziò a tremare anche se in modo impercettibile, il suo occhio non bendato era fisso sulle sue iridi grigie, lui sfoderava una tremenda espressione di sfida, e la lucida lama che usciva dal suo polso sembrava essere più tagliente che mai.
Bastò uno sguardo, un’invisibile e fugace occhiata tra Reiko e Hibari per poter trasmettergli le parole che lei non disse: “lascialo a me”, lui sorrise e fece un passo indietro.
Nei giorni trascorsi in precedenza i due avevano instaurato un forte legame, non si poteva chiamare amicizia ma Hibari accettò l’esistenza della ragazza mentre lei ammirò sempre più la sua devozione e il suo talento in combattimento.
‹‹Reiko-san calmati! So che sei arrabbiata ma…›› era Yamamoto Takeshi, il giovane e simpatico ragazzo che non molto tempo prima fu cordiale e amichevole con lei, a parlare. Le intralciò la via un attimo prima che lei partisse all’attacco, il suo occhio continuava a bruciare e reclamare odio, odio che lei provava nel guardare la faccia dell’uomo che la derise e che stava per ucciderla in passato. La furia oramai era entrata in circolo e ben presto lei si accorse che la fiera stava tornando dentro di sé, ringhiando e urlando.
‹‹Fuori dai piedi, non metterti…davanti a me!›› Reiko lanciò un fendente dritto al ragazzo, che in un attimo lo evitò e fu costretto a bloccarla per un braccio. Squalo rise di gusto nel vedere quella scena e lei si sentì ancora più umiliata, la presa del ragazzo era troppo forte e non riuscì a liberarsi, ma per quanto sentisse il richiamo di scontrarsi e vendicarsi di quell’uomo le bastò l’espressione di Yamamoto, la calma dei suoi occhi e le parole dette con troppa tranquillità di lui ad ammansire la bestia, e a farla tornare in sé:


Lei abbassò lo sguardo, e ritrasformò la lama in anello. Si sentì mortificata da quel gesto e dal fatto che per poco non perdesse il controllo solo per aver rivisto l’uomo che l’aveva sconfitta in precedenza.
Hibari sorrise di nuovo, come se avesse già previsto tutto. “Tu non hai disciplina” le sue parole tornarono a rimbalzare nella mente di Reiko. Il ragazzo si voltò  e se ne andò dicendo con svogliatezza a tutti i presenti ‹‹vedete di non perdere finché non sarà il mio turno››. Non ci fu nulla da aggiungere direttamente a lei, poiché lei aveva già intuito tutto. Yamamoto lasciò la presa dal polso di Reiko e trasse con la sua solita nonchalance un grosso sorriso, Reiko non ricambiò ma l’empatia che riusciva a trasmettere quel ragazzo la spaventò.
‹‹VOOOI moccioso con la katana, domani sarà il tuo ultimo giorno, goditelo. Ci vediamo!›› Squalo, il terribile spadaccino e i suoi compagni dall’uniforme nera si ritirarono dalla scena saldando da una finestra in frantumi alle loro spalle.
 
‹‹Cavoli, quando Hibari e Reiko sono usciti di testa pensavo fosse la fine per noi›› era Gokudera Hayato a parlare, era coperto da medicamenti vari e accanto a lui Ryohei Sasagawa, un altro compagno di Tsuna, anche lui coperto da fasciature concordò con l’amico; ma fu in quel momento che apparve Dino, seguito dai suoi due sottoposti.
Egli spiegò ai ragazzi quanto in questi giorni di duro allenamento fosse maturato sia mentalmente che fisicamente il suo allievo, assicurando di aver fatto nascere un forte ed affidabile alleato e guardiano della Nuvola, poi raccontò a Yamamoto il passato di Superbi Squalo, avvertendo il ragazzo di quale temibile avversario avrebbe affrontato il giorno successivo.
Il suo passato era oramai storia per Reiko, nei giorni trascorsi nel bosco chiese più volte a Dino informazioni dettagliate su quell’uomo, facendo intendere molte volte al Boss di essere in qualche modo interessata ad esso.
Tornata in città eseguì molte ricerche sul gruppo denominato Varia e trovò informazioni molto affascinanti. Ben presto si accorse di essersi già persa la battaglia dei guardiani del Sole, Tuono e della Tempesta, ma promesse a se stessa che avrebbe assistito a tutte le altre, sempre se Tsunayoshi Sawada avesse acconsentito:
‹‹Voi tutti, vi chiedo perdono per il mio comportamento, Sawada Tsunayoshi vorrei avere il tuo permesso di assistere alle prossime battaglie, ho fatto ricerche su questi Varia e ci sono alcune cose che potrebbero riuscire a rivelare il mio passato›› mentì spudoratamente, ma chiunque in quella stanza avrebbe creduto alle sue parole fatta eccezione per Dino e Reborn, il neonato che non smetteva di guardarla con occhi indagatori. Tsuna acconsentì balbettando e arrossendo, quindi lei se ne andò uscendo dalla stessa finestra da cui un momento prima erano usciti i membri in nero.
 
Successivamente decise che avrebbe discusso con Dino una volta che lui fosse tornato nella sua dimora, ma nel frattempo non riuscì a levarsi dalla mente quell’uomo dai lunghi capelli argentati, provava odio verso di lui e non riusciva a tranquillizzarsi quando pensava alla sua espressione beffeggiante. Il lato violento e perverso che risiedeva nel suo occhio voleva trafiggerlo e vederlo morire, ma lei allontanava quei pensieri come poteva.
Andò alla ricerca di Hibari, sussurrando silenziosamente il nome dell’uomo: “Superbi Squalo”.


Angolo dell'autrice
SALVE A TUTTI VVVOOOOOOOOI!
Finalmente ci siamo, il tanto attesissimo scontro tra i guardiani della Pioggia sta per avere inizio!
Sono felice di ciò perché finalmente accadra una cosa importante hehehe >w>
Come vi sembra questo capitolo? Ammetto di aver avuto non poche difficoltà essendo un momento di "intervallo", Reiko non fa praticamente nulla in questo capitolo! çAç
Però vi prometto che il prossimo sarà uno spettacolo <3
Ringrazio chiunque mi segua e do un bacio speciale a tutti i mei fan *u*
   
 
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