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Autore: zarry94    18/01/2013    1 recensioni
Frank, studente di giorno, barista di notte, catastrofe a tempo pieno, incontrerà Chris, appassionato d'arte apparentemente sicuro di sè e brillante ma che in verità è come un "pugno chiuso" che solo Kelly sa (e può) aprire. Chris con le sue teorie d'arte e solitudine, ha i suoi progetti, le sue passioni, i suoi viaggi, i suoi bei modi e "le sue buone ragioni" e poi c'è Frank, con la sua chitarra, la sua band e le sue figuracce; che maledirà Chris, oh si se lo maledirà. Ognuno fugge dal suo passato e se ne sta sulla difensiva senza pensare neanche minimamente di dare una chance all'altro per diventare amici.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Frank P.O.V.

-Sti cazzi Gee, io non ti pago le sbornie per una settimana. Ti sei bevuto anche il cervello?-
-Rilassati  Frank! Hai perso la scommessa,  proposta da te stesso tra l’altro… -
prese il pacchetto di sigarette e sorrise dando uno sguardo distratto in basso, sulle sue scarpe  
- …e chi perde paga!-
-Si ma non avevo previsto che tu avresti fatto  l’imbroglione anche stavolta!!-
 sbottai lanciandogli un cuscino e colpendo per errore Mickey che se ne stava lì seduto sull’amplificatore a pulire il suo basso, assistendo alla scena divertito
 –Hey Frank ma che cazz- ;
 -Scusa Mikey-   e ripresi con Gerard   –Ti avrei detto che se avessi perso avrei offerto io quando saremmo usciti per tutta questa settimana, non che ti avrei lasciato in una birreria a farti fare il pieno, per poi venirti a pagare tutto il conto con un occhio della MIA testa!-
 ancora accigliato presi fiato e guardai fuori dal davanzale della finestra su cui ero seduto
-Dai bla bla bla,  tirchione! Birretta più, birretta meno… -
alzò da terrà la tracolla che porto sempre con me e me la lanciò
–Dai andiamo che altri 2 minuti e quella stronza si prende la macchina per uscire!-
 si affrettava ad aprire la porta
-Si, ma non te le pago io. Non ho intenzione di regalarti la paga del mio duro lavoro per farti bere no-stop un’intera settimana!-  
conclusi  io, guardandolo scendere le scale col suo sorrisone non curante.
Scesi al piano inferiore, lanciammo uno sguardo alla signora Way intenta a parlare al telefono con un’altra rappresentante Avon, da come mi sembrò di intuire dai suoi discorsi, e uscimmo verso il vialetto affianco al palazzo, dove Gerard parcheggiava l’auto….se così poteva chiamarsi poi.
Quella era una catapecchia ambulante, una scatola di alluminio arruginita come quelle dei pomodori nei discount del Minnesota…ed era pure rossa!
Aveva 4 ruote fisse per miracolo, mortizzatori scricchiolanti e pezzi di scotch adesivo sui sedili, sugli specchietti e sulle cinture di sicurezza: una vera reliquia insomma. Ma camminava e questo a Gee, che ci portava in giro da tipo 5 anni senza problemi, bastava.
Saliti tutti e tre in macchina, Gee alla guida, io sul fianco e Mickey dietro, partirono le bestemmie del nostro “pilota”: eravamo a secco!
–Cazzo!!-   urlò a denti stretti battendo sul volante   –E’ finita anche la riserva-
-Cosa??-   disse Mikey con aria elettrica   –Ma ti rendi conto? Abbiamo l’appuntamento col prof. Di musica per farci conoscere il tizio dei provini e tu…hai “finito anche la riserva”?!?-   nervoso.
–Gerard io non voglio arrivare in ritardo e per di più spingendo questo cesso di macchina!-
ripresi quella che sarebbe stata la sicura chiusura del discorso di Mikey.
Gee guardò l’orologio e si voltò verso la portiera
–Merda, stronzi scendete invece di piagnucolare e muovete quel culo; ci sono le bici in garage… -
Ma nooh! Non mi dire! La situazione andava di ridicola in peggio.
Prendemmo le bici in fretta e imboccammo le vie e i vialetti più strategici possibili per arrivare all’OrangeCafè dove, per quanto ci eravamo sforzati,  il prof già non c’era più.
In verità fu Mikey a vederlo con la coda dell’occhio, voltare l’angolo con la sua enorme BMW
–Perfetto!-   disse il fratello minore mentre Gee aveva le mani sulla faccia.
Presi fiato e urlai  
–Adesso vediamo se questo coglione torna indietro o no!-
scesi con uno scatto dal marciapiede con la ruota anteriore e mi fiondai in strada slaloomando tra le auto per raggiungere il nostro fo***to professore di musica che, pur se tanto fissato con la puntualità, conoscendoci aveva aspettato comunque 20 minuti più del previsto, prima di andar via.
Col fiatone e la lingua penzoloni come un cane con la testa fuori dal finestrino di un’auto in corsa, raggiunsi la sua auto ferma al semaforo della 13^. Picchiai sul finestrino e al vecchio sembrò prendere un colpo. Abbassò il vetro e disse
 –Iero, non mi aspettavo certo che foste stati puntuali, ma venire –  scoppiò a ridere   – con questi affari da passeggio è proprio una scena unica! –
rideva ancora più forte
 –sembri una ragazzina del catechismo ahahahah!-
 Sorprendendomi di grosso, il prof era di buon umore.  Fece inversione e prese a tornare indietro al bar lasciando me, la mia faccia da babbeo  sudato e la graziella della mamma di Gee col cestino decorato in rosa e in giallo, in mezzo alla strada col fiato(ne) sospeso. 







--Ciao gente, siamo Angelo e Nadia e questa fanfiction è una quattromani come vedrete. Questa scelta non solo perchè le idee erano di entrambi noi, ma anche perchè  scrivere i capitoli alternandoci (abbiamo pensato che) rende meglio ai lettori l'idea dei diversi atteggiamenti dei personaggi, i diversi caratteri, pensieri, sentimenti, impressioni e soprattutto i diversi modi di vedere le cose...infatti la narrazione si alternerà tra Frank P.O.V. (point of view) e Chris P.O.V.
nella speranza di non deludervi, ci auguriamo di sapervi sorprendere e di ricevere un po' di recensioni :)) un bacio!--
  
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