E' maggio. Il sole splende in questo cielo azzurro coperto solo da candide nuvole. O meglio da zucchero filato, come lo chiamiamo io e Jessica, la mia migliore amica. Gli uccelli volano liberi nel cielo, cinguettando felici. Chissà cosa si prova ad essere totalmente liberi, senza responsabilità, ma soprattutto liberi da ogni pensiero. Ecco il mio problema: penso troppo. Un pensiero fisso sono gli esami di terza media. Poi penso al mio futuro principe azzurro, me lo immagino già: sincero, simpatico, dolce e pieno di pregi che la maggior parte dei ragazzi comuni non ha. Troppo perfetto. Non lo troverò mai. *guardo l'orologio* -oddio è tardissimo dovevo incontrarmi con ….. due minuti fa!- esclamai. Mi vestii in fetta, uscii di casa senza salutare mamma e iniziai a correre verso il parco non tanto distante da casa mia. Tutta affaticata arrivai da Jessica che era un po' stanca di aspettarmi. -Ma suvvia erano solo cinque minuti di ritardo!- Pensai tra me e me. Lei è una ragazza ordinata ed esigente e no le piace aspettare. -come mai tutto questo ritardo?- mi chiese un po' annoiata, -dovevo finire i compiti e studiare, sai com'è io quest'anno ho gli esami non so tu- le dissi. Ecco la prima balla che mi è venuta in mente, cavolo devo smetterla di pensare ore e ore. -vabbè la prossima volta portati avanti come ho fatto io però- mi ordinò -agli ordini capitana!- le esclamai con un sorrisino scemo sulla faccia. Adoro prenderla in giro quando fa la mammina, lei non si arrabbia perchè sa che io le voglio bene e lo faccio solo per scherzare. -ho portato una coperta così possiamo coricarci sul prato e guardare lo zucchero filato nelle sue più strane forme- disse, -bell'idea! Ti devo raccontare un sacco di cose- le annunciai divertita, -per fortuna che è da stamattina a scuola che non ci vediamo, sai se fossero passati due giorni dal nostro ultimo incontro quante cose mi dovresti raccontare?!-mi disse ridendo un po' *ridiamo*