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Autore: Bellatrix_ Black    19/01/2013    5 recensioni
Nuova vita. Nuovo lavoro. Nuova casa. Nuova città. Cambierà qualcosa? L'orgoglio si può perdere? E se si perde lo si può ritrovare?
Estratto dal capitolo 8:
-'' No Bridgette! È schifosamente schifoso! Come potrei mettermi... questa cosa? ''- Presi il pomposo e orribile abito e lo gettai in un angolo sotto il furioso sguardo dell'ossigenata commessa.
Chiedevo così tanto?
-'' Aspetta Gwen! Era bellissimo e poi ti stava d'incanto! Non fare così! ''-
-'' No Bridgette! Forse quello era il tuo stile! Non il mio, cavolo! ''-
-'' Signorina, se vuole... -''
-'' No! Non voglio un accidenti e arrivederci! ''- Mi rivestii velocemente e trascinai fuori Bridgette da quella sottospecie di... Argh! Lasciamo stare, non ne vale la pena.
-'' Senti Gwen, mi dispiace! Ti va di andare a provarne qualcun altro? Magari da un'altra parte, eh? ''- Mi sorrise gentilmente; quella ragazza riusciva sempre a farmi stare calma.
-'' Sì, però prima devo andare da una persona! Non che tu non fossi abbastanza, ma lei potrebbe sicuramente aiutarmi a trovare quello che cerco! ''-
*STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA*
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Courtney, Duncan, Gwen, Trent
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale, A tutto reality - Il tour
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Salve! ^^ Volevo solo precisare una cosina sul capitolo precedente, e poi smetto di rompere le balle. 

La nostra Courtney appare triste, anzi è triste per un motivo che ormai sapete tutti, lei cerca di ricominciare e VUOLE ricominciare, ma ovviamente il suo cuore che è rimasto sigillato per tanto tempo ha la meglio.
Con la frase: '' Ma ora voglio farla finita con queste sofferenze e pianti, sono forte e lo sarò sempre '', voglio rimanere fedele al personaggio di Courtney, perché dopotutto lei si considera e si è sempre considerata e sempre si considererà una persona forte, pensiero nato maggiormente da quel poco di orgoglio che le rimane...
Ma con l'ultima frase del capitolo precedente: '' Perché mi hanno spezzato il cuore mamma, perché mi hanno spezzato il cuore'', voglio precisare che Courtney con tutte le sue forze vorrebbe ricominciare, ma una parte di se, la maggiore, non ci riesce e per questo si sente anche frustrata e debole di fronte al mondo, in poche parole non riesce più a vivere in maniera completa la sua tormentata esistenza, anche se lei si sta convincendo che un giorno riuscirà a poter sperare, ridere e amare come una volta.






Incidenti Parte I



Ero sul mio letto che si trovava vicino la finestra, e ascoltavo la musica con il mio fidatissimo i pood, di un bell'argento acceso e non il solito rosa o viola, colori che, sinceramente considero volgari e non affatto sobri. Ecco perchè non mi vesto mai di quelle tonalità. Mi piaceva New York anche se era da qualche settimana che ci ci eravamo trasferiti, ho avuto molte opportunità di conoscerla, più di giorno che di notte per fortuna.
Sì, mi mancava la mia vecchia Toronto, dovo poco male mi conoscevano tutti, al contrario di New York, dopo erano pochissime le persone che mi conoscevano, e quelle poche, che tra l'altro non osavano avvicinarci, erano ricoperte di dubbi e si chiedevano se ero veramente io, quella ragazza di quello stupidissimo reality per teenegers, che era stata tradita a metà della terza serie. O almeno erano questi i loro pensieri che si lasciavano sfuggire dalla loro smorfia interrogativa, alla mia vista.
Ogni tanto per sfuggire a questi brutti ricordi, quando i miei erano al lavoro, e io non mi sentivo ancora pronta per iniziare l'università dopo tutto questo, mettevo la musica a palla in camera mia e iniziavo a muovermi, dei movimenti che assomigliavano ad una danza ma non una danza qualsiasi come l'hip hop che considero un enorme e assurda perdita di tempo e di energie, ma una danza tutta mia e che quasi nessuno aveva avuto il piacere di ammirare. Nemmeno quel troll del mio ex ragazzo. La mia canzone preferita era ''Sweet Dreams'' di Emily Browning, una vecchia canzone degli anni '80 rimodernizzata per un film. E così mi perdevo e danzavo, sussurrando qualche parola del ritornello magari, e ogni tanto chiudevo gli occhi ed era come se ci fossi io e basta e il resto del mondo scomparisse, tutti i miei brutti ricordi scomparissero; amavo danzare, danzare con tutta me stessa. Non molte persone se l'aspetterebbero da una persona come me, infatti è come una specie di segreto custodito da qualche parte in mezzo all'anima, che solo poche persone hanno avuto la fortuna di poter scoprire, come per esempio mia nonna morta qualche anno fa. Mi ricordo che una volta quando avevo quattordici anni lei mi aveva sorpreso mentre ballavo e mi venne da ridere alla sua faccia buffa ma sorpresa; mi disse che ero veramente brava a ballare, e così mi promise che quello era un segreto che doveva rimanere tra di noi, solo tra di noi. Io e lei ci capivamo fin da subito, eravamo molto simili e ogni tanto ci scontravamo per via dei nostri immensi orgogli, e poi scoppiavamo a ridere tutte e due e ci abbracciavamo. Lei era una delle poche, anzi l'unica persona con cui io abbia mai riso sinceramente. Mi manca tremendamente, e molto spesso penso a lei e quando lo faccio è come se fosse lì con me in certo senso.
Smisi di danzare. Mi accorsi che erano passati poco più di dieci minuti, e che le mie guance erano umide, avevo pianto (come se fosse una novità in questo periodo), e non solo perchè avevo pensato alla mia dolce e cara defunta nonna ma mi accorsi che stavo pensando automaticamente ad una persone senza volerlo. Duncan. Mi buttai di peso sul letto e cominciai a sfogarmi, piangendo, piangendo e sperando che magari un giorno avrei esaurito le lacrime da versare.

§§§



-'' Courtney, tesoro è pronta la cena! ''-
-'' Si mamma! Adesso scendo!''- Mi asciugai velocemente le lacrime, mi sciacquai velocemente la faccia e poi scesi.
Mi ritrovai due genitori, intorno al tavolo rettangolare di legno con sopra una specie di tovaglia bianca a dir poco orribile, con una faccia apatica ma spensierata.
-'' Qualcosa non va? ''- Dissi in cerca di qualcosa che brillasse nei loro occhi. Ma vi era solo il nulla.
-'' Tesoro...''- Non finì la frase mia madre che mio padre la interruppe.
-'' NO! Non dirglielo!''-
-'' Ma Roger, prima o poi dobbiamo dirglielo ed è una cosa che riguarda la famiglia!''- Esclamò mia madre ormai esausta della breve conversazione, causando la reazione di mio padre che abbassò la testa in segno di disapprovazione. Si vedeva che era frustrato. Questo mi faceva riflettere.
-'' Ma allora cos'è che volete dirmi? ''- Esclamai ormai indispettita e offesa di non essere così importante per non essere messa in lista per ricevere qualunque notizia sia, bella o brutta che sia. Anche se presumo brutta..
Si scambiarono un occhiata veloce alla quale mio padre però non rispose.
-'' Vedi Courtney, l'azienda di tuo padre è ormai fallita, oggi sono venuti degli uomini che ci hanno detto che ormai non c'è più nulla da fare, gli affari sono crollati e non c'è nessun rimedio ad esso. ''-
Intuivo che l'azienda di mio padre era in crisi, ma non pensavo fino a questo punto, sentivo il mondo crollarmi a dosso.
Corsi fino in camera mia e mi buttai nel letto come avevo fatto poco prima, infatti il cuscino era ancora bagnato.

Ero già stufa di tutto. Non potevo, non velevo. Non avrei permesso che la mia vita andasse via così. Come se io non me ne accorgessi. So che succederà qualcos'altro, me lo sento. Quel maleddettissimo destino ha ancora qualcosa in serbo per me.

Stavo perdendo tutto, tutto ciò che amavo e che ho amato per tanto tempo. Avevo paura che un giorno avrei perso anche me stessa.


A suivre...
  
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