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Autore: Commy    19/01/2013    6 recensioni
"Derek mi aveva intimato di non seguire il branco quando sarebbero andati a cercare il rifugio degli Alpha da poco arrivati a Beacon.
Gli ho dato ascolto?
Ovviamente no, non lo facevo mai.
Avrei dovuto?
Probabilmente sì, ma se l'avessi fatto adesso non sarebbe cambiato nulla, sarei ancora lo sfigato che aiuta il branco perché riesce solo a cacciarsi nei guai e non riesce a trovarsi degli amici normali."
E' così che la storia di Stiles comincia. Forse avrebbe dovuto dare ascolto al suo Alpha perché da lì in poi vi sarà una successione di eventi, piacevoli e non (più non), che cambieranno quel ragazzino logorroico che tutti amiamo.
Se volete saperne di più avventuratevi nella prima ff su Teen Wolf di questa nevrotica, pervertita e strana ragazza che è la sottoscritta.
Genere: Angst, Azione, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Nuovo personaggio, Stiles Stilinski, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Interrogatory

 

Erano passati tre giorni e già mi trascinavo a fatica.

 

Le giornate erano tutte uguali: “colazione” per essere in forze, torture fino a cena, interrogatorio in uno sgabuzzino insieme a Kalì, il braccio destro del Capo, ed infine una dormita fino alla mattina dopo.

 

Ormai la maglia e la felpa che avevo indossato la sera della mia cattura erano state lacerate dalle lame e dalle frustate, quindi mi toccava stare a torso nudo continuamente e il clima umido e freddo della grotta non era l'ideale per un ragazzino umano.

 

Il mio corpo, soprattutto il torace, era terribilmente sfregiato e poche erano le zone rimaste intatte.

 

Non avrei resistito ancora a lungo e loro lo sapevano.

 

Non avevo ben capito cosa avessero in mente ma dal giorno prima tutto il branco era presente sia alle torture che all'interrogatorio. Da quel che avevo capito in testa, dopo il Capo, vi era Kalì seguita da Ethan e Aidan, i due gemelli, poi Sarah e Renè ovvero le ultime arrivate.

 

Il quarto giorno mi è rimasto impresso per la tensione e la curiosità che regnavano tra gli Alpha.

 

Le torture furono molto più dettagliate e questa volta, invece di usare pugnali per ferirmi, preferirono inveire direttamente con gli artigli in dotazione con il pacchetto “Amici Pelosi” del quale ero il solo privo.

 

I tagli questa volta non erano fatti a caso ma sembravano dei disegni, per la maggior parte triscele come il tatuaggio di Derek, volutamente inflitti vicino alle vene ed alle arterie principali.

 

Anche l'interrogatorio fu diverso: non mi avevano legato ad una sedia e messo nello sgabuzzino con Kalì, bensì mi misero solamente a sedere su uno sgabello così che tutti sentissero e vedessero meglio alla luce le mie espressioni e le mie reazioni.

 

La ragazza era molto bella: la carnagione scura lasciava intendere le sue origini mediorientali, gli occhi, leggermente più chiari dei miei e sul verde, facevano intravedere il piacere che provava nel vedermi soffrire ed i capelli castani e mossi le avrebbero dato, se le circostanze fossero state diverse, un'aria dolce.

 

Solitamente usava la tecnica del terrore, che non funzionava molto visto che tentavo con tutte le mie forze di tener basso il mio battito cardiaco, ma questa volta sembrava più tranquilla magari perché era sicura che non avrebbe fallito.

 

-Allora... Com'è andata oggi Stiles?- Mi chiese con un ghigno che non prometteva niente di buono.

 

-Bhe... Diciamo che non mi ha entusiasmato il fatto che mi abbiate usato come una tela. Comunque sono felice di non doverti parlare al buio.- Risposi tranquillo.

 

Se stavano cercando di avere informazioni tramite i miei sproloqui, visto che mi era già capitato di parlare senza pensare, mi sarei attenuto al numero minimo di parole.

 

-Sai non te l'ho ancora chiesto, ma siamo tutti curiosi di sapere come mai, un ragazzino normale, sia venuto a conoscenza di questo mondo.- Disse tranquillamente lei iniziando a girare intorno al tavolo.

 

“Attento Stiles. Misura le parole: non dirgli di essere il miglior amico di Scott, ti userebbero per catturarlo.” Mi ricordò una vocina nella mia testa che somigliava stranamente a quella di Lydia.

 

-Bhe... Ho conosciuto un tizio a scuola che era stato morso ed io... l'ho aiutato a trovare la sua ancora per le trasformazioni. Poi quando Derek voleva trovare suo zio gli aveva chiesto aiuto ed mi sono aggregato. Non sono così inutile come sembro. Dico davvero! Più di una volta ho salvato le chiappe pelose a quelli del branco! Poi che non mi rivolgano altro che occhiatacce e che mi sbattano sempre contro una parete è un altro conto...-

 

“Accidenti!”

Mi accorsi troppo tardi di aver detto troppo e cercai di rimediare.

 

-Bhe... Comunque sono utile!- Finii cercando di capire se avessero notato che, non intenzionalmente, avevo parlato di Derek.

 

-E come ti sei reso utile? Sicuramente nelle battaglie non devi essere un asso.- Continuò la mora avvicinando il suo volto al mio rendendomi leggermente nervoso.

 

“Ma un mannaro che non sia figo da far paura no?! Tra maschi e femmine c'è ne sono di tutti i gusti!”

 

-Sono molto bravo con le ricerche, i piani d'attacco, e non serve ricordarmi che tanto non sono abbastanza peloso per svolgerli, e... Sono un grande oratore!- Risposi, aprendomi in un sorriso a trentadue denti all'ultima frase.

 

-L'abbiamo notato.- Intervenne Ethan che era in fondo alla stanza.

 

-Hey! Non è che mi stia trattenendo perché mi piace essere messo sotto torchio! Siete voi psico...-

 

Il mio discorso si dissolse appena quasi tutti gli Alpha, a parte il Capo e Kalì, mi guardarono male con i loro inquietanti occhi scarlatti.

 

Riabbassatasi la tensione il Capo mi venne incontro e mettendomi una mano sulla spalla disse:

 

-Il motivo per cui sei ancora vivo è che, anche dopo tutto quello che ti abbiamo fatto, sei sempre convinto di potercela fare e non ti fai scoraggiare riuscendo così a tenere testa anche a noi.-

 

-”Sono convinto di potercela fare?” Ma mi avete visto?- Ribattei io sorpreso.

 

-Pensaci... Hai mai pianto durante le torture?- Continuò l'uomo conficcando il suo sguardo all'altezza di una cicatrice a forma di triscele.

 

-No.-

 

-Ed hai mai chiesto pietà?- Si introdusse Kalì con quella domanda.

 

-No.- Dissi iniziando a riflettere su ciò che stavano dicendo.

 

-Quindi direi che non sei proprio inutile, saresti un ottimo alleato: fedele, intelligente, l'unica cosa che ti manca è la forza necessaria.- Finì la donna sibillina dandomi le spalle.

 

-Ma non hai la tempra, sei stato abituato alla vita normale, facile.- Aggiunse Renè scuotendo i capelli rossi così da poter incrociare il suo sguardo nero nel mio nocciola.

 

Alzai lo sguardo e squadrai ogni muta forma uno ad uno.

 

Quando riagganciai lo sguardo a quello del Capo (possibile che dopo quasi quattro giorni non sapessi ancora il suo nome?) raccolsi tutto il coraggio che mi rimaneva in corpo e mi sfogai:

 

-Sono ancora qui, mentalmente sicuro di poter sopravvivere, perché HO passato di peggio. Non ho avuto proprio una vita facile. Ovviamente non parlo del dolore fisico, in quello siete dei maestri- E l'ultima costatazione li fece sorridere tutti, fieri e consapevoli della loro bravura.

 

L'Alpha più anziano però rimase impassibile.

 

Lui aveva capito dove volevo arrivare e la mia forza d'animo intralciava i suoi piani, ma la freddezza e il compiacimento che notavo negli altri mi fece esplodere:

 

-...ma non potete nemmeno immaginare cosa ho passato emotivamente. Quando è morta mia madre è morta una parte di me, fuori ero lo stesso ma da quel momento lo Stiles egoista e menefreghista scomparve. Se mia madre fosse ancora qui io non mi troverei ad affrontare tutta questa storia. Non saprei neanche cucinare e sicuramente sarei come quei adolescenti che ignorano entrambi i genitori, che vogliono loro un bene dell'anima, senza sapere quanto sono fortunati ad averli entrambi. Se non fosse morta mia madre non avrei neanche sofferto di attacchi di panico, ma purtroppo non è stato così... Lei è morta e ciò mi ha reso la persona che che sono fiero di essere oggi. Quella persona che si fa subito in quattro per un amico, colui che, pur non sapendosi difendere tra i lupi, si è cacciato in un casino sovrannaturale solo per sostenere le persone a cui voleva bene.

Ma soprattutto sono quella persona che, in questo momento, davanti a dei lupi grossi e cattivi, non si fa intimidire pur avendo una fifa matta. Anzi si fa vedere forte perché è l'unica cosa che può fare visto che il suo corpo non resisterà ancora a lungo.-

 

Mi accorsi solo dopo aver finito il discorso, che era stato più uno sfogo personale per lo stress accumulato in quei giorni, che mi ero alzato in piedi puntando il dito sul petto di Aidan che si era posizionato davanti a me.

 

Mi ritrassi subito e mi sedetti cercando di sembrare il più piccolo possibile.

 

“Ora sono definitivamente morto.” Pensai restando in silenzio visto la situazione che avevo creato.

 

Ethan scattò velocemente verso di me per colpirmi ma il gemello gli fermò il braccio a mezz'aria e gli torse un polso per farlo allontanare, consapevole che per ciò che dovevo subire occorreva l'approvazione del Capo.

 

A quel punto il branco si riunì in un cerchio ed iniziarono a discutere.

 

“Ecco adesso si mettono pure a borbottare...” Commentai mentalmente guardando gli Alpha più importanti confabulare tra di loro.

 

Dopo qualche minuto entrambi mi si avvicinarono.

 

-Per oggi abbiamo finito Stiles.- Mi congedò Kalì con uno luccichio negli occhi ma restando seria in volto.

 

-Sei davvero una brava persona ragazzo. Il problema è che questo ti ha portato in un mondo troppo grande per te, piccolo gracile ed insignificante umano...- Continuò il Capo squadrandomi più da vicino.

 

-Bhe... Lo devo prendere come un compli...-

 

-Noi provvederemo a renderti adatto. Stasera c'è la luna piena quindi agiremo domani.- Finì l'uomo spezzandomi le parole.

 

Avrebbero provveduto a rendermi adatto al mondo che mi aveva risucchiato.

 

Ma cosa voleva dire?

 

“Oh mio Dio...” Pensai scioccato mettendomi una mano sulla bocca aperta e capendo cosa mi attendeva il giorno seguente.

 

Dovevo andarmene.

 

Subito.

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DAMMI TRE PAROLE: DEREK, STILES, AMORE!
 

HEY BELLA GENTE LAURI LAURA E' QUA PRESENTE! (Sono stata brava ad aggiornare in tempo? ^^)
Allora non odiatemi per il finale ma ho un progetto molto grande per il nostro Stilesino amorino quindi.... SOPPORTATE!
Visto che il finale non  è dei migliori vi lascio un video che credo che vi piacerà molto.... BUON DIVERTIMENTO!
http://www.youtube.com/watch?v=VC4ekS7OMlo&list=UUKPo9yzmhTqn_I6PX9BbR1w&index=6
Ditemi se vi è piaciuto!! XD

   
 
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