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Autore: xonlyexception    20/01/2013    1 recensioni
Eppure, come tutti, ci era caduta pure lei, perché alla fine non si può evitare per sempre, succede e basta. Per quanto ci si possa sforzare di reprimere i propri sentimenti, di convincersi che quella cosa non stia succedendo proprio a noi, che sia un qualcosa di passeggiero, di irrilevante, non vi si può sfuggire.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rose Weasley, Scorpius Malfoy | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Ma...perchè a me?



Rose non era per niente brava in queste cose: non facevano per lei, punto. Era sempre stata la prima a definire l’amore una gran cavolata, una fesseria, qualcosa da evitare, quasi come la peste. Non sopportava quelle ragazzine tutte smielate in cerca del principe azzurro, dell’anima gemella, del ragazzo perfetto, o, che magari, nel caso fossero già fidanzate, passavano tutto il loro tempo con il proprio boyfriend, chiamandosi zuccherino, amorino e con altri innumerevoli nomignoli ridicoli. Restando poi attaccati come sanguisughe ventiquattro ore su ventiquattro a sbaciucchiarsi, coccolarsi e, come detto prima, a chiamarsi con quegli stupidi nomignoli. Se poi si aggiungeva il fatto che alcune persone, che si comportavano in quella maniera, passavano il tempo a raccontare tutti i minimi dettagli delle loro storie amorose o a parlare delle loro cotte con la sottoscritta, la cosa diventava del tutto insopportabile. Sua cugina Lily, ad esempio, era la prima a costruirsi tremila castelli in aria solo se il ragazzo di cui diceva di essere innamorata, ma per cui, a detta di Rose, aveva solamente una stupida cotta, le sorrideva. E a lei toccava sopportare tutti i suoi discorsi con tanto di filmini mentali, fidanzamento, matrimonio e quant’altro. A questo primo momento ne seguiva un secondo, ahimè, nel quale  Lily cadeva nell’autocommiserazione, si disperava dichiarandosi un’illusa per aver solo pensato di poter piacere al ragazzo che le aveva rivolto un sorriso, che non aveva nessuna speranza di poter stare con lui. Insomma, era un vero e proprio controsenso, e, a tutto quel discorso, Rose si limitava a commentare con un «Tu sei pazza, hai qualche problema». Si può ben capire che Lily fosse un’inguaribile romantica, e quindi tutto il contrario di Rose. Eppure, come tutti, ci era caduta pure lei, perché alla fine non si può evitare per sempre, succede e basta. Per quanto ci si possa sforzare di reprimere i propri sentimenti, di convincersi che quella cosa non stia succedendo proprio a noi, che sia un qualcosa di passeggiero, di irrilevante, non vi si può sfuggire. Perché prima o poi ci si innamora, ed era proprio quello che era successo a lei, Rose Weasley. Il fatto era già grave in se, era difficile solo ammettere di provare certi sentimenti per un ragazzo, indipendentemente dalla sua identità, se poi si scopriva chi era la persona in questione, il tutto diventava ancora più complicato. Si era innamorata, e il solo pronunciare quella parola le faceva venire il voltastomaco, di quell’idiota del migliore amico di suo cugino Albus, niente meno che Scorpius Malfoy. Chiariamo subito la situazione, Rose non aveva niente contro Scorpius, era un ragazzo normalissimo, era si un po’ montato e borioso, così come spesso sapeva dimostrarsi la persona più insopportabile dell’intero universo, ma bisognava anche dire che era divertente e simpatico, riusciva sempre a tirarti fuori il sorriso con una delle sue battute, che nonostante fossero spesso rivolte verso la stessa Rose, non erano pronunciate con cattiveria, di questo era più che sicura. In ogni caso Rose rispondeva sempre con piacere ad esse, i battibecchi tra loro erano una cosa alquanto frequente. Era una cosa tra loro, così era sempre stato e quasi sicuramente questo rapporto tra di loro non sarebbe mai cambiato. Tutto sommato i due si potevano definire amici, non migliori amici o grandi confidenti, ma con il passare del tempo avevano instaurato un buon rapporto, soprattutto visto che Albus, il caro e dolce Albus, era il migliore amico di entrambi. Se vogliamo essere sinceri, all’inizio Rose e Scorpius non erano per niente amici, non si tolleravano, ma dopo un po’ avevano persino imparato ad apprezzarsi, e, anche se probabilmente Rose non lo avrebbe neanche ammesso sotto tortura, si era affezionata al ragazzo, ed era contenta della strana amicizia che si era venuta a creare tra loro.

Tornando al punto principale del discorso, voi direte, cosa c’è di male nell’essersi innamorate di un ragazzo? Beh, prima di tutto il semplice fatto di essersi anche solo innamorati, o meglio che proprio lei si fosse innamorata. Era una cosa che non riusciva a concepire. Probabilmente c’era qualcosa di sbagliato in lei se vedeva la cosa in modo così tragico, era sempre stata una persona reazionale e stava andando in panico per quell’odioso sentimento chiamato amore. Come secondo punto possiamo dire che la disgraziata non sapeva proprio come comportarsi, era, come già detto, una vera e propria frana in queste cose. Di chiedere consiglio a qualcuno non se ne parlava proprio, sarebbe stato troppo imbarazzante, riusciva già ad immaginare la reazione delle sue cugine o delle sue amiche. Rose Weasley che si riduceva a chiedere consigli in campo amoroso, apparendo poi nella disperazione più totale tra l’altro, no, quest’ipotesi era decisamente da scartare, avrebbe solamente suscitato risate nelle sue interlocutrici. L’unica soluzione era quella di risolvere la questione da sola, appariva la più semplice ma allo stesso tempo la più complessa, perché non aveva la minima idea di cosa fare. Fino ad adesso si era limitata a non fare niente, con Scorpius si comportava  normalmente, per quanto le fosse possibile. Ci sarebbe da dire che nell’ultimo periodo Rose aveva iniziato ad evitare Scorpius, cercando di limitare i contatti con lui, nutrendo la speranza che quella specie di cotta le passasse al più presto. Povera illusa! Anziché migliorare, i suoi sentimenti non facevano altro, che, come usava dire, incasinarle ancora di più la testa. Come se non fosse già abbastanza in crisi in quel momento, la voce della persona in questione interruppe i suoi pensieri. « Ehy Rose! » Esclamò infatti un Scorpius sorridente, dirigendosi con passo deciso verso l’amica, che stava tranquillamente, almeno fino a quel momento, seduta in una sedia della biblioteca. Il suo intento iniziale era quello di darsi da fare con Storia della Magia, ma non aveva studiato proprio un bel niente, visto che si era subito persa nelle sue profonde riflessioni, ma questo era un dettaglio del tutto irrilevante. « Scorpius » Rispose mantenendo un tono neutro, e accennando un leggero sorriso, che risultò però apparire più che altra una strana smorfia. Il ragazzo non ci fece caso, dopotutto era abituato alle stranezze dell’amica e ai suoi comportamenti, spesso ambigui. Perché si, Rose era considerata da tutti, o quasi, una ragazza abbastanza bizzarra. Non per il suo aspetto o per il suo modo di vestire, nei suoi capelli rossicci, il viso cosparso di lentiggini, i profondi occhi verdi non c’era niente di strano alla fine; magari l’abitudine di indossare spesso degli strambi abiti non aiutava a farla passare inosservata, ma oltre questo, a prima vista Rose sembrava un comunissima ragazza. Appunto, in apparenza. Rose era una persona indecifrabile, guardandola si poteva pensare che fosse una di quelle persone sempre allegre e con il sorriso sulle labbra, ma pensando questo state sbagliando completamento giudizio. Rose era la persona più lunatica del mondo, se un momento prima era al settimo cielo per la felicità, dieci minuti dopo passava tranquillamente alla modalità incazzata con il mondo, meglio se mi lasciata stare se tenete alla vostra incolumità. A dirla tutti non era pochi quelli che la definivano semplicemente una schizofrenica, pazza e instabile mentalmente. Spesso infatti faceva delle uscite alquanto discutibili e senza alcun senso apparente, da lei definiva addirittura filosofiche, dichiarando che erano gli altri a non caprile, mica lei a dire cose insensate.  Insomma, avete presente Luna Lovegood? Ecco, qualcosa del genere, tranne per il fatto che Rose non tirava fuori nei suoi discorsi bizzarre figure magiche dalla dubbia esistenza, quali ad esempio i Gorgosprizzi. Aveva inoltre una propensione naturale a cacciarsi nei guai, ma questa probabilmente era una cosa ereditaria, visto che accomunava quasi tutti i suoi parenti. Intanto Scorpius si era seduto di fronte a lei, continuando a sorridere come un ebete, riuscendo a mettere in soggezione Rose, alla quale veniva solamente voglia di toglierli quel sorriso con un bel pungo in faccia. Non fraintendete, la ragazza non era una persona violenta…beh, forse solo un pochino, ma soltanto quando si arrabbiava, e quando lo era per davvero c’era sempre, o quasi, un valido motivo. Ad ogni modo la maggior parte delle volte si limitava a puntare la bacchetta al petto dello sventurato che aveva scatenato la sua ira, niente di che, insomma! Dopo un tempo che a lei sembrò interminabile, non riuscì più a trattenersi e sbottò nella direzione del ragazzo, « Beh, cos’hai da sorridere? Hai per caso una paralisi facciale? ». Ecco, altra cosa da far notare, Rose non era proprio l’incarnazione della dolcezza, era una persona diretta, dai modi schietti, e, se non si vuole omettere nessun particolare, anche parecchio acida e talvolta scontrosa. Non si sapeva porre nel modo migliore con le altre persone, ecco tutto. Scorpius si lasciò sfuggire una risata, era abituato ai modi di fare della ragazza, e quella risposta non lo sorprese per niente. « Non posso semplicemente essere felice? » Disse, senza, ovviamente, togliersi quell’odioso sorriso della labbra. In realtà Rose amava il sorriso di Scorpius. Oddio, lo aveva pensato davvero? Ovviamente questa era un’altra cosa che non avrebbe mai ammesso. « No, perché sorridi in questo modo solo in due occasioni: o perché ti serve qualche favore, o perché è successo qualcosa di cui non vedi l’ora di parlare. » Ribatté decisa la rossa, lo conosceva abbastanza da poter affermare con convinzione ciò che aveva appena detto. Per tutta risposta, Scorpius si limitò ad alzare leggermente le spalle, continuando a mostrarle tutti i suoi bianchissimi denti. Rose sbuffò, mentre la tentazione di sganciare un pungo al suo interlocutore aumentava sempre più. « Sai Rose, credo che uno di questi giorni noi due dovremmo uscire insieme, magari andare ad Hogsmeade! » La ragazza strabuzzò gli occhi, la saliva le andò di traverso e inizio a tossire, dal momento che stava rischiando di affogarsi. Scorpius Malfoy la stava...invitando ad uscire? Le stava chiedendo una specie di appuntamento? Doveva aver preso qualche strana sostanza, era l’unica soluzione plausibile. Nel frattempo il ragazzo le si era affiancato, dandole dei leggeri colpi sulla schiena e chiedendole se stesse bene.  Dopo essersi ripresa, Rose rivolse uno sguardo scettico all’amico, una parte di lei, quella razionale, continuava a ripeterle che doveva essere tutta una presa in giro, magari per una qualche scommessa fatta con i suoi amici, mentre l’altra le gridava di accettare subito, senza indugiare oltre. Non era quello che voleva infondo? Perché lasciarsi sfuggire l’occasione che le si era presentata su un piatto d’argento? « U-Uscire? » Si limitò invece a dire, mantenendo il contatto visivo con Scorpius, che adesso la stava osservando con aria mortificata. « Ehm, si, direi di si » Rispose perplesso il ragazzo, passandosi nervoso una mano tra i capelli. Non sembrava più tanto sicura della domanda che aveva formulato poco prima, probabilmente si era lasciato intimidire dalla stramba reazione dell’amica. « Scorpius, sicuro di stare bene? » Domandò premurosa Rose, addolcendo un po’ il tono, pienamente convinta che l’amico le avesse rivolto quella proposta in un momento di follia. « Sto benissimo » Rispose interdetto, « È così difficile credere che io voglia uscire con te? » Aggiunse dopo, assumendo un’espressione quasi…afflitta? Rose aprì più volte la bocca per rispondere, ma non le uscì una solo parola. Doveva avere un aspetto ridicolo in quel momento, probabilmente assomigliava ad un pesce, visto che stava boccheggiando come una stupida. « A dire il vero si, mi risulta abbastanza difficile da credere » Dissi infine, rivolta più a se stessa che al biondo. « Però, se ci tieni tanto, si, possiamo uscire insieme » Continuò titubante, non ancora del tutto certa di ciò che le aveva detto Scorpius. Non fece neanche in tempo a finire di pronunciare quelle parole, che, sul viso del ragazzo,  comparve nuovamente un grande sorriso. Abbracciò Rose, che continuava ancora a fissarlo con un misto tra l’incredulo e lo sconvolto . « Allora questo sabato andiamo ad Hogsmeade insieme, è deciso! » Esclamò allegro, con la felicità simile a quella di un bambino che finalmente ottiene ciò che desiderava da tempo. Dopo aver sciolto l’abbraccio, si alzò di scatto, salutando, sempre sorridente, una Rose ancora scioccata dall’accaduto. Quest’ultima, una volta rimasta sola, posò la testa sul tavolo. E in tutto ciò, le venne unicamente una cosa da pensare: ma di che razza di idiota si era innamorata? Perché doveva capitare proprio a me?




Giuro, non so perchè ho postato questo scempio, per la serie rendiamoci ridicoli. L'ho scritta un po' di tempo fa, non è che abbia un senso, anzi, non ha proprio un senso.Mi frullava questa idea per la testa e l'ho messa per scritto, e non è neanche uscita come avrei voluto. Quindi niente, sa qualche buon anima avesse il coraggio di leggerla mi farebbe piacere sentire la sua opnione!
Mi dissolvo, addio.
   
 
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