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Autore: key2690    20/01/2013    3 recensioni
buon giorno ^^ ho deciso di fare una altro remake, non vi dispiace vero? TT
Era arrivato un periodo che non riusciva più a fare lo stupido, non riusciva più a ridere con spensieratezza.Era stanco, voleva solo andare in camera sua a coricarsi senza avere i suoi “amici” tra i piedi.
"dove.sei.stato."
“vi siete messi insieme e io non sono più esistito! Non mentite! Io… voglio andare via”
che vi posso dire di più? buona lettura XD
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: G.O., Lee Joon, Mir, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buon giorno ^^ come detto prima queto è un altro remake. mi è piaciuto vedere come
sono cambiate alcune cose con l'altra storia e volevo vedere con questa come andava ^^.
spero che la storia vi piaccia. mi raccomando fatemi sapere eh!!!!
Alla prossimaaaaaaaaaaaaaaaaa
bye byeeeeeee key 2690 


Erano ormai tre anni che avevano debuttato ed erano tre anni che faceva lo scemo per divertire tutti, certe volte lo faceva per divertimento altre invece per non pensare.
Era arrivato un periodo che non riusciva più a fare lo stupido, non riusciva più a ridere con spensieratezza, non riusciva più a guardare i propri compagni e dire “ya! Giochiamo?” o di farsi prendere in giro dal leader.
Era stanco, voleva solo andare in camera sua a coricarsi senza avere i suoi “amici” tra i piedi.
 
Qualche mese prima, i suoi compagni, erano andati da lui informandolo della bella notizia che si erano fidanzati e per  chiedergli se poteva cambiare camera, lui avrebbe preso quella di Seungho, così da far stare
il più grande con Thunder e G.O e Mir insieme. Acconsentì subito, figuriamoci se negava una cosa del genere.
 
Da quel momento ciao..lui fece puff.
Incominciarono a ignorarlo, inizialmente non ci fece molto caso si diceva che era normale, insomma si erano appena messi insieme era ovvio passare del tempo insieme, ma dopo TRE CAZZO DI MESI?
“mi devono continuare ad ignorare in questo modo? Ma chi si credono di essere? Volevano la camera e gliel’ho data, volevano tempo per stare insieme e gliel’ho dato, e ora? Cosa devo fare ancora? Sparire? Quasi quasi lo faccio. Tanto non si accorgerebbero di niente. Ne sono sicuro”
 
Detto questo il ragazzo perse la sua giacca e senza salutare uscì da quella prigione, non ce la faceva più era così stancante tornare in quella casa.
Si era fatta sera e il suo cellulare segnava ancora 0 messaggi ricevuti, era uscito a mezzogiorno ORA erano le dieci di sera…e nessuno lo aveva cercato? Non si stupì neanche più d tanto. Si trovò nei pressi di un bar e senza pensaci due volte entrò, entrò per dimenticare, entrò per divertirsi, entrò per….piangere. 
 
Seduto su uno dei divanetti più appartati si ritrovò a scolare litri e litri di alcool, si ridusse a uno stato comatoso, ma in quel momento non ci pensò molto.  L’unica cosa alla quale pensava era che doveva chiedere aiuto a qualcuno, sarebbe impazzito da solo.
Prese il telefono e chiamò l’unica persona che in quel momento era importante per lui.
 
“pronto? Joon? Ma….è la mezzanotte passata…che succede?”
“vienimi a prendere ti prego….sono in un bar vicino a casa tua….si chiama ***” la mano tremante gli fece cadere il telefono segno che era molto ubriaco, fin troppo.
 
Poco dopo, diciamo 2 minuti dai il tempo do vestirsi e correre per le strade di Seoul, fece la sua comparsa un ragazzo alto dai capelli castani scuro che indossava una felpa con disegnato sopra un pollo, dopo la chiamata dell’amico non mi sembrava il caso scegliere accuratamente i vestiti da indossare.
 
“joon…joon!!! Ehi…ma che…. Dai vieni ti riporto a casa!” li in un angolo della sala si trovava il cantante degli Mblaq ubriaco perso, meno male che nessuno sapeva dove si trovasse sennò il giorno dopo chissà quale scandalo avrebbero visto sul giornale.
 
“J…Jinki…. Io” cercò di alzarsi, ma gli era risultato difficile…con non poca fatica il più piccolo riuscì a portarlo fuori e a fargli prendere una boccata d’aria.
“hyung…domani mi racconti che è successo per ora ti porto a casa ok?” ahahahahNO….
Changsun cominciò a scuotersi chiaro segno di non voler ritornare a casa sua, voleva stare lontano da quella casa il più possibile e fino a prova contraria quella era la giornata giusta, orami quel giorno, non dovevano lavorare l’unico impegno che avevano era stato rimandato.
 
Sconsolato dal continuo silenzio del più grande jinki decise di portarlo a casa sua, anche perché le cose erano due: o casa Shinee o casa Mblaq e visto che la seconda PAREVA esser stata rifiutata….piano cominciarono a incamminarsi, certo il tragitto del ritorno era più difficile rispetto a quello dell’andata ma ce l’avevano fatta.
Arrivati a casa fece coricare Joon sul suo letto per poi sdraiarcisi affianco, cadendo  subito tra le braccia di morfeo.
 
La mattina dopo
 
Jinki, che non era sicuramente un mattiniero, alle ora 8:00 era già con gli occhi aperti che aspettava soltanto il risveglio dell’amico.
Quando anche l’altro cominciò a dare segni di vita provò ad alzarsi per andare in bagno, ma due braccia lo bloccarono saldamente al letto.
-è ancora nel dormiveglia e mi sta abbracciando… bene…ci manca solo che mi accusi di averlo portato di nuovo a letto….-
“Jinki….” Fu solo un sospiro, un sospiro che il diretto interessato sentì perfettamente, cominciando a farsi mille castelli mentali.
 
Qualche mese prima erano finti a letto insieme e Onew gli si era dichiarato, aveva rischiato tutto con quella dichiarazione ma non sapeva che altro fare, peccato che andò male e da quel giorno non sentì quasi più il suo “migliore” amico.
C’era rimasto male ma questa era una opzione che aveva preso in considerazione, Joon era sempre circondato da ragazze cosa vuoi che gliene freghi di uno come lui?
 
“Jinki io…” perfettamente sveglio si mise sull’attenti
“io….penso che tu mi piaccia…” quella frase fu un fulmine a ciel sereno per il cuore di Onew, sentirsi dire quelle parola…era…era paradisiaco.
Convinto di rovinare l’atmosfera parlando decise di accoccolarsi tra le braccia del…suo ragazzo? Si poteva chiamarlo così? Si piacevano….anzi…il più piccolo era innamorato da tempo.
 
Rimasero stretti tra le braccia per un oretta fino a quando la suoneria del cellulare di Chang sun non cominciò a dar fastidio.
Inizialmente decise di ignorare il maledetto aggeggio, ma dopo la terza chiamata di fila si alzò scazzato più che mai a rispondere… era il leader.
 
“dimmi” l’essere stato interrotto da lui proprio lo faceva irritare sempre di più
“dimmi? Ma starai scherzando spero? Vedi di venire immediatamente qui! Ma sei pazzo? Dove sei stato per tutta la notte! VIENI SUBITO A CASA!”
“YA…. Semmai arrivo tra un po….”
“no tu arrivi ADESSO!” la comunicazione venne chiusa, spento il telefono  andò verso il ragazzo ancora steso sul letto.
 
“io….” Ma il sorriso dell’altro lo fece zittire
“tranquillo, vai pure” decise di giocarsi il tutto per tutto, si mise seduto sul letto e piano avvicinò il suo viso a quello del più grande, le loro labbra si sfiorarono appena dandosi un tenero bacio del “buongiorno”.  Questa volta né si ritrasse né scappò! Finalmente aveva capito e non aveva nessuna intenzione di lasciare andare il ragazzo, non poteva permettersi che qualcun altro si accorgesse della sua bellezza.
 
Decise di mandare a fanculo il suo compagno e di restare ancora li per un po’, raccontando tutto quello che era successo negli ultimi tre mesi a quella parte.
 
“stai tranquillo, ha urlato talmente tanto che era impossibile non sentirlo, era molto preoccupato… magari non vi siete capiti, vai da loro forza”  da bravo leader quale era sapeva dare sempre buoni consigli e finalmente poteva darli alla persona che tanto amava.
 
 
 
Si vestì, diede un tenero bacio al suo, sicuramente, ragazzo e uscì.
Mezz’ora dopo era fuori casa sua incerto sul da farsi, entrare e sentirsi dire che era pazzo? Scappare e tornare dal suo ragazzo? Non lo sapeva bene, ma se non è oggi è domani giusto? Entrò.
 
Erano tutti e quattro seduti sul divano, i due hyung con una tazza di tisana in mano cercando di respirare e di non farsi venire un infarto e gli altri due intenti  tranquillizzarsi.
Sentita lo scatto della serratura si alzarono tutti in piedi aspettando.
 
Non gli diede il tempo nemmeno di togliersi le scarpe che venne colpito in faccia da Seungho, -è veramente incazzato- pensò, sinceramente non l’aveva fatto apposta di non tornare la notte ma il bar lo aveva attirato troppo.
 
“spiega. Dove.sei.stato.” diciamo che il tono autoritario non metteva a proprio agio il biondino, i suoi occhi cominciarono a bruciare ma decise di darsi del contegno, aveva versato troppe lacrime e non ne valeva più la pena.
 
“non penso che questi siano affari tuoi, ora scusate ma vorrei andare in camera mia, tanto non disturbo nessuno sono in camera singola.”  Non fece nemmeno mezzo passo che venne bloccato da G.O., non aveva mai visto quello sguardo sul ragazzo e un po’ lo spaventò.
 
“tu non vai da nessuna parte. Perché non ci hai avvisato che non saresti tornato? Eh? Ti costava tanto scrivere un cazzo di messaggio?”  stava tremando dalla rabbia e questo non era bello, soprattutto da un uomo così PICCOLINO.
 
L’unica cosa che gli venne in mente era quella di “scappamus” cercò di divincolarsi dalla stretta ma tutti i suoi tentativi fallirono miseramente.
“non cercare di scappare! Ora ci dici il perché non ci hai detto un cazzo!”
 
“MA CHE CAZZO VOLETE ORA? ORA VI PREOCCUPATE? ORA VI RICORDATE CHE AVETE UN ALTRO MEMBRO NEL GRUPPO? COSA AVETE PENSATO QUANDO VI SIETE ACCORTI DELLA MIA ASSENZA? -TOH GUARDA UN PO’! MANCA IL PAGLIACCIO DEL GRUPPO?-” aveva il fiatone.. era da tanto che sognava di dire tutto quello e finalmente ce l’aveva fatta, era riuscito a farli sentire male, perché lo vedeva nei loro occhi che non si sarebbero aspettati una simile reazione, figuriamoci delle parole così!
 
“hyung…ma…che stai dicendo…noi….” Il più piccolo gli si avvicinò allungando la mano ma l’altro la scacciò.
“non provare a dirmi che in questi TRE mesi non mi avete ignorato! Non ci provare minimante!!!” per tutta risposta il maknae si mise a piangere,  in quel momento G.O. lasciò la presa per andare dal suo ragazzo e proprio in quel momento Joon provò a scappare in camera e chiudercisi, ma le sue intenzioni vennero intercettate in tempo dal visual che, con l’aiuto di Seungho, lo tenevano fermo su per le scale.
 
“hyung cazzo! noi non ti abbiamo mai ignorato! Magari all’inizio si, ci eravamo appena messi insieme e forse ti abbiamo trascurato un pochino, ma MAI ignorato! Sei tu che te ne stavi chiuso in camera!”  Thunder non si era mai rivolto così a un suo hyung, a un suo amico.
 
“vi siete messi insieme e io non sono più esistito! Non mentite! Io… voglio andare via” l’ultima frase la sussurrò…non riusciva a sostenere tutto il loro silenzio, quel silenzio che si era creato da qualche tempo.
Mir si staccò da G.O. dirigendosi verso quell’idiota che aveva appena detto una frase così stupida, lo prese per le spalle e cominciò a scuoterlo come per fargli venire un po’ di sale in quella zucca vuota.
 
“e dove avresti intenzione di andare? Ma sei scemo? Andartene? Ma io ti…” cercò addirittura di colpirlo ma venne fermato dal leader.
 
 
“calmiamoci tutti. Tu non vai da nessuna parte. Tu calmati.” Si riferì al più piccolo del gruppo lasciandogli poi il polso.
 
“che io ci sia o meno non fa alcuna differenza.”  Oggi questo ragazzo aveva problemi a farsi sentire…
“hai una vaga idea di quello che abbiamo passato tutta la  notte ad aspettarti come degli scemi? Eh?”
-eh? Mi hanno aspettato? Quindi….quindi magari….no aspetta, non mi hanno mai chiamato-
Joon spintonò Cheolyong che aveva appena parlato, per un attimo c’era cascato… che stupido.
 
“a si? E allora come mai io ho ricevuto le vostre telefonate solo al mattino? Ma per favore….”
Fece vedere il cellulare, lui non aveva ricevuto niente vero, e se i messaggi non fossero arrivati?
Come la mettiamo?
 
“ti abbiamo cercato dalle 14 in poi! Sei uscito con il foglio della spesa! Cosa avremmo dovuto pensare? Che vai a fare la spesa e visto che in questo periodo ti chiudevi in te stesso non abbiamo voluto disturbarti, ma  a un certo punto ci siamo preoccupati e abbiamo cominciato a chiamarti ma TU NON RISPONDEVI!
Io….” Il suo monologo venne interrotto dai suoi singhiozzi…. Dalle sue lacrime che andavano avanti dal pomeriggio scorso.
 
Joon non ce la fece più, vedere quello che era il suo migliore amico, inginocchiato ai suoi piedi…. Fu troppo… lo abbracciò senza pensarci due volte.
“Mir io…. Ero convinto che non vi importava niente di me, da quando vi siete messi insieme io venivo ignorato, però mi andava bene perché vi eravate appena fidanzati praticamente quindi mi ero detto che era normale, ma il tempo passava e non vedevo miglioramenti e io….” Non finì mai la frase, non la finì per due motivi validi: 1) non sapeva come concluderla 2) venne abbracciato da tutti.
Era un calore che non sentiva da tanto tempo, era un calore che gli era mancato, mancato da morire.
 
“mi perdonate?”
“solo se mi prometti che non lo farai mai più!”
“va bene omma!”
“bene! Ora a mangiare! O a dormire! Io ho preparato tutto e di più di la! Mi dovevo tenere distratto questa notte!” e indirizzò a Changsun una fulminatina di sguardi.
 
“la cosa importante non riguarda né il cibo né il dormire! Dove cazzo sei stato alla fine!” Thunder solo all’ora si ricordò di chiederlo, perché in tutto quel casino non gli aveva ancora detto niente!
 
Il diretto interessato cominciò a farsi viola e a balbettare -e ora? Che gli racconto? Non mi aspettavo tutto questo!-
Cercò con lo sguardo una via di fuga ma era circondato, non poteva scappare da nessuna parte.
 
“signorino stiamo aspettando una risposta!”  beh visto che la chiamavano Omma, doveva comportarsi anche da brava Omma no? Quindi con grembiule, mestolo in mano e con il piede destro che sbatteva più e più volte per terra pretese una risposta.
 
“io…ecco….io….” –ma perché lo devono sapere…io mi vergogno uff- “ io…sono….prima…cioè! ecco…..”
“eri da una ragazza?”
Ecco… questo era il punto principale del discorso, lui era sempre stato etero, non aveva mai e dico mai pensato di stare con un ragazzo, ma la paura di perdere Onew era nettamente superiore a quella che si prova a perdere un amico.
 
Quindi i casi erano due….o era scemo (possibile) o era innamorato, preferì scegliere la seconda e con un timido cenno del capo negò.
-almeno non mi diranno cose omofobe! Sono in buona compagnia u.u su forza…diciamolo- si sa…dirlo significa accettarlo e lui questo passo non lo aveva ancora fatto.
“io…io ero da…Jinki” la sua faccia era come quella di un pomodoro… anzi no….peggio…come quando shaggy e scooby mangiano il peperoncino!(da dove mi è venuta? Boh XD)
“ah ma eri da lui! bastava dirlo subito! Ci hai fatto intendere che….” Ma il suo parlare venne bloccato dalla mano del visual che gliela mise davanti alla bocca.
 
“aspetta….a meno che tu…non ci stia nascondendo qualcosa!”  disse assottigliando gli occhi, sapeva che c’era qualcosa sotto.
“pffffff….io….nascondere qualcosa….ma figuriamoci!” –non riesco a dirlo…mi vergogno troppo- visto che Mir si era spostato verso il suo ragazzo, Joon cercò di sgusciare via da quella situazione attraverso il passaggio che si era formato davanti a lui, vano desiderio perché venne preso per la collottola dal leader che scoppiò in un “su…cosa nascondi ora…. Aspe…aspetta! Ti SEI MESSO CON JINKI?”
 
“BEH….ECCO IO!!! Cioè……si” il suo viso era sempre più viola, era sempre più imbarazzato, era più forte di lui.
Il gelo calò nella stanza, non si aspettava una simile reazione! Cosa avevano da guardalo così! Già era imbarazzante per lui, se ci si mettevano pure gli altri allora non la finiva più!
“tu…etero convinto ..ti sei messo con un RAGAZZO? Bhaahahhahahah! Oddio…. Se me la raccontavano non c’avrei mai creduto!” Mir, tenero dolce maknae…ma perché non taci qualche volta? Ok era strano, ma poverino!
 
Indispettito, alzò il naso all’insù e sempre rosso come un pomodoro andò in camera sua a cambiarsi, a farsi una doccia e poi a scendere  e fare colazione.
Dopo mezzora erano tutti seduti al tavolo che chiacchieravano del più e del meno, felici.
 
Ma le cose sono sempre così semplici? Ma non diciamo baggianate (XD), le cose no vanno mai come vogliamo. 
  
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