Erano passati tre anni dalla morte di mia madre, ancora ero distrutta per ciò. La cosa che più era rimasta nella mia mente era la visione di un ragazzo chi ci salvò dall’esplosione che causò la morte della mia cara mamma. Era alto, muscoloso, con dei capelli strani, dava l’aria di un combattente con una tuta fatta a posta per lui; ma soprattutto: sapeva volare. Da un po’ di tempo io e mia sorella Star siamo state da sole per meditare e per capire meglio la nostra identità. Non mi sono mai definita normale, mai. Tutti, compreso mio padre dicevano che eravamo normali terrestri... ma si sbagliavano. Un giorno infatti, mentre la nostra casa era appena entrata in lutto, nostro padre decise di rivelarci la verità: io e mia sorella siamo state prese da due navicelle che erano atterrate tanto tempo fa sul nostro pianeta. Ho preso in considerazione gli extra-terrestri e i super eroi... ma niente di tutto ciò risultava. Inoltre, ha detto che con noi c’era anche un altro “straniero” atterrato sulla Terra... voglio scoprire chi è e risolvere questo enigma. Quando eravamo piccole avevamo una coda... Anche se non ricordo molto bene quei tempi... tuttavia, sono l’unica a preoccuparsi di questo, poiché Star, si interessa a tutt’altro: la moda, la lettura e la scienza sono la sua passione; a volte disegnava anche! È davvero brava. Mentre io, beh, che posso dire? A me piace lottare e scoprire nuove avventure... è quasi un istinto a cui non posso sfuggire. Inoltre, anche a me piace studiare, ma non la scienza, come mia sorella! In tutti gli scontri che ho avuto finora sono stata molto brava. Il mio nome è Diletta e mi reputo una straniera in questo pianeta.
Star è una ragazza non molto alta, magra, con delle belle forme ben delineate e uno stile per vestirsi tutto suo, nessuno è in grado di eguagliarla! I suoi capelli sono di un viola scuro, tendente al nero, ma non troppo. Ha un viso allegro, anche se spesso ha un’aria seria e pensierosa; i suoi occhi sono strani, hanno due colori: blu e nero, ha una bocca piccolina e carnosa. Il suo carattere invece, è davvero strano... a volte è spensierata e sempre sorridente, vuole stare con me o con gli amici, mentre altre si isola, andando da qualche parte in volo da sola... non vuole che nessuno stia con lei, nemmeno io. Per capirla, bisogna essere in gamba. Io invece sono una ragazza un po’ più alta rispetto a lei, magra, anche io ben delineata; i miei capelli sono semi-lunghi, a volte ricci e altre lisci, per la maggior parte! Sono di colore nero, con qualche sfumatura violacea. Il mio viso è piccolino, con degli occhi di color verde scuro grandi, una bocca piccola, così come il naso. Le mie guance sono omogenee con le linee del viso un po’ rosee, che diventano rosse quando mi vergogno. Il mio carattere è solare e allegro. Mi piace sorridere e vivere al meglio la vita, senza lamentarmi... anche se dopo ciò che è successo a mia madre mi chiedo sempre il perché doveva capitare proprio a me. Anche io, come Star, certe volte voglio restare da sola, ma non succede quasi mai. Queste siamo noi.
 
“Ehi Diletta! Quest’anno vuoi iscriverti al torneo? Ci sarà la 23° edizione!” “Mmm... non so Star... te?” “Io verrò a vederti! Di certo, con papà in queste condizioni non posso partecipare e lasciarlo da solo...” Star era più grande di me, di due anni e aveva un particolare istinto protettivo verso la sua famiglia e verso le persone a lei più care. Quell’anno aveva deciso che dovevo partecipare al torneo Tenkaishi... carino. Chi avrebbe vinto il primo premio, si sarebbe portato a casa un mucchio di soldi... non che noi mancassimo di essi, d'altronde, nostro padre era lo scienziato capo della CAPSULE CORPORATION, economicamente ce la cavavamo benissimo! Sicuramente mia sorella avrebbe preso il posto di papà un giorno, diventando anche lei una grande inventrice, mentre io sarei rimasta al mio posto: consegnare prodotti in tutto il mondo, dato che ero la più veloce, questo compito era stato affidato a me.
 
Arrivata al “meeting” del torneo, notai tante persone, tutte diverse... alcune mi spaventavano mentre altre erano davvero buffe! Tutti gli iscritti dovevano presentarsi, ognuno con le sue doti, ma ad un tratto... rimasi estasiata alla vista di un ragazzo in particolare... era alto, moro, muscoloso, con i capelli a palma ed una tuta arancione e blu, non troppo aderente con un grande stemma bianco dietro, il suo viso era diverso da tutti gli altri, aveva un’aria ingenua e buona... il suo corpo sembrava scolpito o disegnato da qualche fumettista in gamba, aveva dei pettorali enormi. Era bellissimo... avevo notato che quando lo fissavo, anche lui faceva altrettanto, facendo subito finta di niente e arrossendo un po’ in volto. Inoltre, vidi che spesso usava mettere una mano nei suoi capelli come espressione di imbarazzo. Iniziavo ad avere qualche pensiero proibito su di lui... e se gli fossi piaciuta?
Dopo le estrazioni, avevo scoperto che ero la seconda a lottare, contro un ragazzo... molto più basso di me, e pelato addirittura! Il suo nome era Crilin... anche lui aveva la stessa tuta dell’altro ragazzo. A prima vista sembrava simpatico, soprattutto quando era venuto ad augurarmi buona fortuna: “Ehi ciao, tu devi essere Diletta, la mia sfidante...” “Sì, sono io... e tu invece sei...?” “Crilin! Piacere!” non era antipatico, né si dava le solite arie da ragazzo convinto... in qualche modo, forse saremo diventati anche amici, non so il perché ma me lo sentivo.
“Signori e signore! Diamo inizio al torneo mondiale di arti marziali della 23° edizione! I partecipanti saranno tutti uomini! Eccetto due ragazze che sembrano molto ostinate a vincere!” il presentatore aveva iniziato a parlare, e non so perché, qualcosa mi spingeva a volermi battere a tutti i costo contro quel ragazzo misterioso, aveva un aura molto forte... simile alla mia. Ad un tratto, lo vidi avvicinarsi verso di me, mi voltai per far finta che non lo stavo guardando: “Scusa, tu hai un’aria familiare... ci siamo già visti da qualche parte?” “Mmm... non credo... comunque anche io credo di conoscerti.” “Ah! Bene... Comunque sia, il mio nome è Goku! Hai un’aura molto forte! Spero di potermi battere con te se resisti al mio amico!” “Credo di potercela fare.” Accennai un sorrisetto che fu subito ricambiato dal suo... dovevo vincere a tutti i costi, volevo battermi assolutamente con lui; oltre al suo corpo, anche il suo viso sembrava scolpito: aveva un sorriso stupendo, luminoso, i suoi occhi erano neri come la pece, come le sue sopracciglia, il naso piccolo e la bocca abbastanza carnosa... non so il perché ma quello, è stato il primo ragazzo per cui avevo mai provato un’attrazione simile. “Vieni, ti presento anche gli altri miei amici!” gli altri? No! Io mi vergognavo da morire già a stare da sola figuriamoci con delle altre persone... “Ehm... ma io, non vorrei essere di troppo disturbo per voi!” “Non fare la timida! Vieni dai!” mi aveva allungato la mano, e io, ritirando un attimo la mia per l’insicurezza che ormai aveva raggiunto tutto il mio corpo, dopo un po’ la presi e mi lasciai portare da lui. Aveva delle mani enormi a confronto alle mie... Grandi e piene di graffi causati sicuramente per i troppi combattimenti... era un guerriero anche lui. Dovevo proprio incontrarlo prima di combattere? È tutta colpa delle arti marziali! Il suo gruppo era molto strano... “Ecco ragazzi, vi presento Diletta, lei parteciperà al torneo con noi!” “Piacere di conoscervi...” “Ahahahahah! Bene Goku ti sei trovato la ragazza? Era ora!” “Eheheh, ma che dici Yamcha! Lei è soltanto una ragazza che ho conosciuto poco fa!” “Sì certo, e allora come mai prima la fissavi in continuazione e continuavi a chiederci chi era?” “Eheheheh... sì, grazie anche a te Crilin...” “Ahahahahahah!” iniziai a ridere... era la prima volta che lo facevo dopo la morte di mia madre. Comunque sia, si chiamavano: Crilin, Yamcha, Riff, Tensing, che aveva tre occhi e un’aria a dir poco scontrosa, e Goku...
“Ebbene, secondo round, Diletta contro Crilin!” ecco, era il mio turno, avrei dovuto dimostrare ai miei “nuovi amici” di che pasta ero fatta. Speriamo bene. “Diamo inizio all’incontro!” mi ricordavo che dovevo iniziare a combattere dopo il “dong” della campana ma in quel momento, presa dai miei pensieri, continuai a fissare Goku senza attaccare. Crilin era corso contro di me e mi aveva dato un bel pugno sullo stomaco chiedendomi scusa. Non faceva tanto male... però di certo lo avevo sottovalutato! Tuttavia, quando mi ripresi, anche io chiedendo scusa, scaraventai Crilin fuori dal ring con un calcio dapprima sotto le gambe e poi con un pugno sulla faccia. “Wow Diletta ma dove hai imparato a colpire così?” nel frattempo poverino si stava torcendo dai dolori: “Studio arti marziali da quando sono nata caro Crilin. Non mi sottovalutare perché sono una donna.” Nel frattempo mia sorella faceva il tifo per me: “Vai Diletta vai! Stendili tutti!” arrossii per la vergogna.















Ecco il primo capitolo!!! Come è stato? Vi è piaciuto? :) Esprimete i vostri giudizi ^^ grazie :D FrizziFrazzi... Continuerò con il prossimo capitolo :D