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Autore: kiarahime    08/08/2007    6 recensioni
Salve sono kiarahime e scrivo questa fanfiction con black_bleach . Io scriverò tutti i capitoli dispari, mentre lei quelli pari. Dobbiamo premettere qualcosina però -in questa fanfiction, quando sasuke si schiera con Orochimaru,naruto è in viaggio di allenamento con Jiraya; -Anko decide di tradire il villaggio con Sasuke; -Sakura e gli altri sono già tutti chunin; bene direi che si può iniziare.buona lettura!
Genere: Romantico, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Kakashi Hatake, Sakura Haruno
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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§Another Way§ cap1 [html] Capitolo 1: acqua sulla cenere.

salve sono kiarahime e scrivo questa fanfiction con black_bleach. io scriverò tutti i capitoli dispari, mentre lei quelli pari. Dobbiamo premettere qualcosina però
-in questa fanfiction, quando sasuke si schiera con Orochimaru, naruto è in viaggio di allenamento con jiraya
-Anko decide di tradire il villaggio con Sasuke
-Sakura e gli altri sono già tutti chunin
bene direi che si può iniziare. buona lettura
Kiarahime&Black_bleach
 

Un jounin correva disperato per le vie di Konoha. Era appena finita una guerra cruenta e sanguinosa e l’uomo aveva ancora nelle orecchie il suono delle urla della gente che implorava aiuto o imprecava vendetta e negli occhi le crudeli scene di battaglia. Si ero sparso tanto sangue, che ora si mescolava con la pioggia… quasi volesse cancellare il male, il dolore e la rabbia inevitabili in battaglia.

Purtroppo questo è e resterà sempre impossibile e lui lo sapeva bene.

Tante volte aveva preso parte a scontri del genere.

Tante volte aveva visto i compagni morire per difendere il villaggio.

Tante volte si era chiesto se ne valeva davvero la pena…

Ma ora non pensava a questo, voleva solo trovare la compagna che credeva in pericolo.

Per questo non si fermava e correva sempre più rapidamente, più spinto dalla disperazione che per altro. Sapeva che la maggior parte delle forze lo aveva abbandonato durante la lotta contro gli shinobi del Villaggio del Suono.

Setacciò minuziosamente tutto il villaggio, ma, sfortunatamente della donna nemmeno l’ombra.

Ora cominciava a preoccuparsi…

Il ninja si diresse verso i boschi appena fuori Konoha, forse la jounin era ferita e si era trovata un riparo dalla pioggia dopo aver combattuto nella selva.

In realtà lui sapeva che non era così, come avrebbe voluto, ma dopo una guerra come quella sentiva il bisogno di aggrapparsi alla speranza. Inoltre era particolarmente legato a quella donna, amava il suo carattere, la sua particolare bellezza e, soprattutto, il suo temperamento forte.

L’unica cosa che non avrebbe mai voluto era perderla, anche se era perfettamente consapevole del rischio.

Ad un certo punto, improvvisamente, bloccò il suo inseguimento.

Si fermò in una piccola radura e alzò la testa verso il cielo, con la pioggia che sferzava il suo viso coperto.

“Dove sei, Anko?”  pensò malinconico Kakashi Hatake.

 

Lei purtroppo non c’era più, si era riunita a Orochimaru.

 

 

Stesso Paese, stesso villaggio, stessa dannata pioggia.

Una chunin era stesa al suolo. Non era certo nelle condizioni migliori, anzi, aveva riportato diverse ferite, aveva il fiatone e la vista era annebbiata per la notevole perdita di sangue. Se non fosse stata un ninja medico, probabilmente avrebbe perso la vita.

In quel momento ringraziò più di ogni altro momento Tsunade per averle insegnato le arti mediche.

Lei non poteva morire, non doveva morire, perché sapeva quello che sarebbe successo al termine della battaglia…

Aveva cercato di non pensarci, di essere speranzosa e positiva, ma dentro di sé era consapevole che il suo era solo un sogno, un sogno bellissimo.

Al momento era in preda alla debolezza e alla sofferenza, ma il suo pensiero era sempre rivolto a lui. In fondo lui era sempre stato il suo chiodo fisso, la sua convinzione…

Ad un certo punto non ce la fece più, il suo corpo aveva raggiunto e superato da un pezzo il limite.

Così, la ragazza chiuse pian piano gli occhi e perse i sensi sotto la pioggia.

Quando riaprì gli occhi, non si rese subito conto della situazione.

La prima cosa che vide fu il vaso azzurro di porcellana contenente alcuni gigli.

Poi diede un’occhiata intorno e capì: era nella stanza di un ospedale.

Probabilmente l’avevano trovata svenuta e l’hanno portata in ospedale vedendo che c’era speranza che si riprendesse.

La giovane ragazza si tirò su a sedere e guardò fuori dalla finestra. Era già

Arrivato il tramonto del giorno seguente alla grande battaglia.

Il paesaggio era triste e desolato, Konoha era ridotta a un cumulo di cenere. Lo stesso ospedale era gravemente debilitato.

Ma la cosa che più la rendeva addolorata non era vedere gli edifici e le case distrutte. Il Villaggio della Foglia aveva fatto fronte tante volte a situazioni del genere, sapevano come ricostruire e ricominciare da capo.

 Lei soffriva perché…

 
Là fuori sasuke non c’era più, si era unito a Orochimaru

  
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