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Autore: fulmineo    20/01/2013    0 recensioni
Will viene ucciso in servizio, durante la rapina in banca e JJ si sente persa senza di lui, soprattutto perchè si trova a crescere Henry da sola... O forse no? Forse al suo fianco c'è una persona speciale e lei deve solo capire chi è... Ce la farà?
Genere: Generale, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, FemSlash, Crack Pairing | Personaggi: Emily Prentiss, Jennifer JJ Jareau, Un po' tutti
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: Incest
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Emily salì sul suo SUV e si diresse verso la casa della biondina affinchè costei prendesse i suoi abiti e quelli di Henry, oltre alle loro cose personali che servivano nella routine quotidiana... E quando vi arrivò, la mora vide che JJ non aveva ancora smesso di piangere.

"Siamo arrivate... Vuoi che scenda con te...?"

"S-Se vuoi..." Rispose semplicemente JJ, senza guardare Emily negli occhi, mentre costei scendeva e faceva il giro attorno all'auto per aprire la portiera del passeggero alla collega, quindi si diressero insieme verso la porta della villetta che la bionda divideva col compagno deceduto ed il figlioletto.

Una volta dentro, JJ si diresse verso la sua camera da letto ed Emily andò ad accompagnare Henry nella sua stanza, ove il bimbo prese il suo zainetto di scuola e qualche peluches, invece la mora vide una valigia sopra l'armadio e la prese, iniziando a metterci dentro i vestiti del bambino.

Emily, nonostante fosse presa da ciò che stava facendo, non si scordò di JJ e si diresse verso la vicina camera matrimoniale, ove trovò la collega intenta a piangere col cuscino che solitamente utilizzava Will stretto al cuore e le si avvicinò.

"Ehi...! JJ... Dai, non fare così...! Io ti capisco, so che è difficile..."

"Ma cosa vuoi capire??" Disse all'improvviso JJ, inveendo con una certa rabbia nella voce contro la collega "Cosa vuoi saperne tu, di come mi sento, quando non sei mai stata innamorata??" Urlò, ansimando con gli occhi sgranati, ed Emily ci rimase decisamente male.

"Io... Io non volevo ferirti, ma... Ma capisco davvero come ti senti, credimi...!"

"Non m'importa! Will era il mio ragazzo, non il tuo e poi... E poi lo odiavi! Che t'importa della vita mia e di Henry?? Stanne fuori!!"

Emily ci rimase davvero male e chinò il capo, ma lo rialzò subito e puntò i suoi intensi occhi scuri in quelli azzurri dell'altra "Va bene..."

"Cosa...? Che hai detto?"

"Ho detto che va bene! Io ti ospito comunque, ma ti dovrai arrangiare da sola, io non voglio saperne nulla di te... A mali estremi, estremi rimedi!" Ribadì secca la mora, tornando ad aiutare Henry e la bionda, lanciando un lieve urlo di frustrazione, lanciò il cuscino contro l'armadio.

"Ttai bene, Emmy...?" Chiese il piccolo Henry, quando la mora ritornò da lui e la profiler sorrise appena.

"Si, piccolo... Sto bene, non preoccuparti! Su, ti aiuto..."

"Gwazie... Ti vuoio bene!"

Il bambino l'abbracciò ed Emily lo prese in braccio, baciandolo teneramente sulla guancia ed il piccolo si strinse al collo della profiler, prima che Emily riprendesse a mettere vestitini, scarpe ed intimo nella valigia ed i giochi nello zainetto di scuola, col libro, i quaderni e l'astuccio.

"Io... I-Io ho finito... Ho preso quello che ci stava e l'ho messo nei due trolley e nel borsone..."

"Allora andiamo, più tardi torneremo a prendere il resto!"

La risposta fu fredda e la mora passò la collega senza nemmeno guardarla in faccia, con Henry che le prese la mano per andare avanti con lei e JJ osservò quella scena così dolce, perchè presto l'avrebbe vista tutti i giorni.

E salite nuovamente sul SUV, nessuna delle due Agenti Speciali parlò, a meno che non dovessero parlare con Henry, dato che lui non c'entrava nulla con la loro lite di poco prima.

Nessuno di loro, nemmeno gli altri colleghi erano mai stati a casa di Emily e quando vi arrivarono, il primo istinto fu guardarsi intorno e provare maari un po' di disagio per il lusso degli interni e le cose costose che li circondavano e JJ sperò che Henry non rompesse mai nulla... Perchè, ne era certa, non le sarebbe bastata una vita intera per ripagare gli eventuali danni.

"Emmy dov'è Ceggio?" Chiese il piccolo, sapendo che la mora aveva un gatto.

"Sai dove va quel birbante di Sergio quando ha finito di mangiare ed ha sonno...? Nel suo posto segreto! Vieni con me..." Rispose la profiler e, preso il bimbo per mano, lo condusse in un angolo dell'ampia mansarda, ove Henry vide molti animali.

C'erano un grande con dentro molti pesci, anche tropicali, uno più piccolo con quattro tartarughine marine, una gabbia di medie dimensioni con dentro tre criceti, una appesa a circa tre-quattro metri dal lampadario con dentro due pappagallini e, ai piedi dell'unico tavolo presente nella stanza, una piccola casetta gonfiabile con accanto una ciotola doppia con acqua e cibo ed alcuni giocattoli per gatti... Il covo di Sergio!

"Ceggio! Ceggio!!" Chiamò il piccolo ed il micio dal lucente manto nero, uscì dalla sua casetta con aria sorniona e miagolò non appena vide la sua padrona, facendole subito le fusa, rivolte anche al bimbo.

"Visto com'è viziato? Ora andiamo di sotto, ti mostro la stanza nella quale dormirai e... Portiamo con noi anche Sergio!"

"Shi!!" Rispose felice Henry e, ridiscesi di sotto col felino al seguito, la mora condusse il bambino in una stanza in fondo al corridoio, molto spaziosa ed ariata, nella quale non vi era però alcun mobile.

"Dovremo prendere tutto, amore..." Disse la sopraggiunta JJ, dimenticata dalla mora in soggiorno al pianterreno.

"La casa è mia, perciò ci penserò io ad arredarla! Ovviamente farò scegliere ad Henry... Che ne dici, campione? Andiamo a vedere al negozio di mobili?"

"E' appena morto suo padre, non puoi aspettare?" Sibilò la bionda, tra i denti.

"Senti... Si può sapere cosa diavolo hai contro di me?! Inizio a pentirmi di essere rimasta..."

"Non tel'ha chiesto nessuno di rimanere! Dovei pensare alla tua carriera!"

"Sai, io ho sempre messo le persone più importanti della mia vita davanti alla carriera... Ma tu mi stai davvero facendo pentire di questa mia idea!"

"Deciderà Henry...! Amore, tu cosa vuoi fare?"

"Voio addare con Emmy! E poi giocaee con Ceggio!"

Allora JJ si arrese innanzi alla maggioranza, ma si rivolse nuovamente alla mora "Dove hai intenzione di farmi dormire?"

"In camera mia! Io dormirò sul divano... Andiamo, Henry, dopo sistemeremo le tue cose!"

"Shi!" Rispose il piccolo ed i due uscirono insieme, tenendosi per mano e JJ, da lontano, sentì nuovamente le lacrime vicine e si diresse verso la camera della mora, cercando inoltre di capire quale fosse il motivo dell'improvviso astìo verso Emily, dato che cercava solo di starle vicina e nient'altro. E nella sua mente iniziò a prendere corpo un'idea che avrebbe dovuto confermare al più presto...

  
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