Questa è la mia prima
ff col nome nuovo..mi è venuta questa sera, non sapevo cosa fare, allora mi
sono messa al computer e ho scritto la porcheria che troverete sotto
riportata…è una song fic basata su una canzone di Enrique Inglesias, dal titolo
omonimo. Spero comunque che mi recensirete, e intanto facciamo un po’ di
pubblicità occulta…
Visitate il mio sito: groups.msn.com/VilladelleRose-ScuoladiMagia/_whatsnew.msnwIn
questo mini sito troverete questa piccola scuola di magia, creata da me, dove
ci sono un sacco di attività..per favore, iscrivetevi e smistatevi, e avrete la
mia eterna benevolenza…vi prego! Almeno un salto..
Ora basta chiacchere,
almeno per ora, e leggete la famosa porcheria nell’attesa di qualcosa di meno
vomitevole..intanto ho sfornato questo…
Ciao, e visitate il
mio sito (se ci andate, noterete che ci sarà una “Lady Morgana of Avalon”, ma
non sono io, è una mia amica. Io risponderò al nome di Satine Marat..andate,
per favoorrrreeee!!!!!!)
Morgana
Love 4 fun
So
you think
You’ve got it all worked out
What you’re searching for
Isn’t what you found.
Up in this world that’s on the run
A lot of hits but only a few number 1s
I’m making love for fun
Are you looking for holiday?
I’m making love for fun
How could you do it any other way?
I’m making good on everything I said
So baby just relax
And let me do my thing
Up in my world you better run
There’s only room for the few who can come.
Making love 4 fun
Are you looking for a holiday?
Making love 4 fun
How could you do it any other way?
When you don’t have a place to go
And everything feels the same
I can change what you think you know
Making love my way
Making love 4 fun
Are you looking for a holiday?
Making love 4 fun
How could you do it any other way?
Era accaduto tutto in una settimana,
una settimana lontano dall’Inghilterra, durante quella vacanza alle isole
Fiji…lontano, dove nessuno poteva prenderci.
Lì era iniziato quello che pensavamo
fosse amore, ma invece era solo una cottarella estiva, solo perché eri
bellissima, in una spiaggia tropicale, e tu eri l’unica cosa che mi fosse
familiare.
Erano lontani i tempi della scuola, eri
diventata un Auror, potevi acchiapparmi subito senza troppe storie, ma anche tu
quella settimana hai condiviso con me quel castello in aria, l’avevamo
costruito insieme per poi vederlo scomparire, ma allora non eravamo più
insieme.
Una chioma rossa, due grandi occhi
verdi, un corpo da donna ma con il tratto da bambina, ecco cosa mi ha fatto
impazzire di te.
A quanto pareva non ti ricordavi più di
me, perché altrimenti mi avresti guardato storto, mi avresti urlato o, peggio
di tutti, mi avresti consegnato al Ministero, per farmi poi rinchiudere a vita
ad Azkaban, dove ormai vivevano i miei decrepiti genitori.
Avevamo 25 anni, una vita davanti,
tanti sogni progettati. Vivevamo in un mondo tutto nostro, dove niente poteva
interferire, tranne l’amore. O quello che si presentava come tale.
Ma tu non ricordavi, non volevi
ricordare il tuo passato e le tue delusioni, ma guardavi il presente.
Nell’isola non c’era quasi nessuno, a
parte i gestori dell’albergo e i pochi abitanti, il luogo ideale per
trascorrere una vacanza in pace. Mai avrei immaginato di trovare lì quella che
avevo considerato una babbanofila, stracciona e poveraccia, e che ora era
diventata il capo degli Auror, che aveva fatto una carriera da urlo in
pochissimi anni, perché eri e sei una tipa intelligente e intraprendente.
Quella sera, sulla spiaggia, stavi
prendendo gli ultimi raggi di sole della giornata. Ti scorsi da lontano, era
impossibile non notarti, eri totalmente diversa dagli abitanti dell’isola e
dagli altri villeggiatori, anche a causa della tua chioma rosso fuoco. Sapevo
di averti vista da qualche parte, però non ricordavo. Ti parlai ingaggiando la
scusa di aver capito che c’era un’altra inglese nell’isola..
Ti presentasti. Ginevra, detta Ginny,
Weasley.
Io mi presentai. Draco Malfoy.
Tu continuavi a sorridere, non ti
ricordavi chi ero, grazie al cielo, e a farmi domande. Star lì, seduti sulla
sabbia candida, a parlare di noi, dei nostri sogni e progetti..come se ci
conoscessimo da sempre. Era vero, eppure non ci ricordavamo di noi.
Venni a sapere che, considerato i tuoi
notevolissimi risparmi alla Gringott, ti eri permessa una settimana di riposo,
dall’altra parte del mondo, dove il feletono non poteva raggiungerti e dove
saresti potuta trascorrere una settimana di relax, tra cibi squisiti, mare
limpido, sole abbagliante, brezza fresca, spiaggia di sabbia fine e candida e
cure estetiche. Ero certo che tu no ne avessi mai avuto bisogno.
Eppure non potevo crederci che fino a
sette anni prima ti odiavo, ora stavamo diventando grandi amici, e qualcosa di
più, vista la serata che abbiamo passato.
Abbiamo cenato insieme, per poi proseguire in discoteca e poi in camera.
Continuavo a pensare che era stranissima la situazione in cui ci trovavamo, mi
sembrava quasi impossibile. Ma non potevo negare all’apparenza: tu eri lì, con
me. Un sogno. Quella notte ti promisi che saremmo rimasti per sempre insieme,
senza badare agli altri.
Solo adesso mi accorgo che era un
desiderio infondato, perché il giorno dopo era il giorno del rientro in patria.
Ci eravamo scambiati gli indirizzi e i
numeri di feletono, promettendoci di rivederci appena arrivati in Inghilterra.
Non ci eravamo salutati neanche decentemente, perché sapevamo, o almeno
pensavamo, che il giorno dopo ci saremmo rivisti.
No. Fu l’ultima volta che ti vidi.
E così ho tenuto questo segreto, per
sempre, nel mio cuore. Speravo che col tempo ci saremmo veramente innamorati e,
con gli anni, magari, stabilire un legame serio come il matrimonio. Sognavo di
raccontare ai miei figli come si erano conosciuti la mamma e il papà.
Ora sono sì papà, ma non sei tu con me.
Ho una famiglia felice, sto bene, e non mi sono fatto influire dai ricordi e
dalle proposte. Non divenni Mangiamorte, come tutti avevano immaginato.
Non chiesi a nessuno informazioni su di
te ma, dieci anni dopo, cioè quando avevamo 35 anni, vidi su una bacheca del
Ministero la scomparsa di una certa Ginevra Molly Weasley, e dopo aver pensato
un po’, ricordai che eri tu, ma subito volli dimenticarti per non star male.
E, da quella notte passata insieme, ora
sono qui, e racconto questo avvenimento
alla mia famiglia. La mia vera famiglia.
Credimi, quello è stato un gioco.
Un amore inventato per divertirsi. Già,
un amore per divertimento.
Fine.
Che schifezza, vero?
Però ormai che è fatta è fatta..intanto ci ho provato..ma dovete capire, non
riesco a dormire ma ho sonno…strano perché sono abituata a fare le ore piccole…
Ho da ringraziare un
po’ di gente.
GIU_90:
ammooorrrreeeee!!! E’ da stamattina che non ci sentiamo. Che ti mè successo?
Stai bene? Grazie per i tuoi incoraggiamenti.
HERMIONE: Grazie
ancora per aver risposto alla mia e-mail, tu sei stata la mia recensitrice più
accanita..mi hai salvata.
GIADA: torna presto!!!
E un grazie enorme in
anticipo a coloro che recensiranno!
Se vi va scrivetemi un
e-mail, sono sempre graditre.
the_courtesan_satine@hotmail.com
Scrivetemi in una delle due a scelta, aggiungete domande, consigli, vedete
voi!
Baci a tutti
Morgana