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Autore: chanelpyn    20/01/2013    1 recensioni
"Who's gonna make you fall in love
I know you got your wall wrapped on all the way around your heart
You're not gon' be scared at all, oh my love
But you can't fly unless it lets ya,
You can't fly unless it lets ya, so fall"
Fall, Justin Bieber
Genere: Fluff, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Se volete veramente capirla la one-shot leggetela ascoltando Fall di Justin Bieber. Grazie

 


14 JULY

 



14 Luglio 2006

Seduta a gambe incrociate in un parco desolato osservavo il tramonto pensando al coraggio che non avrei mai avuto. Avevo pensato talmente tante volte a come sarebbe potuto essere il mondo senza di me che era diventato un pensiero costante nella mia mente. Guardavo ogni sfacettatura di quel cielo rosato senza avere la forza di versare lacrime. Piangere era diventato difficile tanto quanto mandare avanti quella vita impregnata di dolore. Ancora più complicato era trovare una spiegazione del perchè tutto questo fosse toccato a me. Avevo diciasette anni e già mi chiedevo quali ragioni potessi trovare per non mettere immediatamente fine a questo supplizio. La cosa peggiore era rendersi conto che non avevo dei veri motivi per cui tenermi stretta con le unghia e con i denti questa vita che nessuno avrebbe meritato di vivere.

A diciasette anni avevo dei genitori che odiavano con ogni singola parte del proprio essere la loro unica figlia e che per scaricare la rabbia non si risparmiavano dall'alzare le mani su di lei ogni qualvolta fosse possibile. A diciasette anni non avevo ancora mai avuto un'amica. A diciasette anni non avevo mai provato la gioia del primo bacio, la sicurezza del primo amore figurarsi l'ansia della prima volta. A diciasette anni non avevo uno straccio di certezza se non il fatto che le persone mi vedessero come uno spreco di ossigeno.

Il sole era tramontato da un po' quando sentii uno spostamento d'aria a qualche centimetro da me e il respiro di una persona farsi sempre più vicino. Rimasi a fissare il cielo senza battere ciglio.

- Ciao - la voce cristallina di un ragazzo spezzò il silenzio - E' pericoloso stare qui a tarda notte -.

Non risposi, non lo guardai nemmeno nonostante il calore che emanava mi avesse fatto venire la pelle d'oca. Era seduto troppo vicino, con la coda dell'occhio potevo vedere un paio di blue jeans con il risvolto.

- Sono Louis, Louis Tomlinson. E tu? - potevo suppore dal tono di voce che stava sorridendo. Abbassai gli occhi su una mano tesa verso di me. Alzai nuovamente lo sguardo incrociando il suo e non potei far altro che trattenere il respiro di fronte a quegli occhi cosi limpidi e sereni.

Una lacrima mi solcò la guancia colpita dalla voglia di vivere che quel ragazzo sprizzava e istintivamente parlai sorprendendo anche me stessa.

- Ti prego, aiutami - mormorai guardandolo intensamente.

I suoi occhi mi fissarono attentamente mentre il sorriso scompariva e la mano si ritirava. Sembrava scavarmi dentro, cercare un motivo plausibile per accogliere quella richiesta disperata e alla fine sembrò trovarlo. Al suo impercettibile cenno affermativo sentii come se mi fossi liberata di una parte, sebbene piccola, del peso insostenibile che mi gravava sulle spalle.

Stupita mi ritrovai a pensare che avevo appena trovato una ragione per continuare a lottare.

 




14 Luglio 2007

Uscii con l'aria scarmigliata accolta dalla poco estiva brezza londinese. Avevo appena finito il turno alla caffetteria e come succedeva abitualmente trovai Louis ad aspettarmi fuori con un sorriso rassicurante sulle labbra. Appena mi vide attaccò a cantare con la sua meravigliosa voce Happy Birthday to you facendo voltare un sacco di gente. Iniziarono a fissarmi con sorrisi commossi sui volti mentre io istintivamente iniziavo ad arretrare. Odiavo essere al centro dell'attenzione. Neanche il tempo di voltarmi per darmela a gambe levate che due braccia mi afferrarono da dietro stringendomi in quell'abbraccio che mi aveva salvato un sacco di volte dal baratro in cui minacciavo di lanciarmi.

- Buon dicottesimo compleanno Hopy - mormorò stampandomi un bacio sulla guancia.

Mi voltai guardando il mio migliore amico in quegli occhi che già dal primo incontro mi avevano trasmesso sicurezza. Le guance mi si bagnarono di lacrime mentre un sorriso mi si apriva sul volto.

- Grazie. Grazie di esserci sempre stato - lo abbracciai di slancio scossa dai singhiozzi.

- Grazie di esistere Hope Morrison - sussurrò Louis lasciandomi un leggero bacio sulla spalla scoperta provocandomi un brivido lungo la schiena.

 




14 Luglio 2008

- Hope - mi richiamò Louis prendendo la mia mano tra le sue.

- Si? - domandai fissando il mio ragazzo negli occhi.

- Hope... vorrei chiderti una cosa - disse lui titubante fissandosi i piedi. Risi addolcita dal suo tono cosi spaurito.

- Dimmi - dissi sedendomi sulle sue gambe per infondergli sicurezza. Rimasi a fissare ogni emozione attraversare quel suo bellissimo volto che conoscevo nei minimi particolari. Louis era stata l'unica persona che avesse tentato di conoscermi, di oltrepassare quella corazza isolante che con gli anni si era ispessita. Louis era stato il principe azzurro in tutti le sue sfacettature. Non sentivo di meritarmelo e non pensavo che nessuno si potesse meritare una persona come lui. Louis era Louis e non c'era modo migliore per definirlo.

Lo baciai beandomi del calore delle sue mani sui fianchi, della sua lingua contro la mia, del profumo inconfondibile del suo dopobarba.

- Hope - sussurrò sulle mie labbra - Vuoi trasferirti da me? -

Mi bloccai allontanandomi di scatto come se fossi stata colpita da una scossa, una piacevole scossa. Louis probabilmente fraintese quel gesto repentino perchè sbarrò gli occhi inziando a farfugliare scuse senza senso.

- Tomlinson... certo che voglio - mormorai sulle sue labbra zittendolo. Con un sorriso mozzafiato che andava da un orecchio all'altro mi trascinò in un bacio appassionato mentre le lacrime di entrambi si mescolavano bagnando le nostre labbra.

Con Louis non eravamo andati mai oltre le coccole ma in quei mesi non mi aveva mai forzata nè me l'aveva fatto pesare in alcun modo. Ma era giunto il momento di ripagarlo di tutti gli anni che mi aveva dedicato, sentivo di essere pronta e quella notte mi concessi a lui per la prima volta redendomi conto che non avrei mai potuto scegliere momento migliore.

Fu come quando una farfalla esce dal bozzolo spiccando il volo per la prima volta ma in questo caso il mio sostegno, le mie ali erano Louis.

 




14 Luglio 2010

"Cara Hope,

  Ti prego lascia perdere l'orribile inizio. Non so nemmeno perchè ti sto scrivendo dato che probabilmente non leggerai mai questa lettera. Hope mi manchi e ogni giorno è una ferita che non si rimarginerà mai. E' passato un anno, un fottuto anno ma mi sembra ancora ieri. Gli incubi mi perseguitano da quel giorno, rivivo quegli attimi ogni volta che chiudo gli occhi e mi rendo conto che avrei potuto salvarti in mille modi possibili. Sai Hope? Non sono mai riuscito a dirtelo ma quel giorno avevo un anello nella tasca della giacca, avevo intenzione di chiederti di sposarmi, volevo renderti la persona più felice del mondo. E invece è tutta colpa mia. Se magari non ti avessi chiesto di venire da me quel giorno o se avessi aspettato di chiedertelo a casa nostra tutto questo non sarebbe successo. Hope aiutami ti prego, mi sento perso. Continuo a vedere il tuo volto sorridente dall'altra parte della strada, ti rivedo salutarmi con la mano mentre mi corri incontro, rivedo la macchina colpirti facendoti volare in aria. Hope non riesco più a vivere, non voglio più vivere. Che senso a svegliarsi la mattina senza il suono della tua voce sotto la doccia? Senza il tuo profumo sui miei vestiti? Senza i tuoi esprimenti in cucina? HOPE SPIEGAMI.

Per quale motivo mi hai lasciato? Perchè questa volta invece di lottare come hai sempre fatto ti sei arresa? Hope continuo a rivederti mentre tenti di parlarmi, mentre mi dici di non piangere che andrà tutto bene, mentre dici per l'ultima volta che mi ami.

Te lo ricordi Titanic? Ovvio che te lo ricordi me lo avrai fatto rigurdare un migliaio e passa di volte ma ora riesco a capire, capisco cosa ha provato Rose assistendo impotente mentre Jack moriva. Tu mi hai salvato in tutti i modi possibili in cui un uomo può essere salvato. Tu sei stata la mia scialuppa, sei stata tutto quello di cui ho bisogno e non rimpiangerò mai quel primo 14 luglio. Ma c'è un'altra cosa Hope "Salti tu, salto io" ricordi? Mi dispiace Hope ma io non sono mai stato coraggioso quanto te tantomeno capace di vivere una VITA senza di te. A questo punto spero solo che sarai capace di perdonarmi.

Ti ho amata, ti amo e ti amerò angelo mio.

A molto presto,

sempre tuo Louis William Tomlinson."

 


Una lettera ancora bagnata delle lacrime di un ragazzo disperato lasciata su una lapide che riporta le date 14 Luglio 1989 - 14 Luglio 2009 e il nome di una ragazza, Destiny Hope Morrison.

 

 

 

 





CIAUUUZ

Avevo voglia di pubblicare una OS e questa l'ho scritta oggi di getto e infatti fa ribrezzo ma vabbbee. Comunque mi ha ispirata Fall di Ciasteeen. Ho amato quella canzone del primo istante. Per favore scrivetemi qualcosa e magari ditemi cosa ne pensate fefjnkedk

Oks vado a docciarmi byyye *fa ciao ciao con la manina*

On twittah @zaynsfrailty

 

 

  
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