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Autore: OneLifetime    20/01/2013    1 recensioni
..."Diciamo che riponevo molte speranze in quella serata". Questa è la storia di una ragazza,come potrebbe essere chiunque che si trova ad affrontare,amori,amicizie e sofferenze che gli insegneranno sempre risollevarsi e a non mollare.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Erano quasi le due e io dovevo prendere il pullman delle 14:06. Così mi preparai,misi un paio di jeans,una felpa larga che speravo mi avrebbe tenuto un po' di caldo dato le temperature polari che c'erano fuori e una sciarpa;mi infilai il giubbotto e mi incamminai verso la fermata che fortunatamente non era distante da casa mia. Faceva davvero freddo.
Aspettai un po' e il pullman continuava a non arrivare,ma non mi preoccupai, il giorno prima aveva nevicato e per quanto sulle strade si fosse posata poca neve,l'asfalto era comunque bagnato e scivoloso e i pullman procedevano a rilento. Finalmente vidi in lontananza il pullman arrivare e mi avvicinai alla strada in modo che si fermasse. Appena salii una vampata di aria calda mi avvolse facendomi bruciare le mani che fino a quel momento erano rimaste al freddo. Andai a sedermi verso il fondo del pullman e intanto osservavo il paesaggio innevato fuori dal finestrino. Il pullman era quasi vuoto ed in totale silenzio,il paesaggio all'esterno completamente bianco ed io non potevo fare a meno di pensare a cosa mi voleva dire Diego e a cosa gli avrei risposto. Così mi misi le cuffie e optai per qualche canzone con un po' più di ritmo e alzai il volume della musica in modo da coprire quello dei pensieri.

Arrivai alla stazione e scesi dal pullman,non erano ancora le tre e quindi mi sedetti su una panchina ad aspettare Diego,sempre se sarebbe venuto. Avevo freddo e il labbro mi tremava,mi succedeva sempre... appena sentivo un po' di freddo iniziavo a battere i denti e mi tremavano le labbra. Nascosi il viso nella sciarpa nella speranza di trovare un po' di calore e abbassai lo sguardo.

Ero immersa nei miei pensiri quando senti: « Hei...» Alzai subito lo sguardo,spaventata,non me lo aspettavo.
Era Diego,le guance arrossate e gli occhi leggermente lucidi per il freddo,aveva un cappello grigio e le mani nelle tasche dei jeans. Ed era incredibilmente bello.
Ci guardammo a vicenda per un secondo e poi non so perché, ma non pensai al mio orgoglio,a tutta la mia commedia da “finta arrabbiata”, al fatto che mi avesse fatto incazzare,non pensai a niente e corsi ad abbracciarlo. In un secondo sentii anche le sue braccia che mi circondavano il collo e mi stringevano forte: « Mi dispiace » sussurrò. «Anche a me».
Poi ci staccammo da quel lungo abbraccio e io provai a spiegare:
«Diego..io..non so perché ti ho abbracciato ma..cioè mi dispiace per ciò che è successo e poi..»

«Mi sei mancata» disse sorridendo lui. « E stai tranquilla,ormai è passato..è stata colpa mia, ero un po' ubriaco e..ma dai,rincominciamo tutto e vediamo di farlo bene! » Disse con uno dei suoi migliori sorrisi. Sorrisi anche io e ci incamminammo per fare un giro.

«Hei ma ti sei fatto un pircing!» Dissi indicando il suo labbro.
«Eh già,ti piace?»
«Si,è davvero bello e poi mi piace bianco..ma ha fatto male?»
«No dai neanche più di tanto»
Intanto si alzò un po' d'aria che mi fece venire un brivido.
« Certo che fa freddo eh..» Dissi stringendomi nel mio cappotto
« Si..pensa che ieri ad allenamento c'erano -6° e ci hanno fatto correre per metà allenamento e fare addominali per l'altra metà, e a parte il fatto che ora sono a pezzi mi sa che mi ha fatto venire anche un po' di febbre.»
«Ah be allora sei un duro,a correre al freddo e al gelo» dissi scherzando,lui alzò un sopracciglio.
«Be,tu di certo non ne saresti in grado!» Ribatté,in tono di sfida.
«Oh certo,io sono troppo debole,mi verrebbe la febbre e poi starei troppo male!!» Risposi per prenderlo in giro:« come te,poveretto hai la febbre eh AHAHAHAH» e intanto gli misi una mano sulla fronte.
«Hei aspetta,ma sei davvero caldo,scotti.»
« Ma va? Io te l'ho detto! E pensa che bravo sono uscito con te nonostante stia male!»
« Allora andiamo in un bar,non voglio che stai al freddo» Dissi improvvisamente seria.
«Si ma tranquilla non sto morendo» Disse lui ridendo: « Hai paura di avermi sulla coscienza eh!»
« No ma non voglio costringerti a uscire, sei tutto rosso e hai la fronte che scotta, devi avere la febbre alta..ti accompagno a casa va che è meglio!»
«Ma figurati, e poi non sei stata niente,dai facciamo un giro!» Disse.
«Hei lo faccio per il tuo bene! Pensa a tutte le tue ammiratrici,se per un giorno non andassi a scuola morirebbero,ti accompagno a casa così ti rimetti in sesto va!» Gli dissi. Lui era bello quindi probabilmente la sua intera classe era cotta di lui e non potevo non prenderlo in giro,era più forte di me.
«Eh tu sei gelosa di tutte queste ammiratrici..»
«Ma anche no!» Gli urlai.
«Oh si invece..fa una cosa accompagnami a casa allora» Disse con un sorrisetto strano.
«Cos'è questo cambio d'idea così? Che hai in mente?» Chiesi sospettosa.
«Oh no,niente..andiamo»
Mi prese sottobraccio e ci incamminammo verso casa sua.

Ogni tanto si portava le mani alle tempie e il rossore che aveva prima sulle guance stava svanendo e diventava più pallido. Era strano perché aveva la carnagione piuttosto scura e non ero abituata a vederlo così.
« Ho fatto bene a portarti a casa va,si vede che stai male»
« Sei peggio di mia madre» Disse sorridendo.
Lo guardai storto e mi girai dall'altro lato.
«Ma io voglio bene a mia mamma..» E tirò nuovamente fuori quel suo sorriso fantastico che mi fece sciogliere.
« Sei un idiota» dissi abbracciandolo.

Finalmente arrivammo davanti a casa sua.
«Beh io vado allora,ti lascio riposare tranquillo»
Mi avvicinai e gli diedi un bacio sulla guancia e mi voltai per incamminarmi. Mi lui mi trattenne per un braccio:

«Aspetta! ..em..vuoi venire fino su? Tanto i miei non ci sono..e almeno non devi stare ad aspettare al freddo il prossimo pullman.»
Io rimasi spiazzata e probabilmente lui se ne accorse,perché si affrettò ad aggiungere:
« Tranquilla non ti salterò addosso alla prima occasione,almeno..non in questo stato» E scoppiò ha ridere. « No dai a parte tutto,sto scherzando,sali va»

Dopo un attimo di esitazione mi lasciai convincere:«Sappi che ti potrei denunciare eh!» Dissi ridendo. E iniziai a seguirlo per salire.

  
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