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Autore: Petit_fantome    20/01/2013    5 recensioni
- Jasmine... sono stato un'errore per te? -
Allenta la stretta, brutto segno.
- All'inizio... Si, si ti consideravo un'errore... ma... ora ti considero un'esperienza agrodolce...
Perché ora ammettiamolo non è stata la relazione migliore del mondo però era bello quando facevi il cucciolo... come ora... e poi niente è nessuno è perfetto. -
Dopo queste parole mi stringe ancora forte a se.
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio, Tom Kaulitz
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- 38.5, complimenti, direi che andiamo sempre peggio invece che migliorare… 

Vabbé resta a letto, a dopo. -

Già, è quasi una settimana che sono a letto per via della febbre.

O meglio è da una settimana che occupo abusivamente il letto di una mia ex per via della febbre.

Perché? 

Bè ovvio sono malato.

Ma perché dalla tua ex e non a casa tua? 

Perchè mi ha… ehm ho lasciato Io la mia ragazza e avevo bisogno di essere irreperibile… per cui ho scelto di tornare da Jasmine.

Jasmine è stata la mia prima ragazza, in una relazione semi-seria, insomma sono pur sempre Tom Kaulitz, 

E' davvero bellissima, gentile, intelligente, fà mille lavori e quando può da tutta se stessa per gli altri.

Insomma è perfetta.

Perché è finita tra noi? 

Semplice, ho fatto lo stronzo.

Bè dettagli inutili, tanto l'importante è non farsi trovare e cercare di guarire.

Dopo quasi tre ore sento la porta di casa aprirsi.

Oh finalmente è tornata! Anche se ho la febbre questo non significa che io non abbia fame.

- Jasminnnnneeeeeeeee!!! -

- Tom, ma che ti urli sono nella stanza accanto mica in un'altro continente! -

- Ho fame! -

- Va bene attendi qualche minuto e ti preparo un pò di minestra. -

-Chhheeeeeeee?!? Minestra? Ma sei matta? Io voglio mangiare come si deve. -

- Smettila di fare il bambino, hai la febbre stai male e devi mangiare leggero  come ha detto il dottore, quindi tappa la bocca e aspetta! -

- Stronza. -

- Mai come te. -

Ma perché ha sempre la risposta pronta?!

Dopo qualche minuto torna con in mano una scodella con dentro un liquido giallastro fumante.

Solo a sentire l'odore mi fa già schifo.

- Dai tirati un pò su, ecco così. -

Ho capito, o sto schifo o il digiuno… Meglio assecondarla, mi sembra molto stanca oggi e quando è stanca si spazientisce con niente.

Soprattutto con me.

- Riesci a mangiare da solo o hai bisogno che mammina ti imbocchi? -

- Dai qua! -

Ora sta esagerando.

Inizio a mangiare.

Uhm non è male, pensavo peggio.

Sono quasi alla fine del pasto, la guardo di sottecchi, è ancora lì seduta sul letto che si massaggia le tempie.

Sembra molto stanca e guardandola bene mi accorgo che ha perso anche molto peso.

- Come mai sei così stanca? -

- Perchè ho lavorato molto oggi. -

Sgrano gli occhi… lavorato?!

- Tu lavori? -

- S. i-

- E che lavoro fai? -

- Alla mattina baby siter, nel primo pomeriggio aiuto compiti e nel tardo pomeriggio faccio la volontaria nel reparto di pediatria all'ospedale. -

Tutto questo?

- Ma da quanto? -

- Da tre anni… Si anche mentre stavo con te. -

Tre lavori? Mentre stavamo insieme faceva tre lavori e io non lo sapevo nemmeno? .

- Ma perché? -

- Tom le persone normali lavorano per guadagnare, in più il volontariato mi serve come esperienza per il futuro… e mi piace. -

- Perchè non me lo hai mai detto? -

A quella domanda i suoi occhi cambiarono.

Diventarono freddi, arrabbiati, delusi, stanchi, frustrati.

- Perchè a te non interessa mai nulla di nessun' altro se non di te stesso. -

Credo siano i suoi occhi e il suo tono così freddo e distaccato a farmi innervosire al massimo.

- Sai che ti dico: non me ne frega nulla nemmeno adesso, ho solo iniziato il discorso tanto per essere un pò carino con te ma a te è solo servito per darmi ancora contro… E tieni sta schifezza non la voglio più. -

- Quanto sei messo male Tom. -

Così dicendo prese la scodella e fece per alzarsi.

- Ah io come sono preso?… Sai a differenza tua io non devo rompermi per fare tre lavori, a differenza tua io posso andare a divertirmi, a differenza tua io ho una vita sociale, a differenza tua io ho mille premi di oro e platino a conferma di come io sono bravo, a differenza tua non abito in una topaia, io ho una villa. -

Jasmine si blocca sulla porta.

La sento sorridere e senza girarsi mi risponde:

- E visto che hai tutto ciò perché sei qui? -

- Te lo dico io perché sei qui, perché sai bene che i tuoi cari dischi di platino e oro non ti scaldano come le mie coperte, perché sai che la tua grande vita sociale è solo un'illusione, perché sai che non ci sono altri che riuscirebbero a sopportare il tuo narcisismo e lo sappiamo entrambi come è andata davvero la storia con la tua ex… Sennò, come minimo, il tuo cellulare non smetterebbe di suonare e tu non lo controlleresti ogni trenta secondi, invece è da una settimana che sembra più morto di te. Perché sai che la tua mega villa in realtà è una prigione vuota e fredda… e non è vero che ti dò contro Tom, è solo che è ora che tu cominci a farti delle domande sul perché la tua vita è così fredda e vuota. -

Detto questo esce e chiude la porta.

Io dovrei farmi delle domande?! Ma soprattutto io ho una vita fredda e vuota?!

A questa il troppo lavoro dà alla testa.

 

                                                                                                                                          ***

Apro gli occhi e mi ritrovo in un'altro letto.

E' un letto molto familiare.

Strizzo gli occhi e solo in quel momento focalizzo di essere nel mio letto e nella mia stanza.

Mi guardo intorno.

Uhm si direi che è tutto a posto.

Ma un'attimo.

Sopra alla mensola con i vari premi e dischi di platino ci sono sedute tre belle donne.

Scendono dalla mensola con passo sensuale e si portano ai piedi del letto con sguardo malizioso.

Uhm si direi che finalmente ragioniamo.

Alzo il busto per poterle vedere meglio.

Uhm hanno dei mini vestitini dello stesso colore dell'argento, dell'oro e del platino.

Tutte e tre salgono sul letto e si avvicinano a me.

Oh si, così mi piace.

Appoggio il busto sul poggia testa del letto e socchiudo gli occhi pregustandomi ciò che succederà a breve.

Ad un tratto sento un freddo all'altezza del petto.

Spalanco gli occhi e noto che la sensazione di freddo è nella stessa zona in cui le tre hanno poggiato le mani.

Le guardo incredulo.

- Ma siete fredde! -

- Come lo è l'argento, il platino e l'oro di cui siamo fatte. -

Sogghigna  una delle tre e postando lo sguardo sulla mensola mi accorgo che mancano i tre premi.

- Ma quindi voi siete… -

- Si siamo i tuoi amati premi. -

Detto ciò mi si piazzano sopra tutte e tre e inizio a urlare.

Improvvisamente tutto scompare e io mi ritrovo solo in mezzo al nulla.

Mi guardo in torno non c'è niente, solo buio.

Inizio a sentire delle voci che si avvicinano.

Le riconosco sono dei miei amici.

Inizio a chiamarli, con loro c'è anche la mia ex.

Li chiamo più forte.

Quando mi vedono iniziano a guardarmi come se fossi un pezzente.

- Amici non sapete come sia contento di vedervi… -

- Amici?! Oh ti prego, senza premi non vali nulla… Ora non sei più interessante, vattene va sei stato solo un'errore e una perdita di tempo. -

Iniziano ad allontanarsi sempre di più.

Cerco di corre per raggiungerli ma sono troppo veloci.

Mi manca il fiato.

La terra si divide sotto miei piedi e io precipito nell'abisso.

-Tom... Tom svegliati… Tom-

                                                                                                                          ***

Mi sveglio sudato e tremante.

Jasmine è li vicino che mi guarda preoccupata.

-Tom, calmati era solo un brutto sogno… Calmo!… Respira, calmo va tutto bene… -

Mi tiene la mano e mi rassicura.

Che incubo.

Non resisto l'abbraccio, ho bisogno di lei, del suo calore, della sua calma.

All'inizio non risponde al mio abbraccio ma poi piano piano mi stringe.

- Tom, che succede?… Aspetta sentiamo… -

Appoggia le labbra sula mia fronte, e io mi sento in paradiso.

- Uhm temo che la febbre sia aumentata ancora. -

- Jasmine.. sono stato un'errore per te? -

Allenta la stretta… brutto segno.

-All'inizio… Si, si ti consideravo un'errore… ma poi… Ehm ora ti considero un'esperienza… agrodolce.

Perché ora ammettiamolo non è stata la relazione migliore del mondo però era bello quando facevi il cucciolo… come ora… E poi niente è nessuno è perfetto. -

Dopo queste parole mi stringe ancora forte a se.

Sto così bene.

Perché ho voluto rinunciare a tutto questo? Perchè?

- Per favore dormi qui questa notte, non andare sul divano, resta qui, non farò lo stupido, te lo prometto.-

  
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