Il Bacio Del Mio Migliore Amico

 

Eccomi qui, a guardare ancora quella foto.
Ancora, e ancora, senza sosta. Come ipnotizzata.
Non avrei mai creduto che potesse fare così male, ma evidentemente non si finisce mai di imparare. Lo diceva sempre anche mia madre, ma pensavo che fosse un’esagerazione.
Mia madre. Povera donna, sono giorni che non faccio altro che dannarle l’anima. Ma non riesco a fare altrimenti. La mia anima è troppo dilaniata, e non riesco a sentire altro che l’eco del mio cuore che cade in pezzi, anche se so che è solo la mia mente che vede questa scena.
So che il mio cuore è ancora li, che batte, eppure mi sembra di non sentirlo. Avverto solo una sensazione di dolore. Costante e assoluto, che non lascia spazio al resto.
Ho sedici anni, ma me ne sento settanta per quanto sto soffrendo. È così assurdo, che mi vergogno di me stessa. Non sono la prima, e non sarò sicuramente l’ultima persona sulla faccia della terra, ad essere rifiutata da un ragazzo. Ma forse rientro nella categoria di quelle poche persone, rifiutata dal proprio migliore amico. E forse sono l’unica persona sulla faccia della terra, ad essere stata rifiutata da una persona che per te, prova i tuoi stessi sentimenti.
È paradossale, come situazione, ma è la verità. Tu mi amavi. Allora spiegami, che diritto avevi di spezzarmi il cuore in questo modo così brutale? Solo per il tuo orgoglio? Per quella stronzata? Rispondimi!
Io non ti avrei mai abbandonato, sarei rimasta al tuo fianco, sempre e comunque.
Ma adesso non posso più farlo, ed è tutta colpa tua.
Mi hai spezzato il cuore, e facendolo, ti sei spezzato anche il tuo.
Ogni notte sogno quell’incubo, che ci ha portati alla nostra disfatta. In discoteca, noi e l’intero istituto. Era stata una gita perfetta. Quattro giorni di totale felicità. Per noi stava per diventare il coronamento del nostro amore, lo sentivo. Ma nella vita di una persona, non si sa mai a cosa si va incontro. Se sapessimo che un determinato momento, un preciso istante, condiziona il resto della nostra vita, faremo in modo di riuscire a superarlo nel migliore dei modi.
Oh, come sarebbe bello se potessimo conoscere il peso delle nostre scelte. Il mondo sarebbe un posto migliore.
Ad esempio, se avessi saputo che bere quel cocktail di troppo, mi avrebbe fatto ubriacare, forse non l’avrei preso. O magari non avrei bevuto proprio quella sera.
Se avessi saputo che le luci del locale mi avrebbero dato alla testa, forse non mi sarei proprio mossa dall’hotel.
O forse, se avessi saputo che la mia capacità di giudizio si sarebbe fatta benedire, non avrei mai accettato di ballare con quel ragazzo. Le cose non sarebbero andate così, se avessi saputo tutte queste cose.
Conoscere il futuro. Che cosa meravigliosa. Quanti dolori, e quante scelte sbagliate potremmo evitarci. C’è che dice che nel sapere come andranno le cose, si perde la bellezza della vita. O magari che non siamo pronti a conoscere ciò che accadrà, per me è solo un’ipocrita. Qualcuno che non ha mai dovuto fare i conti con il peso delle proprie scelte.
Ad esempio, se avessi potuto vedere ciò che il futuro mi riservava, mi sarei risparmiata il tuo sguardo ferito, profondamente segnato. Non ti avrei mai costretto ad assistere a quel bacio, così umido, schifoso, sporco. Ma non ho potuto fare altrimenti. E vorrei che tu sapessi che la mia mente, anche in quei momenti, era per te. Se solo avessi saputo.
Ma non è così. Purtroppo la vita non è così semplice, e a noi non è dato conoscere il futuro.  E quindi, eccomi qui, con la nostra foto in mano, in bagno, davanti al cesso. Come si può cadere in basso vero? Ogni volta mi riprometto che sarà l’ultima, ma non è mai così. Non posso evitare di ficcarmi le dita in gola, e vomitare ogni singola cosa che il mio corpo ha ingerito. È come se sperassi di vomitare anche il mio dolore, il mio cuore infranto. Ma so che non è possibile. E allora perché lo faccio?
Forse perché parlando con un nostro amico comune, lui mi ha detto che sono troppo grassa per poter stare con te? Sarà per quello?
Chi lo sa. So solo che non mi importa più di niente, se non di te. E tu non ci sei. E questo mi uccide.
Dopo quel giorno, alla discoteca, non mi hai più parlato. Non mi hai nemmeno guardato.
Non sapevo che fare, perciò ti ho dichiarato il mio amore, ma tu me lo hai sbattuto in faccia. E mi hai ucciso completamente, dichiarando il tuo amore ad un’altra che non ero io.
Perché? Perché devo soffrire così? Ho sbagliato, lo ammetto, ma non è giusto che debba soffrire così. A tutti è concessa una seconda possibilità. Perché a me questo diritto è stato negato? Io davvero non capisco.
Ecco, sento il vomito salire sul per la mia gola, attraversare tutto il mio corpo, e riversarsi nel cesso ai miei piedi. Magari un pezzettino del mio dolore uscirà. Spero che sia così, altrimenti non so più che fare.
Forse un giorno starò meglio. Per ora non mi resta altro da fare se non immaginare che quel giorno, in quella discoteca, al posto di quello sconosciuto di cui non ricordo neanche il volto, c’eri tu.
E che le mie labbra assaporavano il gusto delle tue.
E che le mie mani accarezzavano il tuo corpo.
So che la vita è un bene prezioso, che non va gettato. Ma io, senza te, non sento più nulla…



Salve gente, sono ancora io XD
Oggi vi porto una piccola One Shot, scritta ripensando ad un momento in particolare della mia vita...non dirò nè quanto questa storia sia stata realmente vissuta da me, nè quanto sia stata inventata XD...quindi non provate a fare domande U.U
e niente, spero che vi piaccia, e se cosi fosse, lasciate un commento XDXD
un bacio
Moon9292