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Autore: GD_21    18/01/2013    1 recensioni
Julie ha 15 anni e vive a New York. E' stanca della sua solita vita, di dover sempre ripetere ogni giorno le stesse azioni nel corso della giornata...fino a quando nella sua classe arrivano tre nuovi compagni, Billie Joe, Mike e Trè, e la sua vita cambierà completamente...
Questa è la mia seconda fanfict, stavolta è a capitoli, spero vi piaccia C:
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Martedì. La giornata di scuola passò abbastanza in fretta, anche se stata un po’ pesante per via delle materie. Io odio il Martedì. Ma questo no, solo per il motivo dell’esibizione dei ragazzi. Ero super iper mega ultra stra agitata. Figuriamoci i ragazzi, se io ero agitata in questo modo allora chissà loro che devono esibirsi!
Pomeriggio. Erano le cinque e mezza. Tra mezz’ora iniziava il concerto, loro però erano già pronti e si stavano esercitando sulle canzoni da suonare. Erano abbastanza agitati…bhè, posso immaginarlo.
Mi avvicinai a loro – Hei ragazzi, come vi sentite? Tutto ok? – dissi io guardando un po’ tutti
- Si si…più o meno…siamo parecchio agitati- disse Billie guardando a sua stupenda chitarra.
- Spero proprio che l’agitazione non ci faccia brutti scherzi…- disse Mike preoccupato.
Trè invece era particolarmente tranquillo –Trè, tu non dici niente? Come ti senti?- dissi io.
-Naaah io sono tranquillo, sono sti’ due che sono agitati- disse Trè quasi vantandosi facendo vedere che lui non ha paura. –Ma sta’ zitto Trè, anche tu avrai almeno un minimo di paura ma non vuoi farlo notare a Julie!- disse Mike ridendo. – Non è vero Mike!- disse Trè guardandolo male.
-Ok ok basta! Concentratevi sul concerto!- dissi io a Mike e Trè. Mi girai verso Billie. Era immobile e fissava la sua chitarra. Avevo pensato che fosse agitato, ma non fino a questo punto. Perchè era così? Eppure non è la sua prima esibizione…o almeno, qui a New York si…
-Hei Billie, tutto ok?- Gli chiesi. –Lui si girò di scatto sorpreso e mi guardò negli occhi  –Ehm…si si v-va tutto bene!-  io gli sorrisi – Dai che tra poco si inizia!- dissi raggiante di felicità.
 
18:00. Il locale era pieno, e i ragazzi erano già sul palco. Iniziarono a suonare. All’inizio Billie aveva la voce bassa, forse un po’ per l’agitazione, ma poi andò tutto bene.
Che dire, bravissimi. Alla gente piacevano e battevano le mani a ritmo della canzone, in poco tempo avevano già imparato il ritornello della canzone e lo canticchiavano. Io pure canticchiavo qualche parola, qualche volta urlando “Uuuuu siete fortiiiii andate cosìììì siiii vai Billieee”. Dicevo “vai Billiee” per rassicurarlo un po’ e farlo sentire a suo agio durante il concerto, e lui qualche volta mi faceva l’ occhiolino.
Poi cantarono la canzone “21 Guns”. –Questa canzone la vogliamo dedicare a una nostra amica che ci ha aiutato a farci esibire qui per voi oggi! Si trova qui, e di sicuro sa che si tratta di lei!- disse Billie guardandomi e facendomi l’occhiolino. Io sorrisi, mi brillavano gli occhi dall’emozione. Era la prima volta che una band mi dedicava una canzone. Ascoltavo ogni singola nota di quella canzone e mi godevo ogni piccola emozione, guardando i ragazzi suonare.
Dentro di me la gioia era infinita.
Purtroppo il concerto finì, ma fu un momento straordinario. Andai dai ragazzi a fine concerto, gli corsi in contro e li abbracciai tutti quasi stritolandoli –Bravi, bravissimi!- dissi io stra felice
-Grazie Julie, ma tutto questo lo dobbiamo a te che ci hai aiutato a farci esibire!- disse Billie sorridendomi. –Già, Billie ha ragione!- disse Trè. –Già, grazie Julie!- disse infine Mike.
-Figuratevi!- dissi io sorridendogli.
Uscimmo dal locale per tornare a casa. All’uscita il proprietario fece i complimenti ai ragazzi per la stupenda esibizione, anche qualche cliente gli fece i complimenti. Erano stati proprio bravi.
All’uscita del locale ci dirigemmo tutti verso la strada di casa. Dopo un po’ arrivammo.
-Bene, allora ci vediamo domani a scuola Julie?- disse Mike  -Certo!- dissi io
-Allora a domani, ciao!- disse Billie sorridendo. –Ah aspettate ragazzi!- dissi io urlando
-Si?- disse Trè. –Domani che ne dite se venite a casa mia? Ecco…ho parlato molto di voi ai miei genitori e loro vorrebbero conoscervi- dissi io sorridendo – Mmm…domani….certo! Con piacere!- disse Billie rispondendo per tutti –Certo!- dissero Mike e Trè – Perfetto, allora a domani! Ciao!- dissi io –Ciao, a domani! E grazie ancora!- disse Billie.
E’ stato un giorno fantastico, sono molto contenta che i ragazzi si siano esibiti qui a New York per mostrare alla gente quanto sono bravi e quanto valgano. Si, sono proprio felice. Da quando sono arrivati loro la mia vita è cambiata, migliorando sempre di più. Sono contenta che si siano trasferiti qui.
  
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