Erano le 7 del mattino stavo uscendo di casa per andare alla fermata del bus. Il tempo non era uno dei migliori delle nuvole grigie piene di pioggia riempivano il cielo. Con faccia triste mi incammino verso la fermata pensando a te che tra più o meno un ora ti avrei rivisto.

 tutte le mattine mi alzo con lo stesso pensiero, penso a te e al tuo sorriso che mi regali ogni volta che puoi alle tue braccia che appena  mi vedono corrono ad abbracciarmi.

Arrivo alla fermata e in mezzo a tutta quella gente  mi sento sola e indifesa.

Mi metto comoda al mio posto con le cuffie alle orecchie e la musica così alta da potermi isolare da tutto e tutti e immergermi nei miei pensieri.

Guardo fuori dal finestrino il tempo che si fa sempre più brutto e ad un certo punto eccola li quella sostanza bianca e soffice che scende lentamente senza farsi sentire da nessuno. Senza accorgermi è già ora  di scendere e inoltrarmi dentro quell’edificio così grande e rumoroso.

Mi incammino con i miei amici tra risate e scivoloni, appena apro la porta sento il  solito odore di sigarette provenire dal cortile, salgo le scale fino ad arrivare all’ultimo piano dove si trova l’aula della prima ora, entro poggio lo zaino e poi senza pensarci due volte esco e vado a fare un giro con un’amica.
 
suona la campanella e sono davanti alla porta dell’aula ed eccoti li che Sali l’ultimo scalino ti giri mi vedi e vieni verso di me con quell’aria da duro e senza calcolarmi entri in classe tre secondi dopo esci e ti fiondi tra le mie braccia senza pensarci su.. vorrei starci per sempre ma dopo poco arriva il prof e via tutti in classe.

La giornata passa tra scherzi, giochi risate scambi di sguardi abbracci..

Ed ecco l’ultima campanella
tutti accalcati per uscire da quella prigione che per me è il paradiso perché posso stare con te..

appena tornata a casa mi butto sul divano senza neanche mangiare
disperata inizio a scrivere frasi e frasi su di te su quello che provo e su quello che vorrei accadesse..

passa la giornata la notte e di nuovo tutto da capo ma la mattina dopo è diverso te arrivi mi abbracci poi inizia la lezione e come al solito mi chiedi il cellulare per andare su fb io con timore che tu possa trovare tutte quelle frasi te lo presto comunque perché non riesco a dirti di no..

passano le due ore di italiano a volte mi guardavi e io mi accorgevo perche i tuoi occhi sono come delle calamite

 poi suona e ci spostiamo nell’aula di disegno dal vero amo quella materia perché è un mio modo per sfogarmi ma soprattutto perché in quell’aula ho passato i momenti più belli con te. Iniziamo a disegnare.
 te sei 6 banchi più lontano da me i nostri soliti posti messi al posto giusto per fissarci a vicenda.

Ancora stranamente non sei mai venuto ad abbracciarmi o ha darmi fastidio, ma ecco che suona la seconda campanella e ti vedo venire verso di me mi abbracci da dietro come tuo solito fare e mi sussurri un “ti voglio bene “ all’orecchio ed ecco che partono mille pensieri, dubbi , domande..

E ora sono qui seduta a pensare cosa voglia dire quel ti voglio bene!!
Hai letto tutto? Hai capito tutto? Ti sei deciso a farmi capire cosa hai in quella testa? Vuoi sfracellarmi la testa con le tue mosse? Dimmelo fammelo capire perché io proprio non ci arrivo ..