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Autore: petitecherie    20/01/2013    2 recensioni
Ella Siivonen è una manager musicale con un piccolo grande problema da risolvere: Tuomas Holopainen. Perché purtroppo per il nostro Poeta, la ragazza in questione è una fan della Old Era, e cercherà di tramare in ogni modo possibile per far tornare Tarja nei Nightwish. Così, ribattezzandosi Fata Madrina d'occasione e sgomitando a destra e sinistra, cercherà di scrivere un lieto happy ending alla storia di questi due, con tanto di matrimonio e confetti.
Ce la farà la nostra Ella a coronare la sua impresa?
E cosa succederà a lei, quando un certo cantante dagli occhi verdi finirà sulla sua strada?
Non ci resta che scoprilo...
{crossover Nightwish/Him/Multiband}
Genere: Commedia, Slice of life, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio, Quasi tutti, Tarja Turunen , Tuomas Holopainen
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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habanera
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Helsinki, quartiere di Eira, 13 luglio, primo pomeriggio


Abbiamo avuto una botta di culo pazzesca in verità. Ok, avevo deciso di voler rientrare a casa eccetera eccetera, ma volevo beccare il momento in cui Peter non ci fosse. Eh sì, perché nonostante io mi sia trasferita da Tuomas, lui è rimasto a casa nostra, continuando la solita routine e soprattutto ad innaffiare le piante.

Per questo, quando l'ho sentito al telefono (io e Peter abbiamo semplicemente rimandato il matrimonio...giuro che riuscirò a riprendere le fila della nostra relazione) e mi ha detto che dal 12 al 18 luglio avrebbe avuto un convegno di lavoro a Londra, ho colto la palla al balzo. Dal canto suo, Eva si è presa un weekend di ferie al lavoro e lei e Tuomas si apparteranno da qualche parte della Lapponia assieme a Tony Kakko e compagna.

Eh sì, Mr Korg inizia a mostrare in giro Eva bonita, olé!


Tralasciando questi particolari idioti, dopo aver disinserito l'allarme, entro in casa e rimango un attimo basita. Nonostante sia tutto al suo posto, mi rendo subito conto che l'ambiente è trascurato. C'è polvere e benché le piante siano innaffiate, capisco subito che Peter manca da casa da ben più di un paio di giorni. Anzi, sembra quasi che qualcuno passi di qui ogni tot e faccia le pulizie. Vado subito in cucina a controllare frigo e dispensa e li trovo pieni di scatole di biscotti e buste pronte, tutta roba che si può conservare per bene anche per lungo tempo.

Che diavolo vuol dire tutto ciò?

Possibile che Peter mi abbia mentito?


*Ella rimane davanti la dispensa aperta e pensa*


*oh, ma è una stecca di cioccolata Lindor <3*


*Ella scarta la cioccolata e l'azzanna*



E se mi facessi una tisana alla menta?


No, vabbè, ma sono proprio cretina, eh! Cioè, c'è il rischio che il mio fidanzato ufficiale mi stia mettendo le corna e io mi abbuffo di cioccolata?


*Ella guarda l'innocente barretta di cioccolata*


*Ella prende il mestolo con la mano libera e*


 << Alllllllllllll byyyyyyyyyyyyyyy myyyyyyseeeeeeelffffffff >>


<< Ella! >> l'esclamazione sorpresa di mio padre mi lascia di stucco e mi fa fermare di botto.

<< Papà! Da dove sei entrato? >>

<< Hai lasciato la porta aperta, cara. >>risponde lui tranquillo e pacato come al solito, mentre posa sul tavolo della cucina un pacchettino che riconosco subito.

<< Sei passato da Kiia? >>

<< Sì, tesorina del papà. Tua sorella ti manda la tua torta preferita ma se vuoi continuare a mangiare cioccolata a morsi come un cannibale, ti prego, mettiti almeno un tovagliolino attorno al collo, o ti sporcherai. >>

Mio padre, un perfetto gentleman.


Sì. sì, lo so che può sembrare impostato e con un bastone su per il culo, ma mio padre è un violinista, uno di quelli precisini che fa esercizi per sei ore al giorno e altre quattro suona. Babbo è abituato a vivere in tight e concerti, e ci tiene moltissimo all'etichetta. Secondo la mamma, questa sua rigidità nasce dal fatto che sua madre era russa e discendesse da non si sa quale famiglia nobile scappata durante la rivoluzione del 1917 e che quindi, nella famiglia Jusupov ha continuato a perpetrarsi. Poi, siccome la vita ha un senso dell'umorismo tutto suo, mio padre è andato ad innamorarsi di una bionda finlandese della famiglia Siivonen, i cui parenti erano locandieri. Dalle stelle alle stalle, insomma.

E direi pure che ci abbiamo guadagnato, anche se, tra i due, la vera mamma chioccia è mio padre. Mia madre sarà pure bionda e svampita, ma sulle faccende domestiche ed economiche ha più polso di Margareth Tatcher. Non a caso, i suoi allievi del corso di cucina la chiamano Lady dal mestolo di ferro. LOL XD


Prendo due piattini e un coltello e papà inizia a scartare subito il pacchetto che rivela una Red Velvet Cake da sogno.

<< Metto su il coffee o preferisci una tisana? >>

<< Una camomilla, cara, se ce l'avete. >> faccio cenno di sì e quasi quasi, visto che ci sto, la preparo anche per me, visto che mi sento confusa e ho bisogno di calmare i nervi. Oppure, potrei utilizzare il metodo Hietala, che mi è stato insegnato dal suddetto vichingo durante la residenza a Kitee:

-prendi ½ litro di Kalhua

-prendi ½ litro di vodka

-prendi 4 birre (due chiare e due scure)

-mescola, agita e bevi <3

-chiama l'ambulanza


Si potrebbe fare, no?


<< Papà, hai sentito Peter per caso? >>

<< Mmmh? >> fa lui pochi minuti dopo, alzando lo sguardo dalla sua fetta di torta. << No, perché? Ci sono problemi forse? >>domanda, lanciandomi uno sguardo con quei suoi penetranti occhi grigi.


Ho sempre avuto un bellissimo rapporto con mia madre, ma papà è sempre stato l'unico a riuscire a capirmi, sin da quando ero bambina. A differenza di Kiia, che è la copia sputata di mia mamma, io sono sempre stata più simile a papà, anche se, a detta di tutti, molto più vivace e casinista. Per questo, quando entravo nel “fantastico mondo immaginario di Ella” l'unico che riusciva a riportarmi fuori era lui, e con gli anni, il nostro rapporto non è cambiato. Papà è sempre stato il mio pilastro e il mio modello, e in un certo senso, considerato il fallimento della mia carriera musicale, mi sento di averlo deluso, in parte.


<< Qualcuno. Lo sai, dopo il matrimonio annullato e il mio trasferimento, le cose si sono un po' complicate. >>

<< Solo questo? >>

<< Cosa vuoi dire? >>

<< Tesoro, >>incomincia lui posando la forchettina da dessert << lo so che tu sei molto legata a Peter e tutto il resto, ma non credi che il tuo comportamento sia stato un po' egoista? Insomma, hai preso e annullato tutto e quel poverino è rimasto qui. Non credi che sia dura anche per lui? >>

<< Questo lo so, papà. >>rispondo contrita << Ma è andata così, cosa ci posso fare? >>

<< Tesoro mio, le cose non vanno così perché devono andare così, ma perché tu gli dai una direzione. Non hai detto nulla neanche a me, la mamma e Kiia, hai preso e sei andata a Kitee. Credi che non si capisca che ci sia sotto qualcosa? >>


*Papà ha un sorrisetto stronzissimo sulle labbra*


*maledetti nobili russi che ti mettono con le spalle al muro*


*papà monello e cattivo, buh!*


<< Cosa ci dovrebbe essere sotto? >>domando facendo la finta ingenua e nello stesso tempo cercando di pensare alle “mille più una scuse plausibili da rifilare ai propri genitori se decidi di non sposarti più”.

<< Ella, andiamo, dovresti averle studiate le opere, no? Tosca, la Traviata, Il Flauto Magico... >>

<< Cosa c'entra il Flauto Magico, ora? >>

<< Saresti un'ottima Papagena, con la voce che hai. >>se ne esce, saltando di palo in frasca.

Eh, papà, auguri, questo lo so anch'io!

<< Comunque, dicevo, cara la mia Carmen, che un quarantotto come lo hai fatto tu, vien fuori solo in caso di corna. >>

<< Papà! >>

<< Cara, citavo tua madre, e dalla tua reazione, direi che ha proprio ragione. >>

Sbuffo. Ho sempre sospettato che i miei genitori mi sapessero leggere nel pensiero e questa è la conferma, signori!

<< Allora, si può sapere cosa è successo? Posso sempre mandarti l'Inquisizione spagnola, eh. >> E per spagnola, qui, non si intende Eva bonita, ma mia madre e la tortura dei dolcetti. Fidatevi sulla parola: nessuno di voi vuole provare i tentativi culinari dei suoi allievi. Così, mi trovo costretta mio malgrado a vuotare il sacco.


L'amour est enfant de Bohême
Il n'a jamais, jamais connu de loi
Si tu ne m'aimes pas, je t'aime
Si je t'aime, prends garde à toi !
Si tu ne m’aimes pas
Si tu ne m’aimes pas, je t’aime !
Mais, si je t’aime
Si je t’aime, prends garde à toi !

Habanera – Carmen


**


<< Hai fatto veramente ciò? >>

Faccio cenno di sì con la testa. Siamo sempre a casa mia, solo che dopo la mia rivelazione, mio padre ha chiamato mia madre che ha chiamato mia sorella et voilà: la Sacra Famiglia si è riunita sotto questo tetto. Mancano il bue e l'asinello.
Per Gesù, utilizziamo Tuomas.

La domanda di mia madre ha un tono leggermente acuto e vedo mio padre tapparsi un timpano. Mamma stringe le labbra un secondo e poi, dice: << Menomale che non ho comprato il vestito! >>

<< Mamma, ti stai preoccupando di questo? >> domando scioccata.

<< Certo, cara. Un bell'abito rivela molto di sé. >>

<< Quindi la passione di Ella per il rosa cosa dovrebbe mostrare? >>le schiocca un'occhiata divertita mia sorella Kiia.

Che può fare anche meno la faiga, visto che è bionda pure lei, tra l'altro.

<< Non è il caso di perdere tempo con questo argomento, comunque. >>le interrompe mio padre. << Piuttosto, tu, Ella, sai cosa dovresti fare, no? >>

<< Sparire dalla faccia della terra? >>suggerisco.

<< No! >>esclamano in coro.

<< Ok, non vi accanite, però Cosa dovrei fare? E' proprio perché non lo so che sono finita a Kitee! >>

<< Innanzitutto, dovresti tornare ad Helsinki e smettere di infastidire quel povero ragazzo. >> dice mia madre.

Bha, io non lo chiamerei infastidire, visto che la maggior parte delle faccende domestiche le facevo io, eh.

<< Mamma, sto lavorando con Tuomas e non hanno ancora scelto la nuova cantante. >> Anette Olsson dei miei stivali, col cavolo che ti ci faccio entrare, anche se hai portato i pasticcini!

<< Allora, dovresti parlare con Peter. Ha ragione a tenerti il muso. >>

<< Vero. Una scappatella capita a tutti, e il Valo è anche un gran figo. >>

<< Stai dicendo che tradiresti tuo marito, Kiia? >>

<< Con il Valo? Dimmi dove mettere la firma! >>esclama quell'assatanata.

<< Hai provato a chiamare Peter? >> domanda papà.

<< Mi ha detto di inviargli una mail stasera per fargli sapere se va tutto bene e credo che accennerò della situazione. >>

<< Comunque, probabilmente vi state facendo un problema inutile. >>blatera Kiia rimescolando la sua tazza di thè << Peter sarà tornato da sua madre, e sarà venuto a casa giusto per prendere le sue cose e pulire. Insomma, vista la situazione che tu hai creato, sorellina, mi sembrerebbe il minimo. >>

<< E sarebbe anche la spiegazione più logica. >> concorda la mamma.

Effettivamente sì. Peter è uno molto pratico da questo punto di vista e avrà sicuramente fatto così. Tanto più che a casa sua ci sono ancora i due fratelli minori con cui lui va d'accordissimo, quindi, piuttosto che stare qui solo, se ne sarà tornato a casa. Eppure, non mi torna.

<< Perché non me l'ha detto allora? >>

<< Forse, non voleva farti preoccupare. >>interviene papà << Tu eri già sottosopra, e non ha voluto infierire. >>

<< Può essere. >> sospiro.

<< Piuttosto, cosa farai col Valo? >>chiede sospettosa la mamma. Oh bè, vi metto le cose in chiaro, la mamma è una fan degli HIM e ha sempre adorato il Valo. Quindi, lei è palesemente Team Valo, anche se Mr Demonio è uno stronzo alcolista colossale.

<< Mamma, io non ho sentito più Ville da quella notte. >>rispondo. E' vero, ho praticamente spento il cellulare e ho cambiato numero. Però, non mi sono arrivate telefonate nemmeno al lavoro, quindi, mi sa tanto che per lui sono stata lo spasso di una notte. Oltretutto, ha detto chiaramente di avermi teso una trappola.


*cari lettori qui Ella: potete leggere tali parole con i vostri occhi nel capitolo 8 del mio delirio*

*ohhhhh, ho abbattuto la quarta parete*

*Ella si complimenta con se stessa*


Quindi, nonostante le sventure del Valo, io mi tiro fuori. Non lo voglio più sentire nominare. Ho fatto una cazzata e me ne pento, ma non intendo più avere a che fare con l'idiota per i prossimi due secoli e mezzo.

Anche se...

Anche se un corno, Ella.

Eccchediavolo! Peter, Ella, Peter: focus!


<< Allora, le cose sono queste. >>attacca mia sorella con i suoi modi da maestrina. << Se vuoi Peter, metti le cose in chiaro e vedi cosa succede. Però, sappi che sta a lui decidere se restare con te o meno. >>

<< Se Ella ammette di aver sbagliato, chi sarebbe così scemo da perderla? >>mi sorride mio papà e io mi sento piena di fiducia.


Ebbene sì, mondo crudele, te la farò vedere io! Tornerò con Peter, avrò il mio matrimonio da favola e rimetterò insieme i Nightwish.


Ella GoodFairy is back!!!!


muahhahaahahahahahahha!


Paura, eh?

***

Note Autrice: First of all, gli aggiornamenti, da questo momento in poi, saranno pubblicati tra il venerdì e la domenica, massimo. Poi, io avrei tanta paura, ma davvero tanta se fossi in Tuomas. Altro che week end in Lapponia...mi andrei a sotterrare nella tundra siberiana e goodbye, mondo! 

Ella e le sue diavolerie sono tornate all'attacco! Yay!

Per chi si chiedesse cosa c'entri l'Habanera, ecco la spiegazione: più che su Carmen e il canto di battaglia, mi sono basata sulle parole cantate. "L'amore non conosce legge, se ti amo, ma tu non m'ami, e io t'amo, sta attento a te!" ->ecco, è più o meno quello che ha in mente Ella ora. Ella rivuole Peter anche se l'ha tradito, ma allo stesso tempo, ha subito un trattamento simile dal Valo che l'ha fatta cedere. E poi, davvero per il Valo è stato lo spasso di una notte?

Disclaimer: i personaggi mi appartengono, a parte Tuomas Holopainen, Marco Hietala e Ville Valo. La canzone citata è l'Habanera di Bizet, dell'opera lirica Carmen.





   
 
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