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Autore: Rob_Destiny_Malik    19/01/2013    0 recensioni
Non so come riassumere brevemente questa storia, forse perchè un pò parla anche della mia vita e di quello che ho affrontato, quindi spero solo che vi piaccia e che riesca ad aiutare le ragazze che hanno passato, stanno passando o passeranno questi momenti di "confusione". Un bacio!
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*driiin* … *driiiiiin*
“Ma si ho capito!” furono le mie parole quando udii il campanello di casa. Scesi dal letto e passando per lo specchio di camera mia mi spaventai nel vedere un ammasso di capelli biondo platino annodati e in disordine: afferrai la prima molla dal comodino e mi diressi verso la porta. Quando all’improvviso sentii un tonfo come… come quando mio fratello Ben inciampava nelle scarpe di John (mio fratello gemello) e cadeva dalle scale: infatti era lui!
“Al diavolo tu e le tue maledettissime scarpe John: me la pagherai, oh si che me la pagherai!!” disse Ben ancora disteso sul pavimento.
Andai ad aprire e la testa color rosso carota e perfettamente in ordine (contrariamente alla mia) di Robin fu la prima cosa che vidi; poi la voce squillante di una bionda frizzante, Samantha Violet, mi perforò i timpani ancora assonnati: “Marylin Destiny Tomlinson, ti sembra questa l’ora di svegliarti?! Vestiti che gli altri ci aspettano già al bar!! C’mon, c’mon!!”. Robin si limitò a sorridermi e abbracciarmi, poi mi scoccò un bacio e andò verso Ben per “soccorrerlo”.
 
**Sam fu la mia prima vera amica, ci conoscevamo dall’asilo, fin da subito fu, per me, la sorella che non avevo mai avuto e lo stesso per lei; era bionda con occhi nocciola, bassina, magra, il viso regolare e le labbra sottili: era bellissima insomma. E lo stesso per Robin, anche se noi ci conoscemmo alle medie, ma diventammo un terzetto di energia pura: lei era più alta di entrambe, i capelli rosso carota e gli occhi verdi, qualche lentiggine qua e là che le incorniciavano perfettamente quel viso stupendo**.
 
Nel frattempo Sam ed io salimmo in camera mia e mentre io mi svegliavo con una doccia rinfrescante, lei era già immersa nel mio armadio per scegliermi l’outfit giornaliero: adorava farlo ed io glielo lasciavo fare perché, devo ammetterlo, ci sapeva davvero fare!
Una volta che Sam mi aveva accuratamente pettinata, chiamai John che già ci aspettava fuori in macchina, poi Ben e Robin che erano di sotto. Uscimmo e, come da routine, ci dirigemmo da Sturbucks per fare colazione. Lì trovammo il resto della comitiva: Zoe Alisa, Lillian Amber e il mio ragazzo, Alex.
 
**Zoe e Lilly le conobbi solo al liceo, ma fu un colpo di fulmine fra noi, ci intendevamo al volo e stringemmo subito amicizia. Zoe era alta, mora, riccia e occhi neri così profondi da lasciarti senza fiato, magra e con un carattere dolce e sensibile. Lilly invece era l’esatto opposto: bassina, capelli biondo miele lisci e occhi blu, un po’ più scuri dei miei, magrolina ma con un caratterino tutto pepe.
Alex era biondo, alto, leggermene muscoloso e con occhi azzurro cielo. Era dolce ma contemporaneamente stronzo!**
 
Iniziammo a parlare e fra un sorso di cappuccino e un morso alla brioche si fecero le 10:00 e alle 11:15 sarebbero rientrati i ragazzi dal loro ultimo concerto in Australia. Corremmo al Luton e, quando arrivammo (intorno alle 10:45) c’erano decine di fan ad attenderli, mi scappò un sorrisino: le fan li adoravano e loro adoravano le fan!
Ci dirigemmo verso il solito posto, dove li aspettavamo quando tornavano in aereo: una saletta dietro la pista d’atterraggio, lontana dai paparazzi e da occhi indiscreti. Quando arrivarono, si fermarono un po’ fuori per autografare qualche braccio, qualche diario e per fare qualche foto, poi ci vennero incontro. Appena vidi Louis, gli saltai in braccio (erano due settimane che non lo vedevo e per quanto possa essere normale, io non mi ci sarei mai abituata) e gli scoccai un bacio immenso e lui ricambiò baciandomi la fronte.
“Hey, scimmia, vacci piano che mi uccidi!!” borbottò lui sorridendo.
“Ahah, non ti preoccupare Boo che di amore non si muore!!” gli risposi facendogli l’occhiolino.
“Dovrei essere geloso Tomlinson?” disse Alex salutandolo.
“Si, dovresti esserlo Alex, dovresti!” ribattè Lou fingendo un sorriso: non gli era mai piaciuto, diceva che non era il tipo per me; e in fondo al cuore lo sapevo anch’io, ma per qualche mistica ragione stavamo ancora insieme. Mi staccai da Lou e salutai gli altri, stranamente Perrie non c’era, di solito era sempre con Zayn (non che la cosa mi dispiacesse più di tanto!) ma non gli diedi troppa importanza e mi andai a sedere fra Louis e Niall.
“Allora? Cosa facciamo stasera?” chiese Harry.
“Pizza e horror da noi?” suggerì John.
“Per la pizza condivido in pieno, per quanto riguarda l’horror non sono tanto convinto!” rispose Niall.
“Io la penso come Niall!!” disse Zoe.
“Io opto per l’horror!” replicò Sam che poi aggiunse “e ovviamente la pizza!”
“E che pizza e horror sia!” dissero Liam e Ben insieme.
“Alle 19 a casa Tomlinson!!” concluse solennemente Lilly.
 
**Ehssì, casa nostra era sempre stata libera dalle grinfie dei genitori perché, divorziati quando eravamo piccoli, il giudice ci affidò tutti e quattro ai nonni che ci diedero tutto l’amore e il calore di cui un figlio possa aver bisogno. Alla loro morte, ci lasciarono in eredità la casa dato che più volte quando ancora erano in vita, avevamo espresso il nostro dissenso nel tornare dai nostri genitori perché non avevano mai sentito il bisogno di crescere i propri figli, non avevano mai sentito il bisogno di chiamarci a telefono, di inviarci un messaggio ai compleanni o di scriverci una lettera di tanto in tanto. Ma forse grazie a loro eravamo così autosufficienti…**
 
“L’invito è aperto a tutti?”chiese Louis guardando Alex di traverso.
Gli diedi una gomitata e risposi “Si, a tutti i presenti!” poi, riflettendoci aggiunsi “Zayn, anche Perrie ovviamente!”.
Lui mi fissò dritto negli occhi e il volto divenne cupo “Sono certo che non verrà! Avrà altro a cui pensare” furono le sue parole.
“Maryl accompagnami un secondo di là a cercare la maglia per favore!” interruppe quel silenzio Louis.
“Arrivo!” risposi senza controbattere.
“Senti Maryl, non so come dirtelo… Vedi, Perrie è si partita con noi ma non è ritornata come hai potuto ben vedere. Ecco, lei è rimasta in Australia perché dice di essersi “invaghita” di un surfista e ha mollato Zayn con una misera lettera e un cioccolatino sul cuscino!!”sull’ultima parte la sua bocca si storciò e avvertii una punta di amarezza. Rimasi a bocca aperta, poi senza scompormi più d tanto aggiunsi “Bhè, allora gli farà più che bene venire n vacanza…”.
“Quale vacanza??” chiese lui.
“Quella che Sam ed io abbiamo organizzato per quest’estate… 3 settimane in Canada, a partire fra quattro giorni” risposi gongolante.
“E verrà anche Alex?” chiese.
“Si, anche lui!” ribattei. Possibile che quel ragazzo fosse il suo pensiero fisso?!
Tornammo nella saletta e dopo aver comunicato la notizia agli altri, ci dirigemmo verso casa.
  
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