Chris P.O.V


In  quel  periodo frequentavo l’Università di  Berkely, studiavo Arte e la sera se capitava lavoravo nel bar del campus; con quel poco che guadagnavo e con la borsa di studio che avevo ottenuto, mi mantenevo. Erano ormai  2  anni che vivevo da solo, i miei genitori non volevano  saperne niente di me, a stento arrivavo a fine mese..     ma andava bene così, ero felice. Solo, ma felice.
Mio fratello Jason mi faceva visita ogni tanto, si presentava con camion di birra e stavamo tutta la notte a parlare, suonare e fare cazzate.. ahh mio fratello.
 Arrivava la mattina senza che ce ne accorgessimo, per lui: nessun problema, la mattina non faceva altro che dormire, ma per me era alquanto  traumatico restare sveglio tutta la notte considerando che frequentavo l’università  e concorrevo al posto di assistente del prof di Scultura;  studiavo lavoravo, lavoravo studiavo; non avevo tempo per l’amore o stronzate varie. 
Il giorno del colloquio arrivò in men che non si dica…
- Christian Adam Cooper - sbottò il prof.  Moore fuori dalla porta del suo ufficio
- Si accomodi!-
 Il prof Moore era un uomo sulla cinquantina, la bellezza di certo non gli apparteneva, ma portava con se quel fascino tipico dell’uomo in carriera.
 - Come mai vuole diventare mio assistente? –
 Questa non l’avevo prevista. In quel momento mi saltavano alla mente tante di quelle risposte così tanto banali, ma vere. Cosa gli dico? Che voglio diventare un critico d’arte?? Nooo, troppo stupido! Fa tanto sognatore!                            
- Perché sono quello giusto-
 Cosa cazzo stai dicendo idiota??  Speravo che il prof non avesse sentito. Mi sbagliavo:  un mezzo sorriso e
-Si ! lo so che lei è quello giusto-
 Si alza dalla sedia come se stesse cercando qualcosa 
-Sa signor Cooper, qualche anno fa avrei avuto difficoltà a scegliere il mio assistente, erano tutti esattamente come lei, erano quelli giusti! Ragazzi che per  frequentare i corsi facevano salti mortali, di giorno preparavano gli esami e di sera i cocktail. Ora i ragazzi che frequentano i miei corsi,  non hanno quello che cerco io; Lei sa cosa cerco? –
- No - risposi.
 -Bene è questo quello che volevo sentirle dire, Lei caro signor  Cooper  non lo deve sapere, non deve sapere cosa mi aspetto, il suo lavoro con me dev’essere il più naturale possibile, non voglio si faccia condizionare dalla mia personalità!-
 Si avvicina e mi tende la mano di conseguenza gli porgo la mia  
-Ci vediamo lunedì alle 8:00, sia puntuale –
 Elettrizzato esco dall’ufficio. Gli altri ragazzi che aspettano fuori sembrano così sicuri di loro, io prima non lo ero e ora mi verrebbe da dirgli : “STRONZETTI RACCOMANDATI E’ ARRIVATO CHRISTIAN!!!!!!!!”.
Mi limito a sgattaiolare fuori prendo il cellulare e chiamo Kelly, lei studia Biologia Marina nella stessa Università. Non faccio in tempo che mi arriva la chiamata del sig. Lemmy.  Stasera devo essere lì, ci sono novità.. chissà cosa m’aspetta.