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Autore: Vanessa4ever    19/01/2013    3 recensioni
Il mio cuore cessa di battere.Tutto quello che mi aveva detto due mesi fà non signicavano niente per lui.Serro le palpebre.Molte immagini mi raffiorano nella mente.sento che le lacrime spingono contro gli occhi per uscire.Tento di tutto per riccacciarle dentro ma scoppio in un pianto pieno di dolore.Maledico il giorno che ti ho incontrato!
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri, Slash, FemSlash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sono ormai passati due mesi e non abbiamo nemmeno un legame per parlarci o soltanto scambiarci un semplice "ciao".Mi sento ancora al quanto sofferente per una persona.Ma che dico lui non è una persona.E' solo uno stronzo!

In questi mesi ho avuto l'appoggio di molte mie amiche.Non l'avrei mai detto..ma soppratutto avevo l'appoggio della decelebrata.Forse perchè la mia storia e la sua coincidono molto.Anche lei sta soffrendo.Ma al contrario di me è combattiva.

Ci troviamo faccia a faccia sedute sul letto con le lacrime agli occhi.Ci siamo messe a piangere come delle bambine.Roba da matti!

Marizza:sai non avrei mai creduto di dirlo.Ma stare con te mi rende al settimo cielo.

Mia:anche per me è la stessa cosa.Il mio stato amoroso è come il tuo.A parte che io non riesco a dirgli i miei sentimenti.Come faccio?

Marizza:perchè per una volta non abbandoni il tuo orgoglio e ti levi questa maschera da"super vamp"e provi ad'essere la Mia che veramente sei?

Mia:credimi.Anch'io lo vorrei.Ma proprio non ci riesco!Ogni volta che mi tocca o mi sfiora vado in escandescenza!

Marizza:fai un tentativo almeno.

Mia:hai ragione.Anche se mi costa.Ci proverò.

Marizza:Questa è la Mia che conosco!

Ci abbracciamo strette per un tempo indeterminato.Chi l'avrebbe mai detto che io e la "che difficile essere me!"saremmo diventate amiche?!

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Da lontano scorgo una coppietta mano nella mano.Ma quelli sono Mia e Manuel!

Gli corro incontro.Mi piego posando le mani sulle ginocchia.Ho l'affanno!

Mia:ciao Marz!

Il suo sorriso parte da un orecchio e và a finire nell'altro.Lo stesso vale per Manuel.Con fare da furba sfoggio uno dei miei miglior sorrisi e poggio una mano sulla spalla di entrambi.

Marizza:voi due insieme.Chi l'avrebbe mai detto!

Mia/Manuel:gia.

Rispondendo all'usiniolo e abbassando lo sguardo fisso su un punto.Nella loro voce si sente imbarazzo ma allo stesso tempo felicità.

Marizza:ahh siete fatti l'uno per l'altra.Perchè ci avete messo così tanto a capirlo?

Manuel:chiedilo alla signorina.

Mia:no.Chiedilo al quì presente scimmione!

Manuel:come mi hai chiamato?

Mia:scimmione.

Si avvicinano l'uno col contatto del corpo dell'altro.Vedo il corpo il corpo di Mia tremare.La combattente barbie per la prima volta ha paura.Gli scosta una ciocca in pratica davanti all'occhio e si inclina per arrivare alla sua altezza.

Manuel:anche se sei fatta così non riesco a smettere di pensare a te.Ti amo principessa!

Mia:a-anch'io ti amo.Dalla prima volta che ti ho visto.

Poverina gli manca quasi il respiro.Non ci crede nemmeno lei di essere vicino al ragazzo che per tutti questi 3 anni ha amato e odiato.

Manuel:la canzone che ti scrissi aveva un significato.E' quì!Proprio davanti a noi.

Mia:non capisco.

Manuel:che ogni tua carezza o tocco mi fà rabbrividire.E' proprio questo che stò provando in questo momento.

Mia:perfavore Manuel.Baciami.

Con delicatezza la prende per i fianchi.Avvicina sempre di più il suo volto e alza una mano sul lato inferiore delle sue labbra.Gli passa con curezza due volte il dito.

Manuel:questa domanda non me la devi chiedere nemmeno.

Il suo busto è ormai incollato al suo minuto corpicino.Le prende con entrambi le mani il volto e possa leggermente le sue labbra sulle sue.Osservo ogni minimo loro gesto.Le loro labbra si muovono con lentezza ma in modo passionale.Sembrano due cagnolini che han bisogno l'uno dell'altra.Che teneri!

Per non rovinare il loro momento così dolce che di sicuro non capiterà più mi allontano.Con la coda dell'occhio noto che che sono ancora impresi nel loro "lavoretto".

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Ah che teneri che erano!Chiudo la porta e mi dirigo in salotto.Mamma è seduta sul divano e sta parlando con qualcuno al telefono.

Sonia:non ti preoccupare.Quà ho tutto lo spazio per poter ospitare sia te che lui.

Ospitare?Con chi starà parlando?

Sonia:ora devo riattaccare.Ci vediamo stassera.Ciao.

Aspetto che poggia il telefono sul tavolino per poi avvicinarmi.

Marizza:spiegami chi sono costui che stassera vengono quì!

Sonia:ehm una mia amica di lavoro e suo figlio.

Marizza:per quanto tempo rimarranno?

Sonia:due o tre mesetti.

Marizza:però il figlio ha tre o quattro anni spero!

Sonia:no piccola mia.Ne ha 17.

Fantastico!Quello che mi mancava.Un ragazzo quasi adulto che mi gira per casa in boxer per tre mesi.Ma per una volta nella vita non posso essere fortunata?

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E' ormai ora di cena.Scendo le scale e mi dirigo in cucina.La mia vecchia è seduta su una sedia mentre la povera Pepa stà cucinando.

Marizza:allora?Quanto ci mettono?

Sonia:mi Ciela bella non vedi l'ora di vederlo vero?

Ma chi?Il "misterioso ragazzo di 17 anni".L'ho sempre detto che è nata con un solo neurone.E ogni giorno i miei sospetti si fanno sempre più reali.

Marizza:no.Non vedo l'ora di buttarlo fuori casa!

Sonia:eddai non dire così.Ancora non l'hai visto.

Come se mi basta vederlo per poi dire"sì è proprio bellissimo!"

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Un suono del campanello mi toglie dai miei pensieri.Ecco che arriva l'inferno!

Mi alzo dal divano e mi avvicino alla porta.Vedo Mamma uscire dalla cucina e venirmi incontro.

Sonia:apri!Che aspetti?

Sbuffo e la apro.Sfoggio un sorrisetto falso.

Marizza:benve..

Non faccio attempo a finire la frase che il sorriso di poco prima scompare.Che cavolo ci fà lui quì!?

Sonia:Marizzita qualcosa non và?

Rimango fissa a guardarlo negli occhi e lo stesso fa lui.La persona che ha di fianco mi guarda sorpresa.

Mora:quindi tu sei la figlia di Sonia.

Marizza:proprio così.Lei invece deve essere sua madre.

Rispondo con fare freddo e lo fulmino con lo sguardo.

Sonia:bhe.Che ci fate lì impalati?Forza entrate!

Sua madre entra mentre io non muovo nemmeno un muscolo per spostarmi.Non mi sento le gambe!

Mora:allora voi due?

Pablo:arrivo.

Entra e mi si avvicina facendo sfiorare la sua spalla con la mia.Un brivido mi percorre lungo la schiena.E mai possibile che quando penso che tutto vada rosa e fiori si trasformi in un incubo!?

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Non riesco a dormire.Forse perchè è riapparso lui a rovinarmi la vita.O forse perchè sono io a non averlo dimenticato.Ho bisogno di un bicchiere di latte.Sì.proprio così!

Scendo le scale e mi dirigo in cucina.Apro il frigo in cerca della bottiglietta di latte ma non la trovo.Dove cavolo è finita.Sento due mani palpeggiarmi i fianchi.Mi volto e mi perdo un momento nel suo bellissimo azzurro cielo.

Marizza:che ci fai tu quì?

Pablo:sono venuto con mia madre.Non ti ricordi?

Mi stacco dalla sua presa e lo fisso negli occhi.

Marizza:chiariamo una cosa.Anche se per tre mesi dobbiamo condividere questa casa.Evita il più possibile di parlarmi e guardarmi.Chiaro?

Pablo:prima però concedimi di fare un'ultima cosa.

Marizza:che cosa?

Pablo:darti un ultimo bacio.

Marizza:tu sei proprio matto se pensi che dopo tutto quello che mi hai fatto io ti baci!

Pablo:anche se tu non vuoi io lo farò.

Mi prende il viso trà le mani.I nostri nasi si sfiorano e un brivido mi percorre tutto il corpo gelandomi il sangue che trapassa nelle vene.Si avvicina con disinvoltura alle mie labbra e me le sfiora con le sue a ogni parola che pronuncia.

Pablo:non mi ero sbagliato.Tu mi ami ancora.Ricominciamo tutto da capo.Te ne prego.Non posso vivere senza la tua essenza.

Marizza:no.

Pablo:però perchè?Guardami.Sono quì!Come vedi non me ne fregava niente di quella.Io amo solo te!

Marizza:tu non capisci.Da quando mi hai tradito non riesco più a fidarmi di te.

Pablo:quante volte ti devo ripetere che è stata una scomessa?!

Marizza:però il bacio ti è piaciuto.Non è così?

Pablo:bhe può darsi.Ma non ho provato quella scossa che sento quando stò con te.Solo tu eri l'unica che mi drogava ogni volta che mi baciavi.

Marizza:come faccio a crederti?

Mi posa una mano sul cuore e mi fissa dolcemente negli occhi.

Pablo:ascolta il tuo cuore.Sono sicura che lui ti darà una risposta giusta.Però affrettati domani io devo partire.Me ne vado a vivere in Spagna.

Come se ne va?No!Non voglio!Lo afferro con forza per il coletto e lo guardo con il viso ricoperto di limpide lacrime.

Marizza:no.Non puoi andartene!

Pablo:oramai ho deciso.Questa lontananza mi permetterà una volta per tutte di dimenticarti.Anche se so che sarà impossibile.Nessuno riuscirà ad'occupare il tuo posto.

Marizza:ma io ti a...

Un mancamento mi fa quasi cadere se non fosse per le sue braccia che mi sorreggono.Non aver mangiato questa sera mi ha reso debole.Mi prende in braccio e mi fa stendere sul divano.Mi tocca con delicatezza la fronte.

Pablo:ma tu hai la febbre.

Gli prendo la mano e ie la stringo facendo incrociare le mie dita con le sue.

Marizza:ti amo Pablo.Non andartene.

Pablo:tu stai delirando.Domani non ti ricorderai niente.

Proprio per questo.Se domani non mi ricorderò più niente e lui partirà...è opportuno dargli l'addio.Un addio come si deve.

Marizza:Pablo.Posso fare una cosa che avrei voluto fare per tutto questo tempo?

Pablo:che vuoi fare?

Marizza:questo.

Gli sbottono con fare provocante la camicia.Mi guarda stupito e inizia a riempirmi il collo di brevi baci.Sta per arrivare alle mie labbra quando si ferma.

Marizza:perchè ti sei fermato?

Pablo:non posso farti questo.Tu non sei in te e non sai quello che stai commettendo.Domani quando ti sveglierai non ti rimarrà soltanto che un malditesta allucinante e il mio profumo assorbito sulla tua pelle.Ti prego Marizza non combiniamo questa cazzata.Potresti pentirtene.

Marizza:non pensiamo al domani.Pensiamo alla bellissima cosa che ci stà per succedere.

Pablo:sì.Ma però...

Gli poso due dita sulle labbra per azzittirlo.

Marizza:basta Pablo.Questa cosa stà per succedere perchè entrambi la vogliamo.Non ci stà obbligando nessuno a farla.

Pablo:il nostro impulso Marizza.Il nostro maledettissimo impulso.

Mi siedo a cavalcioni sulle sue ginocchia e inizio a massaggiargli il busto ormai nudo.Posso sentirne benissimo i suoi muscoli.Mi alza con dolcezza il mento e mi costringe a guardarlo.

Pablo:ne sei davvero sicura.

Marizza:sì.ne sono sicura.

Mi posa una mano sul petto iniziando a palpeggiarmi.Con disinvoltura mi sbottona la camicia.Arrivato all ultimo bottone la sposta per posarla sulla mia gamba nuda.Me la passa dolcemente fino arrivare al bottoncino dei miei pantaloncini.Me lo sbottona per poi togliermeli con delicatezza.Lo stesso faccio io coi suoi pantaloni.Quando siamo ormai nudi mi butta sul divano saltandomi addosso.Con una mano mi accarezza delicatamente una spalla mentre con l'altra mi massaggia la coscia.Facciamo una spece di rotolata e le nostre gambe si accavallano.Il mio viso si riempie di lacrime per il dolore ma soppratutto per la felicità che stò provando in questo momento.Se è davvero un sogno vi prego non svegliatemi!

 
  
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