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Autore: DominoRage    19/01/2013    1 recensioni
. Il sangue affluiva come un fiume in piena, si impregnava nel materasso come acqua le sue lacrime erano scomparse e il suo cuore aveva smesso d’amare
Genere: Erotico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, The Rev
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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9 Luglio 2000
 
Le lacrime gli rigavano il volto, il cuor ormai non batteva più. In posizione fetale sul divano, scorgeva dal tavolino una loro foto. Una fitta al cuore, e altre lacrime scesero rigando per l’ennesima volta le sue guance.
Il campanello suono. Sobbalzò, si alzò di scatto con il pensiero di Brian nella testa
“Se è lui, ignoralo, lascialo stare. Deve scomparire dalla tua vita… Ma chi prendo in giro. Io lo amo” pensò tra se e se
Aprì la porta, e si ritrovò due occhi azzurri a fissarla con dolore.
“Oh, sei tu” abbassò lo sguardo
“Dai entra”
Jimmy entrò con aria titubante, nella sua testa voleva chiedergli scusa, confessare tutto
“È colpa mia se Brian ti ha tradito, è solo colpa mia Charlotte mi dispiace ho fatto un errore” si ripeteva nella mente
 
La seguì fino al divano, si accomodò e continuò a fissarla 
“C-c-harlotte… co-come stai?” disse posandoli una mano sul ginocchio ossuto
“Dovresti saperlo ormai come sto, non credi?”
“Mi spiace…” la guardò. La trovava bella. Bella e tremendamente triste. Gli scostò un ciocca dietro l’orecchio, si avvicinò a lei, e l’abbraccio. Charlotte scoppiò a piangere, voleva urlare, distruggere il mondo. Ma si  limitò, a singhiozzare sulla spalla di Jimmy
“Posso fare qualcosa?” disse scostandola leggermente da lui
“Riportami Brian, riportami tutto quello che abbiamo vissuto, riportami i suoi occhi, riportami il modo in cui mi guardava, riportami il suo amore”
“Charlotte, sono The Rev, non un supereroe –rise- “Ti posso stare vicino, possiamo diventare amici, e se non vuoi io ti starò accanto lo stesso… perché” cerco di continuare, ma un groppo in gola glielo impedì
“Ormai che senso ha? Meglio andarsene” si alzò dirigendosi in cucina. In quel momento sotto i suoi occhi passarono i svariati tagli che si era inflitta. Gli bastò poco per capire il suo intento. Ritornò poco dopo, il braccio alzato in orizzontale, la lama del coltello sopra le sue vene, il tremolio del suo cuore, le lacrime che solcavano il suo volto, ed infine gli occhi glaciali di Jimmy che osservano quella scena. Cercò ti fermala, ma non fece in tempo. Il sangue sgorgava velocemente delimitando il suo braccio, fino ad arrivare al gomito, dove finì il suo percorso con un tuffo nel vuoto.
La vista annebbiata, il fiato corto, il senso di formicolio lungo il suo corpo. Il tintinnio della punta del coltello che cade sul pavimento. Tutto si appanna, l’udito se ne va, e nella sua mente rimbomba l’urlo di Jimmy.
 
 
 
Brian guardava il vuoto, chiuso in camera sua da due giorni. Domani sarebbe stato il suo compleanno. Rigirava la collanina d’oro tra le mani. Aprendo e chiudendo il ciondolo, a volte si soffermava a guardare la loro foto, delle forti fitte al cuore lo colpivano. Paura. Aveva paura, non aveva il coraggio di uscire da li e dirigersi verso quella casa. Gli mancava, e stava male. Ma lei l’odiava. L’aveva tradita. L'aveva tradita dopo avergli promesso che ci sarebbe stato sempre, che non l’avrebbe mai abbandonata, che l’avrebbe salvata.
Ormai, l’aveva persa, voleva soffocare l’amore che provava per lei. Doveva soffocarlo in qualche modo.
 
 
 
 
Gli occhi coperti da un velo grigiastro, la mano fredda posata sul palmo di Charlotte, lo sguardo fisso sul suo corpo, privo di vita. La pelle bianca, le labbra secche e gli occhi chiusi. Solo il Bip del macchinario attaccato a lei, gli dava la conferma che il suo cuore batteva.
Strinse la sua mano, la incrociò con la sua, e la portò alla fronte, stringendola sempre di più.
Iniziò a piangere, era colpa sua se il quel momento Charlotte era ridotta così. Era colpa sua se Charlotte soffriva, era colpa sua se in quel'istante era appesa al filo della morte. Si asciugò le lacrime, ma fu inutile. Passò la notte affianco a lei, senza dire una parola, senza uscire dalla stanza, solo lui, il suo corpo bianco, e il frustrante rumore del macchinario, il quale era accompagnato da un tremendo silenzio.

 
 
 
7 Luglio 2008

Camminava avanti e indietro come un leone in gabbia. Era passata quasi un’ora, il suo cuore accelerava ad ogni secondo che passava. Riguardava più e più volte il display del telefono. Dava le sei e zero cinque. Era passata un’ora,  di Jimmy nemmeno traccia.
Fino a quando non sentì il rumore dei pneumatici fermarsi violentemente sull’asfalto, il tonfo sordo di una portiera sbattuta con forza e i passi pesanti lungo il sentiero fatto di ghiaia che portava direttamente alla porta di casa sua.
Il campanello suono, andò ad aprire. Le mani tremavano come il suo cuore e un groppo in gola stava crescendo .
Aprì la porta, lo sguardo di lui fisso e diretto nelle sue pupille nere, il fiato pesante e i pugni chiusi lungo i fianchi
-Jimmy?- disse increspando la fronte
-Zitta non voglio sentire niente- disse zittendola con un gesto della mano.
Si diresse verso il divano, dove cadde con un tonfo sordo
-Jimmy che diamine sta succedendo?-
“Devo dirglielo, ma come? Iniziando con un: Ehi, ti ricordi il 18esimo compleanno di Brian? Sai è colpa mia se ti ha tradito.  E sono otto anni che ti sto mentendo su questo , ma siamo di nuovo amici?” pensò.
Non era il modo migliore.
-Allora? Terra chiama Jimmy, ci sei?- disse sventolandoli una mano davanti agli occhi
-Ti-ti-ti devo dire una cosa- disse espirando tutto il fiato che aveva in corpo
-Jimbo ti vedo preoccupato. Non ti vedo così da quando Leana ti ha lasciato due anni fa. Dimmi tutto, tranquillo- disse accomodandosi affianco a lui, e passandoli una mano tra i capelli
-Io, io…- le parole facevano fatica ad uscire. Gli sorrideva, felice. Lo sguardo dolce, e gli occhi limpidi. Brian aveva ragione. Potevi affogare dentro quel colore, ma saresti affogato felice, perché non c’era cosa più bella che morire dentro quel calore. Perché in fondo lui, l’amava.
-Io, vo-voglio portarti fuori a cena- disse tutto d’un fiato
-Co-cosa?-
-Si fuori a cena, c’è qualcosa di sbagliato?- disse con aria innocente
-NO! Assolutamente, è solo che… fa strano- disse abbassando lo sguardo
-No, non fa strano. Mi sei mancata, due settimane senza sentirci. Sono tante.  E quindi, si esce fuori a cena. Ti passo a prendere fra due ore. C’è la fai a prepararti?-  chiese alzandosi di scatto dal divano
-Si…io c’è la faccio, allora a fra poco, giusto?-
-Già, si a fra poco- senza pensarci due volte Jimmy prense le chiavi della macchina ed uscì fuori da quella casa.
 Il cuore batteva troppo velocemente. Le mani tremavano così tanto che non riusciva  ad infilare la chiavi per accendere la macchina.
Quando, finalmente ci riuscì, il rombo del motore lo tranquillizzò, e con il solo pensiero di nascondere la cena ai ragazzi si avvisò verso casa, con l’adrenalina che gli scorre nel corpo e con la paura di tradire l’amicizia di Brian.







Domino attesa alla cassa tre. Ripeto: Domino attesa alla cassa tre!

*Si sistema i capelli, anche se i suoi lettori non possono vederla. Si aggiusta gli occhiali sul naso, e cerca di fare un'introduzione speciiiale (?)*
BOOM BAM BABY. No forse non è il modo migliore per incominciare...
Era una notte buia e tempestosa, quando DominoRage, d'untratto, decise di aggiorna...
Bicht pls, non diciamo cazzate. Era sera, punto. E dopo aver passato il pomeriggio a scrivere, e ricevendo i svariati Vaffanculo da parte di sua madre, dato che non uscì quel giorno. Pubblicò alle otto di sera
Coomuuunque, dovrei smetterla di iniziare così...
Dicevamo, ho aggiunto Jimmy alla storia, grazie alle mie svariate corse in bus, e al fantastico panorama ( ovvero, la strada e forse il mare, dipende da dove mi siedo)
Ma dato che, a voi Jimbo sta tanto simpatico, e Brian non si ricorda di lei, stupido e insesato Brian. Vi annuncio che Charlotte e Jimmy, scoperannooooo! YEEEEEAH * Fa trenino conga* Okay mi fermo. No , non credeteci, perchè non lo so manco io cosa succederà, dovrete aspettare c.c
Ma dopo tutto questo vi dico.
 I LUV Y FOREVAHHH.
Domino <3
  
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