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Autore: Shinkocchi_    18/01/2013    5 recensioni
"So-u-kan.
Anche scandita per bene, così, ha un suono davvero particolare quando la pronunci a fior di labbra.
Deve essere davvero una brutta parola se la mamma si è arrabbiata così tanto…"
[Fubukicest]
Genere: Angst, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hayden Frost/Atsuya Fubuki, Shawn/Shirou
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
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相姦~Soukan







 
 
 
Oggi ho trovato una nuova parola su un libro.
Non l’avevo mai sentita prima, non ne conosco il significato.
Ha un suono strano, credo.

 




 
 
“Mamma! Mamma!” corro verso di lei, trovandola in cucina, intenta a preparare la cena.
“Cosa succede, Atsuya?” chiede. Un sorriso gentile sul suo volto.
Mi fermo di fronte a lei e prendo un bel respiro “Che vuol dire la parola soukan?”.
Non ho il tempo si aggiungere altro. Lei si ferma. Immobile, rigida.
Stringe forte lo strofinaccio che ha fra le mani, mi rivolge un’occhiata che mi fa gelare il sangue nelle vene.
“Non provare a pronunciare mai più quella parola, chiaro!?” mi risponde, la voce che si alza rapidamente, lo sguardo tagliente come una lama sottile.
Urla. Grida.
Soffre.
Faccio istintivamente un passo indietro, rischiando di inciampare.

Fa paura.
Fa paura.
Fa paura.

“Vattene in camera tua! IMMEDIATAMENTE!”.
Non ho neanche la forza di replicare, impuntarmi…voglio solo scappare.
Sento solo il battito frenetico del mio cuore che pulsa senza sosta nel petto, mentre chiudo la porta della stanza alle mie spalle, poggiandovi la schiena.

Perché ti sei arrabbiata tanto, mamma?
È forse colpa mia?
Ma io…cos’ho fatto di preciso?
Mi sono forse comportato male?

 
 



 

Soukan.
Ossia incesto.
Incesto…ma poi, che vuol dire la parola incesto?

 




 
 
“Atsuya! Lasciami, lasciami, lasciami!”
Ridacchio, divertito, mentre Shirou si dimena sotto di me, sul divano.
“Non è certo colpa mia se sei così deboluccio, fratellino!” sottolineo l’ultima parola, quasi in segno di scherno, facendolo sbuffare.
“Non solo deboluccio!” protesta “Ora ridammi il telecomando!”
“I patti sono patti! Tu hai perso!” arriccia il naso “Adesso decido io cosa guardare alla televisione!”
Si ribella, ancora. Allunga una mano verso di me, afferrandomi la frangia e cominciando a tirarmi i capelli.
“Dannazione! Mollami!” sbraito, e lui ne approfitta per allungarsi verso il tavolino di fianco a noi per afferrare il telecomando, ma prima che riesca nel suo intento respingo il suo braccio, facendoci rotolare entrambi sul pavimento.
Riapro gli occhi poco dopo, ritrovandomi riverso con la schiena sul pavimento freddo e le gambe ancora appoggiate sul divano, mentre la figura di mio fratello troneggia sulla mia.
Shirou, che si sporge, togliendomi di mano l’apparecchio elettronico nero che avevo afferrato in precedenza.
Si avvicina al mio volto, fino a far toccare le nostre fronti “Pare che alla fine abbia vinto io, invece, neh fratellino?”
Sento il respiro morirmi nel petto per un attimo, mentre vedo i miei occhi riflettersi nelle sue iridi.
Cosa…? Perché le mie guance sono così calde?! Perché la testa gira?!

…il mio cuore ha sempre battuto così velocemente?

“E-Ehi, tutto bene, Atsuya?” mi domanda sollevando si un poco, lo sguardo leggermente preoccupato.
Ansimo appena mentre un rantolo esce dalle mie labbra.
Mi sento morire. Soffocare.
Come detesto quel sorrisetto vittorioso sul suo volto…
Odio essere deriso!
“LASCIAMI!”.
Mi dimeno, urlo con tutta la voce che possiedo, perché lui deve sentirmi.

Non lo tollero, dannazione! Non lo tollero!
Questa è un’umiliazione che mi manda in bestia, in fiamme.
È solo per questo!
È solo per questo!
È solo per questo che mi sembra di bruciare!

“A-Atsuya…”

E allora cos’è questo sentimento? Questo calore che mi divampa nel petto?
Neppure questa sensazione conosco. Non l’ho mai provata prima…
Anche questa mi spaventa.

Shirou si tira su, lasciandomi respirare, e, non appena lo fa, mi giro per dargli le spalle, raggomitolandomi su me stesso, sotto il suo sguardo confuso.
Tremo.
“Ehi…” mi sfiora appena la spalla con la mano, mi irrigidisco. “Se vuoi guardare la televisione te…guarda che ti lascio scegliere, eh.”
Rimango immobile, ora sento solo un gran vuoto dentro di me.
“…fa un po’ come vuoi.”
 
 


 



So-u-kan.
Anche scandita per bene, così, ha un suono davvero particolare quando la pronunci a fior di labbra.
Deve essere davvero una brutta parola se la mamma si è arrabbiata così tanto…

 




 
 
“Come mai non sei ancora andato a casa, Atsuya-kun?”
La voce della mia insegnante risuona nell’aula, distogliendomi improvvisamente dai miei pensieri.
“A-Ah, cosa?” Mi accorgo solo in quel momento che tutti i miei compagni sono già andati a casa…chissà da quant’è che sto fermo qui?
“Ti ho disturbato forse? Sembravi così immerso nei tuoi pensieri…” sorride con fare gentile. Mi piace, il suo sorriso.
“Mh.” Scuoto la testa, piano.
“Tuo fratello è giù che ti cerca, sai?”
“Ah…sarà meglio che lo raggiunga.” Rispondo alzandomi dal banco e indossando il giaccone, mentre lei sistema dei libri sulla cattedra.
“D’accordo, a domani!” mi saluta, continuando a tenere l’attenzione sui volumi che ha fra le mani.
E io, nel frattempo, mi sistemo la cartella sulla spalla destra, cominciando ad avviarmi verso l’uscita, quando sento una voce risuonare nella stanza.
È la mia.
“Le posso fare una domanda?”
Esce fuori di sua spontanea volontà, senza che possa controllarla.
Lei rimase sorpresa, ma annuisce “Dimmi.”
E mi mordo il labbro, mentre sento che non dovrei soffermarmi fra quelle quattro mura, ma oltrepassare la soglia della porta, andarmene.
Mi blocco davanti alla cattedra, mentre i nostri sguardi si incontrano “Cosa vuol dire la parola incesto?”
Lei sussulta, stringe la presa sui fogli “…perché questa domanda, Atsuya?”
Non ha lo stesso tono della mamma, eppure lo sento lo stesso, che qualcosa non va.
“…lasci stare, non importa.” Stringo i pugni sulle spalline dello zaino fino a far diventare le nocche bianche.

Davvero, non importa.
Eppure chissà perché l’ho chiesto, allora?

“È un amore sbagliato…fra due fratelli.”
Conclude la frase a stento, con la voce strascicata, gli occhi socchiusi, eppure puntati inesorabilmente su di me.
“Un amore…” ripeto piano le sue parole, mentre la mia voce si affievolisce, e lei rimane in silenzio.
Chino un poco la testa di lato “I-Io non…non capisco…”
“…”
“Come può l’amore fra due fratelli essere sbagliato?”

Non è una cosa stupida?
Non sono sempre tutti a sbracciarsi nel tentativo di inculcare in me e Shirou i sacrosanti principi dell’amore fraterno?

Sempre a ripetere le stesse frasi…
Cerca di essere più carino con Shirou-chan!
Dovete andare d’accordo, lo sapete?
O ancora,i fratelli non dovrebbero litigare e picchiarsi!

Non capisco!
Non capisco sul serio!

“Cosa c’è di sbagliato nel volersi bene?”
Sussulta impercettibilmente. La sua espressione si apre in un tenero sorriso, che mi fa sussultare.
Mi sento arrossire. Mi sento terribilmente stupido.
Vorrei sparire mille metri sotto terra.
E lei si poggia con tutto il peso sulla cattedra, chinando la testa in modo da potermi osservare meglio, per poi scostarmi una ciocca di capelli piano, con una gentilezza che mi fa fermare il cuore nel petto per qualche secondo.
“Un giorno lo capirai anche tu.”

Un giorno…
Solo un giorno, ossia, fra tanto tempo…
…perché non ora?
Perché non riesco a comprenderlo adesso?!

La osservo, confuso, con una voglia matta di replicare, e nello stesso tempo una totale mancanza di idee sulla domanda da porre realmente…
Prima che possa aprir bocca, sento dei passi avvicinarsi all’aula e poco dopo compare sulla soglia della porta la figura di Shirou, con aria leggermente scocciata.
“Atsuya! Che stai combinando! È da più di un quarto d’ora che ti aspetto!”
Sussulto, cercando di rimuovere tutti quei pensieri dalla mia mente “S-Sì, scusa fratellino! Arrivo!” concludo avvicinandomi a lui, che si rivolge alla nostra insegnante con un piccolo inchino.
E lo seguo, mentre si avvia, soffermandomi per un solo istante sulla porta, giusto in tempo per notare l’attenzione della donna nuovamente su di me.

Mi fa sentire a disagio…

“A-Allora a domani, signorina.”
“A domani, Atsuya.”
E lo dice con un tono di voce che mi colpisce, nonostante non sappia nemmeno io il perché…
Anche l’espressione è cambiata, e mi ritrovo a osservarla di sfuggita, cercando di non farci troppo caso.
Il viso leggermente tirato, stanco, quasi sofferente.
La piega lieve fra le sopracciglia, che mi trasmettono una certa preoccupazione.
Le labbra tese, nel tentativo di mantenere una certa compostezza.


E gli occhi, carichi di non so quale altro sentimento.















 

Ecco. Allora. Beh, seraH gente :"D
Ora che ci penso è da un mesetto che non pubblico/scrivo una mazzeruola, quindi mi perdonerete se non mi ricordo più che cavolo scrivere in queste righe da me -purtroppo- amministrate.
Io amo la Fubukicest.
In realtà, amo (ok, no, forse è una parola esagerata), mi piace l'incest. Nei suoi limiti, ma mi piace :"D *venera grande e potente Angst (?)*
E amo (ecco, ora sì, va bene) i gemelli u.u
Mi affascina leggere fic introspettive e i gemelli hanno una psicologia interessante, sul serio <3
Quindi, ne consegue, ami la Fubukicest, ecco u.u (anche se, alla fin dei conti è più un Atsuya che si fa tante pippe mentali in questo caso)
Ora, ammetto che boh, non so. Non sono per nulla in grado di valutare 'sta fic D: Avevo l'idea di pubblicarla da un bel po', ma data mia enoooooorme lentezza, i lavori sono andati per le luuuuuunghe ;"D
Dicamo che, quella che volevo far passare era l'immagine di un Atsuya bambino, ingenuo perchè non riesce a capire cosa possa esserci di sbagliato in un rapporto d'amore fra due fratelli (inteso platonicamente parlando) e confuso, a causa dei sentimenti che stanno cominciando a nascere in lui.
Il punto è: lui non capisce.
Mi piace immedesimarmi nei personaggi e quello che ho pensato cercando di calarmi nei suoi panni è proprio questo. Ossia, non ho capito molto bene neppure io (?).
Perchè credo che un bambino, nella sua innocenza, non riesca a comprendere fino in fondo cosa ci sia di sbagliato in tutto ciò, nel volere bene, ecco. 
Non so se mi sono spiegata...
Comunque...credo Atsuya sia leggermente OOC, ma non l'ho ritenuto abbastanza da mettere l'avvertimento. In caso contrario, avvertitemi e provvederò immediatamente :"D
Spero comunque sia piaciuta. Grazie a chi ha letto fino qui <3 *stritola
Dedico la fic a tutte quelle persone a cui (che ne fossero consapevoli o no) ultimamente avrei dovuto recensire qualcosa o a cui avrei dovuto rispondere alle recensioni...
In particolar modo la dedico alla Marty, perchè lei ama questi due e perchè sta diventando grande (?) <3 Auguri!
Un bacione ancora <3

Jaa ne
La vostra Fede (?) :"D

  
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